I due cognati prima parte ( incesto gay)

di
genere
incesti

I due cognati prima parte
(INTRODUZIONE)
Il mio più grande sogno, è quello di scopare insieme a mio cognato, e da quando ho quindici anni, che lo bramo.
A distanza di dieci anni, questo desiderio c’è ancora, e lo rimarrà per sempre, solo un sogno, ad occhi aperti.
Il desiderio successe tutto per scherzo, quando vidi il suo sedere per la prima volta, lo fece vedere ad una vecchia signora impicciona, che guardava sempre nella direzione del loro balcone.
Da quel giorno, sono letteralmente impazzito, per quel culo, ho desiderato per giorni, di poterglielo toccare ( senza successo) ma lo sognavo, ogni notte. Ancora adesso, con la coda dell’occhio, quando vedo glielo guardo, per via dei suoi pantaloni che tiene sempre bassi, gli si nota l’inizio della riga del sedere, ed è aww, sempre a distanza d’anni.
Mi presento, mi chiamo Alessandro, ho venticinque anni e sono gay.
Mio cognato, invece si chiama Raffaele, ha trentasette anni, ed è etero.
( ma tutto questo sta per cambiare, e prenderà un risvolto molto sorprendente… ovviamente sempre tutto frutto della mia fantasia)
•••••••
Era il 6 di agosto, quando ebbe tutto inizio…
Ricordo che era l’estate più calda che io ricordavo, eravamo appena arrivati davanti al campeggio, con dei bungalow.
Mio padre, insieme a mia sorella scesero per andare a fare il check-in, mentre io ero in macchina, ad aspettare di poter entrare e farmi un bagno in piscina.
Poco dopo, tornarono, e dopo essere arrivati alle nostre casette, scendemmo dai veicoli, e dopo aver sistemato i borsoni all’interno, dei bungalow, andammo tutti verso la piscina, per poterci rinfrescare.
Eravamo, tutti in piscina, tranne mia madre, che era sulla sdraia a prendere il sole.
Ricordo, che mio cognato stava giocando insieme a suo figlio più piccolo, mentre io insieme a quelli più grandi, mentre lo facevo, non potei non guardare il suo costume leggermente abbassato, lo guardavo ogni volta che potevo, senza farmi scoprire, in questo sono diventato molto bravo.
Era così bello poterlo guardare, e fantasticare su di esso, che stava quasi diventando realtà per me.
•••••
Mi distrassi per qualche minuto, finché in acqua non lo vidi più, e quello più piccolo, era insieme a mia sorella, che le stava facendo fare i tuffi.
Uscii anche io dalla piscina, con molte lamentele dai nipoti più grandi.
“ci vediamo dopo, ora voglio rilassarmi un po’ sulla sdraio”, dico, ed esco, prendo l’asciugamano da sopra la sdraio, e inizio ad asciugarmi. “dov’è Raffaele?”, chiesi a mia madre, guardarmi attorno, e non riuscendo a vederlo. “è tornato al bungalow, non sopportava più le grida delle persone, sai com’è fatto, dopo un po’ si snerva”, disse mia madre, “già, è vero”, risposi io, finendo di asciugarmi, “mi ha detto, di dirti se vuoi, passare da lui, per giocare alla PlayStation”, “oh, figo! Allora vado subito”, dissi, infilai le ciabatte e mi diressi verso i nostri bungalow, arrivandoci a piedi, era davvero molto faticoso, quella salita era molto stancante.
Arrivati alle nostre casette, mi diressi a quella dov’è alloggiava mio cognato, con la sua famiglia.
Aperta la porta, sentii la musica del videogioco, era uno di quelli di guerra, arrivato davanti alla porta della camera, socchiusa, mi imbattei in lui che si stava masturbando.
Il suo cazzo era di dimensioni medie, non circoncise, ma molto bello alla vista. Li per lì, non mi vide, mentre glielo stavo fissando, per via degli occhi chiusi.
“cazzo”, esclamò lui di colpo, vedendo che lo stavo fissando, “scusami, non volevo disturbarti, mamma aveva detto che potevo passare, per giocare… passo dopo!”, dissi e mi girai, che figura di merda, mi sentivo così imbarazzo, spero solamente che non abbia capito, che lo stavo fissando, con molto interesse. “no, tranquillo.. resta, vado in bagno”, “dici davvero?”, “certo, rimani pure a giocare, non c’è problema”, disse lui, alzarsi dal letto a cazzo duro e dirigersi verso la porta del bagno, e chiuderla.
“ok”, risposi, troppo tardi, andai sul letto, e iniziai a giocare, ma misi quasi subito pausa, per la troppa voglia che mi era venuta.
Lo tirai fuori, dal costume, e iniziai a segare il cazzo semi duro, ripensando al suo cazzo duro e non pensando che a pochissimi passi da me, c’era proprio lui, che stava facendo lo stesso, quella cosa mi metteva molto in agitazione, ma anche molto eccitamento, non avevo mai fatto una cosa, così spinta, ma mi stava piacendo molto.
Dopo essere venuto, sul petto, mi pulii, con l’asciugamano che avevo portato con me dalla piscina, nel mentre, mi pulivo lui uscì, e avevo ancora il cazzo barzotto di fuori. “merda”, esclamai, coprendomi con l’asciugamano, mentre lui stava guardando la scena molto divertito, non era per niente, arrabbiato, tantomeno sorpreso.
Uscì dalla camera, con un sorrisetto divertito stampato sulla faccia, io mi pulii imbarazzato, e mi rimisi dentro il cazzo.
La sera stessa dopo cena, nel villaggio c’era uno spettacolo, ma a me non andava molto, così rimasi nel bungalow, sul mio letto, a ripensare a ciò che era successo, mi sentivo così imbarazzato e mortificato.
Qualcuno bussò alla porta, confuso, andai verso la porta, aprendola vidi Raffaele; “ehi, pensavo fossi andato allo spettacolo”, “si, sono tornato poco fa, mi stavo annoiando.. preferisco farti compagnia”, disse lui, “oh, grazie.. vieni entra”, dissi io, ed in quel momento, che capii, che era veramente interessato a me, in quel senso che tanto sognavo d’anni…..
scritto il
2024-02-06
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