La prima volta
di
olmo
genere
prime esperienze
I miei genitori si erano separati dopo la scuola andavo da mia zia che mi accudiva perche’ mia madre lavorava. Mia zia era una tipica bellezza mediterranea, alta 1,65 , mora , carnagione leggermente ambrata, due occhi verdi bellissimi, due tette, una bella quarta abbondante, che sfidavano le leggi della fisica , fianchi pieni ed un culo che faceva voltare le persone per strada, anche perche' amava indossare abiti che la fasciavano mettendo in risalto tutto quel ben di dio. Ed io giovane quindicenne che iniziava a scoprire l'altra meta' del cielo quando andavo da lei mi chiudevo almeno due volte a pomeriggio in bagno per ammazzarmi dalle seghe. Quando andavo a casa sua eravamo sempre soli e mi accoglieva sempre abbracciandomi e stringendomi a se con quei vestiti da casa che la fasciavano tutta non lasciando niente all'immaginazione . Finche' ero un bambino mi piaceva che mi stringesse a se facendomi andare con il viso a contatto con le sue tettone ma adesso lo trovavo molto eccitante ed infatti aveva iniziato a prendere un po' le distanze e non essere piu' cosi' cordiale. Io ne soffrivo perche' iniziavo a guardarla con altri occhi e tutte le occasioni erano buone per cercare un contatto fisico. Anche il profumo della sua pelle mi eccitava era un profumo dolciastro ma speziato che mi faceva andare su di giri e dopo poco , con una scusa mi chiudevo in bagno per masturbarmi. In bagno c'era anche il cesto dei panni sporchi ed ogni tanto trovato i suoi slip usati ed annusavo il profumo lasciato dalla sua fica e schizzavo come se non ci fosse un domani, poi li rimettevo a posto e tornavo dalla zia. Ovviamente la zia si era ben resa conto che nelle tre / quattro ore che stavo da lei andavo in bagno almeno tre volte , ma fino a quando non sporcavo non poteva dirmi niente. Eravamo del sud e di certe cose ne parliamo tra maschi e con la zia c'era un po di pudore malgrado quanto tempo passavamo insieme. Mentre studiavo guardavo i suoi movimenti a tratti felini mentre puliva casa , cosa avesse sempre da pulire non l'ho mai capito, non c'era un briciolo di polvere . Io la guardavo e lei ogni tanto girandosi di scatto mi prendeva in castagna e mi sorrideva sorniona, poi si girava e magari si rimetteva a spolverare agitando quel bel culo ed io non potevo fare altro che correre in bagno a masturbarmi. I giorni scorrevano uguali le movenze erano le stesse ed io mi ammazzavo dalle seghe non sapendo cosa potermi inventare per andare oltre il consentito. Mi venne in aiuto un infortunio che capito' a zia mentre portava una pentola in cui aveva messo a cuocere delle patate e poi le stava portando in terrazza per raffreddarle . Ma nel tragitto inciampo' su un tappetto , non cadde ma l'acqua ancora calda tracimo' dalla pentola andandole a bagnare il seno e poi il resto del corpo. Zia urlo' ma non lascio' la pentola mi chiamo' e mi disse di prendere un asciugamano per aiutarla ad asciugarsi. In un lampo ero davanti a lei che mi incitava a tamponare il vestito bagnato e quando mi mossi le mie mani andarono ad asciugare per prima il seno . A sentire quelle tettone cosi' sode mi si rizzo il cazzo istantaneamente e mi soffermai qualche attimo di troppo a quella che ormai era diventata una palpata a tutti gli effetti. Mia zia mi guardo' negli occhi e mi redargui' amorevolmente facendomelo notare e mi invito' ad asciugarla anche nel resto del corpo. Io mi riebbi e scusandomi l'asciugai anche oltre quelle tettone. Ma ormai il dado era tratto ed il mio cazzo puntava sulla tutta che indossavo mettendo in risalto la mia erezione. Gli occhi di mia zia scesero al livello del mio uccello e la vidi deglutire e poi guardarmi negli occhi. io non dissi niente e scappai a chiudermi in bagno in un stato misto di eccitazione e di vergogna . Ma la voglia vinse sulla vergogna e presi a masturbarmi furiosamente e mentre stavo sborrando mia zia prese a bussare alla porta ed io sparai la mia sborra in tutto il bagno. Poi mentre mia zia mi incitava ad aprire la porta pulii frettolosamente quello che avevo sporcato ma inavvertitamente avevo tralasciato qualche traccia. Aprii e mi zia mi chiese se andava tutto bene visto come ero scappato in bagno , Io risposi affermativamente e lei mi accarezzo’ il viso facendomi provare un brivido che percorse tutto il corpo. Poi io uscii dal bagno e ci entro’ lei, io non resistetti alla tentazione e mi piegai a spiarla dal buco della serratura. La vidi spogliarsi rimenando in slip e reggiseno poi si mise a sedere sulla tazza e mentre faceva pipi vidi i suoi occhi che puntavano in un angolo del bagno davanti a lei e quando fini’ di pisciare facendomi intravedere quella bella ficona pelosa la vidi chinarsi e prendere con un dito qualcosa per terra soppesandolo ed annusandolo . Io capii che era la mia sbroda e pensai a quello che sarebbe successo quando mia zia sarebbe uscita dal bagno. Scappai in sala e mi rincattucciai sul divano in attesa della zia che arrivo’e si mise a sedere accanto a me ed in tono materno mi disse. Lo avevo capito che stavi crescendo ma non credevo che saremo arrivati a questo, non mi dirai mica che sono io che ti causo tutta questa eccitazione che ti ha portato a sporcarmi il bagno. Io la guardai e mi buttai su di lei affondando il viso nel solco del suo seno. Lei rimase un momento interdetta e poi mi strinse a se abbracciandomi e accarezzandomi la testa mi disse di stare tranquillo che sarebbe rimasto tutto fra noi anzi di confidarmi con lei apertamente ma non dovevo piu’ lasciare tracce in bagno altrimenti qualcuno avrebbe potuto pensare male. Non feci caso alle sue parole ma affondai per quanto possibile il viso fra i suoi seni e mi accordi che non indossava il reggiseno quando sentii distintamente i suoi capezzoli diventare duri . In quel momento persi la testa ed iniziai a baciarli e succhiarli di sopra la stoffa mentre mia zia per un attimo resto’ sorpresa e poi cerco’ di allontanarmi ma io non mollavo la presa. Alla fine lei ebbe la meglio e tirandomi un ceffone mi disse ma che stai facendo , non ora , non qui e non cosi’ non mi sembra il caso: Mi presi il ceffone e scappai a casa mia. Passai una notte d’inferno ma mia zia non racconto’ niente a mia madre e l’indomani mi ripresentai da lei contrito per l’accaduto. Quando apri’ la porta mi sorrise e richiudendola mi tiro’ a se abbracciandomi stretto e mentre mi baciava le guance mi chiese se mi aveva fatto male il giorno prima. Io la guardai e ricambiai il bacio sfiorando le sue labbra carnose mentre il mio uccello si induriva contro il suo ventre. Lei mi allontano ‘ un pochino e mi disse , ci risiamo noi dobbiamo parlare , mi prese per mano e mi porto’ in camera sua. Mi fece sedere sul letto e disse che non credeva che lei una donna sulla cinquantina potesse fare scatenare i miei ardori . Io l’ascoltavo ed intanto guadavo il suo seno che sembrava volesse esplodere nel vestito gonfiarsi affannosamente e la sua voce tentennare. Da un lato mi fanno piacere le tue attenzioni ma dall’altro la differenza di eta’ è troppa e non vorrei che poi ci facessimo del male. Io la guardai perplesso ma ebbi il coraggio di replicare che l’amavo e che nessuno mai ne sarebbe venuto a conoscenza. Lei mi strinse a se e mi disse , ma cosa stai dicendo , quello che provi per me sono i primi turbamenti adolescenziali io ti eccito ma l’amore lo troverai magari con una coetanea. Io gli dissi che adesso volevo solo lei ed affondai il viso nel suo seno andando a cercare ancora quei capezzoloni che mi avevano stra eccitato il giorno prima. Lei mi lascio’ fare e ci lasciammo andare sdraiati sul lettone, Poi mi prese il viso fra le mani e guardandomi mi disse ,questa è una pazzia ,ma ti voglio aiutare ma deve restare un segreto . Io sentendomi incoraggiato annuì e presi a baciarla sulle labbra fino ad infilargli la lingua in bocca a cercare la sua. Le nostre lingue si attorcigliavano mentre le mie mani correvano sul suo corpo andandogli a liberargli il seno che salto’ fuori in tutta la sua sodezza. Calma mi disse devi fare con calma altrimenti non arriviamo a godere tutti e due. Mi calmai un po ma mi attaccai a quei due splendidi capezzoli con la bocca e con i diti facendola sospirare di piacere. Anche le sue mani non restavano inermi e andarono a cercare il mio cazzo. Accidenti mi disse ma lo sai che sei messo veramente bene per un ragazzo della tua eta’ quando avrai finito lo sviluppo credo che farai contente molte donne. Io inorgoglito dall’apprezzamento ripresi a succhiargli i capezzoli ma lei mi fermo’ e mi disse che era meglio se ci spogliavamo sarebbe stato piu’ bello. In un batter d’occhio ero nudo mentre mia zia si spogliava ed io sdraiato mi godevo lo spettacolo. Le tettone reggevano bene la gravita’ , del culo non ne parliamo e la sua figona pelosa ma anche leggermente slabbrata in cui si intravedeva una carnagione rosa del taglio erano uno spettacolo soprattutto per un ragazzo come me che non aveva mai visto una donna nuda, Il mio cazzo aveva apprezzato lo spogliarello e svettava duro e solido come se fosse animato di vita propria . La zia si sdraio’ accanto a me e mi disse di lasciarla fare che avrebbe pensato lei ad insegnarmi come ci si comporta con una donna. Ed io da bravo scolaro mi lasciai guidare nei piaceri che solo una donna calda e navigata conosce. La zia mi masturbo con le sue mani per un po’ poi si piego sul mio cazzo e dopo poche leccate se lo infilo’ tutto in gola ed io giovane verginello resistetti ben poco e malgrado l’avessi avvertita mia zia non lascio’ la presa ed ingoio’ tutto lo sperma con cui gli riempii la bocca, Il bello è che il mio cazzo rimase duro come se non fossi mai venuto ed anche mia zia si meraviglio’ e riprese a succhiarmelo contenta. Poi si fermo’ e mi disse che adesso voleva insegnarmi a farla godere . Cosi’ si draio allargo le cosce mi guido ‘ alla conoscenza della sua ficona da cui sgorgava un filo di piacere. Vieni mi disse assaggia la mia ficona , devi allargarmi le labbra e fare uscire il clitoride , non avere paura se è un po troppo sviluppato . Infatti il clitoride sembrava un piccolo cazzo che presi a succhiare facendola contorcere di piacere, Infilami un dito dentro mentre lecchi vedrai come godo . Io assecondai la sua richiesta mentre prese ad ansimare arrivando dopo qualche minuto a spingere la mia testa ancora piu’ a contatto con la sua ficona in preda all’imminente piacere. Io leccavo e succhiavo e quando la sentii fremere mi sentii riempire la bocca dei suoi liquidi dolciastri che assaporai e mandai giu’ come se fosse un rosoli. Lei mi tenne ancora per qualche attimo la testa fino a che inizio’ a rilassarsi. Sei stato proprio bravo era tanto che qualcuno non si prendeva cura di me e mi faceva godere cosi’. Vieni abbracciami e baciami in bocca mentre ci rilassiamo. E cosi iniziammo a limonare mentre il mio cazzo puntava contro il suo ventre . Ma sei un porcello insaziabile con questo bel cazzo che ti ritrovi non sono piu’ abituata a questi apprezzamenti sessuali. Adesso sdraiati e rilassati voglio che provi per la prima volta cosa vuol dire fare l’amore, e cosi’ si mise a cavallo sul mio corpo e mentre mi portava le mani a palpare le sue tettone sode si calo’ sul mio cazzo che trovo’ subito la via di entrata visto come era ancora aperta e bagnata. Fu una sensazione unica entrare in mia zia cosi’ calda scivolosa e bagnata, lei percorse il mio cazzo in tutta la sua lunghezza fino a sedersi con il suo culo sodo sulle mie cosce sospirando anche lei di piacere. Fu un momento che non scordero’ mai eravamo fermi in preda al piacere mentre le mie mani si occupavano delle sue tettone e lei muoveva leggermente il bacino per far accomodare meglio i mio cazzo dentro di lei andando a cercare il suo punto di piacere. Fra una spasmo di piacere e l’altro mi chiese se mi piaceva ed io gli risposi che era la sensazione piu’ bella che avessi mai provato in vita mia. Poi ricomincio a muoversi salendo e scendendo sul mio cazzo facendomi provare sempre piu’ piacere. Il mio cazzo viveva di vita propria e mi sembrava di stare a vedere scopare un altro, ero rilassato mentre la zia mi cavalcava e fu lei a tirarmi a se per mettermi iin bocca le sue tettone alle quali mi attaccai come ad un ancora di salvezza, I suoi capezzoloni si alternavano nela mia bocca mentre li succhiavo e li mordevo facendo emettere a mia zia strilli di piacere appena soffocati. Il mio cazzo la riempiva la mia bocca faceva il resto e mia zia prese a cavalcarmi furiosamente fino a quando emise un gemito molto forte e staccandomi dai suoi capezzoli si sdraio’ su di me baciandomi e godendo sonoramente. Sei un diavolo mi disse appena si riprese ed il tuo cazzo rimane sempre duro e non accenna a venire , mi stai facendo morire di piacere piccolo porcello. Continuammo a limonare mentre stavolta ero io a spingere nella sua ficona bagnata facendola sospirare ancora . Io non me ne rendevo conto ma stavo dimostrando una resistenza che mi sarebbe tornata molto utile negli anni a venire, ma anche io avevo raggiunto il limite e sentendomi irrigidire mia zia mi disse di non levarlo anzi di spingere ancor di piu’ per farla godere ancora mentre la riempivo con il mio sperma. Non me lo feci ripetere e presi a spingere il mio cazzo sempre di piu’ dentro la ficona di mia zia che con un ultima spinta riempii abbondantemente mentre lei godeva ancora e a me sembrava di non smettere di riempirla di sborra. Era stato bellissimo mai provata una cosa cosi ed anche mia zia giaceva sul mio corpo ansimante per il gran piacere che aveva provato. Il mio cazzo scivolo piano dalla ficona di mia zia che iniziaì a gocciolarmi addosso alle gambe i miei ed i suoi umori in abbondanza. Mia zia mi guardo’ negli occhi , mi bacio’ e mi disse , è stata una pazzia ma non credevo che tu mi facessi godere cosi, se riusciamo a farlo rimanere un segreto fra noi non vedo perche’ la dobbiamo finire qui sei stato bravissimo e a te è piaciuto? Ricambiai il bacio e mentre gli accarezzavo la schiena gli dissi che non avevo mai provato un piacere cosi’ immenso da non poterlo descrivere e che mi era piaciuto cosi’ tanto che l’avrei rifatto anche subito. Non esagerare mi disse la zia lo rifaremo ma adesso ci rivestiamo e tu devi fare i compiti e ricordati se non vai bene a scuola te lo scordi che lo rifacciamo. No zia ti giuro da oggi mi impegno anche a scuola ma tu mi devi insegnare tutto sul sesso, ora che mi hai sverginato voglio imparare a far godere le donne. Beh disse lei con quel cazzo e con la resistenza che ti ritrovi non durerai tanta fatica soprattutto se la voce delle tue prestazioni dovesse circolare, sai noi donne sotto sotto siamo un po' troie e sono sicura che fra le mie coetanee andresti a ruba. Succhiai ancora una volta i suoi capezzoloni e la lasciai andare in bagno mentre con una mano si tamponava la ficona gocciolante ed io mi lasciavo andare sul letto rilassandomi e pensando che se questo era un sogno non volevo svegliarmi.
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Grazie zia
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