Emailando con Lucrezia

di
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dominazione

Lucrezia: Tu sei uno scrittore, hai condiviso le emozioni di Carla: ecco io vorrei sperimentare cosa proverei al suo posto.
Scrivimi un racconto, sperimentiamo una roleplay o quello che ti sembra più adatto a farmi sperimentare le emozioni e le sensazioni di Carla.
Quando lo farai, dovrai considerarmi e trattarmi come se fossi Carla o anche peggio, se lo ritieni opportuno.
Potrai mandarmi testo, foto, video secondo ogni tua considerazione e convenienza, se lo ritieni opportuno anche compiti come li assegni a lei o altro.

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Zorrogatto: Ciao troia!
Mi intriga l'idea di coinvolgerti con carla.
»» Pensavo di portarvi in un box, farvi completamente spogliare, poi legarvi le mani dietro la schiena, imbavagliarvi ed infine farvi salire su un furgone chiuso, con delle coperte buttate sul pavimento, fissandovi le mani una per lato. Poi chiudo il portellone, salgo, metto in moto e si parte.
Vi guardate, interrogandovi inutilmente con gli sguardi, ma non avete idea di dove vi sto portando ed a fare cosa.
Il viaggio dura quasi un'ora e avete capito che abbiamo lasciato la città, poi abbiamo viaggiato su strade via via sempre peggiori, fino a sentire lo scricchiolio del brecciolino sotto le ruote in una strada sterrata, solo inghiaiata.
Alla fine. dopo gli scossoni della strada sconnessa e lo sforzo del motore in salita, il fermarsi con un sussulto ed il motore, ormai spento, che comincia a ticchettare mentre comincia a raffreddarsi.
Lo schiocco e lo scrossonedella portiera richiusa e poi voci, parole indistinte, ma toni cordiali: capisci che ci si conosce e che ci sono rapporti amichevoli.
Poi si apre il portellone posteriore e siete abbagliate dalla luce diurna improvvisa, dopo un'ora di viaggio quasi al buio nel furgone e senti dire: «Allora, vediamo le due troie che hai portato, questa volta... Ah, quella a destra la conosciamo già, ma ne hai portata una nuova... Sa già cosa l'aspetta?»
Io rido: «No, non proprio. Ha accettato la mia proposta di farsi sottomettere, ma non ha idea di cosa l'aspetta e non ha avuto modo di parlare con l'altra...» ««

(scritto di getto, senza rileggerlo: ti piace, ti intriga? ti eccita? continuo?)
Voglio sapere come sei fatta (una descrizione, a tua discrezione) la tua età, in che provincia vivi ed ogni altra informazione tu voglia affidarmi e che ovviamente, non condividerò con nessuno, salvo tua esplicita autorizzazione

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L: Pensavo alla scoperta di un sesso diverso, nuovo ed eccitante.
Ma ora, nuda, legata e imbavagliata su questo furgone ho paura, tremo e non solo di freddo.
Di fronte a me c'è Carla, è molto diversa fisicamente da come l'avevo immaginata.
Se potessi le chiederei aiuto, capisco di essermi cacciata in una cosa più grossa di me ma ormai è tardi e non c'è più niente da fare, il mio destino è nelle mani di questi uomini.
Ho paura che mi facciano del male, magari pure che mi possano uccidere, probabilmente Carla sarà in grado di soddisfarli e di ottenere la loro benevolenza ma io?
Ho una famiglia, DEVO poter tornare a casa, cercherò con tutte le mie forze di soddisfarli e di fare quello che vogliono, non voglio essere picchiata o peggio.
Anche perché sarebbe inutile opporsi, si prenderebbero comunque tutto ciò che voglio ed in cambio otterrei solo di soffrire inutilmente ulteriore dolore e umiliazione.
Si, meglio assecondarli, mostrarsi rassegnata e docile, anche se non sarà facile.
Oddio, rassegnata e docile sembra l'immagine di un cane bastonato ma io DEVO poter tornare a casa sulle mie gambe...
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L: Ciao Zorrogatto,
Questa cosa dovevo farla, leggerla e viverla, in momenti nel quale fossi stata sola in casa e l'occasione si è presentata solo mezz'ora fa, ti sto scrivendo di getto subito dopo aver letto, immaginato, sentito scorrere nel mio corpo e nella mia mente il turbinio di emozioni provocato dalla situazione.
Certamente che devi continuare e ti prego di farmi sapere se vuoi che, come in questa occasione, ti scriva le emozioni che vivo nel leggere il racconto.
Dato che continuerò a farlo soltanto quando sarò sola in casa, potrai anche chiedermi di eseguire, con gli opportuni accorgimenti che potrai anche dettagliarmi, tutte le azioni fatte o subite dal mio personaggio.
Cercherò di eseguire alla lettera, nei tempi e nei modi, sempre riferendoti tutto con estrema sincerità.
Giustamente ora passo a darti la mia descrizione, capisco sia indispensabile.
Ho 50 anni, sono alta 1,65, peso 65 Kg, sono un po' formosa ma senza esagerare, capelli neri.
Ovviamente vorrai conoscere anche i particolari più intimi e non sarebbe giusto mi sottraessi alla tua indagine, anche se così mi sento come nuda di fronte a te.
Ho una terza di seno, anche un po' abbondante, areole molto grandi e di colore chiaro, come i capezzoli.
Sotto non sono depilata, conservo un folto cespuglio di peli neri, che mio marito adora, le labbra interne sono piuttosto sviluppate e fuoriescono flaccidamente da quelle esterne.
Può bastare come descrizione?
Non voglio guardarmi allo specchio ma immagino di essere tutta rossa in questo momento.
Ma tu non devi preoccuparti e non devi farti scrupoli mentre ci scriviamo; sto cercando di scoprire emozioni che non appartengono alla mia vita di tutti i giorni e ti sono grata di aiutarmi a sperimentarle, spero solo che anche tu, pur avendone già viste tante, possa trovare ragioni di eccitazione e compiacimento per soddisfare le quali potrai chiedere senza alcuna referenza.

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Z: Ciao troiona!
Sì, voglio conoscere ogni tua sensazione, pulsione, pensiero, anche i più reconditi, osceni, inconfessabili.
...puoi trattarmi come una cagna ed anche estorcermi commenti e sensazioni di quanto mi hai fatto vedere, esibendo la mia vergogna e lo sconcerto per la "mostruosità" di certe scene.

Ecco: dimmi i tuoi pensieri su ciò che ti ho mostrato: quali pensieri hai fatto? Repulsione? Desiderio? dimmi, casa ha creato e lasciato dentro troia-lucrezio a questa piena di oscenità e zoofilia assoluta!

»» Durante il viaggio hai potuto vedere -e forse apprezzare!- il fatto che carla, oltre che un filo più giovane e più snella di te, abbia la pelle ambrata, con le areole scure ed anche, ti è sembrato di vedere, le labbrine sporgenti della fica.
Ti sei trovata a chiederti se ti avrebbero mai costretta a fare qualcosa con lei, se avresti accettato e se ti sarebbe piaciuto... Questi pensieri ti turbano e ti turba anche il suo piede, che lei ha voluto appoggiare leggermente sul tuo ginocchio, stringendo le dita del piede come si farebbe con la mano e guardandoti con uno sguardo di solidarieetà.
Ma adesso vi hanno fatte scendere, disimbavagliate e con un rametto di salice, vi dirigono con piccoli colpi su natiche e spalle, verso il fienile.
Senti diversi cani che abbaiano o uggiolano tutti insieme, facendo -appunto!- cagnara e sei terrorizzata, tu, dai cani!
Dentro di te preghi che non ti costringano ad accoppiarti con uno di loro, sopratutto ora che li hai visti: grossi meticci, sbavanti, con fisici possenti e pieni di denti!!!
  Ma mentre vi avvicinate al canile, un nitrito da un angolo meno illuminato ed uno degli uomini che si dirige da quella parte, ad accarezzare il muso di un grosso cavallo da lavoro e con un incredibile lunghissimo, grosso cazzo che gli penzola sotto.
  «Stai calmo, Biagio, che poi ti facciamo sfogare con queste due troie! ma dovrai sfondarle bene e riempirle della tua secchiata di sborra!»
  Oddio, no! Non volevi fare qualcosa con carla, poi non non volevi fare qualcosa con la muta spaventosa e sopratutto non vuoi essere impalata e sfondata da quel gigantesco cazzo equino!
  «VI prego no! -ti sei gettata in ginocchio, piangente ed implorante!- qualunque cosa, ma non il cavallo: mi squarterebbe!!!»
  Tutti ridono ed uno degli uomini, si avvicina: pensi che ti voglia tirare n piedi, ma ti afferra per i capelli mentre si apre i jeans e tira fuori il cazzo, che puzza di piscio e di poca pulizia, ma che anche se mezzo floscio, è di dimensioni già degne di nota.
  «Ahahah, vediamo... intanto succhiami, troia, ché ho giusto voglia di sborrare»
  Ti mette il cazzo lurido dentro, fino in gola e poi impugnando i tuoi capelli, usa la tua bocca come un giocattolo, spingendotelo fino in gola, provocandoti conati. ««

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L: Ciao Zorrogatto,
Le foto ed i video che mi hai mostrato hanno suscitato in me sensazioni contrastanti, desiderio di essere posseduta in maniera animalesca, senza potermi sottrarre e repulsione alla vista di membri così mostruosamente diversi da quelli maschili.
Visto che vuoi conoscere tutto e che dobbiamo essere sinceri ed onesti l'un l'altra devo confessare che mi piacerebbe che tu mi facessi replicare quanto avviene nel racconto, per farmi provare sensazioni il più simili possibili a quelle reali.

Da ora in poi, se ti va bene, considerami in questo racconto, come se fossi la vera Lucrezia del racconto, trattami come il tuo personaggio la tratta, fammi provare quello che prova lei.
Hai saputo descrivere molto bene le mia ansie e le mie paure, stai iniziando a leggermi dentro nell'anima e nel corpo.
Già alla fine di questo episodio Lucrezia è costretta ad ingoiare il cazzo maschile e a riceverlo fino in gola....mi fa un po' paura ma voglio vivere fino in fondo, nel bene e nel male tutte le esperienze che la tua fantasia partorirà.
Potrei usare la corda da palestra di mio marito, ha due grossi manici in legno affusolati, grandi quasi quanto il suo membro.
Sempre se vuoi, se ti eccita sapere che mi costringerò, per un impegno che prendo con me stessa e con te ad eseguire fedelmente le scene, userò quello come pene per questo pompino (non è esattamente un pompino, è come scopare una bocca al posto della figa, giusto?).
Dammi solo qualche indicazione in più su quanto profonda, quante volte e per quanto tempo lo devo fare.
Naturalmente io dovrò riferirti, fedelmente e senza omissioni, tutto quello che ho fatto e provato e, se la mia esecuzione non sarà stata soddisfacente (a tuo insindacabile giudizio) o addirittura non sarò riuscita ad eseguire, verrò da te punita, nel modo che riterrai più opportuno e la punizione potrei doverla scontare (sempre a tuo insindacabile giudizio) anche al di fuori di un ambito riservato (rispetto quando sono in casa da sola).
Che ne pensi? Ti eccita? Vuoi far scoprire anche a me almeno una parte delle avventure e delle perversioni che sei riuscito a sperimentare o hai sognato di fare in vita tua?
Non ti nascondo la mia contemporanea paura ed eccitazione, è una sensazione ambivalente, molto intrigante a livello si mentale che fisico, soprattutto adesso che mi avete fatta scendere dal furgone e sto lì in ginocchio a farmi scopare la bocca da un cazzo grande anche se non ancora in piena erezione
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L: Questo è il nostro gioco, la nostra perversione e puoi pubblicarla liberamente, usando pure il mio nome, Lucrezia.
Magari qualcuno commenterà oppure ti scriverà se pubblicherai il tuo indirizzo, per darti consigli, suggerimenti o porcate varie, magari anche per proporsi di partecipare, chi lo sa.
Da parte mi ti chiederei, in questo caso, di condividere con me le mail che dovessero arrivarti, noi donne siamo curiose ed io non sono da meno. Ma in fondo mi pare giusto, tutti i pensieri sconci e le fantasie più perverse saranno indirizzate alla mia persona, non trovi?

Z: intendi la mia email zorrogattoge@yahoo.it ???
scritto il
2024-05-07
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