Andata così

di
genere
trio

Non mi aspettavo che quella ragazzotta ci stesse e così alla veloce.
Venti anni o poco più, qualche chiletto di troppo, carina ma niente di che.
Giusto una scopata per svuotarsi i coglioni, magari facendo contenta anche lei...
Mano sotto la gonnellina, la sento zuppa.
Sarei pronto a scoparmela dietro ad un cespuglio ma mi dice, con tono innocente «Se vuoi, a casa mia a quest'ora non c'è nessuno ed abito qui vicino...»
Mi sembrava sciocco rifiutare.
Così siamo sul letto della sua camera: baci, abbracci, ci spogliamo, me lo mena apprezzando la mia dotazione, io gioco con le dita prima coi suoi capezzoloni in cima ad almeno una quarta e poi con la sua fica, morbida calda e larga come piace a me.
Le ravano le morbide labbra vaginali un bel po', le spingo anche fino a tre dita dentro e poi, già che son lì, le sondo il culo... Anche quella strada è stata percorsa, bene!
Alla fine decido di metterglielo dentro ma, invece di andarle sopra come probabilmente avrebbe lei voluto, me la son fatta venire sopra, facendola impalare sul mio cazzo ben duro.
Ma poi, uno sguardo verso la porta, socchiusa, forse un lieve rumore «C'è qualcuno!» dico.
«Ma no, dai, non fermarti...» mi dice accorata.
Vedo un cambio di luminosità nello spiraglio della porta «Qualcuno che ci spia!»
Nulla in contrario, intendiamoci,ma mi piace che le cose siamo chiare.
«Ma noi dai... Magari sarà mio fratello che è tornato prima...»
Seh seh, come no: il giochetto è che la sorella si fa rimorchiare ed il fratellino si diverte a spiare le evoluzioni della sua consanguinea porcella con un cazzo di passaggio.
«Se vuole guardare, non ho alcun problema, ma lo voglio qui, accanto a noi!
Digli di entrare, di venire dentro!»
Lei gli dice di entrare e lui, occhi bassi, entra; lo guardo ed è evidentemente la versione maschile della sorella: stesso culone, accenno di seno, glabro. Evidentemente il fratello gemello.
«Dai, guardaci, guardaci liberamente! Stai a vedere come mi fotto in ogni buco tua sorella e... -mi ero reso conto che aveva la zip abbassata ma non fuoriusciva nulla!- … e segati pure, mentre la guardi sfondata!»
E lui, con gli occhi umili da bastardino che elemosina una carezza nel parcheggio di un autogrill, se lo tira fuori e comincia a menarselo con due dita...
Gli monto la sorella un po', tra bocca fica e culo, ma poi capisco cosa mi indispettisce!
«Io e tua sorella siamo nudi! Mi da fastidio che qualcuno tutto vestito ci guardi: spogliati nudo anche tu!»
E lui, mogio mogio, che si leva il maglione, la camicia, la maglietta e poi le scarpe ed i pantaloni e poi mette un dito nell'elastico delle mutande (neanche boxer: mutande!) e mi guarda come sperando che lo facessi astenere da quell'ultimo gesto...
«Tutto!» Con un durezza che non mi era abituale.
E afferro una ciocca dei capelli di lei e la piloto fino ad imboccarmi il cazzo e poi, mano dietro la nuca, glie lo spingo bene in gola e lui che guarda, ormai rapito dallo spettacolo.
Lo guardo un attimo e sogghigno: stringe tra due ditine un cazzetto minuscolo e se lo mena freneticamente.
Mi viene un'idea perversa...
Faccio mettere la donna sul letto, inginocchiata, con le gambe allargate al massimo e le spalle appoggiate sul letto.
Le guardo la fica, le guardo il culo, poi mi inginocchio dietro di lei e me la inculo.
«Ti piace vedere tua sorella inculata col mio grosso cazzo???»
Lui annuisce diverse volte, con un mezzo sorriso; mi sentiva ormai su un piano di complicità.
«Mettiti anche tu, accanto a sua sorella, nella stessa posizione...
Avanti! Non mi fare incazzare!!! Voglio solo accarezzarti le chiappe!!!»
E lui, anche se timoroso, ubbidisce.
E comincio: mi fotto la sorellina e accarezzo a mano larga le glabre chiappe del fratellino.
Ho l'impressione che lui spinga col culo verso la mia mano, ma lo accarezzo sul culo, facendo ampi cerchi sulle lisce natiche, tracciando come una spirale intorno al buco che vedevo al centro, con sotto una piccola sacchetta con due palline ridicole.
Ogni tanto toccavo con la sinistra la fica ed il culo della ragazza, in modo da inumidirla e poter poi continuare a percorrere il culo del ragazzo e guadagnare centimetri verso il suo orifizio palpitante.
Alla fine, ho raggiunto il culo e prima con cpn la punta dell'indice, poi col medio, fino alla radce e infine con due dita, avevo preso possesso anche del culo di lui.
Alla fine, un movimento fluido: mi sono sfilato dal culo di lei, ho afferrato i fianchi del fratello, gli ho appoggiato la mia durissima cappella sulla roselinta palptiante ed ho spiiiiinto!, incurante dei suoi lamenti e delle sue suppliche.
Dopo pochi affondi, il fratello si è arreso alle mie intrusioni ed anzi, mugolava come se apprezzasse.
Nel frattempo, con la destra, pascolavo tra fica e culo della sorella, infilandole dita o massaggiandole il grilletto.
Pensai di dirle di mettersi sotto al fratello a fare un sessantanove mentre io lo inculavo, ma il semplice pensiero, alla fine di tante stimolazioni, mi portò a sborrare subito nel culo del giovane e, più per “onor di firma” che per reale voglia, dopo la potentissima sborrata, imposi a lei di leccare il culo sborrato del fratello.
Dopo pochi minuti, decisi di andarmi a dare una rinfrescata in bagno e di concludere lì la mia conoscenza coi gemelli.
scritto il
2024-10-22
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