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zorrogatto
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prime esperienze
Commentare un racconto, rispondere ad un altro commento, cominciare uno scambio di messaggi ed email con una giovane donna, pur con tutti i dubbi del virtuale.
Ma poi, arriviamo alla videochiamata ed Anna è davvero una giovane, gradevolissimo donna di 26 anni e può vedere che sono un maturo di 61 anni, di buona presenza e in condizioni ancora accettabili.
Avevamo cominciato a dialogare sui reciproci gusti sessuali e già da queste conversazioni avevamo capito che eravamo entrambi serenamente bisessuali ed attratti dall'essere sottomessi, magari da sconosciuti.
Decidiamo di incontrarci, in un autogrill autostradale, più o meno a metà strada tra le nostre città.
Faccio per prendere l'auto parcheggiata in strada, ma mi accorgo che qualche figlio-di-tanti-padri ci ha sbattuto dentro e la ruota anteriore è bloccata. Bestemmio, ma per fortuna ho una opzione B: il mio vecchio camper, parcheggiato in un'area poco distante e con quello vado all'appuntamento.
Ci troviamo finalmente davanti: lei ha una minigonna plissettata, sandali con tacco 8 ed una canotta scollatissima sul dietro, a celare -ma non poi troppo!- le sue tettone libere; io, molto più classico: jeans, polo gialla ed un paio di sneakers.
E' stato bello poterci alla fine “annusare” (l'odore è l'unica cosa che ad oggi non si può ancora sentire, a distanza!) e il nostro feeling arriva rapidamente ad un livello insperabile; capisco, da come si muove, da come guarda in giro, che è probabilmente davvero la porcella che dice di essere, mai sazia di sesso.
Dopo una mezz'ora parliamo, scherziamo, ridiamo, così affiatati che quando lei si alza per andare un attimo in bagno, sento tre tipi, li vicino a noi, che ridendo tra loro fanno un commento del tipo «Il vecchio magari no, ma sua figlia me la sbatterei per ore!»
Capisco che che, vedendo ridere e scherzare un “vecchio” ed una ragazza, hanno pensato che fossimo padre e figlia e... e la cosa, oltre a farmi sorridere, mi scatena alcuni pensieri che diventano rapidamente lussuriosi.
Trovo un pretesto e comincio a parlare con loro e quando torna Anna, la guardo fissa, le strizzo rapidamente l'occhio e dico: «Ah, ecco MIA FIGLIA Anna, ve la presento!»
Non l'avevo sopravvalutata: capisce al volo il gioco: «Ma papi, chi sono questi signori?»
«Sono dei signori coi quali ho chiacchierato e che... -faccio una risatina- ...hanno apprezzato la tua camminata mentre andavi ai servizi»
La circondano, si presentano caoticamente, le dicono qualcosa tipo «Sei una gran fica... hai delle gran tette... mi sa che ami scopare...» e lei che sorride e annuisce, mentre io faccio un sorriso orgoglioso di tanta figlia.
Decido di far evolvere la situazione: «Vedo che ci stanno guardando male per i tavolini occupati: perché non ci trasferiamo sul nostro camper, che ho della birra in fresco?»
Anna mi guarda con occhi stupiti, ma i tre tipi accettano con entusiasmo.
Nella privacy del camper, con le tendine tirate, mentre prendo le birre dal frigo e le verso nei bicchieri, vedo che i tre tipi stanno verificando la disponibilità (assuluta) di Anna, palpugnandola.
Poi, uno dei tre ha un dubbio: «Ma... e tuo padre?»
Lei mi guarda, fa un sorriso da porca e... «Ah, lui... papà ama vedere, quando mi montano e se il cazzi sono belli, magari allunga la mano per toccarli...»
Adoro questa ragazza!!!
E così assisto ai tre che si scopano “mia figlia”, la quale accetta qualunque cosa, compresa una doppia penetrazione nel culo, mentre succhia il terzo cazzo ed io sono incastrato sotto di lei, a succhiarle la clitoride e penetrandola a fondo con tre dita.
Alla fine, i due le sborrano nel culo, mentre il terzo le viene in gola, bloccandole la testa per essere sicuro che Anna ingoi tutta la sua sborra.
Alla fine i corpi si disaggrovigliano ed io resto col cazzo duro, avendo rimandato la sborrata per non perdermi nulla dello spettacolo...
Anna è perfetta: «Papino... perchè non mi lecchi bene il culetto, così mi svuoto e puoi ingoiare anche tu il succo dei nostri amici?»
Oddio! Eccitazione a mille! Si accuccia sulla mia faccia e si svuota ed io ingoio diligentemente tutto, mentre lei si bacia in bocca coi tre tizi.
Alla fine loro vanno via e ci lasciano dei recapiti che gettiamo subito dopo e noi due, ridendo, parliamo un po': le spiego per quale fortunata combinazione sono venuto in camper anziché in auto, e che l'idea di andare i giro col camper a farle raccattar cazzi -e magari prenderne qualcuno anche io, fingendo di essere padre e figlia, è estremamente stuzzicante. E' d'accordo!
Riflettiamo sui rispettivi impegni e poi ci accordiamo sul quando cominciare la nostra esperienza... similincestuosa.
Fine prima parte
Ma poi, arriviamo alla videochiamata ed Anna è davvero una giovane, gradevolissimo donna di 26 anni e può vedere che sono un maturo di 61 anni, di buona presenza e in condizioni ancora accettabili.
Avevamo cominciato a dialogare sui reciproci gusti sessuali e già da queste conversazioni avevamo capito che eravamo entrambi serenamente bisessuali ed attratti dall'essere sottomessi, magari da sconosciuti.
Decidiamo di incontrarci, in un autogrill autostradale, più o meno a metà strada tra le nostre città.
Faccio per prendere l'auto parcheggiata in strada, ma mi accorgo che qualche figlio-di-tanti-padri ci ha sbattuto dentro e la ruota anteriore è bloccata. Bestemmio, ma per fortuna ho una opzione B: il mio vecchio camper, parcheggiato in un'area poco distante e con quello vado all'appuntamento.
Ci troviamo finalmente davanti: lei ha una minigonna plissettata, sandali con tacco 8 ed una canotta scollatissima sul dietro, a celare -ma non poi troppo!- le sue tettone libere; io, molto più classico: jeans, polo gialla ed un paio di sneakers.
E' stato bello poterci alla fine “annusare” (l'odore è l'unica cosa che ad oggi non si può ancora sentire, a distanza!) e il nostro feeling arriva rapidamente ad un livello insperabile; capisco, da come si muove, da come guarda in giro, che è probabilmente davvero la porcella che dice di essere, mai sazia di sesso.
Dopo una mezz'ora parliamo, scherziamo, ridiamo, così affiatati che quando lei si alza per andare un attimo in bagno, sento tre tipi, li vicino a noi, che ridendo tra loro fanno un commento del tipo «Il vecchio magari no, ma sua figlia me la sbatterei per ore!»
Capisco che che, vedendo ridere e scherzare un “vecchio” ed una ragazza, hanno pensato che fossimo padre e figlia e... e la cosa, oltre a farmi sorridere, mi scatena alcuni pensieri che diventano rapidamente lussuriosi.
Trovo un pretesto e comincio a parlare con loro e quando torna Anna, la guardo fissa, le strizzo rapidamente l'occhio e dico: «Ah, ecco MIA FIGLIA Anna, ve la presento!»
Non l'avevo sopravvalutata: capisce al volo il gioco: «Ma papi, chi sono questi signori?»
«Sono dei signori coi quali ho chiacchierato e che... -faccio una risatina- ...hanno apprezzato la tua camminata mentre andavi ai servizi»
La circondano, si presentano caoticamente, le dicono qualcosa tipo «Sei una gran fica... hai delle gran tette... mi sa che ami scopare...» e lei che sorride e annuisce, mentre io faccio un sorriso orgoglioso di tanta figlia.
Decido di far evolvere la situazione: «Vedo che ci stanno guardando male per i tavolini occupati: perché non ci trasferiamo sul nostro camper, che ho della birra in fresco?»
Anna mi guarda con occhi stupiti, ma i tre tipi accettano con entusiasmo.
Nella privacy del camper, con le tendine tirate, mentre prendo le birre dal frigo e le verso nei bicchieri, vedo che i tre tipi stanno verificando la disponibilità (assuluta) di Anna, palpugnandola.
Poi, uno dei tre ha un dubbio: «Ma... e tuo padre?»
Lei mi guarda, fa un sorriso da porca e... «Ah, lui... papà ama vedere, quando mi montano e se il cazzi sono belli, magari allunga la mano per toccarli...»
Adoro questa ragazza!!!
E così assisto ai tre che si scopano “mia figlia”, la quale accetta qualunque cosa, compresa una doppia penetrazione nel culo, mentre succhia il terzo cazzo ed io sono incastrato sotto di lei, a succhiarle la clitoride e penetrandola a fondo con tre dita.
Alla fine, i due le sborrano nel culo, mentre il terzo le viene in gola, bloccandole la testa per essere sicuro che Anna ingoi tutta la sua sborra.
Alla fine i corpi si disaggrovigliano ed io resto col cazzo duro, avendo rimandato la sborrata per non perdermi nulla dello spettacolo...
Anna è perfetta: «Papino... perchè non mi lecchi bene il culetto, così mi svuoto e puoi ingoiare anche tu il succo dei nostri amici?»
Oddio! Eccitazione a mille! Si accuccia sulla mia faccia e si svuota ed io ingoio diligentemente tutto, mentre lei si bacia in bocca coi tre tizi.
Alla fine loro vanno via e ci lasciano dei recapiti che gettiamo subito dopo e noi due, ridendo, parliamo un po': le spiego per quale fortunata combinazione sono venuto in camper anziché in auto, e che l'idea di andare i giro col camper a farle raccattar cazzi -e magari prenderne qualcuno anche io, fingendo di essere padre e figlia, è estremamente stuzzicante. E' d'accordo!
Riflettiamo sui rispettivi impegni e poi ci accordiamo sul quando cominciare la nostra esperienza... similincestuosa.
Fine prima parte
7
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7.1
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