Luca ed Elisa 8' Capitolo

di
genere
incesti

Luca aveva deciso di andare a passare qualche giorno al mare, per dormire in spiaggia, senza Elisa.
Prima di tutto per stare solo e poi per lasciare sola lei a pensare al loro rapporto, effettivamente la cosa aveva preso una piega che era difficile tenere nascosta agli altri, anche se era obbligatorio.
Si era organizzato, affittando un bel spazio di spiaggia, dove si era sistemato con tenda a casetta con più stanze, falò e tutto il necessario.
Senza che lei lo sapesse le aveva somministrato ancora prolattina, nascosta nel cibo lasciato a casa, perché sperava che la montata lattea la portasse a decidere di raggiungerlo.
Più volte si telefonavano, e parlando disquisivano del loro rapporto, di quanto fosse giusto o sbagliato portarlo avanti e di quanto faceva bene a tutti e due.
Un giorno passo di li Federica, una ragazza di 18 anni, mentre faceva joghin, era, alta 170 cm, capelli lunghi neri lisci, ma con un fisico mozzafiato.
Aveva il fare da maschiaccio, ma il corpo diceva altro di lei.
Attenta alla linea, e allo sport, aveva ottenuto dei buoni risultati sul suo corpo.
Non poté non sentire la conversazione tra Luca e sua sorella, in cui parlavano di sesso, e del loro rapporto, un momento che si era fermata per guardare il mare.
Senza farsi notare origliò, dal lato in cui la tenda non aveva aperture ed era spessa.
Da subito pensò che se aveva capito bene si trattava di due pervertiti.
Per paura di farsi scoprire se ne andò appena fu sazia di origliare.
Senza volerlo, però questa cosa, quello che aveva sentito durante il giorno le risuonò nella testa ogni tanto.
2 giorni, dopo, arrivò li in spiaggia la sorella di Luca, erano le 17.
Lui aveva solo il costume messo.
Lei aveva un prendisole che la copriva tutta.
Arrivò e si scambiarono i soliti saluti di rito, i baci, ed entrarono in tenda.
Elisa diede due sberle al fratello, una volta entrata.
Elisa: "Sei un porco maiale, mi hai dato la prolattina di nascosto e te ne sei andato, ora ho le tette piene di latte, cosa facciamo.”
Luca senza proferire parola, le tolse il prendisole lasciandolo cadere a terra, le prese le mani con fermezza e gliele legò sopra ad un paletto della tenda.
Elisa: “Cosa vuoi fare brutto porco pervertito? Guarda che tette che ho, mi fanno un male boia.”
Poi le sciolse i capelli, e glieli posizionò un po' a scendere davanti, un po' dietro.
Rimase, poi a guardare lo spettacolo.
Elisa notava che il pene stava gradendo la visione.
Elisa: "Mi sa che sono venuta nella fossa del serpente."
Luca: "Mi sa di sì."
Elisa mosse i capelli, con fare ammaliante e guardava il suo stallone con fare da cagna in calore.
Luca si mise davanti a lei, la accarezzava, passando le mani sui fianchi e sui seni, gradendo la loro durezza.
Poi li prese a mani piene, li sollevo e li soppeso.
Comincio a baciare Elisa, prima con piccoli baci poi più intensamente.
Elisa: “Sei un animale cazzo. “
Dopo un po', Luca, prese uno sgabello e si sedette, davanti ad altezza giusta per mungerla.
Lei si senti mungere dal fratello, in piedi, legata inerme con le mani alte, di impeto spostò il torace in avanti ed in alto, come per offrirlo meglio, ma in realtà le tette erano tra le mani di Luca e passava la bocca da un capezzolo all’altro.
Succhiò all’inverosimile e bevette dal seno della sorella, ogni tanto si alzava e la baciava, tenendole il viso con le mani.
Elisa: “Ma cosa mi hai fatto, dai non farlo più, mi sento una bestia ad allattare mio fratello.”
Quando il pene fu perfettamente duro, la prese in braccio, di impeto, facendo cingersi i fianchi dalle gambe di lei.
Da subito la alzò molto, sempre per poterla mungere bene, poi, piano, piano la fece scendere, piano piano e lei sentì il pene caldo, appoggiarsi da prima sulle grandi labbra e poi farsi spazio divaricandole ed entrando. piano piano.
Centimetro dopo centimetro.
La fece scendere piano per farle sentire tutto: la dimensione e la lunghezza.
Lei cacciò un urlo.
Elisa: “Ti amo, ti stra amo.”, ma cercò di sollevarsi, cosa impossibile perchè era lui che la premeva in giù per impalarla per bene.
Luca: “Lo sai quanta ginnastica ho fatto per fare questo? “
La sdraio sulla brandina, si mise bene tra le sue gambe.
Mentre lui appoggiava i piedi al pavimento ed era piegato come per fare squat, con il pene ben piantato dentro, lei la teneva dalle caviglie, in modo da tenerle sollevate e ben aperte.
Così si mise a stantuffarla bene.
Lei urlava e gemeva, mentre lui faceva muovere perfino la brandina.
Si fermo quando le esplose dentro, poi ricominciò.
Elisa: “Sei un vero porco. Dai ho voglia di baciarti.”
Elisa non aveva sentito che alcune persone si stavano avvicinando.
Luca riprese a pomparla virilmente e lei ad urlare, a volte piano a volte forte.
Elisa: “Piano c’è gente che passa.”, disse a voce bassa.
Luca: “Tu non urlare.”
Elisa: “Ma io non ce la faccio con un cazzo così piantato dentro.”
Lui allora riprese a posta e lei da subito si trattenne ma poi fu difficile e cacciò alcuni urletti.
Luca a voce alta: “Tutti devono sentire come faccio cantare mia sorella quando la sbatto.”
Elisa: “Ma che dici? Taci.”
Continuò così, sbattendola, baciandola e mungendola.
Le persone che si erano avvicinate, erano Federica e suo Marco.
Lei si sollevò con il torace, come per spostarsi, indietreggiando, ma lui allora, le prese le mani, la baciò facendola risdraiare e sollevato da lei con movimenti del bacino continuò a scoparla finche non le venne dentro ancora.
Piano poi, uscì da lei, si stesero su un grande materasso matrimoniale gonfiabile, mettendosi di fianco e continuarono ad amarsi baciandosi.
Luca: “Sei un fiore sorellina, ti amo un casino. Se non mi allontanerai mai da te, io sarò sempre tuo.”
Elisa lo accarezzò in viso e sul torace.
Elisa: “Che corpo che hai, sei un vero macio mi piaci un casino. Hai dei muscoli forti e potenti, mi piace sentire il tuo corpo sul mio.”
Luca: “Mi consideri ancora tuo fratello?“
Elisa: “Certo sei mio fratello, sei mio e solo mio e se la mia figa è le mie tette servono per non perderti ecco sono a disposizione.”
Elisa si sollevo e si avvicino per baciarlo.
TO BE CONTINUED
MI PIACEREBBE FARE CONOSCENZA CON QUALCUNO CHE HA VISSUTO SITUAZIONI DI INCESTO SCRIVETE PURE QUI SOTTO, OVVIAMENTE NON VOGLIO DESCRIZIONI INTIME FISICHE.
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Carissimo lettore un abbraccio e un caloroso saluto.
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BUONA LETTURA!
Un abbraccio.


scritto il
2024-05-09
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