Come ho potuto tradire il mio fidanzato con un pensionato? Parte due

di
genere
tradimenti

Il giorno dopo quella incredibile sera, mi svegliai la mattina con mille pensieri. Non mi sentivo in colpa nei confronti del mio fidanzato e non ero pentita di quello che era successo, ero solo sorpresa di come abbia potuto fare quello che ho fatto... tradire il mio fidanzato con cui convivo, e perdipiu con un pensionato di 76 anni. Ma cavolo, quanto avevo goduto, fu il sesso migliore della mia vita! E la cosa mi spaventava, perché sapevo che non sarei mai stata in grado di resistere ad un'altra tentazione del genere, anzi al solo pensiero i brividi percorrevano il mio corpo.
Perciò cercai di evitare Pino, certo non era semplice visto che era il nostro vicino di piano, ma in qualche modo volevo stare alla larga da lui.
Ovviamente la cosa durò appena due giorni. Ricordo che era pomeriggio, ed io ed il mio fidanzato stavamo tornando da una dura giornata di lavoro insieme a casa. E così incontrammo Pino che sistemava le piante del giardino condominiale all'ingresso.
Il mio fidanzato attaccò subito bottone, mentre io come una cerbiatta impaurita di fronte al lupo, mi nascosi dietro di lui per evitare per quanto possibile di vederlo. Ma Pino era molto tranquillo e parlava normalmente, e mi accorsi che ogni volta che il mio fidanzato si distraeva a vedere qualcosa in giardino lui mi lanciava delle occhiate poco velate. La più clamorosa fu quando il mio lui si spostò per vedere una cosa dietro una siepe, non so esattamente cosa, ed allora il signor Pino ne approfittò e mi squadrò dalla testa ai piedi, mettendomi in forte imbarazzo... ma devo anche ammetterlo facendomi eccitare. Non riuscivo a guardalo negli occhi... perché mentre parlava non facevo che pensare alla sua voce vicino al mio orecchio che mugolava il suo piacere e mi veniva dentro.... non facevo altro che pensare mentre gesticolava con le mani parlando con il mio fidanzato a come quelle mani erano dappertutto sul mio corpo... non pensavo ad altro che al suo cazzo che scorreva fra le mie labbra vaginali... nella gara degli sguardi avevo perso clamorosamente e credo che lui se ne fosse accorto.
Finalmente finirono di parlare e andammo verso il nostro appartamento. La carica erotica che avevo accumulato sotto il portone venne fuori tutta quanto appena fui da solo con il mio fidanzato, infatti gli saltai letteralmente addosso e penso di averlo violentato... sta di fatto che scopammo come mai in vita nostra, tanto che al termine di tutto lui era lì piacevolmente sconvolto mentre mi guardava e accarezzava soddisfatto... ma non credo che sarebbe stato altrettanto felice se avesse saputo che per tutto il tempo mentre facevamo sesso io immaginavo di avere Pino dentro di me.
Quella sera stessa, non riuscivo a dormire. Non facevo altro che pensare a come risolvere la questione. Infatti gli eventi del pomeriggio erano un segno evidente che non avrei mai avuto la forza di resistere alla tentazione di rifarlo con Pino. Ero troppo turbata dal come riuscire ad uscire da questa situazione. Però alla fine iniziai a fare ragionamenti assurdi, su come il tempo sicuramente mi avrebbe aiutato, in pratica più lo avrei evitato meno avrei pensato a quella sera, e più tempo sarebbe passato e meno questo ricordo mi avrebbe dato emozioni. Ecco trovata la soluzione. Mi sentivo rincuorata, e finalmente grazie ad una iniezione di fiducia ritrovai il sonno.
Ma come accade spesso, quando la vita vuole complicarti l'esistenza, ci riesce benissimo.
Tutto ebbe inizio proprio la mattina dopo, come una beffa arrivò il sabato mattina un messaggio a tutti i condomini che finalmente il tanto atteso preventivo per installare un ascensore nel nostro palazzo era arrivato.
Cavolo, era in ritardo di almeno 2 mesi, lo avevamo dimenticato tutti... e proprio in un periodo così doveva arrivare! Io ero rimasta incredula! Voi vi chiederete perché... semplice: io il mio fidanzato ed il signor Pino proprio perché siamo quelli che vivono al terzo piano, eravamo i più grandi sostenitori di questa iniziativa. Questo significava che dovevamo unirci e incontrarci di nuovo e forse anche spesso per seguire il tutto. Fu indetta una riunione straordinaria il lunedì stesso.
Io ero un po in ansia nel rivederlo, era troppo presto per dimenticare. Quando entrammo nella sala, l'aria era tesa, i soldi in ballo erano tanti quindi c'era parecchio da discutere mentre il mio cuore batteva a mille. Alla fine l'iniziativa fu approvata grazie anche al grande carisma con cui il mio lui e Pino si batterono, e vederlo cosi carico mi fece salire l'adrenalina. Non so perché ma avevo una voglia matta di abbassargli i pantaloni. Dopo l'assemblea l'amministratore propose una mega pizzata per rilassare gli animi, e con entusiasmo la proposta fu accettata con un applauso.
Inutile dirvi che per tutta la serata avevo gli occhi di Pino addosso, ed io ero parecchio su di giri. Per provocarlo spesso facevo gesti quando sapevo mi stava guardando, come passarmi la lingua sulle labbra, e qualche volta facevo finta di stirarmi per mettere in risalto il mio seno... ero soddisfatta perché stavolta ero io a turbarlo, era evidente il suo eccitamento. Nessuno notava il nostro comportamento... in fondo sfido chiunque ad immaginare che una bellissima ragazza di 26 potesse avere una tresca con un anziano di 76. Eravamo insospettabili... e questo mi eccitava da morire. Fu proprio fra una risata e l'altra che iniziò il discorso sul fatto che il povero Pino per causa dell'installazione dell'ascensore avrebbe avuto casa inagibile per 1 settimana.
E fu in questo contesto che il mio ragazzo propose ad alta voce a Pino di venire a stare da noi in quella settimana. Quasi mi venne un colpo... e lo stesso Pino rimase incredulo di fronte a tale proposta. Mi lanciò uno sguardo in cerca di complicità e fu in quel momento che presa da un attimo di lucidità gli feci cenno di no... non lo volevo. Avevamo giocato anche troppo ma non volevo andare oltre. In quel momento vidi la sua delusione... forse si sentiva come se si fosse svegliato da un bellissimo sogno. Disse solo: se anche a Laura sta bene per me non ci sono problemi.
Ma che cavolo! Però ero determinata. Inventai mille problemi come la spazio e la scomodità per lui di dormire sul divano ecc... il suo sguardo di tristezza mi colpì l'animo. La conversazione finì e la serata anche. Quando stavo sul letto con il mio fidanzato parlammo di questa proposta e gli dissi che trovavo sconveniente la cosa e che non mi sarei sentita a mio agio avere un altro uomo in giro per casa... lui capì e disse solo che gli dispiaceva che lui facesse un così grande sacrificio per un fine comune e comunque gli avrebbbe parlato per chiarire. Questo mi fece ragionare. Il giorno dopo mi sentivo un po giù e la giornata trascorse senza troppe emozioni. Finché mi arrivò un messaggio di Pino su whasap. Da quella sera non ci eravamo più scritti, questo messaggio mi fece sussultare un pò. Decisi di leggerlo:
"Ciao Laura, ho parlato con il tuo fidanzato. Mi ha spiegato che la sua proposta è ancora valida ma che tu non sei per niente d'accordo. Così stasera mi ha invitato un'oretta a casa vostra per parlare tutti insieme... io ne ho proprio bisogno" . Io risposi con un semplice "ci vediamo stasera".
Ero nervosa, non sapevo cosa sarebbe successo.
Uscì dal lavoro ed arrivai a casa. Il mio fidanzato mi disse di prepararmi che avremo cenato fuori in un bel ristorante carino ed elegante.... mi disse che saremmo usciti dopo aver parlato con Pino. Così mi preparai per prima, mi feci super sexy, indossando un vestito nero corto svolazzante, con dei tacchi a spillo super fini. Ero estremamente sensuale tanto da far arrapare il mio fidanzato. Dopo qualche minuto suonò il campanello... era Pino. Il mio fidanzato lo fece entrare ed io ero un po su di giri, ero contenta che mi vedesse vestita così... infatti appena entrò rimase a bocca aperta. Mi salutò ma era palesemente emozionato nel vedermi così, e credo di aver intravisto un accenno di erezione. Iniziammo a parlare sulla proposta seduti sul tavolo della cucina, ma io continuavo a spiegare che mi preoccupava la mancanza di privacy. Purtroppo il suo sguardo che mi fissava gli occhi e le labbra mi turbavano costantemente e non poco, ed alla fine dissi solo che per una settimana saremmo sopravvissuti tutti. Il mio fidanzato ne fu felice e disse:
"allora mi vado a preparare che così stasera Laura festeggiamo due volte! Voi continuate pure a parlare tanto ne avrò per una mezz'oretta".
Quando andò via, calò il silenzio... eravamo imbarazzati. Poi fu lui a rompere il ghiaccio dicendo qualcosa che mi sorprese:
"Laura, sono giorni che volevo parlarti... ti volevo chiedere scusa per quello che è successo quella sera. Non avevo mai fatto nulla di simile, e spero di non aver fatto nulla che ti abbia fatto soffrire, ci tengo molto a te"
Io rimasi stupita, era stato molto dolce nel dire queste parole, così risposi con un sorriso:
"tranquillo Pino. Devo essere sincera... io ho un bel ricordo di quella serata in fondo è stato anche molto bello e alla fine siamo stati in due a farlo... quindi al massimo è colpa di entrambi". Ma poi dissi qualcosa che mi uscì senza pensarci troppo:
"e poi sai che ti dico... ti assicuro che non ho sofferto per niente anzi tutt'altro sai, chi l'avrebbe mai detto che nonostante l'età sei così virile!". Non so perché mi uscirono queste frasi, tanto che dopo averle dette me ne pentii subito, ma ormai era fatta. Lui era rincuorato dalle mie parole e secondo me anche molto orgoglioso dei complimenti che gli avevo fatto... così rispose ridendo:
"e non hai visto quanto sono bravo quando lo faccio in piedi!". Io divenni rossa per l'affermazione... sentivo di nuovo le farfalle nello stomaco. Cazzo, dovevo fare qualcosa, il mio ragazzo era di là a pochi metri che stava per farsi la doccia... stavo giocando con il fuoco. Decisi di alzarmi ed iniziai in silenzio a sistemare la cucina. Lui senza parlare si alzò mi venne accanto e mi diede una mano. Era come quella sera. Silenzio, ma la tensione sessuale era alle stelle. Tutti e due respiravamo affannosamente, tanto eravamo eccitati. Lui mi passava un piatto e mi guardava ogni volta partendo dalle gambe fino arrivare ai seni. Io non lo guardavo negli occhi... avevo paura a farlo, ma davo spesso un'occhiata a sotto e vedevo palesemente una forte erezione. Avevo un caldo incredibile. Quando rimase l'ultima pentola sul piano di lavoro successe l'incredibile: allungammo la mano contemporaneamente, solo che io afferrai il manico e lui per sbaglio posò la sua mano sopra la mia. Ancora silenzio, ma restammo fermi troppo a lungo. Ero talmente eccitata che il mio viso non nascobdeva piu cosa volevo. Lui mi guardò e mi accarezzò lievemente con due dita la parte superiore della mia mano... mi fece venire un brivido su tutto il braccio. Lo guardai questa volta e lui guardò me, restammo cosi per pochi infinit secondi. E poi il silenzio fu interrotto da una sua domanda:
"Quanto ancora ci metterà lui?"
"credo 20 minuti..."
poi sussurrò una frase che fu come un pugno allo stomaco:
"allora dobbiamo sbrigarci..."
le parole che dissi mi stupiscono ancora oggi:
"hai detto che sei bravo in piedi? sono curiosa..."
Mi afferrò entrambi le mani mi portò a sé e mi infilò la lingua in bocca... sentivo che splorava dappertutto mentre con le mani mi stringeva forte afferrandomi dalle natiche. Senza staccare la lingua da me mi portò contro il muro della cucina e mi appoggiò le spalle contro. Si staccò da me e tenendomi dalla vite disse: "mamma mia!".
Sempre tenendomi dalla vite si inginocchiò, e fissava le mie gambe. Senza perdere tempo posò le mani sui miei piedi, ed iniziò a salire... polpacci ginocchia, coscia... sentire le sue mani calde e rugose sulla mia pelle... sulle mie cosce mi stava mandando fuori di testa! Mi alzò completamente il vestito e tenendo entrambi le mani sui lati delle mutande, mi guardava la figa attraverso il mio perizoma. Cazzo non me le toglieva... io ero così eccitata che volevo mi strappasse tutto... invece lui era lì fermo a guardare la mia fessura lasciandomi in uno stato di attesa snervante. Poi avvicinò il naso fino ad appoggiarlo sulle mie labbra e fece un respiro profondo, feci una fatica enorme a trattenere il piacere che mi diede... non so cos'era, non so se era un orgasmo oppure qualcos'altro, sta di fatto che quel respiro profondo sopra le mie labbra mi fece tremare le gambe e girare la testa... a stento trattenni un urlo. Dovetti mettermi una mano in bocca per non fare rumore! E poi finalmente mi abbassò le mutande, è stato un sollievo. Ancora tremante mi fece alzare prima un piede e poi un altro... poi una volta sfilate le annusò. E mente lo faceva si abbassò di colpo la tuta con le mutande. Si liberò un bastone di incredibile fattura. Quando lo vidi realizzai che mai avevo visto il suo membro. L'altra volta il buoi e la rapidità degli eventi non mi diedero questa opportunità. Stavolta lui era in ginocchio davanti a me che annusava le mie mutande ed il cazzo di fuori che svettava. Aveva la forma di una mazza da baseball. Grande in punta più sottile sulla base. La cappella era grossa, larga e rosea, una piccola goccia di sperma preannunciava cosa sarebbe successo fra poco. Finalmente si alzò in piedi. Mi spinse contro il muro ancora una volta facendo sbattere la mia schiena, e poi mi baciò di nuovo bloccando con una mano le mie mani sopra la testa e con la mano libera, iniziò a prendermi la gamba mettendola attorno a sé mentre la toccava tutta quanta. Avevo la gamba intorno al suo bacino, e dopo averla lasciata, senza mai staccare la lingua dalla mia bocca, iniziò ad armeggiare il suo attrezzo nel tentativo di puntarlo contro le mie labbra. Appena sentì la cappella aprirmi, rimasi col fiato sospeso. Poi con una mossa improvvisa liberò le mie braccia e con le mani afferrò le mie gambe e mi sollevò di colpo di parecchio, per poi farmi cadere direttamente contro il suo cazzo... fu una penetrazione secca violenta ed improvvisa... tanto che per non urlare fui costretta a mordere la sua spalla.... La scena doveva essere meravigliosa! io contro il muro avvinghiato a questo vecchio con il suo cazzo dentro. Finalmente sentivo di nuovo il suo fantasticomembro... e così comincio a scoparmi... con ogni spinta io sbattevo contro il muro ed ogni volta sentivo che usciva e rientrava completamente dentro... questa volta non potevamo urlare... avveniva tutto in silenzio e a fare da sfondo c'era lo scorrere dell'acqua della doccia che il mio fidanzato si stava facendo... mentre Pino si stava facendo me!
iniziammo ad accelerare, io sussurravo "si si si ti prego si si!" Lui mi diceva "dobbiamo sbrigarci... sborriamo insieme... ti voglio far venire... mentre il tuo ragazzo è di là... io ti scopo.. e lui è di là ".... L'acqua scorreva così come il nostro piacere. All'improvviso iniziò a mugolare... provava a trattenersi ma non ci riusciva... così misi la mia mano sulla sua bocca e dissi "sborra che aspetti... riempimi cazzo riempimi... così così non ti fermare... sei un vec vec vecchio porco.... sborrami dentro mentre lui è nella stanza accanto..." E poi finalmente mi diede due spinte fortissime susseguite da un calore che invase il mio stomaco... iniziò a schizzare tutto il suo piacere dentro di me. Ogni spinta una schizzata susseguita da un'ondata di calore nel ventre... non riuscì a trattenermi più e venni con un orgasmo devastante... avevo degli spasmi che partivano dal ventre e scendevano fino a giù... così la mia vagina iniziò a mungere il suo membro, in questo modo altre due schizzi intensi mi innondarono tanto da sentirmi piena fino alla gola... non potevo urlare e mordere la sua spalla fu il mio unico modo per bloccarmi. Lui era talmente preso dalla sborrata che non sentiva più nulla. Quando iniziai a calmarmi ci fu un ultima spinta che mi fece lanciare un urletto... cazzo l'ultima schizzata fu inebriante. Con il respiro corto mi lascio appoggiare lentamente i piedi per terra... uscì da me e fu come quando si apre una bottiglia di spumante. Una colata di sperma e dei miei umori cadde lungo le mie gambe... sembrava un fiume in piena, guardavo incredula perché non avevo mai visto tanta sborra. In quel momento l'acqua della doccia si chiuse. Lui di corsa prese dei tovaglioli e me li passò ed io iniziai a pulire. Ma sembrava non finire mai.. usai uno due tre quattro tovaglioli. Lui seduto mi guardava soddisfatto. Io gli sorrisi e dissi a bassa voce "ma quanta ne hai ogni volta..." E lui mi disse "è colpa tua... non mi era mai successo prima, con te divento un idrante". Io ero lusingata e soddisfatta di fare questo effetto. Una volta pulito buttai tutti e mi diedi una sistemata, lui mi porse le mutandine ma io dissi maliziosamente "è un regalo".
Lui si sedette da una parte del tavolo ed io dall'altra. Mi sistemai i capelli e dopo pochi minuti comparve il mio fidanzato. ci guardò e io subito gli dissi che ormai ero convinta che una settimana non era un problema... anzi se servirà puoteva rimanere anche di più... lo dissi sorridendo guardando maliziosamente lui.
Avevamo superato il limite ma non avevo più alcun desiderio di fermare la mia voglia di scopare con Pino.

scritto il
2024-06-09
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