Un vecchio ed una ragazza al supermercato
di
Enriquez
genere
voyeur
Questo racconto è ispirato ad un evento reale a cui ho assistito personalmente, che ho deciso di raccontare cercando di essere breve ma di provare a trasmettere l'erotismo del momento.
La storia inizia in un supermercato, in uno di quei discount famosi, in cui entri sperando di uscirne il prima possibile.
In questo discount entra un signore anziano, il classico pensionato annoiato che probabilmente è entrato più per avere qualcosa da fare che per necessità. Questo signore vagava fra gli scaffali, osservando e commentando i prezzi ed i prodotti. È il classico uomo di quasi 70 anni, con un fisico ormai decadente, un viso pieno di rughe ed uno sguardo spento, forse consapevole del fatto che nella sua vita non erano più in programma grandi storie. Camminava spaesato quasi in cerca di un qualcosa che gli ricordasse che è ancora vivo, di un altro forse ultimo brivido prima di lasciarsi andare.
Così gironzolando fra gli scaffali e con lo sguardo attento al suo orologio, oziava fra un reparto e l'altro. Poi la sua attesa inaspettatamente fu ripagata.
Dall'entrata del supermercato entrò una ragazza, intorno ai 19 anni, giovanissima ma non troppo, vestita come solo le ragazze di quell'età sanno vestirsi. Vestito leggero, corto, bianco che esaltava le sue gambe perfette e lisce, il suo sedere formoso che poteva risvegliare anche un morto, un seno giovane e pieno... morbido che solo a guardarlo valeva il prezzo del biglietto di qualunque spettacolo avesse organizzato. Per chiudere, un viso da ragazzina sbarazzina, che sa di provocare e di essere provocante. In poche parole una ragazza da urlo.
Il vecchio, come guidato da un sesto senso che pensava ormai andato via, alzò lo sguardo verso l'ingresso e la vide.
Come d'improvviso gli tornarono in mente quelle volte che da giovane andava in giro a caccia di ragazze da portare al parcheggio, gli tornarono in mente le prima palpate di corpi giovani e sensuali... ebbe come una scossa, la vita gli aveva riservato un'ultima opportunità. Questo avrà pensato perché come un diciotenne in piena crisi ormonale, si risvegliò dal letargo ed iniziò a seguirla.
Cosa gli passava per la testa solo lui poteva dirlo, ma è facile immaginare che avrà voluto provare un'ultima caccia, come un leone ormai vecchio che prova a rincorrere l'ultima zebra, come degno modo di lasciare il campo libero ai giovani.
Così il leone preparava il suo campo di battaglia.
La seguiva, a distanza per non essere invadente, non le staccava gli occhi di dosso un attimo. Quelle gambe sinuose si muovevano sotto il suo controllo costante. Ogni volta che si abbassava per vedere un prodotto dallo scaffale, era un invito al suo sguardo ad osare di più. Si chinava nella speranza di vedere le sue mutandine; allungava il collo nella speranza di osservare il suo seno.
Era una tortura. Era da tempo che non sentiva una così voglia di fare sesso, ed anche il suo arnese iniziava a seguire I suoi pensieri, perché era sempre più evidente il rigonfiamento nei suoi pantaloni.
Ma la zebra doveva aver intuito qualcosa. La ragazza era lì che osservava un sugo di pomodoro, ma con la coda dell'occhio in realtà cercava di seguire i movimenti del suo improvvisato fan. Un sorriso leggero e compiaciuto si impadroni del suo viso, in che la rendeva più sensuale e allettante come preda. E così decise di stuzzicare il leone, di mostrare che pranzetto succulento potrebbe essere lei.
Iniziò un gioco perverso, fra una ragazza ed un vecchio che solo nei migliori film porno si possono vedere.
La ragazza iniziò con il passarsi il dito sulle labbra, una mano delicata e ben curata con uno smalto rosso percorreva la morbidezza della sue splendide labbra. Scesero lentamente fino ad arrivare al mento... poi fecero un salto per accarezzare il seno in modo innocente e maledettamente sensuale. Il vecchio guardava estasiato in prima fila questo spettacolo offerto, lì al reparto di pasta e sughi.
Il vecchio ogni secondo che passava si avvinicinava sempre di più a questa ragazzina, ed il profumo della giovinezza gli inebrio le narici. Carne fresca.
La ragazza man mano che si avvicinava il vecchio, passava ad un livello di provocazione più elevato. Con movimenti sensuali si passava le mani sul suo corpo, partendo dai fianchi, proprio per mostrare la perfezione delle sue curve, le mani arrivarono sull'orlo del vestito, e con fare disinvolto accarezzavano le sue gambe così lucenti ed erotiche.
Il vecchio ebbe un sussulto, non credeva ai suoi occhi. Così tanta carne tutta per lui, doveva aver vinto alla lotteria senza saperlo.
Finalmente era a pochi centimetri dalla ragazza, che continuava ad osservare i sughi in modo sospettosamente lungo.
Il vecchio aveva gli occhi di un leone affamato e che aveva voglia di nutrirsi subito, senza altri indugi.
Si toccava in modo molto velato la patta, per mostrare che l'attrezzo nonostante l'età era ancora funzionante e pronto a sparare.
La ragazza guardava e sorrideva compiaciuta, mentre faceva clamorosamente finta di guardare gli ingrediente del sugo al ragù pronto.
Il vecchio fece all'improvviso la sua mossa, lasciando la provocante ragazza di stucco. Mai scherzare con un leone.
Il vecchio fingendo interesse per un prodotto nello scaffale più in basso, praticamente a terra, si inginocchiò. Fu uno scatto. Prese il prodotto, ma il suo sguardo era palesemente rivolto verso le gambe della ragazza.
Guardava da molto vicino uno spettacolo che credeva fosse impossibile da ammirare alla sua età.
Allungava in modo goffo il collo verso il basso con lo scopo di osservare le sue mutande, ed il frutto del suo desiderio.
La ragazza sempre con un sorriso malizioso, posò il sugo che aveva in mano e si mise in punta di piedi, nel tentativo di prendere un prodotto sullo scaffale più alto. L'effetto fu devastante. Il suo vestito si alzò di parecchi centimetri coprendo a malapena il suo sontuoso sedere, e scoprendo le sue gambe. Il vecchio finalmente con lo sguardo raggiunse la sua meta. Vide una mutandina di pizzo bianca. Come il suo vestito. Era trasparente, e molto piccolo, vide una zona liscia e pulita che emanava un profumo di sesso.
Riuscì anche ad ammirare il taglio delle sue labbra. Era completamente depilata, pronta a sfamare il leone.
Ebbe un sussulto. Aveva un cazzo in piena erezione che era impossibile da nascondere. La ragazza era felice di vedere quel vecchio così eccitato da star male. Ma non fece i conti con l'astuzia di un vecchio leone che ne ha catturato di prede nella sua vita.
Una volta ricomposto l'anziano signore fece un respiro profondo e butto un barattolino vicino a pochi millimetri dai piedi della ragazza, incorniciati da delle zeppe coi lacci che esaltava ancor di più la sua pelle liscia e giovane.
Senza dare alcun preavviso, allungò la mano, prese il barattolo ma allungò anche un dito verso il piede della ragazza. Lo posò accanto alla caviglia. E alzandosi in piedi, con il dito percorse tutta la gamba sinistra della ragazza. Il dito risaliva dalla caviglia al polpaccio fino al fianco del ginocchio per poi terminare la sua corsa all'esterno coscia vicino al bordo del vestito.
La ragazza divenne rossa fuoco e si morse un labbro. Il gioco si era ormai spinto ben oltre la provocazione. In quei 3 secondi in cui il dito percorreva la sua gamba, una scossa elettrica attraversò il suo corpo, fino a scaricarsi sul suo pube. Era bagnata, ed aveva voglia, forse anche più voglia del vecchio.
Si mordeva il labbro ed aveva gli occhi socchiusi. Non immaginava tanta eccitazione. Il vecchio si avvicinò a lei ancora frastornata, prese il barattolo che aveva in mano e le sussurrò: "signorina aspetti che l'aiuto a rimetterlo a posto mel suo scaffale". Lei con occhi da cerbiatta annuì. Vide il vecchio posizionarsi dietro di lei, appoggiò il cazzo in piena erezione sul suo culo e nel posizionare il barattolo in alto spinse forse è deciso contro di lei. Voleva essere sicuro che non ci fosse ombra di dubbio sul fatto che voleva scoparla.
La ragazza sentì che era duro enorme, e che voleva entrare dentro di lei. La ragazza con il viso completamente rosso, e con lo sguardo stravolto dall'eccitazione, non disse nulla. Si ricompose, e si spostò dalla presa del vecchio. Fece due passi e poi si voltò verso il vecchio, lo guardò im basso e poi mordendosi le labbra fece un cenno con la testa. Era un invito che il vecchio leone non poteva ignorare. Sapeva che la caccia era andata a buon fine e che ora non restava che gustarsi il meritato pasto succulento.
Era una scena altamente erotica. La ragazza camminava ondeggiando vistosamente il sedere, il vecchio la seguiva non staccando minimamente lo sguardo da quel corpo che presto sarebbe stato suo.
La ragazza uscì frettolosamente dalla corsia di chi non fa acquisti. Il vecchio era dietro di lei. Si avviarono verso l'uscita, ma all'improvviso la ragazza cambiò strada ed entrò in una porta d'emergenza. Il vecchio si fermò un attimo, si girò intorno nel tentativo di essere sicuro di passare inosservato, poi come un fulmine attraversò la porta.
Era un corridoio poco illuminato, ma i tacchi della ragazza ed il suo profumo lo guidavano. Ad un certo punto ci fu silenzio, un po preoccupato si avvicinava a quello che sembrava uno stanzino. Entrò.
Nello stanzino c'era un materasso usato per terra e nient'altro. La ragazza era in piedi com le braccia incrociate appoggiata ad un muro. Lui socchiuse la porta.
Non si parlarono, avevano una sola cosa in testa e le parole erano inutili.
L'uomo si avvicinò alla ragazza, e con fare deciso disse: "adesso me la pagherai per avermi provocato così tanto". Lei :"lo spero.."
La prese per i fianchi con forza attirando a sé, e le infilò la lingua in bocca. Lei contraccambio.
Si baciavano in modo osceno, si sentivano i loro mugolii mentre intrecciavano le loro lingue. Senza staccarsi dalle bocche, la ragazza iniziò a slacciare i pantaloni del vecchio ed in un colpo butto giù tutto anche i suoi boxer. Il suo cazzo gonfio di desiderio si appoggiava al suo ventre mentre le loro lingue continuavano a scambiarsi piacere.
Lui a piene mani le afferrò il culo attirandola sempre più a sé. Aveva il cazzo compresso dal suo corpo, ma non gli importava. Finalmente le sue mani potevano gustarsi quel culo tanto desiderato. Con le mani ben salde al suo sedere, la sollevò e lei in un attimo si avvinghió a lui. Mentre imperterriti continuavano a giocare con le loro lingue.
Non c'era più tempo da perdere. In modo molto frettoloso la portò sul materasso e si buttarono a terra. La scena era meravigliosa. Una giovane e stupenda ragazza ed un vecchio nella posizione del missionario. L'uomo iniziò a spingere proprio a simulare il sesso.
D'improvviso si sollevò staccandosi dalle labbra di quella splendida fanciulla. Le alzò il vestito le strappò letteralmente le mutande di dosso, tanto da far rieccheggjare il rumore dello strappò della stoffa. E si buttò di nuovo sopra di lei come un animale. E poi d'improvviso un urlo. Il vecchio aveva dato una spinta quasi disperata per la voglia, ed in un colpo secco la penetrò. La ragazza tiro la testa all'indietro per il piacere. Lui come preso da un raptus di follia, liberò di corsa la sua tetta sinistra e cercò di far entrare tutto quello che poteva nella sua bocca. E con la bocca piena del suo prosperoso senso iniziò a sferrare i suoi colpi. Intensi lunghi e violenti. Si sentivano i rumori delle sue palle che sbattevano contro la ragazza. Lei teneva un mano sul culo dell'uomo quasi a invogliarlo a spingere sempre più forte, e l'altra mano sulla sua testa quasi a volerlo soffocare col uo seno. Lei urlava, cercava di trattenersi, ma non ci riusciva. Ogni affondo era un urlo di piacere, era una liberazione per il desiderio accumulato fra gli scaffali. Neanche il più bello dei film erotici poteva offrire uno spettacolo migliore. La ragazza a gambe aperte con ancora il suo candido vestito bianco addosso, le sue zeppe col tacco, ed una tetta di fuori, con sopra un vecchio ancora con la camicia da pensionato che la pompa senza pietà, mentre ha ancora i suoi pantaloni e boxer sulle caviglie.
L'uomo si staccò dal suo seno, stava arrivando al limite del piacere, la colpiva iniziando una danza del sesso... ogni colpo era seguito dai loro gemiti. La ragazza le piantò le sue unghie sulla schiena, girava la testa da ogni lato, prima a destra e poi a sinistra, ogni colpo la faceva contorcere dal piacere.
Ah ah ah ah, urlava il vecchio... lei rispondeva con "cazzo, ah ah ah ah, mio diooo si si si..."
Il vecchio iniziò ad inarcare la schiena mentre spingeva, era arrivato il momento finale... spinse più che poteva, voleva entrare con tutto il suo corpo dentro alla ragazza. E finalmente successe
"Sborro, sborro, sbororooooo aaaaaahhh aaaaahhhh aaaahhh". La ragazza fu come se fosse impossessata, tremava dalle convulsioni, con una mano tirava i pugni contro il materasso e con l'altra mano stringeva la chiappa del vecchio per non farlo uscire. E poi anche lei fece un urlo liberatorio, strinse a piene mani le natiche del vecchio, inarcò la schiena da sotto il vecchio "vengo vengo vengo.... aaaaaaaah, aaaaaaah aaaàaaaah ".
Quando anche l'ultima goccia uscì dal suo cazzo, riempendo la fanciulla estasiata, il vecchio esausto si lasciò andare e cadde sopra la ragazza. Lei tutta rossa ancora tremante per l'orgasmo violento, lo abbracciò e le diede un bacio innocente sulla testa. Il vecchio era senza forze, che cercava affannosamente di riprendere il respiro. La ragazza aveva gli occhi socchiusi e la bocca aperta ed accarezzava i capelli del vecchio. Passarono 5 minuti prima che lui ritrovasse le forze. Si alzò quasi dispiaciuto dal corpo della giovane. Si guardarono per un ostante e poi scoppiarono in una risata liberatoria.
"Cazzo se scopi bene, mi hai fatto godere in un modo assurdo"
"Non è colpa mia, appena ti ho vista ho pensato solo che ti volevo scopare. Sei la più grande figa che mi sono mai fatto im vita mia..."
Lei sorrise.
"Sarò sincera oggi è stato il tuo giorno fortunato. Mi ero svegliata con una voglia incredibile ma quello scemo del mio ragazzo ha preferito andare fuori a pranzo con gli amici... poi sei arrivato tu che hai iniziato a giocare con me ed io mi sono eccitata troppo... stavo male giuro!"
"Io appena ti ho vista non ci ho capito più niente, anche al costo di farmi arrestare ti avrei molestata"
Risero di nuovo.
"Quindi solo oggi sarò fortunato?"
"Dopo quello che ho visto e sentito che sai fare... col cazzo adesso diventerai il mio scopamico segreto, sai che significa?"
"Che ti scoperò molte altre volte"
Lei annuì con un sorriso malizioso.
"Comunque mi chiamo Martina e ho 18 anni"
"Io mi chiamo fausto e ho 71 anni"
Si diedero alzarono in piedi, lei si sistemò il vestito, riprese le sue mutandine ridotte a briciole dall'uomo. Mentre lui si tirava su i pantaloni e boxer. Si strinsero la mano ridendo.
Non li rividi più. Fui spettatore di un evento non credo raro ma unico. Perché il sesso fra vecchi e giovani sono sicuro avviene molto spesso, ma vederlo in diretta e soprattutto in modo così inaspettato ti turba sessualmente in un modo unico. Quando uscì da quell'angolo. Li vidi andare via ognuno per la propria strada. Non so cone sia andata a finire la loro storia di sesso, ma mi piace pensare che il pensionato passerà un'ultima parte della sua vita all'insegna del sesso con una giovane fanciulla che potrebbe avere chiunque ma ha scelto la perversione.
"
La storia inizia in un supermercato, in uno di quei discount famosi, in cui entri sperando di uscirne il prima possibile.
In questo discount entra un signore anziano, il classico pensionato annoiato che probabilmente è entrato più per avere qualcosa da fare che per necessità. Questo signore vagava fra gli scaffali, osservando e commentando i prezzi ed i prodotti. È il classico uomo di quasi 70 anni, con un fisico ormai decadente, un viso pieno di rughe ed uno sguardo spento, forse consapevole del fatto che nella sua vita non erano più in programma grandi storie. Camminava spaesato quasi in cerca di un qualcosa che gli ricordasse che è ancora vivo, di un altro forse ultimo brivido prima di lasciarsi andare.
Così gironzolando fra gli scaffali e con lo sguardo attento al suo orologio, oziava fra un reparto e l'altro. Poi la sua attesa inaspettatamente fu ripagata.
Dall'entrata del supermercato entrò una ragazza, intorno ai 19 anni, giovanissima ma non troppo, vestita come solo le ragazze di quell'età sanno vestirsi. Vestito leggero, corto, bianco che esaltava le sue gambe perfette e lisce, il suo sedere formoso che poteva risvegliare anche un morto, un seno giovane e pieno... morbido che solo a guardarlo valeva il prezzo del biglietto di qualunque spettacolo avesse organizzato. Per chiudere, un viso da ragazzina sbarazzina, che sa di provocare e di essere provocante. In poche parole una ragazza da urlo.
Il vecchio, come guidato da un sesto senso che pensava ormai andato via, alzò lo sguardo verso l'ingresso e la vide.
Come d'improvviso gli tornarono in mente quelle volte che da giovane andava in giro a caccia di ragazze da portare al parcheggio, gli tornarono in mente le prima palpate di corpi giovani e sensuali... ebbe come una scossa, la vita gli aveva riservato un'ultima opportunità. Questo avrà pensato perché come un diciotenne in piena crisi ormonale, si risvegliò dal letargo ed iniziò a seguirla.
Cosa gli passava per la testa solo lui poteva dirlo, ma è facile immaginare che avrà voluto provare un'ultima caccia, come un leone ormai vecchio che prova a rincorrere l'ultima zebra, come degno modo di lasciare il campo libero ai giovani.
Così il leone preparava il suo campo di battaglia.
La seguiva, a distanza per non essere invadente, non le staccava gli occhi di dosso un attimo. Quelle gambe sinuose si muovevano sotto il suo controllo costante. Ogni volta che si abbassava per vedere un prodotto dallo scaffale, era un invito al suo sguardo ad osare di più. Si chinava nella speranza di vedere le sue mutandine; allungava il collo nella speranza di osservare il suo seno.
Era una tortura. Era da tempo che non sentiva una così voglia di fare sesso, ed anche il suo arnese iniziava a seguire I suoi pensieri, perché era sempre più evidente il rigonfiamento nei suoi pantaloni.
Ma la zebra doveva aver intuito qualcosa. La ragazza era lì che osservava un sugo di pomodoro, ma con la coda dell'occhio in realtà cercava di seguire i movimenti del suo improvvisato fan. Un sorriso leggero e compiaciuto si impadroni del suo viso, in che la rendeva più sensuale e allettante come preda. E così decise di stuzzicare il leone, di mostrare che pranzetto succulento potrebbe essere lei.
Iniziò un gioco perverso, fra una ragazza ed un vecchio che solo nei migliori film porno si possono vedere.
La ragazza iniziò con il passarsi il dito sulle labbra, una mano delicata e ben curata con uno smalto rosso percorreva la morbidezza della sue splendide labbra. Scesero lentamente fino ad arrivare al mento... poi fecero un salto per accarezzare il seno in modo innocente e maledettamente sensuale. Il vecchio guardava estasiato in prima fila questo spettacolo offerto, lì al reparto di pasta e sughi.
Il vecchio ogni secondo che passava si avvinicinava sempre di più a questa ragazzina, ed il profumo della giovinezza gli inebrio le narici. Carne fresca.
La ragazza man mano che si avvicinava il vecchio, passava ad un livello di provocazione più elevato. Con movimenti sensuali si passava le mani sul suo corpo, partendo dai fianchi, proprio per mostrare la perfezione delle sue curve, le mani arrivarono sull'orlo del vestito, e con fare disinvolto accarezzavano le sue gambe così lucenti ed erotiche.
Il vecchio ebbe un sussulto, non credeva ai suoi occhi. Così tanta carne tutta per lui, doveva aver vinto alla lotteria senza saperlo.
Finalmente era a pochi centimetri dalla ragazza, che continuava ad osservare i sughi in modo sospettosamente lungo.
Il vecchio aveva gli occhi di un leone affamato e che aveva voglia di nutrirsi subito, senza altri indugi.
Si toccava in modo molto velato la patta, per mostrare che l'attrezzo nonostante l'età era ancora funzionante e pronto a sparare.
La ragazza guardava e sorrideva compiaciuta, mentre faceva clamorosamente finta di guardare gli ingrediente del sugo al ragù pronto.
Il vecchio fece all'improvviso la sua mossa, lasciando la provocante ragazza di stucco. Mai scherzare con un leone.
Il vecchio fingendo interesse per un prodotto nello scaffale più in basso, praticamente a terra, si inginocchiò. Fu uno scatto. Prese il prodotto, ma il suo sguardo era palesemente rivolto verso le gambe della ragazza.
Guardava da molto vicino uno spettacolo che credeva fosse impossibile da ammirare alla sua età.
Allungava in modo goffo il collo verso il basso con lo scopo di osservare le sue mutande, ed il frutto del suo desiderio.
La ragazza sempre con un sorriso malizioso, posò il sugo che aveva in mano e si mise in punta di piedi, nel tentativo di prendere un prodotto sullo scaffale più alto. L'effetto fu devastante. Il suo vestito si alzò di parecchi centimetri coprendo a malapena il suo sontuoso sedere, e scoprendo le sue gambe. Il vecchio finalmente con lo sguardo raggiunse la sua meta. Vide una mutandina di pizzo bianca. Come il suo vestito. Era trasparente, e molto piccolo, vide una zona liscia e pulita che emanava un profumo di sesso.
Riuscì anche ad ammirare il taglio delle sue labbra. Era completamente depilata, pronta a sfamare il leone.
Ebbe un sussulto. Aveva un cazzo in piena erezione che era impossibile da nascondere. La ragazza era felice di vedere quel vecchio così eccitato da star male. Ma non fece i conti con l'astuzia di un vecchio leone che ne ha catturato di prede nella sua vita.
Una volta ricomposto l'anziano signore fece un respiro profondo e butto un barattolino vicino a pochi millimetri dai piedi della ragazza, incorniciati da delle zeppe coi lacci che esaltava ancor di più la sua pelle liscia e giovane.
Senza dare alcun preavviso, allungò la mano, prese il barattolo ma allungò anche un dito verso il piede della ragazza. Lo posò accanto alla caviglia. E alzandosi in piedi, con il dito percorse tutta la gamba sinistra della ragazza. Il dito risaliva dalla caviglia al polpaccio fino al fianco del ginocchio per poi terminare la sua corsa all'esterno coscia vicino al bordo del vestito.
La ragazza divenne rossa fuoco e si morse un labbro. Il gioco si era ormai spinto ben oltre la provocazione. In quei 3 secondi in cui il dito percorreva la sua gamba, una scossa elettrica attraversò il suo corpo, fino a scaricarsi sul suo pube. Era bagnata, ed aveva voglia, forse anche più voglia del vecchio.
Si mordeva il labbro ed aveva gli occhi socchiusi. Non immaginava tanta eccitazione. Il vecchio si avvicinò a lei ancora frastornata, prese il barattolo che aveva in mano e le sussurrò: "signorina aspetti che l'aiuto a rimetterlo a posto mel suo scaffale". Lei con occhi da cerbiatta annuì. Vide il vecchio posizionarsi dietro di lei, appoggiò il cazzo in piena erezione sul suo culo e nel posizionare il barattolo in alto spinse forse è deciso contro di lei. Voleva essere sicuro che non ci fosse ombra di dubbio sul fatto che voleva scoparla.
La ragazza sentì che era duro enorme, e che voleva entrare dentro di lei. La ragazza con il viso completamente rosso, e con lo sguardo stravolto dall'eccitazione, non disse nulla. Si ricompose, e si spostò dalla presa del vecchio. Fece due passi e poi si voltò verso il vecchio, lo guardò im basso e poi mordendosi le labbra fece un cenno con la testa. Era un invito che il vecchio leone non poteva ignorare. Sapeva che la caccia era andata a buon fine e che ora non restava che gustarsi il meritato pasto succulento.
Era una scena altamente erotica. La ragazza camminava ondeggiando vistosamente il sedere, il vecchio la seguiva non staccando minimamente lo sguardo da quel corpo che presto sarebbe stato suo.
La ragazza uscì frettolosamente dalla corsia di chi non fa acquisti. Il vecchio era dietro di lei. Si avviarono verso l'uscita, ma all'improvviso la ragazza cambiò strada ed entrò in una porta d'emergenza. Il vecchio si fermò un attimo, si girò intorno nel tentativo di essere sicuro di passare inosservato, poi come un fulmine attraversò la porta.
Era un corridoio poco illuminato, ma i tacchi della ragazza ed il suo profumo lo guidavano. Ad un certo punto ci fu silenzio, un po preoccupato si avvicinava a quello che sembrava uno stanzino. Entrò.
Nello stanzino c'era un materasso usato per terra e nient'altro. La ragazza era in piedi com le braccia incrociate appoggiata ad un muro. Lui socchiuse la porta.
Non si parlarono, avevano una sola cosa in testa e le parole erano inutili.
L'uomo si avvicinò alla ragazza, e con fare deciso disse: "adesso me la pagherai per avermi provocato così tanto". Lei :"lo spero.."
La prese per i fianchi con forza attirando a sé, e le infilò la lingua in bocca. Lei contraccambio.
Si baciavano in modo osceno, si sentivano i loro mugolii mentre intrecciavano le loro lingue. Senza staccarsi dalle bocche, la ragazza iniziò a slacciare i pantaloni del vecchio ed in un colpo butto giù tutto anche i suoi boxer. Il suo cazzo gonfio di desiderio si appoggiava al suo ventre mentre le loro lingue continuavano a scambiarsi piacere.
Lui a piene mani le afferrò il culo attirandola sempre più a sé. Aveva il cazzo compresso dal suo corpo, ma non gli importava. Finalmente le sue mani potevano gustarsi quel culo tanto desiderato. Con le mani ben salde al suo sedere, la sollevò e lei in un attimo si avvinghió a lui. Mentre imperterriti continuavano a giocare con le loro lingue.
Non c'era più tempo da perdere. In modo molto frettoloso la portò sul materasso e si buttarono a terra. La scena era meravigliosa. Una giovane e stupenda ragazza ed un vecchio nella posizione del missionario. L'uomo iniziò a spingere proprio a simulare il sesso.
D'improvviso si sollevò staccandosi dalle labbra di quella splendida fanciulla. Le alzò il vestito le strappò letteralmente le mutande di dosso, tanto da far rieccheggjare il rumore dello strappò della stoffa. E si buttò di nuovo sopra di lei come un animale. E poi d'improvviso un urlo. Il vecchio aveva dato una spinta quasi disperata per la voglia, ed in un colpo secco la penetrò. La ragazza tiro la testa all'indietro per il piacere. Lui come preso da un raptus di follia, liberò di corsa la sua tetta sinistra e cercò di far entrare tutto quello che poteva nella sua bocca. E con la bocca piena del suo prosperoso senso iniziò a sferrare i suoi colpi. Intensi lunghi e violenti. Si sentivano i rumori delle sue palle che sbattevano contro la ragazza. Lei teneva un mano sul culo dell'uomo quasi a invogliarlo a spingere sempre più forte, e l'altra mano sulla sua testa quasi a volerlo soffocare col uo seno. Lei urlava, cercava di trattenersi, ma non ci riusciva. Ogni affondo era un urlo di piacere, era una liberazione per il desiderio accumulato fra gli scaffali. Neanche il più bello dei film erotici poteva offrire uno spettacolo migliore. La ragazza a gambe aperte con ancora il suo candido vestito bianco addosso, le sue zeppe col tacco, ed una tetta di fuori, con sopra un vecchio ancora con la camicia da pensionato che la pompa senza pietà, mentre ha ancora i suoi pantaloni e boxer sulle caviglie.
L'uomo si staccò dal suo seno, stava arrivando al limite del piacere, la colpiva iniziando una danza del sesso... ogni colpo era seguito dai loro gemiti. La ragazza le piantò le sue unghie sulla schiena, girava la testa da ogni lato, prima a destra e poi a sinistra, ogni colpo la faceva contorcere dal piacere.
Ah ah ah ah, urlava il vecchio... lei rispondeva con "cazzo, ah ah ah ah, mio diooo si si si..."
Il vecchio iniziò ad inarcare la schiena mentre spingeva, era arrivato il momento finale... spinse più che poteva, voleva entrare con tutto il suo corpo dentro alla ragazza. E finalmente successe
"Sborro, sborro, sbororooooo aaaaaahhh aaaaahhhh aaaahhh". La ragazza fu come se fosse impossessata, tremava dalle convulsioni, con una mano tirava i pugni contro il materasso e con l'altra mano stringeva la chiappa del vecchio per non farlo uscire. E poi anche lei fece un urlo liberatorio, strinse a piene mani le natiche del vecchio, inarcò la schiena da sotto il vecchio "vengo vengo vengo.... aaaaaaaah, aaaaaaah aaaàaaaah ".
Quando anche l'ultima goccia uscì dal suo cazzo, riempendo la fanciulla estasiata, il vecchio esausto si lasciò andare e cadde sopra la ragazza. Lei tutta rossa ancora tremante per l'orgasmo violento, lo abbracciò e le diede un bacio innocente sulla testa. Il vecchio era senza forze, che cercava affannosamente di riprendere il respiro. La ragazza aveva gli occhi socchiusi e la bocca aperta ed accarezzava i capelli del vecchio. Passarono 5 minuti prima che lui ritrovasse le forze. Si alzò quasi dispiaciuto dal corpo della giovane. Si guardarono per un ostante e poi scoppiarono in una risata liberatoria.
"Cazzo se scopi bene, mi hai fatto godere in un modo assurdo"
"Non è colpa mia, appena ti ho vista ho pensato solo che ti volevo scopare. Sei la più grande figa che mi sono mai fatto im vita mia..."
Lei sorrise.
"Sarò sincera oggi è stato il tuo giorno fortunato. Mi ero svegliata con una voglia incredibile ma quello scemo del mio ragazzo ha preferito andare fuori a pranzo con gli amici... poi sei arrivato tu che hai iniziato a giocare con me ed io mi sono eccitata troppo... stavo male giuro!"
"Io appena ti ho vista non ci ho capito più niente, anche al costo di farmi arrestare ti avrei molestata"
Risero di nuovo.
"Quindi solo oggi sarò fortunato?"
"Dopo quello che ho visto e sentito che sai fare... col cazzo adesso diventerai il mio scopamico segreto, sai che significa?"
"Che ti scoperò molte altre volte"
Lei annuì con un sorriso malizioso.
"Comunque mi chiamo Martina e ho 18 anni"
"Io mi chiamo fausto e ho 71 anni"
Si diedero alzarono in piedi, lei si sistemò il vestito, riprese le sue mutandine ridotte a briciole dall'uomo. Mentre lui si tirava su i pantaloni e boxer. Si strinsero la mano ridendo.
Non li rividi più. Fui spettatore di un evento non credo raro ma unico. Perché il sesso fra vecchi e giovani sono sicuro avviene molto spesso, ma vederlo in diretta e soprattutto in modo così inaspettato ti turba sessualmente in un modo unico. Quando uscì da quell'angolo. Li vidi andare via ognuno per la propria strada. Non so cone sia andata a finire la loro storia di sesso, ma mi piace pensare che il pensionato passerà un'ultima parte della sua vita all'insegna del sesso con una giovane fanciulla che potrebbe avere chiunque ma ha scelto la perversione.
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