I sussurri di mia madre
di
Enriquez
genere
voyeur
La storia che sto per raccontare è la storia di come ho scoperto i tradimenti di mia madre. La cosa incredibile è stato soprattutto scoprire chi era il suo amante, la persona più improbabile di questa terra. Ma andiamo con ordine.
Mia madre si chiana Lara, ha 39 anni ed è una donna molto bella. Il suo corpo ed il suo sguardo da cerbiatta hanno sempre fatto strage di cuori, e mio padre è sempre stato orgoglioso di aver sposato una donna così bella e sensuale.
Provate ad immaginatla: bionda naturale, occhi grigi, labbra carnose e lineamenti del viso che la rendono angelica ma che allo stesso tempo ispirano tanto sesso; altissima (1.80), un seno non grande ma neanche piccolo, direi una terza abbondante, un culo plasmato da anni di palestra e sport, e due gambe formose infinite che vengono sempre esaltate dalle gonne corte che indossa spesso con scarpe sempre eleganti col tacco.
Ecco mia madre è la professoressa angelica dei film porno, ed infatti lei insegna matematica.
Posso solo immaginare quanti suoi alunni si saranno masturbati pensando a lei nuda, o meglio ancora sdraiata sulla cattedra, mentre spiega anatomia ad ognuno di loro.
So bene che lei è il sogno erotico della scuola in cui insegna, non solo degli alunni ovviamente, ma anche dei colleghi.
Ma lei è sempre stata una donna molto concentrata sul suo lavoro e dai sani principi, e non avrebbe mai e poi mai fatto un torto così grande a mio padre.
Almeno era quello che io credevo.
Tutto ebbe inizio con quelle maledette ripetizioni.
Lei per arrotondare lo stipendio ha sempre dato ripetizioni ai ragazzi in difficoltà, ed in matematica le difficoltà sono tante. Sono sempre stato abituato ad un via vai di alunni disperati nella sua materia, e lei diligentemente lì aiutava.
Quando la vedevo all'opera in casa, era sempre seria, concentrata sull'argomento e non dava mai troppa confidenza agli alunni, forse consapevole della sua bellezza per evitare equivoci con tutti, ha sempre mantenuto un atteggiamento freddo, distaccato e professionale.
Soprattutto con i ragazzi maschi del quinto, magari già maggiorenni, ed era ancora più freda se questi erano anche ben piazzati... insomma se erano bellocci.
Per questo motivo che quando vidi entrare in casa per la prima volta Tommaso mai avrei immaginato quello che sarebbe successo in poco tempo.
Lui era un ragazzo del terzo, che veniva nella mia scuola. Classico nerd, e tanto sfigato. Preso purtroppo in giro da molti e schifato dalle ragazze. In realtà era un ragazzo simpatico e divertente se spronato, ma le sue passioni e la sua difficoltà di approcciarsi con le ragazze erano diventati motivo di scherno per tutti.
Non era nemmeno bello purtroppo per lui. Bassino ed anche magro... insomma nulla poteva fra presagire gli eventi che si susseguirono.
Lui entrò per la prima volta a casa mia un giovedì pomeriggio, per iniziare le ripetizioni di matematica, materia in cui non era una cima.
Quando suonò il citofono fui io ad aprire e dopo i primi saluti lo feci accomodare nello studio dove mia madre faceva lezione.
Quando si incontrarono lui era in evidente stato di imbarazzo, sicuramente non si immaginava che la sua insegnante sarebbe stata così bella, era rosso come un pomodoro e la sua goffaggine aumento in modo quasi ridicolo.
Mia madre sembrò divertita da tutto questo. Ma ricordo bene che me ne andai senza particolari preoccupazioni.
E così le lezioni iniziarono, e visto i suoi problemi con la materia mia madre decise che doveva presentarsi almeno 2 volte a settimana.
Passarono in fretta 3 settimane e le cose sembravano normali come sempre, finché un mese dopo le lezioni notai che mia madre per la prima volta in vita mia si presento a fare lezioni con una gonna. Io so che per evitare problemi ed equivoci ha sempre evitato di vestirsi sexy a scuola o mentre fa le ripetizioni, quindi indossava sempre pantaloni eleganti ma non troppo aderenti, oppure gonne ma sempre ben oltre il ginocchio. Quel giorno aveva una gonna almeno 4 dita sopra il ginocchio una camicetta scollata e le scarpe con un tacco molto fine. Rimasi perplesso, ma alla fine non me ne preoccupai più di tanto.
Le giornate passarono, e vidi che ormai era diventata prassi che quando veniva Tommaso il suo abbigliamento era sempre molto sexy, ma un giorno credo 2 settimane dopo questo cambiamento di look notai un altro cambiamento sempre di look.
Per la prima volta lei indossava degli abiti non più solo eleganti ma molto molto sensuali, si era vestita in un modo che difficilmente passava inosservata vista la sua bellezza e femminilità, e mi è sembrato strano un look del genere proprio mentre dava ripetizioni a Tommaso.
Ricordo bene le scarpe nere con tacco elegantissimo. Un vestito molto svolazzante e con una scollatura che esaltava il suo seno, con uno spacco a V che era impossibile non fissare. E poi il vestito era corto, veramente corto. Poco sopra metà coscia. E le sue splendide gambe con quel vestito avrebbero fatto girare la testa anche ad un santo, soprattutto con quelle calze nere velatissime... perché vestirsi così pensai.
Ma poi mi calmai e pensai ridendo che quella sera Tommaso si sarebbe sicuramente ammazzato di seghe. E ricordo che me ne andai in camera mia. Quello stesso giorno, dopo mezz'ora dall'inizio delle lezioni, uscì dalla mia camera e decisi di andare in cucina a fare merenda. Già che c'ero pensavo di chiedere se anche loro volevano qualcosa. Quindi andai prima verso lo studio, e mentre mi avvicinavo sentivo che stavano parlando anzi direi più sussurrando.
Rimasi quasi stupito. Così furtivamente mi avvicinai alla porta. Ed iniziai ad origliare mentre piano piano cercavo di vedere dentro la stanza cosa stavano facendo.
Quello che successe dopo mi fece gelare il sangue. Mia madre era in piedi poggiata sul tavolo tutta rossa in viso, e lui era di fronte a lei esattamente seduto sul divanetto difronte al tavolo, con il suo cazzo in mano che si masturbava guardandola. E mentre faceva scorrere sue e giù la sua mano lungo il suo cazzo, diceva delle porcheria incredibili a mia madre...
"Quanto sei bona... Quanto sei figa vestita così oggi professoressa, hai messo questo vestito così da troia per me... vuoi che ti sborro.. vuoi vedere quanta sborra mi farai uscire... tranquilla professoressa ora ti lavo tutta... che pezzo di figa che sei... e tuo marito lo sa che ti sborro addosso da settimane... lo sa che ti spruzzo... e dimmi ti sei mai toccata pensando al mio cazzo... sei la mia professoressa troia,,,"
Ero pietrificato. Non potevo credere ai miei occhi. Lo vedevo con gli chi fissi sul corpo splendido di mia madre mentre si masturbava e ke diceva sconcerie di ogni genere... e lei rossa fuoco in viso in piedi appoggiata con le mani sul tavolo in silenzio che alternava guardando negli Tommaso e poi il suo pene. Aveva un viso stravolto direi eccitato e lussurioso. Era evidente che le piaceva questa cosa ed era evidente che piaceva anche a me.
Non so cosa mi prese ma tirai fuori il cazzo ed iniziai a menarmelo, la scena era troppo erotica e persi la testa.
Iniziai a strozzare con violenza il mio povero cazzo ormai gonfio all'inverosimile, e guardavo mia madre fissando in particolare le sue gambe, mentre nelle orecchie riecheggiavano le porcate che diceva Tommaso.
"Dillo a tuo marito che ti fai sborrare da questo sfigato... dillo a tuo marito che mi stai insegnando a sborrare come si deve... quel cornuto lo deve sapere che sei la mia troia... mamma mia quanto sei figa... àh ah ah ah"
Lo vidi scattare in piedi mettersi in ginocchio di fronte a mia madre e con la mano puntare il suo cazzo verso le sue gambe... e poi finalmente una sborrata colossale. Aveva iniziato ad urlare e prontamente mia madre gli mise una mano in bocca per farlo stare in silenzio.
Sembrava una fontana. Non finiva più. Uno due tre quattro schizzate, tutte contro le gambe di mia madre, che ormai erano talmente coperte che le sue calze sembravano bianche.
La scena era incredibile. Lui in ginocchio con il cazzo in mano che fissava le sue gambe e le sue tette mentre lei era leggermente piegata con una mano sulla sua spalla e l'altra in bocca per non farlo urlare.
Non potevo resistere e credo di aver sborrato anche l'anima.
Quando finalmente ripresi i sensi.. vidi lui ancora con il cazzo di fuori seduto distrutto sul divano mentre mia madre con un fazzoletto si puliva le gambe... credo che che ha dovuto usare l'intera scatola di fazzoletti per pulirsi bene come si deve.
Poi come se niente fosse si sono seduti sul tavolo ed hanno continuato la lezione. Non un cenno a quello che era successo. Lui sembrava tornato il ragazzo impacciato di sempre e non era più quel porco che le diceva ogni tipo di porcheria possibile. E lei sembrava essere la professoressa tutta d'un pezzo che conoscevo. Questo stranamente mi eccitò di più.
Decisi che non potevo perdermi più una lezione nemmeno io. Anche perché mi ero perso come tutto questo poteva essere accaduto, ma sapevo che prima poi sarebbero andati oltre e non volevo perdermi più nessuna scena.
La sera di quel giorno, ero pensieroso, volevo partecipare ma senza farmi vedere.
Così mi venne una grande idea. Mi alzai di corsa e rovistando fra le mie cose del PC, finalmente trovai quello che cercavo. Le mie micro webcam. Ne avevo ben 4. Ed era wireless. Potevo posizionare queste microcamere in punti strategici dello studio e poi godermi comodamente come i porno tutta la scena senza rischiare di essere visto. Avevo anche due monitor da 32 pollici. Ero soddisfatto della mia idea e così andai furtivamente nel pieno della notte a posizionare il tutto.
Passarono 3 giorni e finalmente era giorno di lezione per Tommaso. Io ero eccitato al solo pensiero di cosa sarebbe successo, e pensavo figuriamoci lui.
Quando suonò il citofono avevo il cuore in gola, non avevo ancora visto mia madre e non sapevo come si era vestita per questa occasione. Quando andò ad aprire Rimasi stupito... da quanto era veramente troia. Si era messo un vestito a fuori lunghissimo fino alle caviglie, ma a bottoni che ovviamente erano già aperti fino a metà coscia... risultato: ad ogni passo il vestito si apriva in un modo incredibile. Lui entrò si guardarono e non dissero nulla solo un cenno di mia madre cper dirgli di seguirla.
Io mi andai di corsa in camera ed era già tutto acceso e pronto anche con le cuffie per ascoltare la loro conversazione.
Loro entrarono senza parlare. La porta come sempre rimase aperta... lì mi venne in mente che dovevo trovare una scusa per farla chiudere, perché immaginavo che non potendolo chiudere ( non l'aveva mai fatto quindi non poteva certamente iniziare ora) chissà cosa avrebbero fatto.
Ma prima che iniziassero, purtroppo qualcosa rovinò i nostri piani. Era ritornato mio padre. Prima del solito.
Andò in cucina fece i suoi giri e loro erano seduti a fare lezione. Ma erano nervosi, forse si erano abituati a sfogarsi prima di fare la lezione.
Allora appena vidi mio padre che camminando qua e là faceva casino per prepararsi a fare la doccia, preso la palla al balzo e dal corridoio dissi a mio padre:
"Stai facendo un casino incredibile, non riesco a studiare io figurati cone possono fare loro lezione. Adesso mi chiudo in camera!"
E passando volutamente davanti allo studio dissi ad altissima voce:
"Sta facendo un casino assurdo, volete che chiudo al porta almeno non vi disturba nessuno?"
Mia madre divenne rossa e fece un cenno per acconsentire.
La chiusi.
Andai di corsa in camera, senti mio padre chiudersi in bagno, una volta seduto mi misi le cuffie ed accesi i monitor.
C'era silenzio nello studio. Non parlavano e guardano fisso il libro.
Poi lui spezzò il silenzio bisbigliando come sempre:
"Oggi sei più figa del soljto... che voglia ho di strapparti quel vestito.. sei proprio figa... ieri sera come sempre non mi sono toccato... volevo conservare la mia sborra per te... lo sai che il mio cazzo è durissimo per colpa tua? Vestita così mi costringi a tirarlo fuori e a venirti addosso... quanto ti piace vedermi sborrare su di te... quanto ti eccita sapere che il tuo alunno ti sborra sulle gambe..."
Mia madre aveva lo sguardo perso sul libro. Aveva la bocca semiaperta. Quelle porcate bisbigliate la mandavano su di giri. Ed io non potevo non segarmi nel sentire questa parole pronunciate difronte a mia madre.
Poi lui si alzò, la prese per mano e la accompagnò come sempre ad appoggiarsi sul tavolo in piedi.
Lui si sedette sul divano e senza dire una parola ma guardandola fissa negli occhi, si apri il pantalone e se lo tirò fuori tutto d'un colpo.
Inizio la sua lenza masturbazione:
'Dai fammi vedere le tue gambe troia"
Era un urlo, ma sussurrato. Lei cone un automa si sbattono altri due bottoni del vestito, e po lo aprì. Quella troia stavolta si era messo le autoreggenti.
"Che figa che sei... finalmente ti sei messa le autoreggenti come ti avevo chiesto... allora sei una troia. Dimmi la verità ti eccita l'idea di sapere che tuo marito è qui mentre guardi segarmi il cazzo... che bona che sei"
Io avevo iniziato a menarmelo senza sosta, ho dovuto rallentare per non venire, ma poi le sue frasi cambiarono:
"Vieni qui professoressa... lo so che vuoi succhiarlo mentre il cornuto è di là... lo so che vuoi prenderlo in bocca mentre il maritino è di là.. lo so che ti eccita... dai ingoiato tutto... voglio vedere le tue labbra che scorrono sul mio cazzo.. dai vieni e mentre lo succhi pensa a tuo marito e tuo figlio che sono di là... dai lo so che lo vuoi"
Lei era rossa e ferma ma era evidentemente nervosa... poi fece un passo in avanti, e poi un altro ed un altro ancora. So avvicinava sempre di più al suo bastone.
Lui spostò le mani e lasciò libero il suo cazzo pronto per essere accolto dalla bocca di mia madre.
Poi mia madre di fermò lo guardò fisso negli occhi...
"Succhiamelo troia... come non lo hai mai succhiato a tuo marito..."
E lì perse il controllo. Si buttò fra le sue gambe ed in un colpo secco lo prese tutto in bocca..
Lui iniziò a dimenarsi mentre lei con la sua bocca scorreva su e giù. Si sentivano i rumori del risucchio, voleva che la sua anima uscisse dal cazzo. Succhiava e scorreva e lo guardava dritto in faccia... lui era sconvolto. Nonostante fossero settimane che la lavava con la sua sborra non poteva credere che ora gli stava facendo un pompino colossale.
Continuava a succhiare famelica, lui con una mano aveva raccolto i suoi capelli e con l'altra gli stringeva una mano.
Era lei ad avere il controllo. E per la prima volta mia madre iniziò a parlare:
"Ti piace la mia bocca... quanto la desideravi... ti piace l'idea di fartelo succhiare con mio marito di là... lo sai nemmeno a lui faccio queste cose... sono la tua troia... la tua professoressa troia..."
Lui non riusciva a parlare era paralizzato dal piacere. I suoi occhi iniziarono a spalancarsi, segno che non resisteva più...
"Sborrami in bocca... basta sprecare tutto questo... deve finire dritto in gola d'ora in poi... dai dai vieni per me... sborrami in gola... dai lo so che ci sei quasi.... pensa a mio marito di là che non immagino che uno sfigato si sta scopando la bocca di sua moglie... dai dimmi quanto sono figa.... dimmi che se sono una troia..."
Lui con tutte e due le mani le afferrò la nuca e la spinse contro il suo cazzo. Spinse anche il bacino contro la sua faccia... e finalmente l'orgasmo lo raggiunse. Ogni spinta uno schizzo nella bocca di mia madre. Lei per non farlo urlare gli mise due dita in bocca che lui succhiava avidamente. Una scena meravigliosa. Succhiva le dita mia madre mentre con le sue mani scopva e sborrava nella sua bocca. Poi giunse l'ultima spruzzata. E cadde esausto sul divano. Mia madre non si era ancora staccata, da quello che poteva vedere e da come si muovevano le guance lo stava mungendo.
Poi si staccò, alzò la testa e lo guardò con un sorriso malizioso, e poi fece il gesto di ingoiare davanti a lui che era incredulo mentre le accarezzava I capelli.
Dopo alcuni minuti in cui si fissavano negli occhiali, si alzarono e si ricomposero. E lei sussurrando: "dopo il piacere ora il dovere"
Ed iniziò la lezione. Io credo di essere venuto almeno 3 volte, avevo le mani letteralmente imbiancate, ma non volevo staccarmi dai monitor, per essere sicuro di non perdermi nulla.
Loro inspiegabilmente facevano lezione come se non fosse successo nulla, sembravano due persone diverse ora. Era assurdo ma anche eccitante.
E poi come nei migliori film della marvel,la mia attesa fu premiata da un cameo finale che lasciava presagire un sequela assolutamente da non perdere. I loro sussurri a fine lezione lasciavano poco spazio a fraintendimenti:
"Meglio cambiare giorno per la lezione, non venire più di giovedì e lunedì, ora meglio che vieni martedì e venerdi"
"Perché professoressa"
"In quei giorni non c'è mai nessuno in casa e saremo soli e la lezione la potremo fare sul divano... o magari sul letto dove dormo con mio marito"
Un sorriso così porco e malizioso non l'avevo mai visto, era irriconoscibile ed eccitante.
E poi aggiunse:
"Sai ci sono posti più belli in me dove svuotarsi oltre alla bocca..."
Non potevo perdermi il sequel, e dovevo inventarmi qualcosa di geniale per assistere in diretta a questo evento.
Ma questo ve lo racconterò al prossima volta.
Mia madre si chiana Lara, ha 39 anni ed è una donna molto bella. Il suo corpo ed il suo sguardo da cerbiatta hanno sempre fatto strage di cuori, e mio padre è sempre stato orgoglioso di aver sposato una donna così bella e sensuale.
Provate ad immaginatla: bionda naturale, occhi grigi, labbra carnose e lineamenti del viso che la rendono angelica ma che allo stesso tempo ispirano tanto sesso; altissima (1.80), un seno non grande ma neanche piccolo, direi una terza abbondante, un culo plasmato da anni di palestra e sport, e due gambe formose infinite che vengono sempre esaltate dalle gonne corte che indossa spesso con scarpe sempre eleganti col tacco.
Ecco mia madre è la professoressa angelica dei film porno, ed infatti lei insegna matematica.
Posso solo immaginare quanti suoi alunni si saranno masturbati pensando a lei nuda, o meglio ancora sdraiata sulla cattedra, mentre spiega anatomia ad ognuno di loro.
So bene che lei è il sogno erotico della scuola in cui insegna, non solo degli alunni ovviamente, ma anche dei colleghi.
Ma lei è sempre stata una donna molto concentrata sul suo lavoro e dai sani principi, e non avrebbe mai e poi mai fatto un torto così grande a mio padre.
Almeno era quello che io credevo.
Tutto ebbe inizio con quelle maledette ripetizioni.
Lei per arrotondare lo stipendio ha sempre dato ripetizioni ai ragazzi in difficoltà, ed in matematica le difficoltà sono tante. Sono sempre stato abituato ad un via vai di alunni disperati nella sua materia, e lei diligentemente lì aiutava.
Quando la vedevo all'opera in casa, era sempre seria, concentrata sull'argomento e non dava mai troppa confidenza agli alunni, forse consapevole della sua bellezza per evitare equivoci con tutti, ha sempre mantenuto un atteggiamento freddo, distaccato e professionale.
Soprattutto con i ragazzi maschi del quinto, magari già maggiorenni, ed era ancora più freda se questi erano anche ben piazzati... insomma se erano bellocci.
Per questo motivo che quando vidi entrare in casa per la prima volta Tommaso mai avrei immaginato quello che sarebbe successo in poco tempo.
Lui era un ragazzo del terzo, che veniva nella mia scuola. Classico nerd, e tanto sfigato. Preso purtroppo in giro da molti e schifato dalle ragazze. In realtà era un ragazzo simpatico e divertente se spronato, ma le sue passioni e la sua difficoltà di approcciarsi con le ragazze erano diventati motivo di scherno per tutti.
Non era nemmeno bello purtroppo per lui. Bassino ed anche magro... insomma nulla poteva fra presagire gli eventi che si susseguirono.
Lui entrò per la prima volta a casa mia un giovedì pomeriggio, per iniziare le ripetizioni di matematica, materia in cui non era una cima.
Quando suonò il citofono fui io ad aprire e dopo i primi saluti lo feci accomodare nello studio dove mia madre faceva lezione.
Quando si incontrarono lui era in evidente stato di imbarazzo, sicuramente non si immaginava che la sua insegnante sarebbe stata così bella, era rosso come un pomodoro e la sua goffaggine aumento in modo quasi ridicolo.
Mia madre sembrò divertita da tutto questo. Ma ricordo bene che me ne andai senza particolari preoccupazioni.
E così le lezioni iniziarono, e visto i suoi problemi con la materia mia madre decise che doveva presentarsi almeno 2 volte a settimana.
Passarono in fretta 3 settimane e le cose sembravano normali come sempre, finché un mese dopo le lezioni notai che mia madre per la prima volta in vita mia si presento a fare lezioni con una gonna. Io so che per evitare problemi ed equivoci ha sempre evitato di vestirsi sexy a scuola o mentre fa le ripetizioni, quindi indossava sempre pantaloni eleganti ma non troppo aderenti, oppure gonne ma sempre ben oltre il ginocchio. Quel giorno aveva una gonna almeno 4 dita sopra il ginocchio una camicetta scollata e le scarpe con un tacco molto fine. Rimasi perplesso, ma alla fine non me ne preoccupai più di tanto.
Le giornate passarono, e vidi che ormai era diventata prassi che quando veniva Tommaso il suo abbigliamento era sempre molto sexy, ma un giorno credo 2 settimane dopo questo cambiamento di look notai un altro cambiamento sempre di look.
Per la prima volta lei indossava degli abiti non più solo eleganti ma molto molto sensuali, si era vestita in un modo che difficilmente passava inosservata vista la sua bellezza e femminilità, e mi è sembrato strano un look del genere proprio mentre dava ripetizioni a Tommaso.
Ricordo bene le scarpe nere con tacco elegantissimo. Un vestito molto svolazzante e con una scollatura che esaltava il suo seno, con uno spacco a V che era impossibile non fissare. E poi il vestito era corto, veramente corto. Poco sopra metà coscia. E le sue splendide gambe con quel vestito avrebbero fatto girare la testa anche ad un santo, soprattutto con quelle calze nere velatissime... perché vestirsi così pensai.
Ma poi mi calmai e pensai ridendo che quella sera Tommaso si sarebbe sicuramente ammazzato di seghe. E ricordo che me ne andai in camera mia. Quello stesso giorno, dopo mezz'ora dall'inizio delle lezioni, uscì dalla mia camera e decisi di andare in cucina a fare merenda. Già che c'ero pensavo di chiedere se anche loro volevano qualcosa. Quindi andai prima verso lo studio, e mentre mi avvicinavo sentivo che stavano parlando anzi direi più sussurrando.
Rimasi quasi stupito. Così furtivamente mi avvicinai alla porta. Ed iniziai ad origliare mentre piano piano cercavo di vedere dentro la stanza cosa stavano facendo.
Quello che successe dopo mi fece gelare il sangue. Mia madre era in piedi poggiata sul tavolo tutta rossa in viso, e lui era di fronte a lei esattamente seduto sul divanetto difronte al tavolo, con il suo cazzo in mano che si masturbava guardandola. E mentre faceva scorrere sue e giù la sua mano lungo il suo cazzo, diceva delle porcheria incredibili a mia madre...
"Quanto sei bona... Quanto sei figa vestita così oggi professoressa, hai messo questo vestito così da troia per me... vuoi che ti sborro.. vuoi vedere quanta sborra mi farai uscire... tranquilla professoressa ora ti lavo tutta... che pezzo di figa che sei... e tuo marito lo sa che ti sborro addosso da settimane... lo sa che ti spruzzo... e dimmi ti sei mai toccata pensando al mio cazzo... sei la mia professoressa troia,,,"
Ero pietrificato. Non potevo credere ai miei occhi. Lo vedevo con gli chi fissi sul corpo splendido di mia madre mentre si masturbava e ke diceva sconcerie di ogni genere... e lei rossa fuoco in viso in piedi appoggiata con le mani sul tavolo in silenzio che alternava guardando negli Tommaso e poi il suo pene. Aveva un viso stravolto direi eccitato e lussurioso. Era evidente che le piaceva questa cosa ed era evidente che piaceva anche a me.
Non so cosa mi prese ma tirai fuori il cazzo ed iniziai a menarmelo, la scena era troppo erotica e persi la testa.
Iniziai a strozzare con violenza il mio povero cazzo ormai gonfio all'inverosimile, e guardavo mia madre fissando in particolare le sue gambe, mentre nelle orecchie riecheggiavano le porcate che diceva Tommaso.
"Dillo a tuo marito che ti fai sborrare da questo sfigato... dillo a tuo marito che mi stai insegnando a sborrare come si deve... quel cornuto lo deve sapere che sei la mia troia... mamma mia quanto sei figa... àh ah ah ah"
Lo vidi scattare in piedi mettersi in ginocchio di fronte a mia madre e con la mano puntare il suo cazzo verso le sue gambe... e poi finalmente una sborrata colossale. Aveva iniziato ad urlare e prontamente mia madre gli mise una mano in bocca per farlo stare in silenzio.
Sembrava una fontana. Non finiva più. Uno due tre quattro schizzate, tutte contro le gambe di mia madre, che ormai erano talmente coperte che le sue calze sembravano bianche.
La scena era incredibile. Lui in ginocchio con il cazzo in mano che fissava le sue gambe e le sue tette mentre lei era leggermente piegata con una mano sulla sua spalla e l'altra in bocca per non farlo urlare.
Non potevo resistere e credo di aver sborrato anche l'anima.
Quando finalmente ripresi i sensi.. vidi lui ancora con il cazzo di fuori seduto distrutto sul divano mentre mia madre con un fazzoletto si puliva le gambe... credo che che ha dovuto usare l'intera scatola di fazzoletti per pulirsi bene come si deve.
Poi come se niente fosse si sono seduti sul tavolo ed hanno continuato la lezione. Non un cenno a quello che era successo. Lui sembrava tornato il ragazzo impacciato di sempre e non era più quel porco che le diceva ogni tipo di porcheria possibile. E lei sembrava essere la professoressa tutta d'un pezzo che conoscevo. Questo stranamente mi eccitò di più.
Decisi che non potevo perdermi più una lezione nemmeno io. Anche perché mi ero perso come tutto questo poteva essere accaduto, ma sapevo che prima poi sarebbero andati oltre e non volevo perdermi più nessuna scena.
La sera di quel giorno, ero pensieroso, volevo partecipare ma senza farmi vedere.
Così mi venne una grande idea. Mi alzai di corsa e rovistando fra le mie cose del PC, finalmente trovai quello che cercavo. Le mie micro webcam. Ne avevo ben 4. Ed era wireless. Potevo posizionare queste microcamere in punti strategici dello studio e poi godermi comodamente come i porno tutta la scena senza rischiare di essere visto. Avevo anche due monitor da 32 pollici. Ero soddisfatto della mia idea e così andai furtivamente nel pieno della notte a posizionare il tutto.
Passarono 3 giorni e finalmente era giorno di lezione per Tommaso. Io ero eccitato al solo pensiero di cosa sarebbe successo, e pensavo figuriamoci lui.
Quando suonò il citofono avevo il cuore in gola, non avevo ancora visto mia madre e non sapevo come si era vestita per questa occasione. Quando andò ad aprire Rimasi stupito... da quanto era veramente troia. Si era messo un vestito a fuori lunghissimo fino alle caviglie, ma a bottoni che ovviamente erano già aperti fino a metà coscia... risultato: ad ogni passo il vestito si apriva in un modo incredibile. Lui entrò si guardarono e non dissero nulla solo un cenno di mia madre cper dirgli di seguirla.
Io mi andai di corsa in camera ed era già tutto acceso e pronto anche con le cuffie per ascoltare la loro conversazione.
Loro entrarono senza parlare. La porta come sempre rimase aperta... lì mi venne in mente che dovevo trovare una scusa per farla chiudere, perché immaginavo che non potendolo chiudere ( non l'aveva mai fatto quindi non poteva certamente iniziare ora) chissà cosa avrebbero fatto.
Ma prima che iniziassero, purtroppo qualcosa rovinò i nostri piani. Era ritornato mio padre. Prima del solito.
Andò in cucina fece i suoi giri e loro erano seduti a fare lezione. Ma erano nervosi, forse si erano abituati a sfogarsi prima di fare la lezione.
Allora appena vidi mio padre che camminando qua e là faceva casino per prepararsi a fare la doccia, preso la palla al balzo e dal corridoio dissi a mio padre:
"Stai facendo un casino incredibile, non riesco a studiare io figurati cone possono fare loro lezione. Adesso mi chiudo in camera!"
E passando volutamente davanti allo studio dissi ad altissima voce:
"Sta facendo un casino assurdo, volete che chiudo al porta almeno non vi disturba nessuno?"
Mia madre divenne rossa e fece un cenno per acconsentire.
La chiusi.
Andai di corsa in camera, senti mio padre chiudersi in bagno, una volta seduto mi misi le cuffie ed accesi i monitor.
C'era silenzio nello studio. Non parlavano e guardano fisso il libro.
Poi lui spezzò il silenzio bisbigliando come sempre:
"Oggi sei più figa del soljto... che voglia ho di strapparti quel vestito.. sei proprio figa... ieri sera come sempre non mi sono toccato... volevo conservare la mia sborra per te... lo sai che il mio cazzo è durissimo per colpa tua? Vestita così mi costringi a tirarlo fuori e a venirti addosso... quanto ti piace vedermi sborrare su di te... quanto ti eccita sapere che il tuo alunno ti sborra sulle gambe..."
Mia madre aveva lo sguardo perso sul libro. Aveva la bocca semiaperta. Quelle porcate bisbigliate la mandavano su di giri. Ed io non potevo non segarmi nel sentire questa parole pronunciate difronte a mia madre.
Poi lui si alzò, la prese per mano e la accompagnò come sempre ad appoggiarsi sul tavolo in piedi.
Lui si sedette sul divano e senza dire una parola ma guardandola fissa negli occhi, si apri il pantalone e se lo tirò fuori tutto d'un colpo.
Inizio la sua lenza masturbazione:
'Dai fammi vedere le tue gambe troia"
Era un urlo, ma sussurrato. Lei cone un automa si sbattono altri due bottoni del vestito, e po lo aprì. Quella troia stavolta si era messo le autoreggenti.
"Che figa che sei... finalmente ti sei messa le autoreggenti come ti avevo chiesto... allora sei una troia. Dimmi la verità ti eccita l'idea di sapere che tuo marito è qui mentre guardi segarmi il cazzo... che bona che sei"
Io avevo iniziato a menarmelo senza sosta, ho dovuto rallentare per non venire, ma poi le sue frasi cambiarono:
"Vieni qui professoressa... lo so che vuoi succhiarlo mentre il cornuto è di là... lo so che vuoi prenderlo in bocca mentre il maritino è di là.. lo so che ti eccita... dai ingoiato tutto... voglio vedere le tue labbra che scorrono sul mio cazzo.. dai vieni e mentre lo succhi pensa a tuo marito e tuo figlio che sono di là... dai lo so che lo vuoi"
Lei era rossa e ferma ma era evidentemente nervosa... poi fece un passo in avanti, e poi un altro ed un altro ancora. So avvicinava sempre di più al suo bastone.
Lui spostò le mani e lasciò libero il suo cazzo pronto per essere accolto dalla bocca di mia madre.
Poi mia madre di fermò lo guardò fisso negli occhi...
"Succhiamelo troia... come non lo hai mai succhiato a tuo marito..."
E lì perse il controllo. Si buttò fra le sue gambe ed in un colpo secco lo prese tutto in bocca..
Lui iniziò a dimenarsi mentre lei con la sua bocca scorreva su e giù. Si sentivano i rumori del risucchio, voleva che la sua anima uscisse dal cazzo. Succhiava e scorreva e lo guardava dritto in faccia... lui era sconvolto. Nonostante fossero settimane che la lavava con la sua sborra non poteva credere che ora gli stava facendo un pompino colossale.
Continuava a succhiare famelica, lui con una mano aveva raccolto i suoi capelli e con l'altra gli stringeva una mano.
Era lei ad avere il controllo. E per la prima volta mia madre iniziò a parlare:
"Ti piace la mia bocca... quanto la desideravi... ti piace l'idea di fartelo succhiare con mio marito di là... lo sai nemmeno a lui faccio queste cose... sono la tua troia... la tua professoressa troia..."
Lui non riusciva a parlare era paralizzato dal piacere. I suoi occhi iniziarono a spalancarsi, segno che non resisteva più...
"Sborrami in bocca... basta sprecare tutto questo... deve finire dritto in gola d'ora in poi... dai dai vieni per me... sborrami in gola... dai lo so che ci sei quasi.... pensa a mio marito di là che non immagino che uno sfigato si sta scopando la bocca di sua moglie... dai dimmi quanto sono figa.... dimmi che se sono una troia..."
Lui con tutte e due le mani le afferrò la nuca e la spinse contro il suo cazzo. Spinse anche il bacino contro la sua faccia... e finalmente l'orgasmo lo raggiunse. Ogni spinta uno schizzo nella bocca di mia madre. Lei per non farlo urlare gli mise due dita in bocca che lui succhiava avidamente. Una scena meravigliosa. Succhiva le dita mia madre mentre con le sue mani scopva e sborrava nella sua bocca. Poi giunse l'ultima spruzzata. E cadde esausto sul divano. Mia madre non si era ancora staccata, da quello che poteva vedere e da come si muovevano le guance lo stava mungendo.
Poi si staccò, alzò la testa e lo guardò con un sorriso malizioso, e poi fece il gesto di ingoiare davanti a lui che era incredulo mentre le accarezzava I capelli.
Dopo alcuni minuti in cui si fissavano negli occhiali, si alzarono e si ricomposero. E lei sussurrando: "dopo il piacere ora il dovere"
Ed iniziò la lezione. Io credo di essere venuto almeno 3 volte, avevo le mani letteralmente imbiancate, ma non volevo staccarmi dai monitor, per essere sicuro di non perdermi nulla.
Loro inspiegabilmente facevano lezione come se non fosse successo nulla, sembravano due persone diverse ora. Era assurdo ma anche eccitante.
E poi come nei migliori film della marvel,la mia attesa fu premiata da un cameo finale che lasciava presagire un sequela assolutamente da non perdere. I loro sussurri a fine lezione lasciavano poco spazio a fraintendimenti:
"Meglio cambiare giorno per la lezione, non venire più di giovedì e lunedì, ora meglio che vieni martedì e venerdi"
"Perché professoressa"
"In quei giorni non c'è mai nessuno in casa e saremo soli e la lezione la potremo fare sul divano... o magari sul letto dove dormo con mio marito"
Un sorriso così porco e malizioso non l'avevo mai visto, era irriconoscibile ed eccitante.
E poi aggiunse:
"Sai ci sono posti più belli in me dove svuotarsi oltre alla bocca..."
Non potevo perdermi il sequel, e dovevo inventarmi qualcosa di geniale per assistere in diretta a questo evento.
Ma questo ve lo racconterò al prossima volta.
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