La saga delle seghe - Episodio 1: Mi gioco le palle
di
TheOldJonny
genere
etero
Per idee e pareri scrivetemi alla mail ex.punisher.revenge@gmail.com se seguitemi su IG ex.punisher
Questa è la prima di un ciclo di storie autoconclusive. Buon divertimento.
Giorgia è praticamente la mia migliore amica, con cui si parla di tutto. Devo essere onesto: ci sono abbastanza sotto, perché è bella, simpatica e intelligente. Però c'è sempre stata una sana amicizia, almeno fino ad ora.
Diciamo che Giorgia non brilli nello scegliere dei bravi ragazzi come partner perché non è la prima volta che fa coppia con il classico caso umano o vive una relazione tossica. Da qui, fiumi di messaggi e audio interminabili su WhatsApp. Ultimamente sta andando in paranoia per Giulio, un ragazzo di una decina di anni più grande, che è molto ambiguo nei suoi confronti. All'ennesimo messaggio vocale da 15 minuti le replico:
“Giorgia, sarò diretto. Sei una ragazza davvero in gamba, intelligente e simpatica. Poi, sei proprio bona. Bionda, occhi verdi e un visino angelico. Hai un culo così bello, che invidio le sedie a casa tua. Guarda, mi gioco le palle che sto qua ti vuole”
Concludiamo la conversazione. Il giorno dopo mi suonano alla porta. Apro, ed è Giorgia. “Ciao, Giorgia, entra pure”. Lei entra in casa e la abbraccio. Per tutta risposta sento una strana presa. “Sai Jonny, la scommessa? Beh l’hai persa. Mi ha lasciata” e così dicendo mi prende i coglioni. Qui si mette un po’ male. Ho un’erezione istantanea notata da lei. Così ridacchia: “Ti eccita la cosa?”. Io valuto la risposta come l’artificiere nei film americani quando deve tagliare il filo rosso o giallo della bomba.
“Beh non sono nella posizione migliore del mondo, ma sì mi eccita molto. Una gran fica mi strizza le palle, cosa c’è di meglio?” bene ho dato la risposta più sbagliata della cronologia internet di un tredicenne.
In tutta risposta lei mie abbassa i pantaloni e mantiene la presa salda. “Beh se ti piacciono le rompipalle con me hai fatto centro. Bel cazzone comunque, complimenti”. Mi succia la cappella in modo assurdo, alternando baci e colpi di lingua. Beh dal rischiare la castrazione a un pompino dalla tipa su cui mi sono ucciso di seghe per un buon annetto. Bel colpo Jonny! Lei si spoglia e rimane solo in intimo. Un tanga in pizzo nero e un reggiseno coordinato. “Giulio non capisce una sega! Davvero dico. Sei una dea” esclamo. Lei in tutta risposta replica “Beh mi fido di più del tuo bel cazzone che sta fremendo”.
Ci baciamo come ho desiderato di fare per davvero tanto tempo e la faccio sdraiare sul mio letto, che per una volta vede io che mi scopo qualcuna invece di me che mi massacro di seghe. Arrivo tra le sue gambe e la divoro. Mi tiene per i capelli e geme “Cazzo, ma quanto sei bravo! Continua.” Poi salgo su di lei, la bacio e la penetro. Nemmeno durante i miei sogni erotici migliori ho pensato di scoparla così. Metto la faccia tra le sue belle tette, gioco con i capezzoli e le do tanta di quella salsiccia che neanche in macelleria. Con la destra si fa strada tra le mie gambe e mi soppesa lo scroto. “Sei un toro, Jonny. Sai che da oggi queste sono mie?” e mi strizza dolcemente i coglioni. Mi fa girare e lei si siede sulla mia faccia. “Beh ora non puoi più invidiare le mie sedie” ride.
Continuiamo così per più di un’ora a darci piacere, finché i suoi umori non bagnano la mia faccia. Si alza e si mette in ginocchio. Nessuno dice nulla. Mi spompina tenendo in pugno la sua vincita. E vengo abbondantemente nella sua bocca. Lei mi guarda con occhi famelici e ingoia come se nulla fosse. Prende il tanga, che aveva poggiato su una sedia, lo ripiega e me lo mette in bocca. Mi dà un bacio all’asta e uno sullo scroto. “Che gran scopata” ansima.
Questa è la prima di un ciclo di storie autoconclusive. Buon divertimento.
Giorgia è praticamente la mia migliore amica, con cui si parla di tutto. Devo essere onesto: ci sono abbastanza sotto, perché è bella, simpatica e intelligente. Però c'è sempre stata una sana amicizia, almeno fino ad ora.
Diciamo che Giorgia non brilli nello scegliere dei bravi ragazzi come partner perché non è la prima volta che fa coppia con il classico caso umano o vive una relazione tossica. Da qui, fiumi di messaggi e audio interminabili su WhatsApp. Ultimamente sta andando in paranoia per Giulio, un ragazzo di una decina di anni più grande, che è molto ambiguo nei suoi confronti. All'ennesimo messaggio vocale da 15 minuti le replico:
“Giorgia, sarò diretto. Sei una ragazza davvero in gamba, intelligente e simpatica. Poi, sei proprio bona. Bionda, occhi verdi e un visino angelico. Hai un culo così bello, che invidio le sedie a casa tua. Guarda, mi gioco le palle che sto qua ti vuole”
Concludiamo la conversazione. Il giorno dopo mi suonano alla porta. Apro, ed è Giorgia. “Ciao, Giorgia, entra pure”. Lei entra in casa e la abbraccio. Per tutta risposta sento una strana presa. “Sai Jonny, la scommessa? Beh l’hai persa. Mi ha lasciata” e così dicendo mi prende i coglioni. Qui si mette un po’ male. Ho un’erezione istantanea notata da lei. Così ridacchia: “Ti eccita la cosa?”. Io valuto la risposta come l’artificiere nei film americani quando deve tagliare il filo rosso o giallo della bomba.
“Beh non sono nella posizione migliore del mondo, ma sì mi eccita molto. Una gran fica mi strizza le palle, cosa c’è di meglio?” bene ho dato la risposta più sbagliata della cronologia internet di un tredicenne.
In tutta risposta lei mie abbassa i pantaloni e mantiene la presa salda. “Beh se ti piacciono le rompipalle con me hai fatto centro. Bel cazzone comunque, complimenti”. Mi succia la cappella in modo assurdo, alternando baci e colpi di lingua. Beh dal rischiare la castrazione a un pompino dalla tipa su cui mi sono ucciso di seghe per un buon annetto. Bel colpo Jonny! Lei si spoglia e rimane solo in intimo. Un tanga in pizzo nero e un reggiseno coordinato. “Giulio non capisce una sega! Davvero dico. Sei una dea” esclamo. Lei in tutta risposta replica “Beh mi fido di più del tuo bel cazzone che sta fremendo”.
Ci baciamo come ho desiderato di fare per davvero tanto tempo e la faccio sdraiare sul mio letto, che per una volta vede io che mi scopo qualcuna invece di me che mi massacro di seghe. Arrivo tra le sue gambe e la divoro. Mi tiene per i capelli e geme “Cazzo, ma quanto sei bravo! Continua.” Poi salgo su di lei, la bacio e la penetro. Nemmeno durante i miei sogni erotici migliori ho pensato di scoparla così. Metto la faccia tra le sue belle tette, gioco con i capezzoli e le do tanta di quella salsiccia che neanche in macelleria. Con la destra si fa strada tra le mie gambe e mi soppesa lo scroto. “Sei un toro, Jonny. Sai che da oggi queste sono mie?” e mi strizza dolcemente i coglioni. Mi fa girare e lei si siede sulla mia faccia. “Beh ora non puoi più invidiare le mie sedie” ride.
Continuiamo così per più di un’ora a darci piacere, finché i suoi umori non bagnano la mia faccia. Si alza e si mette in ginocchio. Nessuno dice nulla. Mi spompina tenendo in pugno la sua vincita. E vengo abbondantemente nella sua bocca. Lei mi guarda con occhi famelici e ingoia come se nulla fosse. Prende il tanga, che aveva poggiato su una sedia, lo ripiega e me lo mette in bocca. Mi dà un bacio all’asta e uno sullo scroto. “Che gran scopata” ansima.
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