Rimorchio inaspettato
di
TheOldJonny
genere
etero
“Jonny, sei vuoi una ragazza, devi uscire” mi ripetono le mie amiche. Stanco della litania, metto una polo bianca e un paio di jeans e vado in centro a Firenze sabato sera. Non mi sento affatto a mio agio tra la moltitudine di persone accanto al Duomo, ma faccio un bel respiro e mi dirigo verso ponte Vecchio. Vedo un locale carino, entro e mi avvicino al bancone. Accanto a me c’è una gran bella ragazza, bionda e occhi verdi. Ha un vestito nero, non volgare, ma decisamente sexy. Slanciata e gran belle curve, ma sul viso ha un’espressione davvero triste. Forse per questo inizio a parlarle: “Ehi, tutto bene?”. Lei “Come scusa?”. “Innanzitutto io sono Jonny, piacere. Ti ho vista tutta sola e triste” le replico. “Io sono Ylenia. Ho appena scoperto che il mio ormai ex mi tradisce. Non so nemmeno perché lo stia dicendo a uno sconosciuto” sbotta. Le offro un drink e ci sediamo ai tavolini fuori il locale.
“Grazie, ma non era necessario” fa lei. “Figurati, è solo un drink” dico. Non vuole piangere, ma si vede che ha gli occhi gonfi di lacrime. Così parte la conversazione. Mi racconta che fa l’insegnante ai bimbi delle elementari, che adora il suo lavoro. Mi dice che ha beccato il suo ragazzo strusciarsi con un’altra in un posto lì vicino ed è scappata via senza dire una parola. Io la ascolto, però mi dico “Cazzo, ma quando inizio a farmi i fatti miei?”. Insomma, mi aggiorna dell’intera relaziona durante una paio di anni e sono pronto a tornare a casa a uccidermi di seghe un’altra volta. Mai una gioia. Ylenia è in profondo down, quindi le chiedo “Ti accompagno a casa?”. Dopo una mezza rimostranza, lei annuisce. Abita lì vicino con i suoi, che però sono a casa dei nonni stanotte. Accompagnare a casa una gnocca così in un’atmosfera così triste è avvilente. Arriviamo al portone di casa e sono pronto al commiato, poi dal nulla “Ti va una tisana?”.
Entro in casa sua e si mette ai fornelli per scaldare l’acqua e prende sia due tazze che due filtri di tisana alla melissa. Dopo un paio di minuti gli infusi sono pronti e ci sediamo sul divano. Io non voglio fare il polipone, ma ho una voglia matta di baciarla. “Va meglio?” le chiedo. “Sì, grazie. Mi ha fatto bene parlare con te. Sei un ottimo ascoltatore.” risponde e mi poggia una mano sulla coscia. Ok, all’attacco. Le prendo il viso tra le mani e la bacio senza dire nulla. Di nuovo in silenzio, lei ricambia con passione. Si alza e la aiuto a sfilarsi il vestito. Tanga e reggiseno abbinati in azzurro, con un magnifico pizzo bianco. Un gran bel culo e una terza bella soda. Jackpot. “Sei sicura che il tuo ex avesse il cazzo? Perché faresti arrapare anche Malgioglio.” esclamo. Lei ride di gusto si siede accanto a me e risponde “Vediamo cosa hai tu, caro stallone”. Armeggia prima con la mia zip e poi con i boxer. Infine prende il mio pene in mano e dice “Bello grosso come piace a me!”. Io provo a baciarla, ma per ora il gioco lo dirige lei. Mi fa un pompino da campionessa. Mi succhia la cappella e alterna baci con massaggi allo scroto. Che goduria. La stacco da me e la faccio sdraiare sul divano. Le tolgo l’intimo e bacio la vulva glabra. Lecco e infilo indice e medio. Sembra apprezzare davvero molto.
Prendo il preservativo tattico che mi porto dietro e lo indosso. Le apro le gambe e infilo il mio sesso nel suo. Adoro vedere il viso della donna mentre faccio sesso, adoro le smorfie di piacere e gli sguardi. Ci baciamo a lungo mentre sono dentro di lei e gioco con il suo magnifico seno. Ci affondo la faccia e lei scoppia a ridere. Che bello vederla ridere e che bello fare l’amore. Mi fa sdraiare e si siede su di me. Mi cavalca ed è un godimento vedere le tette che oscillano per i colpi di bacino. Entrambi stiamo godendo e sento i suoi umori che colano su di me. Sta venendo. Anche io però sono al limite. “Ylenia, ci sono!” esclamo. “La voglio in gola” ordina.
Mi alzo e sfilo il profilattico. Lei mi masturba l’asta e soppesa lo scroto decisamente gonfio. “Non ti preoccupare, bel cazzone, torni a casa con i coglioni vuoti”. Ricomincia il pompino e stavolta strizza con fermezza lo scroto, ma senza farmi male. Vuole anche l’ultima goccia. Poi succede. Le sborro copiosamente in gola e ingoia soddisfatta. Andiamo a fare la doccia insieme. Che serata inaspettata.
“Grazie, ma non era necessario” fa lei. “Figurati, è solo un drink” dico. Non vuole piangere, ma si vede che ha gli occhi gonfi di lacrime. Così parte la conversazione. Mi racconta che fa l’insegnante ai bimbi delle elementari, che adora il suo lavoro. Mi dice che ha beccato il suo ragazzo strusciarsi con un’altra in un posto lì vicino ed è scappata via senza dire una parola. Io la ascolto, però mi dico “Cazzo, ma quando inizio a farmi i fatti miei?”. Insomma, mi aggiorna dell’intera relaziona durante una paio di anni e sono pronto a tornare a casa a uccidermi di seghe un’altra volta. Mai una gioia. Ylenia è in profondo down, quindi le chiedo “Ti accompagno a casa?”. Dopo una mezza rimostranza, lei annuisce. Abita lì vicino con i suoi, che però sono a casa dei nonni stanotte. Accompagnare a casa una gnocca così in un’atmosfera così triste è avvilente. Arriviamo al portone di casa e sono pronto al commiato, poi dal nulla “Ti va una tisana?”.
Entro in casa sua e si mette ai fornelli per scaldare l’acqua e prende sia due tazze che due filtri di tisana alla melissa. Dopo un paio di minuti gli infusi sono pronti e ci sediamo sul divano. Io non voglio fare il polipone, ma ho una voglia matta di baciarla. “Va meglio?” le chiedo. “Sì, grazie. Mi ha fatto bene parlare con te. Sei un ottimo ascoltatore.” risponde e mi poggia una mano sulla coscia. Ok, all’attacco. Le prendo il viso tra le mani e la bacio senza dire nulla. Di nuovo in silenzio, lei ricambia con passione. Si alza e la aiuto a sfilarsi il vestito. Tanga e reggiseno abbinati in azzurro, con un magnifico pizzo bianco. Un gran bel culo e una terza bella soda. Jackpot. “Sei sicura che il tuo ex avesse il cazzo? Perché faresti arrapare anche Malgioglio.” esclamo. Lei ride di gusto si siede accanto a me e risponde “Vediamo cosa hai tu, caro stallone”. Armeggia prima con la mia zip e poi con i boxer. Infine prende il mio pene in mano e dice “Bello grosso come piace a me!”. Io provo a baciarla, ma per ora il gioco lo dirige lei. Mi fa un pompino da campionessa. Mi succhia la cappella e alterna baci con massaggi allo scroto. Che goduria. La stacco da me e la faccio sdraiare sul divano. Le tolgo l’intimo e bacio la vulva glabra. Lecco e infilo indice e medio. Sembra apprezzare davvero molto.
Prendo il preservativo tattico che mi porto dietro e lo indosso. Le apro le gambe e infilo il mio sesso nel suo. Adoro vedere il viso della donna mentre faccio sesso, adoro le smorfie di piacere e gli sguardi. Ci baciamo a lungo mentre sono dentro di lei e gioco con il suo magnifico seno. Ci affondo la faccia e lei scoppia a ridere. Che bello vederla ridere e che bello fare l’amore. Mi fa sdraiare e si siede su di me. Mi cavalca ed è un godimento vedere le tette che oscillano per i colpi di bacino. Entrambi stiamo godendo e sento i suoi umori che colano su di me. Sta venendo. Anche io però sono al limite. “Ylenia, ci sono!” esclamo. “La voglio in gola” ordina.
Mi alzo e sfilo il profilattico. Lei mi masturba l’asta e soppesa lo scroto decisamente gonfio. “Non ti preoccupare, bel cazzone, torni a casa con i coglioni vuoti”. Ricomincia il pompino e stavolta strizza con fermezza lo scroto, ma senza farmi male. Vuole anche l’ultima goccia. Poi succede. Le sborro copiosamente in gola e ingoia soddisfatta. Andiamo a fare la doccia insieme. Che serata inaspettata.
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