Ladra di Gioielli
di
TheOldJonny
genere
etero
Con Nick è una storia di solo sesso. Del buon sesso. Non è il massimo come ragazzo, ma scopa bene. Sono stata onesta con lui, però in più occasioni mi ha fatto scenate.
È un sabato sera di estate e ci vediamo per un drink. Si parla con leggerezza quando mi chiede se continuo ad uscire con il ragazzo di cui gli avevo parlato tempo fa. Rispondo di no e dice "Bene, meriti di stare sola". Ci rimango male.
Nick ha una peculiarità. Sebbene non sia molto dotato, ha dei coglioni stupendi. Grossi, sodi e non cascanti. Adoro strizzarli mentre scopiamo e gli ho dato il soprannome di "palle d'oro". Il suo orgoglio maschile è tronfio per questo. Con questa uscita ha dimostrato di essere uno stronzo, ma ho voglia di sesso, quindi vado da lui.
Tanga bianco che evidenzia l'abbronzatura e il mio culetto sodo. Devo dire che arrapo anche i sassi oggi. Nick mi dà conferma. Meglio, il suo cazzo. Salgo su di lui e lo cavalco. Oggi dirigo io il gioco, caro idiota.
Mi tocco mentre sono su di lui e sento sotto il mio sedere le palle che si riempiono di sborra. Non resisto: allungo la mano e le prendo. Che belle che sono, peccato siano attaccate a un deficiente. Vengo, che bello, ne avevo bisogno.
Mi sfilo da lui, mentre ho in mano il suo cazzo. Lo sego mentre gioco con le sue palle. So che manca poco. Nick gode e mi avvicino al suo orecchio e stringo forte. "Sai, hai proprio delle belle palle. Ma fai ancora lo stronzo e divento una ladra di gioielli. I tuoi." sussurro. E gli stringo un coglione contro un altro. Lui non riesce a parlare, ma viene in abbondanza. Mi lecco un dito con la sua sborra. "Che buon sapore ha la vittoria". Lo lascio in posizione fetale e vado via. Mi sto toccando a pensarci.
È un sabato sera di estate e ci vediamo per un drink. Si parla con leggerezza quando mi chiede se continuo ad uscire con il ragazzo di cui gli avevo parlato tempo fa. Rispondo di no e dice "Bene, meriti di stare sola". Ci rimango male.
Nick ha una peculiarità. Sebbene non sia molto dotato, ha dei coglioni stupendi. Grossi, sodi e non cascanti. Adoro strizzarli mentre scopiamo e gli ho dato il soprannome di "palle d'oro". Il suo orgoglio maschile è tronfio per questo. Con questa uscita ha dimostrato di essere uno stronzo, ma ho voglia di sesso, quindi vado da lui.
Tanga bianco che evidenzia l'abbronzatura e il mio culetto sodo. Devo dire che arrapo anche i sassi oggi. Nick mi dà conferma. Meglio, il suo cazzo. Salgo su di lui e lo cavalco. Oggi dirigo io il gioco, caro idiota.
Mi tocco mentre sono su di lui e sento sotto il mio sedere le palle che si riempiono di sborra. Non resisto: allungo la mano e le prendo. Che belle che sono, peccato siano attaccate a un deficiente. Vengo, che bello, ne avevo bisogno.
Mi sfilo da lui, mentre ho in mano il suo cazzo. Lo sego mentre gioco con le sue palle. So che manca poco. Nick gode e mi avvicino al suo orecchio e stringo forte. "Sai, hai proprio delle belle palle. Ma fai ancora lo stronzo e divento una ladra di gioielli. I tuoi." sussurro. E gli stringo un coglione contro un altro. Lui non riesce a parlare, ma viene in abbondanza. Mi lecco un dito con la sua sborra. "Che buon sapore ha la vittoria". Lo lascio in posizione fetale e vado via. Mi sto toccando a pensarci.
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