Lussuria

di
genere
orge

“Dove mi porti Wolf?”
“Ti fidi di me Jessica? Allora non farmi domande”
Era iniziato tutto con un laconico messaggio, “venerdì sera passo a prenderti Jessica ti porto a fare un viaggio, un viaggio nella lussuria vuoi venire? “ e laconica ed immediata la tua risposta “con te ovunque Wolf”.
Percorrendo una strada sterrata nel silenzio dell’abitacolo posso quasi sentire il battito accelerato del tuo cuore, le tue mani sudate, il volto un po' teso, non mi hai fatto altre domande affidandoti completamente a me, il demone sessuale che da anni ti perseguita così mi hai parlato del tuo stato d’animo, forse potrà trovare sfogo questa sera o sarà ricacciato per sempre nel suo inferno. Con la mia auto entro in un grande cancello con un ampio parcheggio pieno di auto, davanti a noi una grande villa in stile liberty ed un parco ben curato intorno. Le luci flebili della sera danno un certo fascino alla location “andiamo Jessica siamo arrivati”.
Fasciata nel tuo abito nero lungo fino alle caviglie i tuoi sandali anch’essi neri con tacco 10 il tuo generoso decoltè che non lascia nulla all’immaginazione mettendo in evidenza il seno cosi morbido ed accogliente. Mi avvicino a te stringendoti al mio corpo, “Se vuoi torniamo indietro Jessica ma se entriamo poi nulla sarà come prima, a te la scelta”, e prima che tu mi risponda ti bacio appassionatamente accarezzandoti i fianchi, sento il tuo corpo vibrare e le tue labbra schiudersi al mio tocco le nostre lingue intrecciarsi e lasciarsi andare, “Se ci sei tu con me Wolf io sono pronta a tutto, si lo voglio Wolf”, ti prendo per mano dopo aver accarezzato con forza il tuo sedere e ti conduco verso l’ingresso. Ti senti sicura accanto a me, abbiamo parlato molto ci siamo confidati, tutti gli scheletri sono usciti dai nostri armadi, ogni fantasia è stata denunciata con un senso liberatorio e stasera qualcosa si compirà dopo averla cosi tanto sognata e quasi agoniata.
La porta di ingresso è semi aperta cosi ti faccio strada, conosco già l’ambiente, ad accoglierci non c’è anima viva, sei tesa lo sento dalla tua mano che continuo a tenere e per rassicurarti ti strizzo l’occhio, mi segui mentre saliamo una grande scala in legno per recarci al piano superiore e li man mano che saliamo un forte brusio inizia a rompere il silenzio iniziale. Fermi prima di imboccare un corridoio ti chiedo di spogliarti e di restare solo con le scarpe. Sinuosa lasci cadere il tuo abito per terra, eterea e sensuale togli gli slip. “Aspetta Jessica ho un regalo per te”, dalla tasca tiro fuori un collare in pelle nero, al centro del collare c’è una scritta in argento SLUT. Compiaciuta lasci che io te lo metta al collo, ad una estremità c’è un gancio dove attacco un guinzaglio, sorrido eccitato e la mia eccitazione è palese sui miei pantaloni di lino, sorridi mi tocchi e mi stampi un bacio sulle labbra “Sono pronta ”, “Aspetta un ultima cosa Jessica”, ti passo una mascherina nera in pizzo che copre gli occhi e ti rende anonima.
Entriamo nella stanza da dove proveniva il forte brusio, non riesci a capire quanti siano i presenti ma sono tanti, uomini nudi che parlano di tutte le età le razze e fattezze, appena ti vedono cala per un attimo il silenzio, hai gli occhi dei presenti addosso, la prima sensazione che provi è timore forse paura, ansia, senti le gambe tremolare e ti appoggi a me, senti un forte pugno allo stomaco subito dopo annullato da una forte eccitazione, ti senti bagnata e un rivolo di nettare scivola lungo la tua gamba, è impercettibile alla vista ma tu senti lo scorrere lento del tuo piacere, i capezzoli si irrigidiscono le mani sudano, “tocca a te Jessica fammi vedere quanto sei troia, tira fuori l’animale che c’è in te”, stacco il guinzaglio dal collare come a liberare la belva che subito si impossessa del tuo corpo della tua anima. Al centro della stanza c’è un lettino simile a quelli usati per fare i massaggi, a passo deciso sculettando sui tacchi ti rechi verso di esso, ti siedi dando un ultimo sguardo eccitato all’umanità che ti circonda che lentamente ti si avvicina. Ti stendi su questo insolito talamo ti accarezzi il ventre, chiudi gli occhi ed apri le gambe. Odore di maschio nelle tue narici e poi senti un grosso glande sfiorare il tuo viso, percepisci il masturbarsi davanti a te, un mugolio di piacere e sensazioni, subito qualcuno ti penetra e brusii sempre più forti ti circondano, mugoli, gemi, mani che approfittano del tuo corpo, la tua bocca rifugio di diversi membri, duri, grossi, lunghi, tozzi, scopata, disponibile per tutti per chiunque, le prime venute sul tuo viso sui tuoi seni ti sorprendono, assapori il loro sperma, a turno senza tregua riversano sul tuo corpo nel tuo corpo il loro piacere riempiendo quel demone che da tempo di perseguita, di sesso animalesco, aggressivo a volte e tu pervasa da orgasmi consecutivi, intensi, potenti, ad ogni eiaculazione hai spasmi nel tuo corpo, ogni getto di sperma sul tuo corpo è una carezza di piacere nei tuoi sensi, ogni venuta nella tua bollente vagina un’iniezione di piacere…. per tutto il tempo che loro vorranno fino a svuotare non solo i loro coglioni ma anche la loro libido sei la “TROIA” del branco……
E quando l’ultimo orami stanco e svuotato di ogni velleità sessuale lascia la stanza mi avvicino a te eccitato da tutto questo, in estasi per questa perversa stupenda orgia dove tu unica Regina e Dea ti sei offerta per il tuo vero piacere, ti ammiro ancora con il respiro affannoso, stesa sul lettino, ricoperta in ogni dove del piacere che tutti hanno più volte riversato sul tuo corpo, ti lecchi le labbra, assapori ancora il sapore di quel nugolo di maschi affamati delle tue carni, ti accarezzi i seni, ti accarezzi il clitoride martoriato piacevolmente e senza sosta da tutti quelli che hanno voluto saggiare le tue carni.
“Tutto ok Jessica?” “Si Wolf è stato bellissimo, meglio di come l’ho sempre immaginato.. io io grazie Wolf hai fatto si che realizzassi un mio sogno, una mia trasgressione, un mio demone adesso è stato liberato ….”
Nudi entrambi nella doccia sono li che lavo il tuo corpo cosi generoso cosi vivo, cosi sensuale, sei splendida il tuo volto con stampato un sorriso di sollievo, malizioso quasi timido e ingenuo, ti bacio ti accarezzo mentre il mio membro sfiora il tuo bacino, “Scopami Wolf voglio che mi scopi voglio fare l’amore con te, sono tua sono la tua Troia”, ti giri poggiando le mani alla parete della doccia e mentre scivolano sui nostri corpi milioni di goccioline d’acqua poggiando le mani sui tuoi fianchi, schiaffeggiando il tuo culo bellissimo ti posseggo con forza e veemenza .. godiamo delle nostre fantasie e dei nostri corpi urlando al mondo o a nessuno il nostro piacere, i tuoi grandi seni sbattono senza sosta in una sinfonia del sesso, il mio bacino sbatte sul tuo culo mentre ti penetro con forza e quando sento la folgore dell’orgasmo partire dal cervelletto e scendere rapida fin dentro il mio scorto per esplodere di piacere dentro di te godiamo all’unisono…… affannati…. stanchi ma felici.. ti giri in ginocchio mi lecchi succhi il cazzo ripulendomi, mangiandomi, assaggiandomi, svuotandomi dentro la tua bocca…. Ci baciamo mentre l’acqua scivola sui nostri corpi … ci siamo incontrati, trovati per caso per fato o non so che e so che non ci lasceremo più……. Sei la mia Troia Jessica…
scritto il
2024-08-01
2 . 4 K
visite
1 9
voti
valutazione
5.6
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.