Lussuria 7 Ultima tintarella
di
Wolfman
genere
orge
Gli ultimi caldi raggi di sole accompagnano la fine dell’estate, quella che da molti è considerata la più bella stagione dell’anno semplicemente perché è la stagione della libertà. Abbiamo voglia di farci accarezzare ancora dal sole, di bagnare i nostri corpi nell’acqua salata, di sentirci cullare piacevolmente dal vento e di imbrattarci di sabbia. Uniti nella voglia di continuare ad esplorare le sfaccettature della nostra mente lussuriosa e perversa, pronti a vivere tutte le avventure che la fantasia che possiamo finalmente far diventare realtà, stendiamo i nostri teli su questa spiaggia ancora selvaggia e nascosta dove in totale libertà spogliandoci non solo degli indumenti ma di tutta l’ipocrisia che veleggia nel mondo siamo liberi da ogni tabù. Sei stesa accanto a me nuda come una Venere, giunonica e imponente come un’antica Dea Pagana, occhi chiusi dietro i tuoi occhiali da sole, ti senti accarezzare le carni dal soffice tocco dei raggi del sole, accarezzi lenta con la mano il tuo ventre piatto, ti guardo, alitando sui tuoi capezzoli osservandone le grinze che si irrigidiscono, con meticolosa cura spalmo la crema sui tuoi seni, massaggiandoti lentamente, fremi mentre ti tocco Jessica, fremi di piacere, il tuo stomaco subito in subbuglio il tuo basso ventre si contrae ed il tuo sesso si bagna copioso, come fossi sotto un acquazzone estivo gocce del tuo piacere scivolano tra le tue gambe…”Mi piace quando mi accarezzi cosi Wolf, mi fai eccitare in un modo che non immagini.”, “Mi piace accarezzarti Jessica e farti eccitare”, ti sussurro all’orecchio leccandoti il lobo. Siamo li in questo paradiso terrestre nell’estasi dei nostri erotici pensieri, quando avverto rumori provenire dalle siepi dietro di noi. Curioso mi alzo in piedi, nudo, e scruto figure che tentano di nascondersi e di rendersi invisibili al mio sguardo, capisco, sapevo, sono venuto qui con lei appunto per questo, speravo di trovare qualcuno che per un tempo definito sia mio complice in questo perverso percorso di piacere. Mi avvicino a loro sono in quattro nudi e con i membri bazzotti tra le mani, arrossiscono, li rassicuro con il mio sguardo, confabulo con loro sotto voce, tu sei immersa nei tuoi pensieri scabrosi e abbracciata dal sole non noti la mia assenza. Vedo nei loro sguardi sorrisi maliziosi quando gli confido le mie intenzioni, vedo i loro sguardi posarsi su di te li nuda a pochi metri, le loro lingue leccarsi le labbra. Torno da te mi stendo accanto a te ed inizio scivolando dal tuo ventre verso il basso a masturbarti lentamente, le mie dita accarezzano le grandi labbra, le aprono, sfioro il clitoride, gemi mentre ti accarezzi un seno e cerchi con la mano il mio sesso, mi masturbi lentamente incurante per ora che di fronte a noi due in tre in piedi, nudi, ci stanno guardando toccandosi. Faccio segno loro di avvicinarsi, ora senti la loro presenza, predatrice come sei avverti l’odore di maschio intorno a te, apri gli occhi e ti sollevi poggiando i gomiti sulla sabbia, mi guardi mi sorridi e oscena apri le gambe per mostrarti meglio mentre io continuo a masturbarti. “Vi piace la mia Puttana Signori?, vi eccita questa Cagna?”, Non mi rispondono si avvicinano si inginocchiano ed iniziano a toccarti, mani sconosciute sul tuo corpo vibrazioni morbose nella tua testa, ti strizzano i seni ti leccano il collo, tu stringi tra le mani le loro verghe li masturbi con il tuo sguardo infuocato. Sei in ginocchio sul telo e la tua bocca avida assapora le sue prede, pervasa dal demone della lussuria le tue porno movenze nell’aspirare quei grossi membri e farli sparire nella tua bocca. Sono diversi i nostri ospiti in questo sabba del piacere, sbucati come funghi dalle dune in tanti circondano la tua figura di lupa del sesso. Schizzi sul tuo viso, schizzi nella tua bocca, ti sfami del loro piacere, lecchi, succhi, masturbi e lasci che si svotino su di te. Sono eccitato, controllo che il branco non esageri e lascio che ti usino a loro piacimento, lascio che loro credano che tu sia la loro preda la loro troia, il loro sborratoio, non sanno che sei tu la belva e che loro sono le prede. A quattro zampe come una cagna, montata senza ritegno, ti lasci riempire godendo senza filtri e ritegno, lasci che a turno chi vuole approfitti del tuo corpo, senti gli schizzi bollenti riempirti il ventre, senti la tua testa catapultata in molteplici orgasmi, senti il vuoto colmato dal piacere, godi, squirti, urini, sbraiti, inciti, scopi. Sei stesa per terra supina, a bocca aperta ma questa volta non cerchi il sole attendi eccitata mentre ti masturbi con foga che si svuotino sul tuo copro, accogli il loro piacere festante, le tue mani distribuiscono su tutto il tuo corpo il loro seme come fosse una crema vitale e per te in effetti lo è. Senti la tua testa appagata, piangi di gioia ad occhi chiusi ripensando a quante volte lo hai desiderato, ha quante volte lo hai agognato, a quante volte ti sei toccata immaginando tutto questo pensando che non si sarebbe mai realizzato ed invece adesso sei la grande Puttana come scherzando ti chiamo. Vanno via lenti sparendo tra le dune cosi come sono arrivati, sei li stesa per terra ricoperta dal quello strato di piacere che tutti più volte ti hanno donato, ti giri a quattro zampe e vieni verso di me, “Grazie Padrone anche oggi mi hai stupita, in quanti erano i porci?”, “Non li ho contati Troia sei tu che li hai assaggiati tutti hai perso il conto vero?”, “Chi se ne frega della matematica, 10-100-1000 non mi interessa, il mio solo interesse e che il mio Padrone sia contento della sua Cagna”, accarezzi le mie gambe con le mani, baci i miei piedi, mi guardi sorridi il nostro è un gioco perverso che ha dei complici ma siamo noi gli attori principali, “voglio succhiarti il cazzo Padrone posso?”, ti accarezzo la testa la tua lingua tintilla il mio glande, sfiora il prepuzio gioca con la mia voglia, ti afferro la testa tra le mani, mi guardi, ti penetro la bocca tenendoti ferma, ti scopo la bocca con foga, hai conati di vomito, il tuo naso sfiora il mio ventre, piccole lacrime dagli occhi, bave dai lati della tua bocca….. mentre vengo copioso puntando i piedi sulla sabbia, sento le mie gambe tremare, la mia anima svuotarsi nella tua …ingoi, tossisci, sputi. Ti sollevo per i capelli infoiato, eccitato, ti bacio lussurioso mi baci appassionata… i nostri corpi fusi l’uno contro l’altro……. “Vieni Jessica facciamo un bagno”… e mano nella mano entriamo in mare immergendoci nell’infinito nostro paradiso del peccato.
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Oltre da i commenti sempre graditi se qualcuno/a vorrebbe parlare direttamente con me può scrivermi a: giocotraamici@virgilio.it
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