Lussuria 4

di
genere
orge

Qualcuno afferma che la notte porta consiglio, sarà pur vero a me la notte porta invece pensieri lussuriosi e situazioni avide di piacere. “Ciao Jessica venerdì passo a prenderti, ho voglia di farti scatenare come mai prima d’ora, ho voglia di vederti ancora nella tua modalità gran Puttana”, “Ogni tuo desiderio Wolf è il mio desiderio venerdì sarò pronta per te, come lo sono sempre del resto”.

Quando in mente hai una situazione da vivere i giorni sono lenti a passare, quando non vedi l’ora di correre sul filo del piacere ogni attimo è interminabile ogni istante dura più del dovuto. Eccitato sono sotto casa tua, ho lasciato che tu dessi libero sfogo al tuo mood erotico per l’outfit e non ho sbagliato, ti vedo e mi eccito immediatamente avvolta in un micro vestito rosso fuoco con bretelline, i tuoi seni in evidenza, abbronzata integralmente come ti ho ordinato prima delle vacanze e che tu naturista fino al midollo con grande piacere hai esaudito la mia richiesta, “non mi piacciono i segni bianchi” ti avevo confessato, “nemmeno io li amo Wolf”, con la tua voce candida e a volte ingenua mi avevi risposto. Ai piedi indossi un paio di sandali coloro oro modello da schiva con allacciatura sino ai polpacci, sei erotica come sempre Jessica sei desiderio puro, una collana di perle che scivola lungo il solco dei tuoi seni a completare la tua mise sensuale.

“Ciao Wolf eccomi sono pronta a vivere con te una nuova avventura”, un bacio sensuale sulle tue labbra è la mia risposta assaporando la tua bocca, la tua lingua avida di piacere.

Percorriamo alla giusta velocità la strada che ci separa dal piacere, parliamo del più e del meno, ti accarezzo le gambe nude sollevando il tuo micro vestitino, lascio ad ogni semaforo che gli ignari passanti possano godere delle tue generose nudità, tu ormai da inguaribile esibizionista quale sei fai scivolare una bretella lasciando che uno dei tuoi seni “casualmente” sbuchi fuori, sorridiamo quando notiamo le espressioni di sbigottite di chi incrociamo, fantastichiamo sui loro commenti sicuramente molto coloriti e poi senza nemmeno accorgerci giungiamo alla nostra meta.

“Dove mi hai portato stasera Wolf?”, “Mi hai parlato tempo fa del tuo desiderio di provare almeno una volta ad andare in un club e così ho deciso di accontentarti”… Esternamente il posto è molto anonimo questo per tutelare la privacy degli avventori. Alla reception espletiamo le formalità, sei cosi eccitata che i tuoi capezzoli fanno capolino sotto il tuo abito tanto che il receptionist non ti stacca gli occhi di dosso, “se vuoi puoi toccare”, gli dico con un sorriso che è in realtà un ghigno, lui mi risponde con un cenno della testa, così mi avvicino a te e dopo averti baciato con la lingua lascio cadere le bretelle liberando i tuoi grossi seni dai capezzoli duri ed avvezzi al piacere. Sembra timido all’inizio ma tu tirandolo a te lasci che la sua bocca si nutra del tuo corpo pronto al piacere, senti la sua lingua accarezzare i capezzoli e le sue mani stringere i tuoi seni, gli accarezzi la testa gemi mordendoti le labbra mentre senti il tuo sesso bagnarsi. “Adesso andiamo Jessica”, ti dico con tuo disappunto prendendoti per mano. Il primo ambiente che ci accoglie è un open bar, divanetti intorno alla sala, musica sensale, una pista da ballo al centro della sala, un grande banco bar. La sala non è ancora particolarmente gremita, diverse coppie, molti singoli, qualche singola che beve un cocktail guardandosi intorno. Ci sediamo in un angolo su alcuni divanetti, vado a prendere un paio di gin tonic, tu come alice nel paese delle meraviglie ti guardi intorno, sei già particolarmente eccitata e giochi con la tua collana di perle. “Vieni qui Jessica”, tiro fuori il collare e te lo faccio indossare, molti notano questo e subito noto intorno a noi diversi uomini eccitati che ti osservano. Un mio cenno del capo fa avvicinare i più audaci che senza fronzoli dopo essersi brevemente presentati iniziano ad accarezzarti. Le bretelle del tuo vestito cadono come foglie d’autunno ed i tuoi seni gonfi di piacere traboccano dal vestitino, le loro mani sul tuo corpo, gemi, baci, accarezzi i loro membri sopra i pantaloni, ti baciano, qualcuno infila la mano tra le tue cosce che subito apri generosamente, sei bagnata senti dita sconosciute che ti frugano, senti il piacere montare prima nella tua testa e poi lungo il corpo, osservo eccitato e ti bacio sulla bocca, ti sussurro quanto tu sia Troia e quanto noi siamo decisamente una coppia depravata, i tuoi occhi mi dicono di si di voler ancora correre lungo il viale della perdizione del peccato, del piacere.

Ti spoglio sei nuda con indosso solo la tua collana di perle ed i tuoi sandali da schiava, si la mia schiava, la mia regina, la mia dea la mia puttana, al collare aggancio il guinzaglio e poi lo tiro portandoti a me lasciando che i tuoi amanti restino a bocca asciutta mentre ti porto via e ti osservano camminare a quattro zampe dietro di me come una brava cagna fa con il suo padrone.

Saliamo al piano superiore, sei cosi eccitata che rivoli del tuo piacere scivolano lungo le tue cosce, hai male ai seni senti i capezzoli esplodere, vuoi sesso hai bisogno di sesso di tirare fuori la troia che è in te, di sentirti usata, abusata, di far godere e godere del piacere che hai voglia di donare, si perché tu godi solo se doni piacere.

Entriamo in una stanza è la famosa glory hole, ne abbiamo parlato abbiamo fantasticato tante volte, hai confessato più volte la tua voglia di provare quella stanza quel gioco, di non vedere in viso i tuoi amanti cosi da poterli immaginare e di avere di loro solo l’aspetto sessuale, quanti cazzi diversi avresti avuto a tua disposizione senza volti, senza voci, solo gemiti e sesso. Sei in ginocchio davanti a me mentre meticolosa mi spogli, una luce rossa si è accesa all’esterno, il segnale che c’è qualcuno dentro e subito sentiamo dei rumori, delle voci anonime e dai fori lungo la parete iniziano a fioccare i primi membri, colori diversi, forme diverse, odori diversi, lunghi e meno lunghi, grossi e meno grossi, lecchi il mio scroto accarezzi le mie gambe, mi guardi con quello sguardo da falsa ingenua, il tuo sguardo scorre veloce dai miei occhi a quei membri pronti che aspettano solo una bocca, una mano…. “Fammi vedere quanto sei puttana Jessica, fammi godere della tua voglia di sesso”, mi sorridi baciandomi da brava cagnetta i piedi e poi sempre a quattro zampe ti avvicini alla parete del piacere.

Tocchi, masturbi, la tua lingua inizia a saggiarli, ti bagni, lecchi, succhi, impazzita di piacere la tua bocca le tue mani impegnate, i primi schizzano velocemente, non tutti sanno resistere a lungo alla tua famelica voglia di sesso, ne ricevi il piacere aprendo la bocca con la lingua di fuori saggi il loro sapore, sorridi, mugoli lasci che ti schizzino i seni, alcuni inseriscono le mani ti toccano, li baci, e poi ancora e ancora. Io sono li eccitato mi masturbo finchè non decido di intervenire, piegata in avanti nella posizione che tanto ami mentre rendi felice qualcuno ingoiando il suo membro fino a soffocarti e sputandoci sopra sculetti attendendo le mie voglie. Ti sculaccio e faccio in modo che l’eco delle tue grandi chiappe rimbombi nella stanza e fuori da essa, è un tam tam di richiamo, venite qui è disponibile per tutti la più grande delle TROIE, la più famelica delle Puttane “ Jessica” la fantastica Jessica. Mentre con la bocca spompini senza sosta con le tue mani smaltate di rosso apri le chiappe, avvicino il mio glande gioco con le tue grandi labbra, le strofino, sono bagnate sono piene dei tuoi umori, sfioro il tuo sfintere ci sputo sopra, mordi quasi il membro che hai in bocca mentre io spingo sul tuo sfintere che lentamente si apre ed accoglie il mio piacere. Urli a bocca piena apri con le mani le tue chiappe, lasci che io indaghi nel tuo intestino, spingo mi fermo, respiro lascio che i tuoi muscoli anali accolgano la mia grossa eccitazione e poi spingo fino a farti cacciare un urlo liberatorio.

Ti monto come una vacca sculacciandoti perversamente, squirti copiosa mentre non ti fermi nel donare e svuotare tutti coloro che infilano il loro piacere nei fori della stanza del peccato, godo ad ogni copiosa sborrata che ti schizza il viso ormai pieno di diverse consistenze, godo nel vedere la mia Donna usata come strumento di piacere da sconosciuti, le tue smorfie facciali sono un inno alla lussuria, splende ancora di più la tua bellezza mozzafiato sul tuo viso pieno di rivoli di sborra, sudore e piacere si mescolano e l’aria è piena dei profumi del sesso, vengo svuotandomi nel tuo intestino e tu ancora con un grande orgasmo che inzuppa il pavimento…… Respiro affannato di entrambi, tu ricoperta di piacere che scivola lungo il tuo collo e cade sui tuoi seni, ti bacio appassionatamente lasciando che le nostre lingue si intreccino e mischiano nelle nostre bocche decine di sapori diversi, “Ti amo Wolf dove sei stato sino ad ora?”, “Anche io ti amo Jessica non importa dove ero prima, l’importante e che ci sono adesso”, instancabili i fori della stanza sono sempre pieni di nuove presenze, si è diffuso il tam tam il richiamo delle tue doti orali e manuali è sulla bocca di tutti e tutti vogliono saggiare “la Cagna”, è questa la voce che gira, e tu che non vuoi deludere nessuno riprendi a donare piacere con la tua bocca finchè tutti saranno soddisfatti, svuotati e felici …
scritto il
2024-08-28
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