Lussuria 3
di
Wolfman
genere
orge
Attraversare il confine della trasgressione è un passo che richiede coraggio, oltrepassare ogni volta i limiti precedenti richiede anche un pizzico si follia. Stiamo vivendo situazioni solo immaginate per anni nella nostra testa, esperienze fatte ad occhi chiusi magari toccandoci nell’intimità chiusi in una stanza con gli occhi sbarrati e le mani che che giocavano con i nostri sessi, e poi basta un’occasione, il fato che ci mette lo zampino, un incontro casuale magari in un momento dove si pensava a tutt’altro e qui due anime si legano indissolubilmente nel gioco perverso e piacevole della lussuria più sfrenata.
“Ti stai divertendo con me Jessica? Hai scacciato i tuoi demoni dalla tua mente? Sei uscita dall’inferno dell’imperfezione per vivere tutto quello che hai solo e sempre immaginato, desiderato, sperato, agoniato?”, “Si Wolf lentamente sto prendendo coscienza di chi sono e di chi avrei voluto sempre essere e tutto questo grazie a te mio Virgilio del sesso, Padrone dei miei sensi e gran porco”.
Possono due sconosciuti scoprirsi in età matura e sentire che il loro legame nato come un filo sottile nell’etere adesso è una corda robusta che li unisce? Possono due sconosciuti fino a pochi mesi prima percepire che il loro destino è in comune ed avere la sensazione di conoscersi da sempre perché basta un gesto uno sguardo di intesa, un’occhiata di intesa e tutto il mondo intorno a loro fino al giorno prima in bianco e nero colorarsi dell’arcobaleno del piacere? Be se non credete a questo e perché non avete incontrato ancora la persona giusta.
“Stasera andiamo a cena fuori Jessica, passo a prenderti alle 20.00”, “Siii che bello ok sarò pronta per le 20.00 Wolf”.
Laconico come sempre del resto il nostro rapporto è fatto di poche parole, ti rispondo con uno smile ed un sorriso, “Indossa l’abitino nero quello a rete sui fianchi Jessica, no lingerie baby”, “ Come desidera il mio padrone”.
Alle 20.00 in punto sensuale esci di casa ondeggiando sulle tue decoltè con tacco a spillo, un filo di trucco ed il tuo rossetto più accattivante rosso come la passione che ci avvolge, stretta nell’abito con il quale ti ho chiesto di uscire, sorridente e con lo sguardo pieno della tua inconfondibile carica erotica entri in auto e subito senza dire nulla le nostre lingue si concedono il primo saluto, la tua bocca dalle labbra cosi morbide ed avvolgenti. “Sei ogni giorno più bella e raggiante Jessica…” “Forse è anche merito tuo Wolf…”. Raggiugiamo un elegante ristorante in periferia, con un immenso curato giardino, al centro del patio diversi tavoli elegantemente apparecchiati, diversi commensali già si godono la serata, coppi distinte, gruppi di amici. “Aspetta Jessica dobbiamo far capire chi siamo”, ti sussurro all’orecchio mentre ti metto il collare con la scritta SLUT e lo aggancio alla catenella, e così come fossi un domatore che entra in scena con la sua fiera agguerrita. Sguardi sgranati ci accolgono mentre percorriamo lentamente lo stretto corridoio che ci porta al nostro tavolo, io cammino avanti portando il guinzaglio appoggiato sulla mia spalla e tu legata dietro di me con il tuo sorriso malizioso fissando negli occhi tutte le “scandalizzate signore per bene” che con senso di disprezzo assistono al nostro ingresso scalciando sotto i tavoli i loro partner rapiti e sicuramente eccitati da questa visione inconsueta.
Prendiamo posto al nostro tavolo e notiamo che siamo oggetto del brusio di tutto il ristorante compresi i camerieri, sei assolutamente eccitata da tutto questo mai nelle più tue fervide fantasie e trasgressioni mentali avresti immaginato di vivere queste forti esperienze. Il tuo vestitino accollato sul davanti dietro ha un taglio a V vertiginoso tanto che appena ti siedi il solco del tuo culo esce fuori, sei seduta spalle alla sala cosi tutti possono ammirarti. Osservo l’umanità variegata del locale, le signore quasi tutte sono disgustate dal nostro show anche se noto qualcuna che ci guarda ti guarda con occhi di eccitazione, forse vorrebbe essere li al tuo posto. La cena scorre normalmente degustiamo alcuni piatti, giochiamo con gli sguardi, lussuriosa lecchi le mie dita intinte di salsa simulando una fellatio, sei nel massimo del tuo splendore erotico, ti senti eccitata, bagnata con tutti quegli sguardi addosso e sorridi e ammicchi a tutti i presenti provocando gelosie isteriche in molte delle signore.
“Ti è piaciuta la cena Jessica?”, “Si Wolf tutto molto buono e sono cosi eccitata”, “Che ne dici di terminarla con il dolce?”, “Sono piena Wolf ti prego per me no”, “Ma cosa hai capito”, ti dico tra il serio ed il faceto, ed alzando un po' il tono della mia voce così tutti i presenti possano sentire bene, tirando la catenella verso di me, “Adesso vai sotto il tavolo e mi fai un pompino Puttana”.
Il tuo sguardo si accende di lussuria, i tuoi capezzoli stringono nell’abitino, il tuo sesso già messo a dura prova per tutta la serata annega subito nei tuoi umori, ti alzi dalla sedia ti guardi intorno, tutti ti osservano ti pieghi lentamente a quattro zampe e gattonando vieni sotto il tavolo. Zippp fa eco il suono della mia zip che lentamente apri, accarezzi con il viso il mio sesso, ne senti il profumo di maschio eccitato, accarezzi le mie gambe, apri il mio slip lo tiri fuori masturbandomi lentamente, ancora sulle tue guance ti lasci accarezzare dal mio glande bollente e duro e poi rumorosa dopo avermi leccato e insalivato per bene inizi a succhiarmi il cazzo. Sollevo la tovaglia cosi tutti possono ammirare la mia Troia mentre inginocchiata sotto il tavolo, le sue mani appoggiate sulle mie cosce i mie pantaloni e gli slip alle caviglie rumorosamente con note di lussuria affonda la sua bocca fino a sfiorarsi le tonsille sul mio cazzo. Molte signore per bene vanno via inveendoci contro mentre i loro mariti restano a gustarsi lo spettacolo. Poco dopo un gruppo di circa 10 persone tra camerieri, cuochi e commensali è intorno a noi con i membri di fuori mentre si masturbano selvaggiamente e tu senti il suono di queste mani eccitate che tambureggiano lungo le loro aste. “Vengoooooo”, grugnisco come un maiale mentre tu ti blocchi con il mio glande in bocca ad occhi sbarrati deglutendo tutto il mio piacere per poi prendere aria e lasciare che rivoli di sperma scivolino lungo le tue labbra, poi sempre a quattro zampe esci da sotto il tavolo, osservi questi maschi che si masturbano per te in tuo onore, mi guardi con occhi da cerbiatta vogliosa, “Ti prego Padrone….”, un mio cenno del capo in segno di assenso, mi sorridi, fai segno ai maschi di avvicinarsi, inizi a masturbarli ed a concedere la tua bocca… BUKKAKE per la Puttana……… a turno riversano il loro piacere sul tuo viso, nella tua bocca, sul tuo abito che da nero adesso è a chiazze biancastre, uno alla volta godendoti ….
Per mano usciamo ridendo dal locale mentre tutti estasiati ci guardano correre via, e prima di entrare nella mia auto ci baciamo oscenamente nel parcheggio davanti ad alcune mogli furiose per come hanno concluso la cena……
Bip Bip Bip, suona la tua sveglia, apri gli occhi in un bagno di sudore e non solo, per un attimo sei ancora nel limbo di Morfeo poi realizzi è stato un sogno….e sfiorandoti con le dita senti di essere bagnata all’inverosimile e ti masturbi oscena ricordando il sogno da cui ti sei appena svegliata.
“Wolf ho fatto un sogno pazzesco, poi ti racconto tutto ma solo se stasera mi porti fuori a cena”, ricevo poco dopo un tuo messaggio.
“Ti stai divertendo con me Jessica? Hai scacciato i tuoi demoni dalla tua mente? Sei uscita dall’inferno dell’imperfezione per vivere tutto quello che hai solo e sempre immaginato, desiderato, sperato, agoniato?”, “Si Wolf lentamente sto prendendo coscienza di chi sono e di chi avrei voluto sempre essere e tutto questo grazie a te mio Virgilio del sesso, Padrone dei miei sensi e gran porco”.
Possono due sconosciuti scoprirsi in età matura e sentire che il loro legame nato come un filo sottile nell’etere adesso è una corda robusta che li unisce? Possono due sconosciuti fino a pochi mesi prima percepire che il loro destino è in comune ed avere la sensazione di conoscersi da sempre perché basta un gesto uno sguardo di intesa, un’occhiata di intesa e tutto il mondo intorno a loro fino al giorno prima in bianco e nero colorarsi dell’arcobaleno del piacere? Be se non credete a questo e perché non avete incontrato ancora la persona giusta.
“Stasera andiamo a cena fuori Jessica, passo a prenderti alle 20.00”, “Siii che bello ok sarò pronta per le 20.00 Wolf”.
Laconico come sempre del resto il nostro rapporto è fatto di poche parole, ti rispondo con uno smile ed un sorriso, “Indossa l’abitino nero quello a rete sui fianchi Jessica, no lingerie baby”, “ Come desidera il mio padrone”.
Alle 20.00 in punto sensuale esci di casa ondeggiando sulle tue decoltè con tacco a spillo, un filo di trucco ed il tuo rossetto più accattivante rosso come la passione che ci avvolge, stretta nell’abito con il quale ti ho chiesto di uscire, sorridente e con lo sguardo pieno della tua inconfondibile carica erotica entri in auto e subito senza dire nulla le nostre lingue si concedono il primo saluto, la tua bocca dalle labbra cosi morbide ed avvolgenti. “Sei ogni giorno più bella e raggiante Jessica…” “Forse è anche merito tuo Wolf…”. Raggiugiamo un elegante ristorante in periferia, con un immenso curato giardino, al centro del patio diversi tavoli elegantemente apparecchiati, diversi commensali già si godono la serata, coppi distinte, gruppi di amici. “Aspetta Jessica dobbiamo far capire chi siamo”, ti sussurro all’orecchio mentre ti metto il collare con la scritta SLUT e lo aggancio alla catenella, e così come fossi un domatore che entra in scena con la sua fiera agguerrita. Sguardi sgranati ci accolgono mentre percorriamo lentamente lo stretto corridoio che ci porta al nostro tavolo, io cammino avanti portando il guinzaglio appoggiato sulla mia spalla e tu legata dietro di me con il tuo sorriso malizioso fissando negli occhi tutte le “scandalizzate signore per bene” che con senso di disprezzo assistono al nostro ingresso scalciando sotto i tavoli i loro partner rapiti e sicuramente eccitati da questa visione inconsueta.
Prendiamo posto al nostro tavolo e notiamo che siamo oggetto del brusio di tutto il ristorante compresi i camerieri, sei assolutamente eccitata da tutto questo mai nelle più tue fervide fantasie e trasgressioni mentali avresti immaginato di vivere queste forti esperienze. Il tuo vestitino accollato sul davanti dietro ha un taglio a V vertiginoso tanto che appena ti siedi il solco del tuo culo esce fuori, sei seduta spalle alla sala cosi tutti possono ammirarti. Osservo l’umanità variegata del locale, le signore quasi tutte sono disgustate dal nostro show anche se noto qualcuna che ci guarda ti guarda con occhi di eccitazione, forse vorrebbe essere li al tuo posto. La cena scorre normalmente degustiamo alcuni piatti, giochiamo con gli sguardi, lussuriosa lecchi le mie dita intinte di salsa simulando una fellatio, sei nel massimo del tuo splendore erotico, ti senti eccitata, bagnata con tutti quegli sguardi addosso e sorridi e ammicchi a tutti i presenti provocando gelosie isteriche in molte delle signore.
“Ti è piaciuta la cena Jessica?”, “Si Wolf tutto molto buono e sono cosi eccitata”, “Che ne dici di terminarla con il dolce?”, “Sono piena Wolf ti prego per me no”, “Ma cosa hai capito”, ti dico tra il serio ed il faceto, ed alzando un po' il tono della mia voce così tutti i presenti possano sentire bene, tirando la catenella verso di me, “Adesso vai sotto il tavolo e mi fai un pompino Puttana”.
Il tuo sguardo si accende di lussuria, i tuoi capezzoli stringono nell’abitino, il tuo sesso già messo a dura prova per tutta la serata annega subito nei tuoi umori, ti alzi dalla sedia ti guardi intorno, tutti ti osservano ti pieghi lentamente a quattro zampe e gattonando vieni sotto il tavolo. Zippp fa eco il suono della mia zip che lentamente apri, accarezzi con il viso il mio sesso, ne senti il profumo di maschio eccitato, accarezzi le mie gambe, apri il mio slip lo tiri fuori masturbandomi lentamente, ancora sulle tue guance ti lasci accarezzare dal mio glande bollente e duro e poi rumorosa dopo avermi leccato e insalivato per bene inizi a succhiarmi il cazzo. Sollevo la tovaglia cosi tutti possono ammirare la mia Troia mentre inginocchiata sotto il tavolo, le sue mani appoggiate sulle mie cosce i mie pantaloni e gli slip alle caviglie rumorosamente con note di lussuria affonda la sua bocca fino a sfiorarsi le tonsille sul mio cazzo. Molte signore per bene vanno via inveendoci contro mentre i loro mariti restano a gustarsi lo spettacolo. Poco dopo un gruppo di circa 10 persone tra camerieri, cuochi e commensali è intorno a noi con i membri di fuori mentre si masturbano selvaggiamente e tu senti il suono di queste mani eccitate che tambureggiano lungo le loro aste. “Vengoooooo”, grugnisco come un maiale mentre tu ti blocchi con il mio glande in bocca ad occhi sbarrati deglutendo tutto il mio piacere per poi prendere aria e lasciare che rivoli di sperma scivolino lungo le tue labbra, poi sempre a quattro zampe esci da sotto il tavolo, osservi questi maschi che si masturbano per te in tuo onore, mi guardi con occhi da cerbiatta vogliosa, “Ti prego Padrone….”, un mio cenno del capo in segno di assenso, mi sorridi, fai segno ai maschi di avvicinarsi, inizi a masturbarli ed a concedere la tua bocca… BUKKAKE per la Puttana……… a turno riversano il loro piacere sul tuo viso, nella tua bocca, sul tuo abito che da nero adesso è a chiazze biancastre, uno alla volta godendoti ….
Per mano usciamo ridendo dal locale mentre tutti estasiati ci guardano correre via, e prima di entrare nella mia auto ci baciamo oscenamente nel parcheggio davanti ad alcune mogli furiose per come hanno concluso la cena……
Bip Bip Bip, suona la tua sveglia, apri gli occhi in un bagno di sudore e non solo, per un attimo sei ancora nel limbo di Morfeo poi realizzi è stato un sogno….e sfiorandoti con le dita senti di essere bagnata all’inverosimile e ti masturbi oscena ricordando il sogno da cui ti sei appena svegliata.
“Wolf ho fatto un sogno pazzesco, poi ti racconto tutto ma solo se stasera mi porti fuori a cena”, ricevo poco dopo un tuo messaggio.
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