Posso offrile un caffè? 3

di
genere
trio

“Ti sei dimenticata di me Wolf? Non ti va di prendere più il caffè in mia compagnia?”, in effetti erano diversi giorni che non ti scrivevo o chiamavo un po' oberato dagli impegni ma soprattutto perché avevo in mente di farti una sorpresa, magari rischiando qualcosa, perché si sa quando si intraprendono strade nuove il rischio di uscire dal seminato dalla cosi detta confort zone e sempre altissimo, ma del resto come si dice chi non risica non rosica e alzare il livello di complicità e trasgressione serve anche a creare un livello di complicità ed un legame sempre più stretto.
“Hai ragione Silvia perdonami, ma non solo a parole ecco vorrei farmi perdonare diversamente se ti va, vorrei farti un invito”, “Hai dei nuovi cioccolatini da farmi provare Wolf?”, “Non farmi scoprire tutte le carte, ti mando un indirizzo puoi raggiugermi li sabato mattina se sei libera?”, “Vedremo mandami l’indirizzo”. Ti invio la posizione che immediatamente controlli, si tratta di un Motel in periferia, uno di quelli dove non ti chiedono i documenti, uno di quelli dove coppie clandestine consumano i loro rapporti fugaci, dove donne mercenarie offrono le proprie prestazioni, la cosa ti sconcerta in un primo momento e quasi ti fa pensare a mandarmi un messaggio di risposta molto forte della serie “Ma per chi mi hai presa….” Poi in realtà senti che la cosa ti eccita che quel gusto del proibito a cui tante volte avevi fatto cenno nei tuoi pensieri più intimi e scabrosi piano piano stava prendendo il sopravvento sulla razionalità e che tutto sommato la tua curiosità su cosa avrei potuto organizzare e ordire di trasgressivo ti convince ad accettare, “D’accordo Wolf mi sono liberata ci sarò”.
Sono seduto sul letto aspettandoti, indosso solo i pantaloni sono a piedi nudi e senza camicia a petto nudo, ho gli occhi chiusi in attesa che tu arrivi. Con un messaggio mi annunci che stai parcheggiando, ti rispondo con il numero della stanza e che se vuoi puoi entrare dal retro del Motel, nessuno ti chiederà nulla. Bussi alla porta, mi alzo e vengo ad aprirla. Il tuo sorriso malizioso e la prima cosa che incrociano i miei occhi, “Ciao Silvia ti aspettavo”, “Ciao Wolf eccomi qui, certo mi aspettavo una suite cmq va bene lo stesso”, appena entri ti aiuto a togliere il trench e ti accarezzo il collo sollevando i tuoi morbidi capelli, due baci sulle guance come vecchi amici lasciando che le nostre labbra si sfiorino, “mmm sei sempre audace vero Wolf?”, “non dirmi che la mia audacia non ti piaccia, se così fosse non saresti qui oggi”, “hai ragione ma dimmi a cosa devo questo invito in questa location inusuale rispetto ai nostri primi incontri?”, “Volevo stare più comodo tutto qui”, Ti giro intorno fermandomi dietro di te, ti accarezzo e le mie mani salgono lungo il tuo bacino fino a stringere i tuoi seni sopra la camicetta mentre ti bacio il colo, “Sei particolarmente focoso oggi Wolf mmmm”, mi dici sensuale danzando lenta con il tuo bacino contro il mio, “E li? Cosa stai combinando cosa bolle in pentola?”, mi chiedi indicando con le dita la scrivania posta nell’angolo della stanza notando il fornellino elettrico scalda bevande con sopra un pentolino, “Nulla Silvia non badare al pentolino, anzi adesso facciamo un gioco”, da un sacchetto posto su di una poltroncina tiro fuori un foulard da donna, rosso, di seta, lo faccio scivolare lungo il tuo viso accarezzandolo, “che intenzioni hai Wolf?”, “Ti fidi di me Silvia?”, “Per nulla ahhaha”, mentre sorridiamo alla tua battuta ti bendo e tu mi lasci fare, “Adesso vorrei accentuare gli altri tuoi sensi visto che non hai più la vista Silvia”, ti affidi completamente a me e lasci che ti spogli lentamente, ogni volta che ti tolgo un capo accarezzo e bacio il tuo corpo, senti i brividi lungo la schiena e quelle folate di calore partire dal cervelletto e spandersi lungo tutta la colonna vertebrale, non sapere da dove i miei sensuali attacchi di piacere arriveranno ti creano una sensazione di forte eccitazione, i primi campanelli di piacevole allarme sono i tuoi capezzoli che subito come fossero punte di diamante si irrigidiscono provocandoti quel piacevole dolore, li mordo leggermente, gemi accarezzando la mia testa, mordicchio i tuoi seni generosi ti sfilo gli slip accarezzando la tua curata peluria, massaggio il monte di venere provocando quello sconquasso nel tuo basso ventre che allaga il tuo sesso, lo sento tra le dita mentre ti masturbo leggermente facendo schiudere le tue grandi labbra per accoglierle. Ti guido verso il letto aiutandoti ad agiarti su di esso, resti li immobile bendata come una novella Paolina Borghese nella celebre scultura, mi spoglio completamente mettendomi dietro di te, senti la mia eccitazione accarezzare il tuo sedere, possente e bollente riscaldare le tue carni, le mie mani stringono il tuo corpo ti accarezzo baciandoti il collo e le spalle nude, inalando il tuo profumo di Femmina. A tastoni accarezzando la mia gamba raggiungi il mio sesso, lo accarezzi, lo stringi e lentamente inizi a masturbarmi poggiandolo sulle tue cosce. Tendo sott’occhio il pentolino e quando noto la spia colorarsi di verde mi defilo da te, “Mi abbandoni Wolf? vai via da me?”, “Come potrei Silvia aspetta torno subito”, senti i mie passi felpati senti che sto macchinando qualcosa, aguzzi l’udito non potendo vedermi, senti profumo di cioccolato nell’aria, sorridi immaginando o cercando di capire cosa io stia combinando. Pochi minuti dopo torno da te questa volta sono in ginocchio sul letto, ti accarezzo con una mano il ventre, mi piego e ti bacio intrecciando la mia lingua con la tua, che buon sapore le tue labbra cosi sottili e dolci, e poi da una piccola saccapoche lascio scivolare un filo di cioccolato sulle tue labbra, “Sei un pazzo Wolf”, mi dici mentre apri la bocca tirando fuori la lingua cosi posso fartela scivolare sopra, poi mi piego leccando la tua lingua, “Allora ti piace Silvia? Ho avuto la ricetta per questo intruglio particolare da un maestro del cioccolato”, “Buonooooo”, mi dici leccandoti le labbra, poi continuo lasciando che adesso il filo scorra lungo il tuo petto una linea che non si interrompe sino ai tuoi seni, gioco disegnando cerchi intorno alle aureole dei tuoi capezzoli, li riempio completamente, poi mi abbasso e lecco tutto sapientemente, lentamente, sento il tuo respiro leggero, il tuo ansimare, le tue mani che stringono le lenzuola, scivolo con la bocca tra le tue gambe, annuso il tuo sesso, accarezzo le grandi labbra con le mie, spingo la lingua nel loro mezzo, sento il tuo sesso bagnato ed il tuo clitoride ingrossarsi e bagnarsi, lecco, succhio, bacio accarezzando i tuoi seni stringendoli, strizzandoli, gemi a voce alta adesso, senti le scosse del piacere correre lungo il tuo corpo, la tua pelle incartapecorirsi , bendata, nuda, sul letto di un motel, eccitata, bagnata, ti senti oscena, vuoi esserlo, ti senti troia, vuoi esserlo adesso per questi minuti interminabili di piacere fino al tuo grande improvviso voluto orgasmo che fa sollevare il tuo bacino chiudere le tue gambe quasi a soffocarmi e strozzarmi.
Mi sollevo ti guardo mentre sei ancora in preda agli spasmi del piacere, sei sempre stesa cosi avvicino il mio cazzo duro al tuo viso, sul glande lascio scivolare un po' di cioccolato e te lo posiziono sulle labbra, lo lecchi, apri la bocca lasci che io con un movimento del bacino lo spinga ancora un po' dentro di te, ti sento, sento la tua lingua accarezzarmi il sesso, è vellutata e morbida, accarezzo il tuo viso, accarezzo ancora i tuoi seni, prendo il mio cellulare tu non te ne accorgi e mando un messaggio, “Ok adesso”. Alcuni minuti dopo mentre tu sei intenta con una stupenda fellatio dalla porta entra la mia segretaria, aveva curiosa e maliziosa com’è notato qualcosa di strano nel mio ufficio e ti aveva incrociato l’ultima volta nell’androne del palazzo, aveva capito che non eri una cliente e avendo con lei un rapporto molto confidenziale con discrezione e malizia mi aveva chiesto di te, cosi ma solo perché mi fido completamente di lei le avevo raccontato tutto. Jessica è una bella donna 50enne, alta dalle forme giunoniche con un’ indole innata per il sesso e la sottomissione e pronta al piacere, timida a primo impatto ma un vulcano di passione e lussuria.
“Voglio scoparti ora Silvia”, ti sussurro all’orecchio leccandotelo, cosi mi sposto lascio che tu mi poggi delicatamente la pianta dei piedi sul petto, li bacio e lecco le caviglie mentre con la mano prendo il mio sesso ed accarezzo le tue grandi labbra, gemi ai sussulti della tua vagina, ti mordi il labbro mentre faccio scivolare con una leggera pressione del bacino il mio membro dentro di te. Intanto Jessica si è completamente spogliata si eccita alla visione del nostro amplesso, si tocca ed aspetta un mio cenno per avvicinarsi. Lo so sto correndo un rischio potresti non gradire la mia sorpresa saffica per te, potresti alzarti urlarmi contro rivestirti ed andare via è complicato e rischioso giocare in questo modo potrebbero subentrare orgoglio e gelosie ma io amo il pericolo e non c’è nulla di più pericoloso ed affascinante di tutto questo.
Stai godendo del mio lento e deciso incedere dentro di te, amo la paradisiaca sensazione delle pareti vaginali, bollenti e bagnate che si chiudono a ventosa intorno al mio membro, mi eccita vedere il fallo uscire luccicante dei tuoi umori e lento rientrare e sparire, godo nel vedere le smorfie di piacere del tuo viso, le tue mani che si strizzano i seni che sbattono sul petto, i muscoli delle tue cosce che si muovono la tua voce raffinata che impreca piacere, faccio un cenno a Jessica che in silenzio in disparte si toccava, si avvicina e dolcemente poggia le sue labbra sulle tue. Hai un sobbalzo come svegliata da un piacevole sogno ti togli la benda velocemente, “Ciao Silvia piacere sono Jessica”, ti dice lei in tono rassicurante mentre io inizio a scoparti più velocemente, “Ma tu Wooolfff cosa chi lei… mmmm siiiii stonzzz.” , mi fermo lasciando il mio pene dentro di te muovendo lentamente il bacino in senso circolare per accarezzare tutti filamenti nervosi del tuo sesso, “Lei è Jessica Silvia la mia segretaria, era curiosa di conoscerti ti aveva vista, vi eravate incrociate, le ho detto di noi, per lei non ho segreti è la mia segretaria e la mia sub, se non vuoi le dico di andare via, pensavo di farti una sorpresa ho percepito la tua curiosità per lo stesso tuo sesso, le tue fantasie saffiche ed ho pensato che…”, non mi rispondi anche perché con la lingua Jessica ha iniziato ad accarezzarti le labbra, labbra che tu hai timidamente schiuso all’inizio lasciando che si intrufolasse nella tua bocca, all’inizio timidamente hai risposto al suo audace bacio poi questo si è trasformato in un languido passionale intreccio delle vostre lingue, per la prima volta nella tua vita stai baciando una donna mentre io riprendo a scoparti ancora più infoiato ed eccitato di prima. Lei si gira posizionandosi carponi su di te, lecca il tuo clitoride ed il mio membro, sensazioni nuove e diverse per te, in primo piano vedi il suo sesso bagnato, pieno dei suoi profumi, hai un attimo di titubanza e ti vengono in mette tutte quelle volte che hai avuto pensieri saffici pensieri diversi, orgasmo dopo orgasmo senti la tua mente perdersi nel piacevole baratro della lussuria, li in quella stanza di un anonimo Motel di periferia, e poi ci provi, prima sfiori con la punta del naso il suo sesso sentendo il suo gemito di piacere, poi la punta curiosa della tua lingua lo assaggia, una sensazione diversa fino a quando eccitata e curiosa inizi un cunnilingus con lei con il suo sesso accogliente.
“Vengooooo siiisi”, non posso resistere oltre a tutto questo, una scena degna di un grande maestro dell’erotismo dove io sono solo la comparsa, e tu l’assoluta protagonista del piacere, vengo copioso abbonante svuotando la mente ed il corpo dentro di te, che urlando raccolta in un nuovo potente orgasmo ricevi il mio piacere che ti schizza sulle pareti e ti riempie il corpo mentre lei eccitata ti viene sul viso bagnandoti dei suoi umori le labbra e la bocca leccandoti avidamente.
Seduto sulla poltrona vi osservo mentre giocate come due vecchie amiche avvinghiandovi come una forbice sfrusciando i vostri sessi bagnati toccandovi, baciandovi escludendomi per alcuni minuti dal vostro universo di piacere relegato con piacere a voyeur, e poi mi chiami, “Wolf che fai li tutto solo vieni a giocare con noi”…
scritto il
2024-10-05
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