Una vita di sottomissione
di
Juliana49
genere
dominazione
Credo che da sempre ho avuto un lato di sottomissione,
Ora che ci penso
Già dal asilo i miei compagni mi sottomettevano
Juliana fai la pecora fai il cane
io belavo abbaiava a 4 zampe
loro ridevano .
Io ne ero contenta,
crescendo alle elementari mi ordinava o di fare i loro compiti, di dargli la merenda.
Ero sempre disponibile.
Quello che cambia totalmente la mia vita da sottomessa,
Sucede ad una festa di compleanno,di un compagno di classe,
era alla terza media.
Quando Marco mi ordina di seguirlo.
Come una cagnolina lo seguo.
Mi porta nel bagno
lui era il bullo della classe,tutti lo temevano compresa io.
Non avevo ancora sviluppato avevo un corpo acerbo
non avevo seno non avevo un punto vita, avevo in cambio un bel viso.
Marco era invece il ragazzo più disederato dalle ragazze della scuola.
Non comprendevo cosa voleva da me,
Lui chiede a chiave e si spoglia nudo.
Rimango paralizzata aveva il cazzo dritto.
lo fissavo senza dire nulla
PRENDILO IN MANO MI INTIMA A VOCE ALTA.
cerco di aprire la porta
lui mi prende dai capelli
PRENDILO IN MANO
mi guardava fisso nei occhi
per la prima volta ho il coraggio di ribellarmi,,
gli do uno schiaffo in faccia gridando NOOOO
lui per tutta risposta mi da un ceffone che mi fa traballare
il volto mi brucia,
me ne dà un'altro all altra guancia
sta per darmene un'altro,
Gli prendo il cazzo in mano dicendo te lo ho preso,
Lui mi accarezza il viso,
fammi una sega
non sapevo cosa intendeva
Scoppia a ridere non dirmi che non lo hai mai fatto.
Timidamente dico no
Dai quel coglione di Umberto non te lo ha mai messo in mano?
Dico di no con la testa.
Umberto era il mio fidanzatino anche lui vittima dei suoi amici.
Anche lui era alla festa,
Come tutti aveva paura di lui.
Avevo il suo cazzo in mano
lo inizia a muovermi tenendomi il polso,
Cosi devi fare ok
mi lascia e inizio a segarlo,
Sei brava impari in fretta,
Vedrai che ti insegnerò tante altre cose,
Almeno vi baciate?
Dico un timido si,
fammi vedere come baci,
davo casti baci sulle labra,
Tutto qui
mi prende il volto,
appogia le labra
la sua lingua forza a ,mi strinse la mascella e così soschiudo la bocca,
Lui entra come un serpente e la muoveva
Questo è un bacio,
Ma tii insegnerò tutto,
CRETINA ORA BACIA IL CAZZO
mi ritrago mi arriva un'altro ceffone che mi mise a sedere sulla tazza,
Mi prese per i capelli
baciami il cazzo se non ne vuoi un'altro,
Quello che mi sorprese era l'umido che sentivo tra le cosce,
Cosi inizio a dare bacette sulla cappella,
CONTINUA A SEGARE E BACIARLO
Mentre eseguo quello richiesto
istintivamente con l'altra mano mi stavo accarezzando la patatina,
Quando se ne accorse
me lo spinse in gola trattenendomi
Cercavo di sottrarmi avevo connotati di rigetto lacrime ai occhi,
Lui non sprecare una goccia che ti prendo a schiaffi,
allenta la presa
tengo la cappella SERRATA TRA LE LABRA,
inizia ad eruttare,
il mio primo pompino si concluse con un ingoio,
si riveste,
avevo la bocca
ricolma di sborra,
INGOIAAA
chiusi la bocca e la riapro mostrandola vuota,
Brava la mia cagnolina
Domani dopo scuola vieni al parco col il cornuto,
Non fare stronzate intesi.
Non sapevo se piangere o essere felice,
non saprei descriverti le emozioni che ho provato quel giorno.
Ritorno alla festa Umberto non mi parlava non mi chiede nulla,
Questo mi diete fastidio,
almeno chiedermi come mi sentivo cazzo.
gli dieti un casto bacio sulle labra e gli dico andiamo via,
Nel uscire Marco ferma Umberto
così baci la tua ragazza sfigato?
baciarla come si deve,
Juliana fa vedere al coglione come si bacia,
Cosi io e Umberto ci diamo il primo vero bacio,
Avevo ancora il sapore della sborra in bocca di Marco,
un coro di schermo si alza
VIVA I SPOSI
Rossi di vergogna c'è ne andiamo
tra le lacrime,ci sentivamo umiliati,
la cosa strana che ho notato che Umberto aveva un erezzioni,
quella sera tra noi cambio tutto.
Marco dopo quella festa
prese il suo dominio su di me
non c'era giorno che non non gli facevo una sega,
mi porta con Umberto nella sua comitiva,
ben presto divento la sega amici,
Con la scusa di fare un giro in motorino lì segavo,
solo a Marco lo succhio
Umberto subiva per amore
Poi un giorno mi lascia,
non sopportava più le umiliazioni che subiva nella comitiva.
Cosi mi ritrovo sola,
Senza un legame affettivo.
Marco era ora il mio punto di riferimento.
Con lui perdo la mia verginita,
Questo comporta che i altri della comitiva facevo pompini ,
Mentre marco ormai mi scopava giornalmente.
Il fondo lo tocco quando Marco,
Mi chiede di accompagnarlo per ritirare il motorino dal meccanico.
Quando arriviamo comprendo da subbito la mia presenza.
Il meccanico un uomo banale di 50 anni con aria da porco,
Mi squadra dalla testa ai piedi.
Poi dice a Marco sicuro che non mi mettete nei casini?
Tranquillo rispose Marco,
se fa i capricci con due ceffoni ben assetati,vedrai che collabora.
Non comprendo o faccio finta di non capire.
Marco mi guarda
Salda il conto,non mi deludere
parte senza neanche salutarmi.
Il meccanico mi prende dal polso
dice ai operai di non disturbarlo
mi porta nel suo ufficio chiude a chiave.
Ho le lacrime ai occhi
la prego mi lasci andare
lui per tutta risposta mi molla un ceffone che mi fa cadere sul divano
Marco mi ha detto tutto di te so che sei una troia e godi ad essere percorsa.
Effettivamente ero un lago tra le gambe,
Ero eccita da quel porco bavoso,
Quando mise una mano tra le cosce
la ritrae che era zuppa,
con un sorriso mi accarezza il volto
vedo che non ti dispiace la situazione,
Mi prese per il collo con due mani
sollevando da terra e mi adaggia sulla lercia scrivania,
immergendosi tra le cosce lappando come un cane affamato.
Non ci mise molto a farmi venire
Si solleva il viso era intrinto del mio orgasmi,
si cala la tuta mostrando che sveva un pitone tra le gambe,
Questo mi intimorisce,
Quello di marco confronto a quello del meccanico era un salsiccia.
mi penetrata prima con un dito poi due arrivando s metterne 4.
Bene vedo che sei bella elastica
Con un sorriso mi dice ora sei pronta,
spennellare quel pitone tra le mie grandi labra,
fanno fatica ad inglobare quel fungo,
Mi son sentita sverginata una seconda volta
sentivo il suo cazzo faticare ad aprirsi la strada,
MMM SEI STRETTA
ma vedrai che te la allargo per bene.
Con un colpo secco me lo mette tutto
lasciandomi senza fiato,
Lo ritrarre e lo infila tutto di colpo
mi scappa un urlo
che nel officina si sarà sentito.
tenendomi dalle caviglie col le gambe larghe mi scopa con vigore,
Ormai urlavo i miei multeplici orgasmi
Mi martella con violenza,
Mi strizza i capezzoli mi sputava in faccia
più mi umilia a e più godevo
anche lui arriva al capolinea
lo sfilla il primo schizzo mi colpisce sotto il mento
i altri cadono sui seni sul ventre e sull monte di venere..
mi porge il cazzo dicendo luccidalo
Inizio a leccalo
riprende consistenza
Lo sbatte sul volto
mi gira a ppogiata col ventre sulla scrivania
uro no noo ti prego
me lo rimette in ficami tira su dal tavolo tenendomi dai copelli
mi sussurra stai tranquilla oggi non te lo metto nel culo
Un giorno me lo chiederai.
mi scopa con più venenza
godo godo godo
questa volta dura molto prima di riempirmi la fica.
Sono tutta indolensita
mi rivesto ed esco barcollando
Lui Juliana la mancia non la dai ai operai?
scappo via di corsa.
continua
Ora che ci penso
Già dal asilo i miei compagni mi sottomettevano
Juliana fai la pecora fai il cane
io belavo abbaiava a 4 zampe
loro ridevano .
Io ne ero contenta,
crescendo alle elementari mi ordinava o di fare i loro compiti, di dargli la merenda.
Ero sempre disponibile.
Quello che cambia totalmente la mia vita da sottomessa,
Sucede ad una festa di compleanno,di un compagno di classe,
era alla terza media.
Quando Marco mi ordina di seguirlo.
Come una cagnolina lo seguo.
Mi porta nel bagno
lui era il bullo della classe,tutti lo temevano compresa io.
Non avevo ancora sviluppato avevo un corpo acerbo
non avevo seno non avevo un punto vita, avevo in cambio un bel viso.
Marco era invece il ragazzo più disederato dalle ragazze della scuola.
Non comprendevo cosa voleva da me,
Lui chiede a chiave e si spoglia nudo.
Rimango paralizzata aveva il cazzo dritto.
lo fissavo senza dire nulla
PRENDILO IN MANO MI INTIMA A VOCE ALTA.
cerco di aprire la porta
lui mi prende dai capelli
PRENDILO IN MANO
mi guardava fisso nei occhi
per la prima volta ho il coraggio di ribellarmi,,
gli do uno schiaffo in faccia gridando NOOOO
lui per tutta risposta mi da un ceffone che mi fa traballare
il volto mi brucia,
me ne dà un'altro all altra guancia
sta per darmene un'altro,
Gli prendo il cazzo in mano dicendo te lo ho preso,
Lui mi accarezza il viso,
fammi una sega
non sapevo cosa intendeva
Scoppia a ridere non dirmi che non lo hai mai fatto.
Timidamente dico no
Dai quel coglione di Umberto non te lo ha mai messo in mano?
Dico di no con la testa.
Umberto era il mio fidanzatino anche lui vittima dei suoi amici.
Anche lui era alla festa,
Come tutti aveva paura di lui.
Avevo il suo cazzo in mano
lo inizia a muovermi tenendomi il polso,
Cosi devi fare ok
mi lascia e inizio a segarlo,
Sei brava impari in fretta,
Vedrai che ti insegnerò tante altre cose,
Almeno vi baciate?
Dico un timido si,
fammi vedere come baci,
davo casti baci sulle labra,
Tutto qui
mi prende il volto,
appogia le labra
la sua lingua forza a ,mi strinse la mascella e così soschiudo la bocca,
Lui entra come un serpente e la muoveva
Questo è un bacio,
Ma tii insegnerò tutto,
CRETINA ORA BACIA IL CAZZO
mi ritrago mi arriva un'altro ceffone che mi mise a sedere sulla tazza,
Mi prese per i capelli
baciami il cazzo se non ne vuoi un'altro,
Quello che mi sorprese era l'umido che sentivo tra le cosce,
Cosi inizio a dare bacette sulla cappella,
CONTINUA A SEGARE E BACIARLO
Mentre eseguo quello richiesto
istintivamente con l'altra mano mi stavo accarezzando la patatina,
Quando se ne accorse
me lo spinse in gola trattenendomi
Cercavo di sottrarmi avevo connotati di rigetto lacrime ai occhi,
Lui non sprecare una goccia che ti prendo a schiaffi,
allenta la presa
tengo la cappella SERRATA TRA LE LABRA,
inizia ad eruttare,
il mio primo pompino si concluse con un ingoio,
si riveste,
avevo la bocca
ricolma di sborra,
INGOIAAA
chiusi la bocca e la riapro mostrandola vuota,
Brava la mia cagnolina
Domani dopo scuola vieni al parco col il cornuto,
Non fare stronzate intesi.
Non sapevo se piangere o essere felice,
non saprei descriverti le emozioni che ho provato quel giorno.
Ritorno alla festa Umberto non mi parlava non mi chiede nulla,
Questo mi diete fastidio,
almeno chiedermi come mi sentivo cazzo.
gli dieti un casto bacio sulle labra e gli dico andiamo via,
Nel uscire Marco ferma Umberto
così baci la tua ragazza sfigato?
baciarla come si deve,
Juliana fa vedere al coglione come si bacia,
Cosi io e Umberto ci diamo il primo vero bacio,
Avevo ancora il sapore della sborra in bocca di Marco,
un coro di schermo si alza
VIVA I SPOSI
Rossi di vergogna c'è ne andiamo
tra le lacrime,ci sentivamo umiliati,
la cosa strana che ho notato che Umberto aveva un erezzioni,
quella sera tra noi cambio tutto.
Marco dopo quella festa
prese il suo dominio su di me
non c'era giorno che non non gli facevo una sega,
mi porta con Umberto nella sua comitiva,
ben presto divento la sega amici,
Con la scusa di fare un giro in motorino lì segavo,
solo a Marco lo succhio
Umberto subiva per amore
Poi un giorno mi lascia,
non sopportava più le umiliazioni che subiva nella comitiva.
Cosi mi ritrovo sola,
Senza un legame affettivo.
Marco era ora il mio punto di riferimento.
Con lui perdo la mia verginita,
Questo comporta che i altri della comitiva facevo pompini ,
Mentre marco ormai mi scopava giornalmente.
Il fondo lo tocco quando Marco,
Mi chiede di accompagnarlo per ritirare il motorino dal meccanico.
Quando arriviamo comprendo da subbito la mia presenza.
Il meccanico un uomo banale di 50 anni con aria da porco,
Mi squadra dalla testa ai piedi.
Poi dice a Marco sicuro che non mi mettete nei casini?
Tranquillo rispose Marco,
se fa i capricci con due ceffoni ben assetati,vedrai che collabora.
Non comprendo o faccio finta di non capire.
Marco mi guarda
Salda il conto,non mi deludere
parte senza neanche salutarmi.
Il meccanico mi prende dal polso
dice ai operai di non disturbarlo
mi porta nel suo ufficio chiude a chiave.
Ho le lacrime ai occhi
la prego mi lasci andare
lui per tutta risposta mi molla un ceffone che mi fa cadere sul divano
Marco mi ha detto tutto di te so che sei una troia e godi ad essere percorsa.
Effettivamente ero un lago tra le gambe,
Ero eccita da quel porco bavoso,
Quando mise una mano tra le cosce
la ritrae che era zuppa,
con un sorriso mi accarezza il volto
vedo che non ti dispiace la situazione,
Mi prese per il collo con due mani
sollevando da terra e mi adaggia sulla lercia scrivania,
immergendosi tra le cosce lappando come un cane affamato.
Non ci mise molto a farmi venire
Si solleva il viso era intrinto del mio orgasmi,
si cala la tuta mostrando che sveva un pitone tra le gambe,
Questo mi intimorisce,
Quello di marco confronto a quello del meccanico era un salsiccia.
mi penetrata prima con un dito poi due arrivando s metterne 4.
Bene vedo che sei bella elastica
Con un sorriso mi dice ora sei pronta,
spennellare quel pitone tra le mie grandi labra,
fanno fatica ad inglobare quel fungo,
Mi son sentita sverginata una seconda volta
sentivo il suo cazzo faticare ad aprirsi la strada,
MMM SEI STRETTA
ma vedrai che te la allargo per bene.
Con un colpo secco me lo mette tutto
lasciandomi senza fiato,
Lo ritrarre e lo infila tutto di colpo
mi scappa un urlo
che nel officina si sarà sentito.
tenendomi dalle caviglie col le gambe larghe mi scopa con vigore,
Ormai urlavo i miei multeplici orgasmi
Mi martella con violenza,
Mi strizza i capezzoli mi sputava in faccia
più mi umilia a e più godevo
anche lui arriva al capolinea
lo sfilla il primo schizzo mi colpisce sotto il mento
i altri cadono sui seni sul ventre e sull monte di venere..
mi porge il cazzo dicendo luccidalo
Inizio a leccalo
riprende consistenza
Lo sbatte sul volto
mi gira a ppogiata col ventre sulla scrivania
uro no noo ti prego
me lo rimette in ficami tira su dal tavolo tenendomi dai copelli
mi sussurra stai tranquilla oggi non te lo metto nel culo
Un giorno me lo chiederai.
mi scopa con più venenza
godo godo godo
questa volta dura molto prima di riempirmi la fica.
Sono tutta indolensita
mi rivesto ed esco barcollando
Lui Juliana la mancia non la dai ai operai?
scappo via di corsa.
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