Il posto migliore per dormire? La figa di mamma.

di
genere
incesti

Non so se è successo a qualche altro, mamma mi racconta che prendevo sonno dopo aver succhiato latte dal suo seno, altrimenti restavo sveglio, tanto che come crescevo comunque dovevo succhiare il seno anche se di latte non ne usciva più. Papà non era
d'accordo con questo sistema, mi racconta sempre mamma, perché voleva essere lui a succhiare i capezzoli. Mi dice che comunque lei ne godeva, si sentiva gratificata dalla
voglia che avevamo io e papà a succhiare il suo seno. In seguito ho preso un altro vizio, quello di dormire con la testa posata sulla sua pancia. Papà sempre più contrariato era costretto a subire le posizioni di mamma che naturalmente era portata
a favorire i miei istinti naturali. L'ultimo passo l'ho fatto quando ho posato la testa sulla figa, quel batuffolo di peli mi faceva da cuscino, era la posizione migliore per
poter dormire. In quel caso, mi racconta sempre mamma, che papà si è incazzato di brutto. Avevano trovato la soluzione, quando io dormivo, di darsi piacere in modo diverso. Questo vizio mi è rimasto nel tempo, secondo me è la posizione migliore per dormire dove l'appoggio collabora fattivamente perché le gambe devono essere leggermente divaricate. Da piccoli si è sopraffatti dal sono, man mano che si cresce
però si cominciano ad apprezzare gli umori, gli odori emessi naturalmente dalla figa, ed allora diventa difficile dormire, si è portati ad assaporare con i sensi quegli
inebrianti afrori. Ormai avevo un'età, papà quasi non mi parlava più perché ero il
preferito dalla mamma, siamo entrati in competizione, chi arrivava prima prendeva il
posto migliore. Chi perdeva doveva trovare altre soluzioni, quando ero io lo sconfitto,
succedeva spesso, mettevo volutamente la testa tra le gambe di papà, proprio vicino al
cazzo che capitava davanti alla mia bocca. Eravamo entrati in un conflitto sessuale che
ci dava una carica erotica non indifferente, i nostri orgasmi erano quasi tutti causati dall'intervento della bocca con lingua annessa. Eravamo concatenati ormai, coordinati
nei movimenti, tanto che avevamo imparato a gestire gli orgasmi per averli tutti allo stesso momento. La figa di mamma era un pozzo di desiderio, spesso entravamo io e papà insieme, ed i nostri cazzi erano di rispettabili dimensioni. Papà ha dovuto far isolare
acusticamente la camera per coprire le urla di godimento di mamma. Veramente in quei momenti avremmo urlato tutti per esprimere il nostro piacere al mondo intero. Papà si
riteneva soddisfatto in questo modo dopo tutte le privazioni a cui era stato costretto nella mia infanzia, mamma ancora di più fermamente convinta di aver agito per il bene
della famiglia. Ora sono marito e padre, il nostro bambino dorme nella culla dopo essersi nutrito dai seni della mamma, la testa la metto sempre sulla figa, non più quella di mamma ma quella di mia moglie. Anche qui a volte entriamo in competizione perché è lei che vuole dormire sul mio cazzo. Abbiamo trovato la soluzione ci alterniamo.
scritto il
2024-08-26
5 . 9 K
visite
4 7
voti
valutazione
4.1
il tuo voto
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.