Domenica pomeriggio -- 1

di
genere
etero

Sono Roberto, 43 anni, sposato con Marina di un anno più giovane di me, ormai da vent’anni. Abbiamo due figlie una di 17 anni ed una di 13. Domenica scorsa sul divano di casa io e mia moglie mentre prendevamo il caffè abbiamo cominciato a chiacchierare e a ricordare.
- Marina pensi che Sara sia ancora vergine o abbia già avuto rapporti con il ragazzo con cui esce da un po’di tempo. Te lo chiedo perché so che tra te e lei c’è molta confidenza.

- E vero che c’è molta confidenza, ma tu pensi che venga a raccontarmi se ha avuto rapporti sessuali e tanto meno se è ancora vergine. Certo che nella sua borsa ho visto dei preservativi per cui penso abbia già fatto.

- Lo ribadisco… La mia è solo una curiosità. Penso sia normale che ragazzi della loro età abbiano già avuto rapporti sessuali…

- Marina mi torna alla mente, con tanta nostalgia la nostra storia. … Te la ricordi…

- Come si fa a non ricordarla… l’ho ancora molto bene impressa nella mia mente…. Tu non sapevo neanche chi fossi ed eri l’ultimo ragazzo con il quale pensavo mi sarei messa assieme. Ero entrata nel gruppo di amici che tu frequentavi al bar del paese solo perché Anna la mia amica era completamente persa per Giulio. Ne era innamorata pazza e voleva a tutti costi mettersi con lui. Non voleva entrare nel vostro gruppo da sola perciò mi ha convita a venire anch’io.

- Ah…. Graziee – dico ridacchiando – e me lo dici solo adesso dopo vent’anni.

- Ma dai… certamente te ne eri accorto….

- Beh inizialmente si… Accidenti che brutta fine hanno fatto Anna e Giulio. Lei tanto innamorata di lui lo ha lasciato per un altro dopo 5 anni di matrimonio affidando a lui il figlio che hanno avuto….

- Veramente una brutta fine…. Di te mi sono innamorata man mano…… Vedevo lo sguardo con cui mi osservavi…. la tua gentilezza nei miei confronti…. le tue attenzioni, ma soprattutto ho cominciato ad apprezzare il tuo carattere: dolce, solare, affettuoso ma nello stesso tempo determinato…. Così quando quella sera mi hai invitata ad uscire sola con te speravo tanto tu mi chiedessi di diventare la tua ragazza…

- Cosa che ho fatto…. E quando mi hai detto di SI mi sembrava di toccare il cielo con un dito…. Ti confesso mi aspettavo un secco NO…

- Ahahahhha ….. forse te lo meritavi….

- Oggi sei cattiva con me…..

- Dai …. Ti eri accorto anche tu che il mio atteggiamento nei tuoi confronti era cambiato…. Ricordo ancora il primo bacio…. Non mi ero mai innamorata di nessuno e soprattutto non avevo mai baciato nessuno sulle labbra…

- Me ne sono accorto sai…..

- Vabbè c’è sempre una prima volta… però ho imparato in fretta
- Beh questo lo riconosco….

- Baciarmi con te mi sembrava la cosa più al mondo… Quando hai accarezzato con la tua lingua le mie labbra… le hai schiuse…. Hai cercato la mia lingua e le nostre salive si sono scambiate mi è sembrata una delle cose più belle ed eccitanti che avessi provato.

- Esagerata….

- Veramente… credimi

- Così quando sentivo le tue mani accarezzare il mio corpo e il mio seno ancorché sopra i vestiti mentre notavo il tuo bozzo crescere nei pantaloni. Quando poi abbracciandomi lo spingevi contro di me mi sembrava di impazzire per il piacere che provavo. E’ vero: ero pudica ma mica insensibile

- Posso proprio immaginarlo. Anche a me piaceva tenerti stretta e gustare il tuo seno contro il mio petto, il calore del tuo corpo ed il tuo profumo eccitante.

- Marina ricordi la nostra prima volta?

- Certo che la ricordo… come si fa a dimenticarla… per me è stata meravigliosa… non sai quanto la desideravo.

- Erano ormai quasi due mesi che eravamo assieme…. Fin li solo baci e carezze come ti dicevo prima. Solo una volta tu avevi infilato la mano sotto la mia felpa per accarezzarmi il seno e stuzzicare i miei capezzoli che sono immediatamente così duri da sembrare di marmo. Sentivo la tua lingua nella mia mia bocca mentre lo facevi. Non ce la facevo più a resistere così ho cominciato ad accarezzare il tuo membro durissimo.

- Lo immagino…

- Era un sabato pomeriggio di inizio estate…

- Accidenti ti ricordi anche il giorno…..

- Se vuoi ti dico anche l’ora. E’ un ricordo che non potrò mai rimuovere dalla mia mente.

- Tu mi avevi proposto di fare un giro al fiume che scorreva non lontano dal nostro paese con il tuo scooter. Non so come mai ma quel giorno non avevo voglia di mettermi i pantaloni, pertanto mi sono messa la gonna jeans abbastanza corta e la camicetta a quadretti bianchi e rossi. Non avevo pensato che per salire dietro sullo scooter avrei dovuto alzare tutta la gonna. Una volta dietro te ho messo le mie mani attorno alla tua vita per tenermi stretta e le mie gambe nude, ricordi non avevo le calze, accanto alle tue gambe. Tu avevi dei pantaloncini e una maglietta. Era bellissimo sentirti così vicino con le nostre gambe che si sfioravano. Il guaio è che in quella posizione la mia passerina pigiava sulla tua schiena e a quel contatto ha cominciato a bagnarsi subito creando una chiazza tale che sembrava avessi fatto la pipi.

(continua)
scritto il
2024-09-26
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