Sara e Alerto - parte 1
di
Enry-55
genere
etero
E’ una calda domenica mattina di giugno. Sono seduta sul mio letto gambe incrociate con un pigiama a pantaloncini corti ed una canotta. Ho in braccio Mattia, il mio bimbo di tre mesi che piange in quanto ha fame. Alzo la canotta e le porgo il mio seno. La sua boccuccia prende tra le labbra il mio capezzolo e succhia il suo latte. Alberto, il mio compagno, guarda sorridendo la scena del nostro bimbo che succhia il latte e ci riprende con il suo cellulare. Gli dico: “Cosa stai facendo?”. Mi risponde: “Vi sto filmando… siete così teneri. Quando in futuro rivedremo queste immagini ci ritorneranno alla mente questi momenti stupendi”. Gli dico scherzando: “Non fuggire … io lo allatto… poi per il ruttino spetta a te”. “Immaginavo lo facessi fare a me”. Fatto fare il ruttino al bimbo e deposto nella sua culla, Alberto sì è buttato nel letto dicendo: “Adesso tocca a me!!!”. Mi ha tolto la canotta e ha preso tra le labbra il capezzolo dal quale Mattia prima succhiava il latte. Scherzando gli ho detto: “Cosa fai!!! Rubi il cibo al tuo bambino???” Mi ha risposto: “Tranquilla!!! Voglio solo assaggiare quanto è buono il tuo latte… E’ buonissimo… sa tutto di te!!!”. Gi ho detto: “Come sei carino!!!”. Prendendo tra le dita l’altro capezzolo ha fatto uscire del latte: Ha portato le dita con sopra il latte alle mie labbra e mi ha detto: “Assaggialo anche te….”. Con la lingua ho raccolto le gocce del mio latte che stavano sulle sue dita. “Buono… ma sai.. io preferisci sentirlo nella tua bocca”. Così facendo ho avvicinato le mie labbra alle sue cercando la sua lingua che prontamente si è messa a giocare con la mia mentre lui mi stringeva a se. I baci che ci stiamo diventano sempre più intensi e piacevoli. Le nostre mani percorrono i nostri corpi. La mia si ferma sui suoi boxer dove avverto il suo membro duro e voglioso. Infilo innanzitutto la mano nei boxer per accarezzarlo poi desiderosa di gustare il suo membro li sfilo. Stessa cosa fa lui con me. Mi sfila i pantaloncini del pigiama e le mutandine ritrovandoci nudi nel letto con Mattia che dorme tranquillo e sereno nella sua culla. La voglia in me è tantissima. Ho notato che in questo periodo in cui sto allattando ho molta più voglia del solito. Salgo sopra di lui offrendo la mia patatina alla sua bocca ed alla sua lingua mentre io mi chino ad accarezzare il suo membro. Sento la sua mano che comincia ad accarezzare i miei glutei per poi scivolare nel solco a stimolare il mio buchetto. Io comincio a baciare e leccare i suoi testicoli già gonfi per passare alla sua asta. Sento il suo dito che massaggia il mio clitoride provocandomi un immenso piacere mentre la mia lingua accarezza il suo glande soffermandosi sul punto in cui esce il suo sperma e sul suo filetto. Mentre passa la sua lingua tra le mie labbra spingendola dentro di me come fosse un cazzetto io prendo in bocca il suo membro e comincio a spompinarlo con la bocca mentre la mia lingua continua a giocare e stuzzicare con il suo glande. Entrambi stiamo godendo del piacere reciproco che ci stiamo dando. A un certo punto sento Alberto irrigidirsi e tutto mentre mi dice: “Amore che bello… sto per venire”. Con la mia bocca ho accelerato i movimenti. Un primo ed un secondo getto mi sono arrivati direttamente in gola mentre il resto del suo sperma mi ha riempito tutta la bocca. Una volta ingoiato il suo seme gli ho detto. “Vedo che avevi molta voglia… non smettevi più di eiaculare sperma”. Lui mi ha risposto: “Amore è colpa tua… sei tu che mi ecciti così” Non volevo che del suo nettare andasse sciupato qualcosa perciò con la lingua ho pulito il suo membro in ogni angolo affinché niente andasse disperso. Entrambi esausti ci siamo stesi nel letto ancora nudi e ci siamo abbracciati teneramente. Lui ha cominciato a passare la sua lingua dietro il lobo del mio orecchio arrivando poi a mordicchiarlo dolcemente. Sempre stretti l’uno all’altra mi ha sussurrato nell’orecchio: “Amore stare stretto a te è sempre fantastico. Amo il calore del tuo corpo, il tuo profumo, la tua pelle morbida e vellutata, il tuo sedere tondo e morbido… mi fai impazzire.” A me invece fa molto impazzire il dolce soffio caldo ai lobi delle orecchie e sul collo. Mi eccitano tantissimo. I miei capezzoli schiacciati contro il suo petto avevano lasciato tracce sul suo petto. Con la lingua ho raccolto il mio latte, ho accarezzato i suoi capezzoli, li ho mordicchiati teneramente. So che a lui piace moltissimo. Sono poi scesa a baciare sempre il suo petto, stuzzicare con la lingua il suo ombelico, baciare ed accarezzare i suoi fianchi. Il suo membro così facendo aveva ripreso vigore. Lo desideravo tutto dentro di me. Ho preso ancora io l’iniziativa mettendomi a cavalcioni sopra di lui. Inarcando il mio bacino ho diretto il suo membro verso l’ingresso della mia vagina facendolo entrare tutto. Lui mettendo le mani sul mio sedere mi ha a aiutato nei miei movimenti. Abbiamo raggiunto ancora assieme il massimo del piacere con lui che mi ha riempita ancora una volta del suo sperma caldo. “Meno male che ho ripreso a prendere la pillola se no oggi mi avresti ingravidata ancora” gli ho detto
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