La mia prima volta con Anna
di
Enry-55
genere
prime esperienze
Mi chiamo Luca ed ho 22 anni e frequento la facoltà di giurisprudenza in una grande città. Abitando in un paese della provincia, al fine di non fare una quantità di chilometri avanti e indietro tutti giorni per frequentare le lezioni, avevo la necessità di trasferirmi a vivere in città a vivere non lontano dall’ateneo. Purtroppo i costi di una camera in città sono proibitivi e i miei genitori attualmente non possono accollarsi anche questo costo.
L’occasione opportuna è avvenuta qualche giorno fa: mia mamma dopo aver parlato con una sua amica d’infanzia che da sposata è andata a vivere in città mi ha detto che aveva trovato una soluzione per me. Anna, questo è il nome della donna che anch’io ho già avuto l’occasione di conoscere, è rimasta vedova tre anni fa essendo il marito deceduto per un infortunio sul lavoro e la figlia, più grande di me, da poco tempo è andata a convivere con il suo fidanzato. Di fatto si è liberata la stanza della figlia che mi avrebbe messo a disposizione ad un modico valore. Anna è stata felice di accettare la proposta concordata con mia mamma in quanto, dopo che la figlia ha lasciato la casa, la sera si sente parecchia sola. Gli fa piacere sapere che c’è qualcun altro in casa vicino a lei su quale i far riferimento in caso di bisogno.
L’appartamento, non immenso, è situato in un condominio di 10 piani che si trova tra la periferia ed il centro della città. La camera non è immensa ma accogliente: di fatto è quanto ho bisogno.
Arrivato ad abitare nella nuova casa, Anna mi ha chiesto se riuscivo a non essere soltanto un “ospite”, ma condividere con lei anche alcuni momenti della vita casalinga. Tra queste mie condivisioni rientra la sua richiesta di poter cenare con lei alla sera: questo la fa sentire meno sola. A dire il vero anche a me piace trovarmi a tavola alla sera con qualcuno con cui chiacchierare e confrontarmi su vari argomenti. Dalle nostre chiacchierate ho potuto notare quanto Anna su parecchi argomenti fosse preparata ed informata.
Le porte interne della casa non hanno serrature, compresa quella del bagno. Anna mi ha detto che non ce n’è mai stato bisogno in quanto in famiglia tutti hanno sempre avuto rispetto dell’altro.
Anna, pur non essendo giovanissima in quanto ha 50 anni, è una donna piacevole come carattere, sempre serena e sorridente e ben curata fisicamente. Lavora come commessa in un negozio di abbigliamento ed ha come giorni di riposo la domenica ed il lunedì. La domenica di fatto stiamo poco assieme in quanto appena posso né approfitto per passare i Weekend a casa mia, mentre il lunedì è il giorno di gran movimento in quanto per far le pulizie rivolta la casa da cima in fondo.
Un lunedì del mese di aprile Anna mi chiede se posso aiutarla. Deve fare il cambio dei vestiti nel guardaroba, ossia passare i vestiti primaverili ed estivi che sono conservati nel reparto superiore dell’armadio in camera sua al reparto sottostante e viceversa. Anche quel giorno, come spesso avviene, Anna in casa veste una vestaglietta non molto lunga che la fa sentire in libertà. Una volta salita sulla scala i miei occhi non possono fare altro che ammirare le sue gambe che, non nonostante la sua età, tutte depilate, sono ancora toniche ed attraenti. Mentre si muoveva nel prendere e togliere i vestiti vedevo inoltre il movimento del suo culetto bello tondo. Devo ammettere che la cosa mi ha fatto un certo effetto e il mio amichetto in mezzo alle gambe ha avuto la sua giusta reazione.
Come dicevo prima le porte interne di casa non hanno serrature. Un tardo pomeriggio, convinto che Anna fosse nella sua camera, apro la porta del bagno e entro. Con mia enorme sorpresa vedo Anna all’interno del box doccia, che ha i vetri trasparenti, completamente nuda mentre si insapona. In effetti da fuori della porta non ho sentito il rumore dell’acqua della doccia scorrere altrimenti non sarei entrato. Sono rimasto incantato. Non mi è finora mai capitato di vedere una donna completamente nuda davanti a me. I miei rapporti con le ragazze fin ora si erano limitati a qualche bacio e a qualche toccata anche intima, ma sempre comunque almeno parzialmente vestiti. Sessualmente sono ancora vergine.
Accortasi della mia presenza Anna invece di mostrarmi la schiena cercando di nascondersi, come pensavo, si è girata verso di me mostrando tutto il suo coprpo. Ho potuto ammirare il suo bel seno non enorme ma ancora bello sodo e il boschetto di peli che ricopre il suo pube. Rosso dalla vergogna sono uscito dal bagno lasciando Anna nella sua intimità a gustarsi la doccia. Il mio membro, diventato di marmo non riuscivo più contenerlo. Arrivato in camera ho cominciato a masturbarmi a più non posso riversando tutto il mio sperma sul pavimento.
Alla sera a cena ho chiesto scusa ad Anna per il mio ingresso in bagno mentre faceva la doccia, dicendole che non mi ero accorto che già ci stava lei. Mi aspettavo una forte reazione invece niente. Mi ha chiesto quale esperienza sessuale avessi avuto finora con una ragazza. Gli ho risposto: “poco o niente… mi vergogno a dirlo ma sono ancora vergine”. Anna mi ha detto di averne avuta la sensazione dal mio sguardo incantato nel guardare il suo corpo come se fosse quasi una rarità. In effetti, le ho detto, è la prima occasione che mi capita di vedere una donna completamente nuda davanti a me. “Almeno ti sono piaciuta?” mi ha chiesto Anna. “Moltissimo” le ho risposto. “Sei ancora una donna fantastica da desiderare. Non capisco perché non hai trovato un altro uomo con cui vivere dopo la sua morte”: Lei mi ha risposto: “Vedi nella vita non c’è solo il sesso ed il piacere, ma ci sono anche i sentimenti. Io e mio marito eravamo molto uniti e ci amavamo. E’ difficile trovare chi lo sostituisca quando hai vissuto un rapporto così forte. Quando facevamo all’amore esprimevamo l’uno all’altra tutto l’amore ed il sentimento che provavamo lasciandoci tutte le volte completamente soddisfatti.” “Quindi tu finora non hai mai fatto sesso con nessuna ragazza?” mi ha chiesto. Abbassando gli occhi vergognandomi un po’ gli ho risposto “No, non c’è mai stata occasione,” Quella sera la nostra conversazione sul quell’argomento è finita lì anche se dalla mia mente non potevo togliere la fantastica visione di avere vista completamente nuda.
E’ passato qualche giorno. Sono già in pigiama nella mia camera seduto sul mio letto a leggere con la porta chiusa come tutte le sere. Vedo illuminarsi il cellulare. Solitamente alla sera quando vado a letto per non disturbare metto il cellulare in silenzioso. E’ un messaggio di Anna che mi chiede se posso raggiungerla nella sua camera. Il mio primo pensiero è quello che non stia bene. Mai nessuna richiesta del genere mi è stata fatta da quando risiedo qui. Entro nella camera e vedo semisdraiata sul letto Anna che indossa soltanto l’intimo che poco nasconde del suo corpo. Il reggiseno ben modella le sue tette mettendo in evidenza i suoi capezzoli già turgidi mentre le mutandine a fatica contengono la peluria del suo pube. Il mio membro è durissimo e sembra voglia uscire dai boxer.
“Stasera voglio essere la tua insegnante…. In questi giorni ho ripensato alla nostra chiacchierata di qualche sera fa. Mi sono chiesta come un giovane della tua età possa ancora essere vergine… io alla tua età era già da anni che facevo sesso e la cosa non mi dispiaceva per niente. Anche mia figlia, che evidentemente assomiglia alla mamma sotto questo ambito, a 16 anni aveva già fatto le sue esperienze e non era più vergine. Quante volte sono stata in ansia quando vedevo un ritardo nel ciclo perché, pur prendendo la pillola, avevo sempre paura fosse rimasta incinta.
“Spogliati rimanendo in boxer e vieni qui nel letto accanto a me. Questa sera voglio essere io la tua insegnante”. Come un bravo allievo ho ubbidito diligentemente ai suoi ordini.
Una volta accanto a lei nel letto mi ha abbraccia stringendomi forte. La mia emozione è enorme nel sentire la sua pelle morbida, calda e profumata accanto a me. Pur avendo cinquant’anni, l’età di mia mamma, è ancora fantastica. L’accarezzo tutta e godo di quell’atteggiamento quasi materno che sta avendo nei miei confronti. Passo le mie mani su tutto il suo corpo scoprendone ogni angolo. Così lei fa nei miei confronti. Le sue labbra hanno cercato le mie che hanno risposto con un timido bacio. “Se ti piaccio davvero come hai detto devi mettere tutta la passione che hai dentro di te nel baciarmi”. Ci baciamo ancora. La sua lingua schiude le mie labbra e comincia a giocare con la mia. Un gioco frenetico sempre più intenso dal quale non riesco a staccarmi. La mia saliva è un tutt’uno con la sua e il mio corpo tutta una fibrillazione.
Mentre ci baciamo la mia mano scende sul suo seno ancora avvolto nel reggiseno. “toglilo” mi sussurra in un orecchio. Non me lo faccio dire due volte. Lo slaccio e davanti a me appare il suo fantastico seno e i suoi due capezzoli turgidi al massimo. Lo accarezzo, poi sfioro i suoi capezzoli. “Baciameli, leccameli tutti, succhiameli…. Si così… che bello… non smettere …. Continua… ora a quell’altro capezzolo… mmmm siii daiii”. Dalle sue frasi mi sto rendendo conto quanto tutto questo le piaccia e la stia facendo godere. Piace anche a me. Mi sembra di essere ritornato un neonato che con avidità cerca il seno della mamma per gustarne il suo latte.”
Anna mi fa stendere supino, si avvicina ai miei boxer, li sfila restando completamente nudo. E’ fantastico… non mi è mai capitato di essere nudo così nelle mani di una donna, mi piace tantissimo. Comincia ad accarezzare il mio membro. Lo strofina su entrambe le guance, poi sul suo seno. Quindi comincia a baciare e leccare tutta la mia asta raggiungendo la punta. La sua lingua l’accarezza tutta. In me il piacere è alle stelle. Prende la mia punta nella sua bocca e mentre fa su e giù con la lingua accarezza il mio glande. E’ fantastico. Metto la mia mano leggermente sulla sua testa ed accarezzo i suoi capelli. Purtroppo non reggo molto. Sento un piacere immenso che non riesco a frenare e gestire. Il mio membro riempie di sperma completamente la sua bocca. Lei accarezzando con la lingua le sue labbra raccoglie sino all’ultima goccia. “Mmm come è buona questa crema…. è migliore di quella di mio marito”. “A me è sempre piaciuto fare pompini anche da ragazza e mio marito gustava tantissimo come glieli facevo. Dall’ultima volta che l’ho fatto con lui non ho preso più in bocca un membro maschile. Un po’ mi mancava. Mi fa piacere avere gustato il tuo anche se devi imparare a durare di più. Però capisco: è l’eccitazione della prima volta”.
Stesa questa volta supina sul letto Anna ho notato, aprendo le gambe, una grossa macchia sulle sue mutandine. Mi è stato facile capire che si era eccitata parecchio al fine di bagnare tutto il suo indumento. Gli ho chiesto se potevo sfilargliele. Lei mi ha risposto: “Non puoi….. devi!!!!”. Sfilate le mutandine davanti ai miei occhi è apparsa una stupenda visione. La sua figa stupenda con il suo boschetto di peluria sul pube resa lucida dai suoi umori.
“Adesso tocca a te…” mi ha detto. “Vieni con le tue labbra sulla mia intimità e comincia ad accarezzarla con la tua lingua”. Ho cominciato a passare la mia lingua tutt’attorno al suo clitoride gonfio come non mai per scendere successivamente alle sue labbra raccogliendo tutto il suo nettare. Man mano lo facevo il suo respiro si faceva sempre più intenso, il suo corpo era tutto una fibrillazione e dalla sua bocca uscivano gemiti di piacere. “Continua non smettere…. E’ toppo bello… quanto mi mancava…. Siii… dai continua…. Entra con la tua lingua nella mia intimità…. Fammela sentire dentro”. Ho continuato fin quando ho sentito il suo piacere all’apice. Le avevo fatto raggiungere un orgasmo.
Mi sono steso sopra di lei. Sono tornato a baciarla. Le nostre lingue hanno cominciato a ricercarsi con una passione inaudita. Entrambi siamo eccitatissimi ed al settimo cielo. “Adesso entra in me e rendimi felice” mi ha detto. Ha preso nelle mani il mio membro e l’ha portato all’ingresso della sua vulva. Dal tanto siamo bagnati è entrato immediatamente. Che gran piacere per me. E’ la prima volta che entro nell’intimità di una donna. Sento le sue pareti vaginali avvolgere il mio membro mentre Anna mi incita a muovermi dentro di lei. Non capisco più niente. Mi sembra di essere in estasi. Purtroppo ancora una volta dopo poco vengo copiosamente dentro di lei non riuscendo a portarla ad un nuovo ’orgasmo.
Siamo stesi sul letto uno accanto all’altra. Lei mi chiede di restare questa notte a dormire con lei. Chiedo ad Anna, mia insegnante, come sono andato. Lei mi dice: “non male… ma devi ancora migliorare…. Non ti preoccupare si impara pian piano ed io sono contenta di essere la tua insegnante in questo frangente”
L’occasione opportuna è avvenuta qualche giorno fa: mia mamma dopo aver parlato con una sua amica d’infanzia che da sposata è andata a vivere in città mi ha detto che aveva trovato una soluzione per me. Anna, questo è il nome della donna che anch’io ho già avuto l’occasione di conoscere, è rimasta vedova tre anni fa essendo il marito deceduto per un infortunio sul lavoro e la figlia, più grande di me, da poco tempo è andata a convivere con il suo fidanzato. Di fatto si è liberata la stanza della figlia che mi avrebbe messo a disposizione ad un modico valore. Anna è stata felice di accettare la proposta concordata con mia mamma in quanto, dopo che la figlia ha lasciato la casa, la sera si sente parecchia sola. Gli fa piacere sapere che c’è qualcun altro in casa vicino a lei su quale i far riferimento in caso di bisogno.
L’appartamento, non immenso, è situato in un condominio di 10 piani che si trova tra la periferia ed il centro della città. La camera non è immensa ma accogliente: di fatto è quanto ho bisogno.
Arrivato ad abitare nella nuova casa, Anna mi ha chiesto se riuscivo a non essere soltanto un “ospite”, ma condividere con lei anche alcuni momenti della vita casalinga. Tra queste mie condivisioni rientra la sua richiesta di poter cenare con lei alla sera: questo la fa sentire meno sola. A dire il vero anche a me piace trovarmi a tavola alla sera con qualcuno con cui chiacchierare e confrontarmi su vari argomenti. Dalle nostre chiacchierate ho potuto notare quanto Anna su parecchi argomenti fosse preparata ed informata.
Le porte interne della casa non hanno serrature, compresa quella del bagno. Anna mi ha detto che non ce n’è mai stato bisogno in quanto in famiglia tutti hanno sempre avuto rispetto dell’altro.
Anna, pur non essendo giovanissima in quanto ha 50 anni, è una donna piacevole come carattere, sempre serena e sorridente e ben curata fisicamente. Lavora come commessa in un negozio di abbigliamento ed ha come giorni di riposo la domenica ed il lunedì. La domenica di fatto stiamo poco assieme in quanto appena posso né approfitto per passare i Weekend a casa mia, mentre il lunedì è il giorno di gran movimento in quanto per far le pulizie rivolta la casa da cima in fondo.
Un lunedì del mese di aprile Anna mi chiede se posso aiutarla. Deve fare il cambio dei vestiti nel guardaroba, ossia passare i vestiti primaverili ed estivi che sono conservati nel reparto superiore dell’armadio in camera sua al reparto sottostante e viceversa. Anche quel giorno, come spesso avviene, Anna in casa veste una vestaglietta non molto lunga che la fa sentire in libertà. Una volta salita sulla scala i miei occhi non possono fare altro che ammirare le sue gambe che, non nonostante la sua età, tutte depilate, sono ancora toniche ed attraenti. Mentre si muoveva nel prendere e togliere i vestiti vedevo inoltre il movimento del suo culetto bello tondo. Devo ammettere che la cosa mi ha fatto un certo effetto e il mio amichetto in mezzo alle gambe ha avuto la sua giusta reazione.
Come dicevo prima le porte interne di casa non hanno serrature. Un tardo pomeriggio, convinto che Anna fosse nella sua camera, apro la porta del bagno e entro. Con mia enorme sorpresa vedo Anna all’interno del box doccia, che ha i vetri trasparenti, completamente nuda mentre si insapona. In effetti da fuori della porta non ho sentito il rumore dell’acqua della doccia scorrere altrimenti non sarei entrato. Sono rimasto incantato. Non mi è finora mai capitato di vedere una donna completamente nuda davanti a me. I miei rapporti con le ragazze fin ora si erano limitati a qualche bacio e a qualche toccata anche intima, ma sempre comunque almeno parzialmente vestiti. Sessualmente sono ancora vergine.
Accortasi della mia presenza Anna invece di mostrarmi la schiena cercando di nascondersi, come pensavo, si è girata verso di me mostrando tutto il suo coprpo. Ho potuto ammirare il suo bel seno non enorme ma ancora bello sodo e il boschetto di peli che ricopre il suo pube. Rosso dalla vergogna sono uscito dal bagno lasciando Anna nella sua intimità a gustarsi la doccia. Il mio membro, diventato di marmo non riuscivo più contenerlo. Arrivato in camera ho cominciato a masturbarmi a più non posso riversando tutto il mio sperma sul pavimento.
Alla sera a cena ho chiesto scusa ad Anna per il mio ingresso in bagno mentre faceva la doccia, dicendole che non mi ero accorto che già ci stava lei. Mi aspettavo una forte reazione invece niente. Mi ha chiesto quale esperienza sessuale avessi avuto finora con una ragazza. Gli ho risposto: “poco o niente… mi vergogno a dirlo ma sono ancora vergine”. Anna mi ha detto di averne avuta la sensazione dal mio sguardo incantato nel guardare il suo corpo come se fosse quasi una rarità. In effetti, le ho detto, è la prima occasione che mi capita di vedere una donna completamente nuda davanti a me. “Almeno ti sono piaciuta?” mi ha chiesto Anna. “Moltissimo” le ho risposto. “Sei ancora una donna fantastica da desiderare. Non capisco perché non hai trovato un altro uomo con cui vivere dopo la sua morte”: Lei mi ha risposto: “Vedi nella vita non c’è solo il sesso ed il piacere, ma ci sono anche i sentimenti. Io e mio marito eravamo molto uniti e ci amavamo. E’ difficile trovare chi lo sostituisca quando hai vissuto un rapporto così forte. Quando facevamo all’amore esprimevamo l’uno all’altra tutto l’amore ed il sentimento che provavamo lasciandoci tutte le volte completamente soddisfatti.” “Quindi tu finora non hai mai fatto sesso con nessuna ragazza?” mi ha chiesto. Abbassando gli occhi vergognandomi un po’ gli ho risposto “No, non c’è mai stata occasione,” Quella sera la nostra conversazione sul quell’argomento è finita lì anche se dalla mia mente non potevo togliere la fantastica visione di avere vista completamente nuda.
E’ passato qualche giorno. Sono già in pigiama nella mia camera seduto sul mio letto a leggere con la porta chiusa come tutte le sere. Vedo illuminarsi il cellulare. Solitamente alla sera quando vado a letto per non disturbare metto il cellulare in silenzioso. E’ un messaggio di Anna che mi chiede se posso raggiungerla nella sua camera. Il mio primo pensiero è quello che non stia bene. Mai nessuna richiesta del genere mi è stata fatta da quando risiedo qui. Entro nella camera e vedo semisdraiata sul letto Anna che indossa soltanto l’intimo che poco nasconde del suo corpo. Il reggiseno ben modella le sue tette mettendo in evidenza i suoi capezzoli già turgidi mentre le mutandine a fatica contengono la peluria del suo pube. Il mio membro è durissimo e sembra voglia uscire dai boxer.
“Stasera voglio essere la tua insegnante…. In questi giorni ho ripensato alla nostra chiacchierata di qualche sera fa. Mi sono chiesta come un giovane della tua età possa ancora essere vergine… io alla tua età era già da anni che facevo sesso e la cosa non mi dispiaceva per niente. Anche mia figlia, che evidentemente assomiglia alla mamma sotto questo ambito, a 16 anni aveva già fatto le sue esperienze e non era più vergine. Quante volte sono stata in ansia quando vedevo un ritardo nel ciclo perché, pur prendendo la pillola, avevo sempre paura fosse rimasta incinta.
“Spogliati rimanendo in boxer e vieni qui nel letto accanto a me. Questa sera voglio essere io la tua insegnante”. Come un bravo allievo ho ubbidito diligentemente ai suoi ordini.
Una volta accanto a lei nel letto mi ha abbraccia stringendomi forte. La mia emozione è enorme nel sentire la sua pelle morbida, calda e profumata accanto a me. Pur avendo cinquant’anni, l’età di mia mamma, è ancora fantastica. L’accarezzo tutta e godo di quell’atteggiamento quasi materno che sta avendo nei miei confronti. Passo le mie mani su tutto il suo corpo scoprendone ogni angolo. Così lei fa nei miei confronti. Le sue labbra hanno cercato le mie che hanno risposto con un timido bacio. “Se ti piaccio davvero come hai detto devi mettere tutta la passione che hai dentro di te nel baciarmi”. Ci baciamo ancora. La sua lingua schiude le mie labbra e comincia a giocare con la mia. Un gioco frenetico sempre più intenso dal quale non riesco a staccarmi. La mia saliva è un tutt’uno con la sua e il mio corpo tutta una fibrillazione.
Mentre ci baciamo la mia mano scende sul suo seno ancora avvolto nel reggiseno. “toglilo” mi sussurra in un orecchio. Non me lo faccio dire due volte. Lo slaccio e davanti a me appare il suo fantastico seno e i suoi due capezzoli turgidi al massimo. Lo accarezzo, poi sfioro i suoi capezzoli. “Baciameli, leccameli tutti, succhiameli…. Si così… che bello… non smettere …. Continua… ora a quell’altro capezzolo… mmmm siii daiii”. Dalle sue frasi mi sto rendendo conto quanto tutto questo le piaccia e la stia facendo godere. Piace anche a me. Mi sembra di essere ritornato un neonato che con avidità cerca il seno della mamma per gustarne il suo latte.”
Anna mi fa stendere supino, si avvicina ai miei boxer, li sfila restando completamente nudo. E’ fantastico… non mi è mai capitato di essere nudo così nelle mani di una donna, mi piace tantissimo. Comincia ad accarezzare il mio membro. Lo strofina su entrambe le guance, poi sul suo seno. Quindi comincia a baciare e leccare tutta la mia asta raggiungendo la punta. La sua lingua l’accarezza tutta. In me il piacere è alle stelle. Prende la mia punta nella sua bocca e mentre fa su e giù con la lingua accarezza il mio glande. E’ fantastico. Metto la mia mano leggermente sulla sua testa ed accarezzo i suoi capelli. Purtroppo non reggo molto. Sento un piacere immenso che non riesco a frenare e gestire. Il mio membro riempie di sperma completamente la sua bocca. Lei accarezzando con la lingua le sue labbra raccoglie sino all’ultima goccia. “Mmm come è buona questa crema…. è migliore di quella di mio marito”. “A me è sempre piaciuto fare pompini anche da ragazza e mio marito gustava tantissimo come glieli facevo. Dall’ultima volta che l’ho fatto con lui non ho preso più in bocca un membro maschile. Un po’ mi mancava. Mi fa piacere avere gustato il tuo anche se devi imparare a durare di più. Però capisco: è l’eccitazione della prima volta”.
Stesa questa volta supina sul letto Anna ho notato, aprendo le gambe, una grossa macchia sulle sue mutandine. Mi è stato facile capire che si era eccitata parecchio al fine di bagnare tutto il suo indumento. Gli ho chiesto se potevo sfilargliele. Lei mi ha risposto: “Non puoi….. devi!!!!”. Sfilate le mutandine davanti ai miei occhi è apparsa una stupenda visione. La sua figa stupenda con il suo boschetto di peluria sul pube resa lucida dai suoi umori.
“Adesso tocca a te…” mi ha detto. “Vieni con le tue labbra sulla mia intimità e comincia ad accarezzarla con la tua lingua”. Ho cominciato a passare la mia lingua tutt’attorno al suo clitoride gonfio come non mai per scendere successivamente alle sue labbra raccogliendo tutto il suo nettare. Man mano lo facevo il suo respiro si faceva sempre più intenso, il suo corpo era tutto una fibrillazione e dalla sua bocca uscivano gemiti di piacere. “Continua non smettere…. E’ toppo bello… quanto mi mancava…. Siii… dai continua…. Entra con la tua lingua nella mia intimità…. Fammela sentire dentro”. Ho continuato fin quando ho sentito il suo piacere all’apice. Le avevo fatto raggiungere un orgasmo.
Mi sono steso sopra di lei. Sono tornato a baciarla. Le nostre lingue hanno cominciato a ricercarsi con una passione inaudita. Entrambi siamo eccitatissimi ed al settimo cielo. “Adesso entra in me e rendimi felice” mi ha detto. Ha preso nelle mani il mio membro e l’ha portato all’ingresso della sua vulva. Dal tanto siamo bagnati è entrato immediatamente. Che gran piacere per me. E’ la prima volta che entro nell’intimità di una donna. Sento le sue pareti vaginali avvolgere il mio membro mentre Anna mi incita a muovermi dentro di lei. Non capisco più niente. Mi sembra di essere in estasi. Purtroppo ancora una volta dopo poco vengo copiosamente dentro di lei non riuscendo a portarla ad un nuovo ’orgasmo.
Siamo stesi sul letto uno accanto all’altra. Lei mi chiede di restare questa notte a dormire con lei. Chiedo ad Anna, mia insegnante, come sono andato. Lei mi dice: “non male… ma devi ancora migliorare…. Non ti preoccupare si impara pian piano ed io sono contenta di essere la tua insegnante in questo frangente”
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