Anna: la mia amante
di
Enry-55
genere
etero
Sono passati una ventina di giorni da quando ho avuto la mia esperienza con Anna. In questi giorni non abbiamo più avuto occasione di tornare sull’argomento. Sto preparando un esame universitario per me un po’ ostico che mi sta impegnando tantissimo. Sono abbastanza stanco e teso. Solitamente il sabato e la domenica li passo a casa con i miei genitori. Questo weekend ho detto loro che non sarei andato in quanto volevo dedicarmi totalmente allo studio.
Anna, sempre molto attenta, si è accorta del mio stato d’animo cercando di sollevarmi il più possibile il morale. La sua vicinanza è più di quella di una semplice affittuaria. Nei miei confronti si sta comportando con atteggiamento che va dal materno a quello di una compagna di vita. La cosa mi fa più che mai piacere. Non mi sono mai innamorato seriamente di una ragazza: più volte mi sono chiesto se il sentimento che sto provando per lei è semplice attenzione e riconoscenza o è amore.
Oggi, domenica pomeriggio, mi sono chiuso in camera seduto alla scrivania con il libro davanti agli occhi. Nonostante abbia riletto queste pagine più volte il loro contenuto non riesce a rimanere nella mia mente. Forse perché i miei pensieri oggi sono rivolto ad altro. Guardo dalla finestra della camera il sole che illumina la giornata. Quanto avrei voglia ora di correre in un prato mano nella mano con Anna e poi stenderci abbracciati sull’erba fresca a baciarci e a coccolarci. Via da me questi pensieri se no non studio più.
Sento aprire la porta della stanza. E’ Anna che entra con un piatto in mano sul quale c’è una fetta di torta. “Tieni, assaggiala, dimmi se ti piace… L’ho fatta apposta per te… So quanto sei goloso di dolci… Vedendoti così teso ed impegnato ho pensato potesse farti piacere. Visto che non riesci a gustare altro soddisfa almeno il palato”. L’ho guardata teneramente negli occhi mentre le dicevo: “Grazie… come sempre sei molto attenta e fantastica”. Dietro di me, mentre mangiavo la fetta di torta, Anna ha cominciato a massaggiarmi il collo per poi passare alle spalle. Un senso di piacere ha percorso tutto il mio corpo ed il mio membro si è risvegliato cominciando ad indurirsi.
Anna, prendendomi per mano, mi ha detto: “Vieni… hai bisogno di staccare… rilassarti un po’… pensare a qualcosa di diverso rispetto allo studio. Poi vedrai che riuscirai meglio tutto quanto stai leggendo”. Mi ha preso per mano. Io come un bimbo mi sono alzato dalla sedia e l’ho seguita. Siamo andati nella sua stanza. Mi ha abbracciato stretta. Gustavo tutto il suo profumo e quelle braccia che mi tenevano stretta a lei. Sentivo il suo respiro ed il battito del suo cuore. Le sue mani accarezzavano il mio viso e i miei capelli, mentre le mie percorrevano tutta la sua schiena. Le nostre labbra si sono unite. Ho sentito la sua lingua schiudere le mie e cercare la mia lingua. Le due lingue hanno cominciato a giocare e a danzare sempre con maggiore intensità e passione. Mi piaceva gustarla tutta mentre le nostre salive si fondevano ed il piacere andava crescendo in me.
Ha sollevato la mia maglia togliendomela completamente. Adesso le sue mani accarezzavano il mio petto e le sue labbra lo baciavano. Ha cominciato a baciare i miei capezzoli e con i suoi denti a mordicchiarli. Ho provato un senso di grande piacere. Il mio membro adesso era durissimo e voglioso, tanto da far fatica a contenerlo nei boxer. Ho tolto la casacca della tuta che indossava Anna. Era senza reggiseno. Le sue tette mi sono apparse in tutta la loro bellezza con i capezzoli ormai ritti e turgidi. Li ho accarezzati, baciati, accarezzati con la mia lingua e succhiati. Guardando Anna negli occhi notavo il piacere che stava provando in quel momento. Ero felice di farglielo provare.
Le sue mani sono scese a slacciare i miei pantaloni che si sono subito afflosciati a terra. Stessa cosa ho fatto nei suoi confronti facendo scivolare i pantaloni della sua tuta. Siamo rimasti io in boxer e lei con le mutandine.
Avviati verso il suo letto ci siamo stesi uno accanto all’altra abbiamo baciandoci in ogni angolo del nostro corpo mentre le nostre mani accarezzavano la pelle morbida e calda dell’altro ed il mio membro duro, ancora nei boxer, strusciava sul corpo di Anna. Era una sensazione meravigliosa. Sarei rimasto li’ un’eternità a gustare la tenerezza di quel momento.
Anna, abbassandomi i boxer, mi ha detto. “Poverino… penso sia ora di liberarlo”. Tolti i boxer ha cominciato con vera maestria ad accarezzarlo. Sentire la sua lingua sui miei testicoli e sulla mia asta rigida ha aumentato il mio senso di piacere. Prima di prenderlo completamente nella sua bocca ha leccato tutto il mio glande soffermandosi sul mio filetto e sul buchetto dal quale esce il mio sperma. Ero al settimo cielo. Ho cercato di resistere il mio possibile fintanto con uno spruzzo potente al quale sono seguiti altri fiotti ho riempito la bocca di Anna. Mentre ingoiava totalmente il mio sperma mi ha detto sorridendo: “complimenti…. Vedo che sei migliorato… hai resistito di più questa volta…. Sei davvero un bravo allievo”.
Questa volta ho tolto io ad Anna le mutandine ormai tutte umide per via dei suoi umori. Mi piace tantissimo vedere la sua intimità pelosa e curata resa lucida dai suoi liquidi. Il clitoride gonfio sembrava un piccolo palloncino da tanto era gonfio. Mi è venuto d’istinto accarezzarlo con la mia lingua e prenderlo tra le mie labbra massaggiandolo tutto. Sono poi sceso con la lingua ad accarezzare le sue labbra. Quanto è buono il suo sapore. Con le dita ho allargato le sue labbra spingendo totalmente la mia lingua dentro di lei. Man mano la muovevo sentivo il suo corpo fremere, il suo respiro farsi sempre più affannoso e dalla sua bocca uscire mugolii e frasi invitanti. ”Continua…. che bello… non smettere… siiii…. Dai….. ancora…. “
Spostandomi in parte Anna è venuta cavalcioni sopra di me e, alzando il suo bacino, ha indirizzato il mio membro verso la sua vulva, facendolo entrare tutto. Che bello stare dentro di lei e sentirla muoversi sul mio membro. Alzando la mia schiena l’ho abbracciata tutta e mentre lei si muoveva ho cominciato ad accarezzarla e a baciare i suoi seni e mordere i suoi capezzoli.
Sono arrivato all’orgasmo poco prima di lei riempiendola tutta con il mio sperma.
Esausti ci siamo sdraiati uno affianco all’altra. Anna mi ha detto: “Bravo… vedo che hai migliorato sia nella qualità che nella durata… sono contento di te”. In quel momento non vedevo più Anna solamente come mia insegnante bensì come mia amante. Mi sentivo completamente preso da lei.
Non è passato molto tempo che Anna muovendosi nel letto mi ha mostrato il suo lato b dal quale potevo ammirare sia il suo buchetto che la sua bellissima intimità lucida e vogliosa.
“Ho ancora voglia di te” mi ha detto… “Prendimi da dietro e scopami con tutta la forza che hai”. Il mio membro era ancora bello eretto. Posizionato dietro di lei l’ho presa per i fianchi infilando il mio membro ancora una volta dentro di lei. Ho cominciato muovermi con colpi decisi e profondi. I miei testicoli ad ogni colpo toccavano il suo corpo. Anna emetteva dei gemiti di piacere immensi. Dai fianchi ho portato le mani sui suoi seni accarezzandoli tutti e stuzzicando i suoi capezzoli mentre la stantuffavo. Adoro il seno di Anna. Ho continuato, cercando di resistere il più possibile, fintanto che Anna non ha raggiunto il suo orgasmo. Ancora una volta l’ho riempita con il mio sperma.
Rivolgendosi a me Anna mi ha detto. “sei stato bravissimo… Ogni giorno che passa stai diventando per me più importante…. Tante volte mi sono detta che la cosa è impossibile ma oggi ne ho avuta la netta sensazione netta: mi sono innamorata di te”. Gli ho risposto: “Anch’io vivo la stessa tua sensazione: provo nei tuoi confronti qualcosa di intenso che posso chiamare amore”
Siamo diventati amanti. Esausti sempre nudi abbracciati, ci siamo addormentati l’uno al fianco all’altra.
Anna, sempre molto attenta, si è accorta del mio stato d’animo cercando di sollevarmi il più possibile il morale. La sua vicinanza è più di quella di una semplice affittuaria. Nei miei confronti si sta comportando con atteggiamento che va dal materno a quello di una compagna di vita. La cosa mi fa più che mai piacere. Non mi sono mai innamorato seriamente di una ragazza: più volte mi sono chiesto se il sentimento che sto provando per lei è semplice attenzione e riconoscenza o è amore.
Oggi, domenica pomeriggio, mi sono chiuso in camera seduto alla scrivania con il libro davanti agli occhi. Nonostante abbia riletto queste pagine più volte il loro contenuto non riesce a rimanere nella mia mente. Forse perché i miei pensieri oggi sono rivolto ad altro. Guardo dalla finestra della camera il sole che illumina la giornata. Quanto avrei voglia ora di correre in un prato mano nella mano con Anna e poi stenderci abbracciati sull’erba fresca a baciarci e a coccolarci. Via da me questi pensieri se no non studio più.
Sento aprire la porta della stanza. E’ Anna che entra con un piatto in mano sul quale c’è una fetta di torta. “Tieni, assaggiala, dimmi se ti piace… L’ho fatta apposta per te… So quanto sei goloso di dolci… Vedendoti così teso ed impegnato ho pensato potesse farti piacere. Visto che non riesci a gustare altro soddisfa almeno il palato”. L’ho guardata teneramente negli occhi mentre le dicevo: “Grazie… come sempre sei molto attenta e fantastica”. Dietro di me, mentre mangiavo la fetta di torta, Anna ha cominciato a massaggiarmi il collo per poi passare alle spalle. Un senso di piacere ha percorso tutto il mio corpo ed il mio membro si è risvegliato cominciando ad indurirsi.
Anna, prendendomi per mano, mi ha detto: “Vieni… hai bisogno di staccare… rilassarti un po’… pensare a qualcosa di diverso rispetto allo studio. Poi vedrai che riuscirai meglio tutto quanto stai leggendo”. Mi ha preso per mano. Io come un bimbo mi sono alzato dalla sedia e l’ho seguita. Siamo andati nella sua stanza. Mi ha abbracciato stretta. Gustavo tutto il suo profumo e quelle braccia che mi tenevano stretta a lei. Sentivo il suo respiro ed il battito del suo cuore. Le sue mani accarezzavano il mio viso e i miei capelli, mentre le mie percorrevano tutta la sua schiena. Le nostre labbra si sono unite. Ho sentito la sua lingua schiudere le mie e cercare la mia lingua. Le due lingue hanno cominciato a giocare e a danzare sempre con maggiore intensità e passione. Mi piaceva gustarla tutta mentre le nostre salive si fondevano ed il piacere andava crescendo in me.
Ha sollevato la mia maglia togliendomela completamente. Adesso le sue mani accarezzavano il mio petto e le sue labbra lo baciavano. Ha cominciato a baciare i miei capezzoli e con i suoi denti a mordicchiarli. Ho provato un senso di grande piacere. Il mio membro adesso era durissimo e voglioso, tanto da far fatica a contenerlo nei boxer. Ho tolto la casacca della tuta che indossava Anna. Era senza reggiseno. Le sue tette mi sono apparse in tutta la loro bellezza con i capezzoli ormai ritti e turgidi. Li ho accarezzati, baciati, accarezzati con la mia lingua e succhiati. Guardando Anna negli occhi notavo il piacere che stava provando in quel momento. Ero felice di farglielo provare.
Le sue mani sono scese a slacciare i miei pantaloni che si sono subito afflosciati a terra. Stessa cosa ho fatto nei suoi confronti facendo scivolare i pantaloni della sua tuta. Siamo rimasti io in boxer e lei con le mutandine.
Avviati verso il suo letto ci siamo stesi uno accanto all’altra abbiamo baciandoci in ogni angolo del nostro corpo mentre le nostre mani accarezzavano la pelle morbida e calda dell’altro ed il mio membro duro, ancora nei boxer, strusciava sul corpo di Anna. Era una sensazione meravigliosa. Sarei rimasto li’ un’eternità a gustare la tenerezza di quel momento.
Anna, abbassandomi i boxer, mi ha detto. “Poverino… penso sia ora di liberarlo”. Tolti i boxer ha cominciato con vera maestria ad accarezzarlo. Sentire la sua lingua sui miei testicoli e sulla mia asta rigida ha aumentato il mio senso di piacere. Prima di prenderlo completamente nella sua bocca ha leccato tutto il mio glande soffermandosi sul mio filetto e sul buchetto dal quale esce il mio sperma. Ero al settimo cielo. Ho cercato di resistere il mio possibile fintanto con uno spruzzo potente al quale sono seguiti altri fiotti ho riempito la bocca di Anna. Mentre ingoiava totalmente il mio sperma mi ha detto sorridendo: “complimenti…. Vedo che sei migliorato… hai resistito di più questa volta…. Sei davvero un bravo allievo”.
Questa volta ho tolto io ad Anna le mutandine ormai tutte umide per via dei suoi umori. Mi piace tantissimo vedere la sua intimità pelosa e curata resa lucida dai suoi liquidi. Il clitoride gonfio sembrava un piccolo palloncino da tanto era gonfio. Mi è venuto d’istinto accarezzarlo con la mia lingua e prenderlo tra le mie labbra massaggiandolo tutto. Sono poi sceso con la lingua ad accarezzare le sue labbra. Quanto è buono il suo sapore. Con le dita ho allargato le sue labbra spingendo totalmente la mia lingua dentro di lei. Man mano la muovevo sentivo il suo corpo fremere, il suo respiro farsi sempre più affannoso e dalla sua bocca uscire mugolii e frasi invitanti. ”Continua…. che bello… non smettere… siiii…. Dai….. ancora…. “
Spostandomi in parte Anna è venuta cavalcioni sopra di me e, alzando il suo bacino, ha indirizzato il mio membro verso la sua vulva, facendolo entrare tutto. Che bello stare dentro di lei e sentirla muoversi sul mio membro. Alzando la mia schiena l’ho abbracciata tutta e mentre lei si muoveva ho cominciato ad accarezzarla e a baciare i suoi seni e mordere i suoi capezzoli.
Sono arrivato all’orgasmo poco prima di lei riempiendola tutta con il mio sperma.
Esausti ci siamo sdraiati uno affianco all’altra. Anna mi ha detto: “Bravo… vedo che hai migliorato sia nella qualità che nella durata… sono contento di te”. In quel momento non vedevo più Anna solamente come mia insegnante bensì come mia amante. Mi sentivo completamente preso da lei.
Non è passato molto tempo che Anna muovendosi nel letto mi ha mostrato il suo lato b dal quale potevo ammirare sia il suo buchetto che la sua bellissima intimità lucida e vogliosa.
“Ho ancora voglia di te” mi ha detto… “Prendimi da dietro e scopami con tutta la forza che hai”. Il mio membro era ancora bello eretto. Posizionato dietro di lei l’ho presa per i fianchi infilando il mio membro ancora una volta dentro di lei. Ho cominciato muovermi con colpi decisi e profondi. I miei testicoli ad ogni colpo toccavano il suo corpo. Anna emetteva dei gemiti di piacere immensi. Dai fianchi ho portato le mani sui suoi seni accarezzandoli tutti e stuzzicando i suoi capezzoli mentre la stantuffavo. Adoro il seno di Anna. Ho continuato, cercando di resistere il più possibile, fintanto che Anna non ha raggiunto il suo orgasmo. Ancora una volta l’ho riempita con il mio sperma.
Rivolgendosi a me Anna mi ha detto. “sei stato bravissimo… Ogni giorno che passa stai diventando per me più importante…. Tante volte mi sono detta che la cosa è impossibile ma oggi ne ho avuta la netta sensazione netta: mi sono innamorata di te”. Gli ho risposto: “Anch’io vivo la stessa tua sensazione: provo nei tuoi confronti qualcosa di intenso che posso chiamare amore”
Siamo diventati amanti. Esausti sempre nudi abbracciati, ci siamo addormentati l’uno al fianco all’altra.
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