Alina 1
di
Luisa Miller
genere
confessioni
..................un nome che riconosco rispondo: Ionella, mi chiede se posso andare da una amica “colf presso una famiglia” che ha bisogno di me, prendo biro ed un foglio e mi detta l’indirizzo………………
Chiudo la sala medica, e salutando mi avvio all’indirizzo che Ionella mi ha dato, si trova nella periferia della città; posteggio lo scooter mio inseparabile amico, sistemo il casco nel bauletto mi avvio al cancello di una delle tante villette bifamiliari della zona al civico 10 in cui vivono, un figlio con famiglia ed i genitori. Suono, mi viene aperto il cancello e sulla porta di casa ad aspettarmi un ragazzino di 12/13 anni Giangi il figlio più piccolo del proprietario pronto per andare in piscina accompagnato dalla mamma. Un ampio salone fa anche da ingresso, due gradini che portano sia nelle camere dei ragazzi e nella camera degli ospiti in cui alloggia la colf malata. Dalla cucina la signora Stefania (moglie del proprietario una bella donna, simpatica gonna fantasia larga a coste una camicetta a fiori che lasciava intravvedere il reggiseno) alta 170 cm un 60 kg terza abbondante, vedendomi si scusa che deve portare il figlio e mi consegna il pacchetto della farmacia con i medicinali, due confezioni di Voltaren fiale e Muscoril ed un foglio con la cura; due fiale insieme per i primi tre giorni e poi una a giorni alterni e chiama il figlio più grande Viki 14/15 anni ad accompagnarmi da Alina. lo seguo e mi presenta, ci lascia soli dice: se avessimo bisogno di qualcosa di chiamarlo, Alina lo chiama per avere il necessario per stemperare l’atmosfera chiedo cosa è successo mi spiega che lavando i vetri del salone si è piegata e per rialzarsi e rimasta bloccata (rientrata la signora ha chiamato il dottore che le ha prescritto delle punture), ed ha chiamato Ionella la vecchia colf per chiedere se poteva fargliele, essendo che non se la sentiva avrebbe mandato lei un infermiere. Diceva che era arrivata da noi diciottenne ed h sempre fatto la colf, era ormai quindici anni che era con loro a visto nascere e cresciuto i due figli – occupandosi dei genitori, una tutto fare insomma. Dieci minuti, arriva Viki con: siringhe, disinfettante, cotone. Chiedo dove posso lavarmi le mani, il ragazzino mi accompagna, dalla stanza Alina lo chiama per alzarsi dal letto per andare in bagno, uscendo entra sorretta, indossa un pigiama estivo pantaloncini corti, maglietta che lascia intravvedere i capezzoli scuri che sembrano bucare la maglietta. Io mi avvio in camera e preparo: apro le due fiale 5 cc totale in una siringa ed i dischetti di cotone imbevuti nell’alcool, ritorna dal bagno ormai io ero pronto; dolorante per il male alla vista della siringa sviene. Aiutata a distendersi sul letto con la mano destra alza la maglia del pigiama scoprendo le natiche nella loro bellezza, massaggio e buco ed inietto il medicinale finito lascio il batuffolo a Viki che massaggi invece di guardare allo specchio, e Lei che continua a ripetere impara che domani potresti essere a te a farmele Viki. Finito l'aiuta ad alzarsi il pigiama trovandosi a faccia a faccia con la phica di Alina. Chiudo le scatole dei medicinali li metto insieme alle siringhe, dischetti ed all’alcool per i giorni seguenti. L’aiuta a rimettersi a letto dopo avermi ringraziato di non averle fatto male e mi saluta dandomi l’arrivederci per domani. Rientrando in casa pensavo alla fortuna di quel ragazzino all’affiatamento tra loro due come due amanti, decisamente la diversità di età era evidente Alina anche se non li dimostra potrà avere gli stessi anni di Stefania.
Non mi rimane che scoprirlo nei giorni seguenti.
Chiudo la sala medica, e salutando mi avvio all’indirizzo che Ionella mi ha dato, si trova nella periferia della città; posteggio lo scooter mio inseparabile amico, sistemo il casco nel bauletto mi avvio al cancello di una delle tante villette bifamiliari della zona al civico 10 in cui vivono, un figlio con famiglia ed i genitori. Suono, mi viene aperto il cancello e sulla porta di casa ad aspettarmi un ragazzino di 12/13 anni Giangi il figlio più piccolo del proprietario pronto per andare in piscina accompagnato dalla mamma. Un ampio salone fa anche da ingresso, due gradini che portano sia nelle camere dei ragazzi e nella camera degli ospiti in cui alloggia la colf malata. Dalla cucina la signora Stefania (moglie del proprietario una bella donna, simpatica gonna fantasia larga a coste una camicetta a fiori che lasciava intravvedere il reggiseno) alta 170 cm un 60 kg terza abbondante, vedendomi si scusa che deve portare il figlio e mi consegna il pacchetto della farmacia con i medicinali, due confezioni di Voltaren fiale e Muscoril ed un foglio con la cura; due fiale insieme per i primi tre giorni e poi una a giorni alterni e chiama il figlio più grande Viki 14/15 anni ad accompagnarmi da Alina. lo seguo e mi presenta, ci lascia soli dice: se avessimo bisogno di qualcosa di chiamarlo, Alina lo chiama per avere il necessario per stemperare l’atmosfera chiedo cosa è successo mi spiega che lavando i vetri del salone si è piegata e per rialzarsi e rimasta bloccata (rientrata la signora ha chiamato il dottore che le ha prescritto delle punture), ed ha chiamato Ionella la vecchia colf per chiedere se poteva fargliele, essendo che non se la sentiva avrebbe mandato lei un infermiere. Diceva che era arrivata da noi diciottenne ed h sempre fatto la colf, era ormai quindici anni che era con loro a visto nascere e cresciuto i due figli – occupandosi dei genitori, una tutto fare insomma. Dieci minuti, arriva Viki con: siringhe, disinfettante, cotone. Chiedo dove posso lavarmi le mani, il ragazzino mi accompagna, dalla stanza Alina lo chiama per alzarsi dal letto per andare in bagno, uscendo entra sorretta, indossa un pigiama estivo pantaloncini corti, maglietta che lascia intravvedere i capezzoli scuri che sembrano bucare la maglietta. Io mi avvio in camera e preparo: apro le due fiale 5 cc totale in una siringa ed i dischetti di cotone imbevuti nell’alcool, ritorna dal bagno ormai io ero pronto; dolorante per il male alla vista della siringa sviene. Aiutata a distendersi sul letto con la mano destra alza la maglia del pigiama scoprendo le natiche nella loro bellezza, massaggio e buco ed inietto il medicinale finito lascio il batuffolo a Viki che massaggi invece di guardare allo specchio, e Lei che continua a ripetere impara che domani potresti essere a te a farmele Viki. Finito l'aiuta ad alzarsi il pigiama trovandosi a faccia a faccia con la phica di Alina. Chiudo le scatole dei medicinali li metto insieme alle siringhe, dischetti ed all’alcool per i giorni seguenti. L’aiuta a rimettersi a letto dopo avermi ringraziato di non averle fatto male e mi saluta dandomi l’arrivederci per domani. Rientrando in casa pensavo alla fortuna di quel ragazzino all’affiatamento tra loro due come due amanti, decisamente la diversità di età era evidente Alina anche se non li dimostra potrà avere gli stessi anni di Stefania.
Non mi rimane che scoprirlo nei giorni seguenti.
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