Ambra
di
Luisa Miller
genere
confessioni
Ambra dopo una lunga assenza dovuta a problemi di studio inizio a raccontare le mie ultime avventure, nella speranza possano piacervi. …………
non vedevo mio cugino Piero anche lui stava scegliendo la sua strada, su consiglio del presidente della Croce [facendo dei grossi sacrifici tra lavoro e studio era giunto al termine mancava poco all’ultimo l’esame] per diventare Ostetrico, io tra lavoro che mi assorbiva molto tempo ed il ragazzo non ci frequentavamo più molto …………………………… riusciva a scrivere nel tempo libero qualche storia che gli era successa, ne aveva molte per riprendere a raccontare: l’ultimissima…. ………..Rientrando dall’esame, ormai erano le 16,45 mi sono fermato in Croce per avere qualche novità e riprendere il servizio a tempo pieno, in saletta di attesa seduto un signore anziano che ha bisogno della terapia intramuscolare, fatta questa; quando stavo chiudendo l’ambulatorio davanti alla segreteria una Signora con un passeggino che chiede informazioni, la segretaria, visto l’anziano uscire gli indica la porta; la faccio accomodare, Lei Ambra (occhiali da vista, alta un metro e sessanta, cappelli castano scuri legati a coda di cavallo, una sessantina di chili “forse”, una seconda) scamiciato fantasia altezza ginocchio, entra si siede mi dice di cosa ha bisogno, “ho problemi per andare di corpo. Su suggerimento di mamma ho provato delle pastiglie alle erbe senza ottenere dei risultati”. ... Così ha dovuto ricorrere al medico di famiglia, “dopo avermi visitata, consiglia una peretta, ed un ciclo di iniezioni di ricostituente”, la parola non prometteva nulla di gradevole -……- “lei scioccata dalla preparazione per partorire, fatta da un’infermiera maldestra, la parola peretta - mi fa paura………. nell’inserire la puntami ha fatto male”, ascoltavo senza perdere una parola guardandola in faccia, Ambra, ogni tanto dava un occhio al bimbo. Chiedo se ha l’occorrente e vuole iniziare “, senza battere ciglio si alza e dal passeggino prende la busta della farmacia dentro: due confezioni di Dobetin 5000 fiale e una peretta del 16 ” Alzatomi fermo la porta, mi squilla il cellulare, rispondo: Ionella, mi chiede se posso andare da una amica “colf presso una famiglia” che ha bisogno del mio operato, annoto l’indirizzo e confermo. Ambra mi porge la busta; prendo i medicinali li poso sul carrellino delle medicazioni, faccio vedere l’ubicazione del bagno. Lei sistema meglio il bimbo abbassandole lo schienale, risciacquo la pera, la carico con acqua sapone “Lei” senza pensarci due volte alza il vestito e toglie le mutandine di pizzo bianche, le posa sulla borsa: vedendomi pronto con guanti e tubetto della vaselina si distende sul lettino delle visite sul fianco sinistro e piega la gamba in modo che possa vedere la rosellina la lubrifico la peretta entra senza una minima difficolta, in due minuti finisco e massaggio la pancia, guardandola in viso, approva volentieri il massaggio. Dopo cinque minuti l’aiuto ad alzarsi, nell’andare in bagno si appoggia un attimo davanti alla sedia gyno, io butto via il materiale usato e preparo la siringa per l’iniezione. Esce con una faccia più rilassata e sorridente. Vedendomi pronto si tocca il sedere rialza con la sinistra lo scamiciato e si appoggia, con i gomiti sul lettino vederlo nudo il sedere come quello di una ragazzina di 13/14 anni. Un bel sedere a mandolino con una leggera smagliatura dovuta alla gravidanza “Lei iniziamo dalla destra”, disinfetto con il cotone - Il fresco dell'alcool fa irrigidire e stringere istintivamente il sedere, massaggio per far sì che il muscolo si rilassi, un leggero pizzicotto permette all’ago di entrare come fosse burro, in un attimo inietto tutto il medicinale, appena in tempo per mettersi le mutandine che il piccolo si sveglia e chiama “Mamma”. Si sistema lo scamiciato e si avvicina per rassicuralo mi saluta con un arrivederci a domani. Sulla porta si ferma e mi bacia sulla guancia ringraziandomi. Finisco di sistemare l’ambulatorio e vado all’indirizzo che mi ha telefonato Ionella.
non vedevo mio cugino Piero anche lui stava scegliendo la sua strada, su consiglio del presidente della Croce [facendo dei grossi sacrifici tra lavoro e studio era giunto al termine mancava poco all’ultimo l’esame] per diventare Ostetrico, io tra lavoro che mi assorbiva molto tempo ed il ragazzo non ci frequentavamo più molto …………………………… riusciva a scrivere nel tempo libero qualche storia che gli era successa, ne aveva molte per riprendere a raccontare: l’ultimissima…. ………..Rientrando dall’esame, ormai erano le 16,45 mi sono fermato in Croce per avere qualche novità e riprendere il servizio a tempo pieno, in saletta di attesa seduto un signore anziano che ha bisogno della terapia intramuscolare, fatta questa; quando stavo chiudendo l’ambulatorio davanti alla segreteria una Signora con un passeggino che chiede informazioni, la segretaria, visto l’anziano uscire gli indica la porta; la faccio accomodare, Lei Ambra (occhiali da vista, alta un metro e sessanta, cappelli castano scuri legati a coda di cavallo, una sessantina di chili “forse”, una seconda) scamiciato fantasia altezza ginocchio, entra si siede mi dice di cosa ha bisogno, “ho problemi per andare di corpo. Su suggerimento di mamma ho provato delle pastiglie alle erbe senza ottenere dei risultati”. ... Così ha dovuto ricorrere al medico di famiglia, “dopo avermi visitata, consiglia una peretta, ed un ciclo di iniezioni di ricostituente”, la parola non prometteva nulla di gradevole -……- “lei scioccata dalla preparazione per partorire, fatta da un’infermiera maldestra, la parola peretta - mi fa paura………. nell’inserire la puntami ha fatto male”, ascoltavo senza perdere una parola guardandola in faccia, Ambra, ogni tanto dava un occhio al bimbo. Chiedo se ha l’occorrente e vuole iniziare “, senza battere ciglio si alza e dal passeggino prende la busta della farmacia dentro: due confezioni di Dobetin 5000 fiale e una peretta del 16 ” Alzatomi fermo la porta, mi squilla il cellulare, rispondo: Ionella, mi chiede se posso andare da una amica “colf presso una famiglia” che ha bisogno del mio operato, annoto l’indirizzo e confermo. Ambra mi porge la busta; prendo i medicinali li poso sul carrellino delle medicazioni, faccio vedere l’ubicazione del bagno. Lei sistema meglio il bimbo abbassandole lo schienale, risciacquo la pera, la carico con acqua sapone “Lei” senza pensarci due volte alza il vestito e toglie le mutandine di pizzo bianche, le posa sulla borsa: vedendomi pronto con guanti e tubetto della vaselina si distende sul lettino delle visite sul fianco sinistro e piega la gamba in modo che possa vedere la rosellina la lubrifico la peretta entra senza una minima difficolta, in due minuti finisco e massaggio la pancia, guardandola in viso, approva volentieri il massaggio. Dopo cinque minuti l’aiuto ad alzarsi, nell’andare in bagno si appoggia un attimo davanti alla sedia gyno, io butto via il materiale usato e preparo la siringa per l’iniezione. Esce con una faccia più rilassata e sorridente. Vedendomi pronto si tocca il sedere rialza con la sinistra lo scamiciato e si appoggia, con i gomiti sul lettino vederlo nudo il sedere come quello di una ragazzina di 13/14 anni. Un bel sedere a mandolino con una leggera smagliatura dovuta alla gravidanza “Lei iniziamo dalla destra”, disinfetto con il cotone - Il fresco dell'alcool fa irrigidire e stringere istintivamente il sedere, massaggio per far sì che il muscolo si rilassi, un leggero pizzicotto permette all’ago di entrare come fosse burro, in un attimo inietto tutto il medicinale, appena in tempo per mettersi le mutandine che il piccolo si sveglia e chiama “Mamma”. Si sistema lo scamiciato e si avvicina per rassicuralo mi saluta con un arrivederci a domani. Sulla porta si ferma e mi bacia sulla guancia ringraziandomi. Finisco di sistemare l’ambulatorio e vado all’indirizzo che mi ha telefonato Ionella.
1
4
voti
voti
valutazione
3.2
3.2
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Il passa parola rende più di qualsiasi cosa.racconto sucessivo
Alina 1
Commenti dei lettori al racconto erotico