Fragolina IX (Reginetta, parte terza)

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trans

Le due signore proseguono con il sollecitamento della fragolina e dell'ano di Giulio per diversi minuti, sino a che la pisellina non fa l'ennesimo spruzzino della giornata, ormai ridotto a davvero poche gocce. Quella che gli teneva ferme le cosce le abbandona con le mani, dato che ormai il giovane non ha più nemmeno la forza di agitarsi: con l'unghia smaltata raccoglie le gocce di spermino, appoggiando poi il dito sulla bocca per fargliele succhiare. Dopodiché, con disinvoltura, la signora si alza e sale cavalcioni sul volto di Giulio, allargando le gambe grasse e scostando il proprio costume in modo tale da far aderire l'intero pube contro la faccia del ragazzo, che si ritrova quindi la sua passera rugosa e umida in bocca e il rotolo di grasso della pancia completamente premuto contro il naso e gli occhi. "Tesoro ti dico io quando respirare, ora succhia tutta la prugna di mamma" sussurra lei, iniziando a muoversi con le anche come nell'atto di penetrare la bocca di Giulio con il proprio clitoride. Lui freme, riprende ad agitarsi, ma la seconda donna sale a sua volte cavalcioni sulla pancia di lui, dando le spalle all'amica e riprendendo a sollecitargli la pisellina e la fragolina. Entrambe ora lo schiacciano ovunque, tenendogli le braccia serate lungo i fianchi e le cosce leggermente divaricate. Giulio non può respirare, per farlo deve obbedire e succhiare, non ha altra scelta e così inizia a leccare e slappare, venendo investito a breve da un fiotto poderoso di urina e umori femminili, seguito poi solo dall'urina.

"Tieni la bocca bella aperta amorino, così non cade per terra" sussurra la signora, continuando a cavalcare senza sosta. Rosina e Miriam entrano nella sauna e siedono accanto al trio, osservando con attenzione la prosecuzione di quel meraviglioso abuso. Ecco, ora la cavalcatrice scosta un poco il grasso della sua pancia, consentendo a Giulio di respirare, quindi fa cadere un enorme grumo di sputo nella bocca di lui e rimette giù il rotolo della pancia, proseguendo la cavalcata. Il corpo della fragolina paffutella, per lo più ormai inerte, si lascia andare semplice a occasionali spasmi, che ogni volta fanno trasalire Rosina e Miriam di piacere. Vicina a loro si trova l'altra cliente, cavalcioni al contrario, che ora inizia a smanettare forte sulla fragolina di Giulio, con foga appassionata, accrescendo l'intensità e il numero di spasmi di lui. Dopo diversi altri minuti, in cui viene concesso a Giulio di respirare solo due o tre volte e sempre con il grumo di sputo in bocca, ecco che la cavalcatrice si inarca rigida, segno che ha appena avuto un potente orgasmo senza alcun dubbio -data l'età- ancora misto a copiosa urina. Le due si alzano... ma solo per scambiarsi di posto. Giulio fa appena in tempo a sussurrare una supplica, ma ecco che si ritrova un sedere ancora più pesante e grasso in faccia: stavolta contro la sua bocca non c'è una passera, ma l'ano dell'altra cliente, che premendo le anche sul volto di fragolina paffutella nuovamente gli impedisce di respirare.

"Amorina, lecca bene così hai il premio" sussurra, iniziando sua volta ad ancheggiare. Giulio non ha altra scelta che slappare, ormai debolmente e disperatamente, quel grosso buco odoroso di cacca, cercando di fare del suo meglio per farla venire il prima possibile: non ha altra scelta. La cavalcatrice precedente, invece, siede sulla pancia di lui, ma stavolta rivolta verso l'amica e le due iniziano a baciarsi appassionatamente e accarezzarsi i grossi seni un poco flaccidi.

Ogni tanto si ode un rumorino, Rosina impiega qualche istante per intuire che si tratta di piccoli peti, scaricati direttamente sulla bocca del suo fidanzatino assieme certamente a minuscole scariche di feci. Miriam si alza e si avvicina, la signora si scosta un poco, così che l'impiegata abbia modo di esaminare il volto della tatina per bene: Giulio, gli occhi chiusi, per riflesso continua a leccare il vuoto. "E' sporco? Mi è sembrato di aver fatto un po' di cacca" chiede la signora, ma Miriam scuote il capo "no no è pulito" e torna a sedersi accanto a Rosina: adesso anche loro iniziano a baciarsi, delicatamente, guardandosi amorevolmente negli occhi. I peti si susseguono, alcuni piccoli, altri poderosi, talvolta la signora si dimentica di far respirare Giulio e l'altra gliene fa cenno, sino a che dopo molto tempo anche lei si inarca con un gemito fortissimo: si alza e si rigira piazzando la passera contro il volto di Giulio, per scaricarli addosso una fontana di umori e urina che -questa volta- si riversa in parte anche sulle panche e per terra.

Miriam chiama subito l'addetta alle pulizie con il citofonino esterno della sauna, mentre le due signore con noncuranza si alzano e ed escono, aggiustandosi i rispettivi costumi. Rosina e Miriam, una volta arrivata l'addetta alle pulizie, ripuliscono il volto e il petto di Giulio, issandolo per trasportarlo fuori così che la servetta possa pulire il resto. La paffutella è ormai un peso morto, le palpebre socchiuse, il respiro affannoso e l'intero corpo così molle da apparire quasi sciolto. Miriam tuttavia continua a dargli colpetti e pizzicotti, come si farebbe con una bestiola per farla stare in piedi durante una visita. In quello stato, raggiungono non senza fatica una grande porta scorrevole situata dall'altra parte delle vasche, che permette di eccedere al salone da estetista del Reginetta. Giulio non riesce a spalancare le palpebre per vedere, tutto gli appare vorticoso e sfumato, mentre quattro mani lo adagiano su una sorta di lettino, spalancandogli le gambe e poggiando le caviglie su dei treppiedi simili a quelli di un ginecologo. Rosina e Miriam si siedono su un divanetto vicino, mentre la postazione viene raggiunta da un paio di estetiste, che fanno immediatamente i complimenti a Rosina: "La tua tatina è sensazionale" spiegano, eccitate "in poche ore ha fatto i progressi che normalmente tante altre han fatto in almeno una settimana...//... e il succhio di Kim... senza dubbio è praticamente pronta". Rosina, un po' titubante, chiede conferma a Miriam, che annuisce "si si è assolutamente pronta, diamole un giorno di riposo, poi da dopodomani può iniziare: otto ore al giorno, vedrai che ti farà guadagnare bene".

Nel frattempo una delle due ragazze in camice si era posizionata seduta davanti alla fragolina spalancata di Giulio, mentre l'altra gli aveva collocato le braccia e le mani distese su due estensori fatti apposta per quello scopo."Io eviterei la terapia ormonale" spiega Miriam rivolta a Rosina "E' abbastanza femminello e ha dimostrato di piacere già così alle clienti... mi limiterei alla depilazione dei pochi peli che ha qua e là, alle creme ed alla cosmesi". Rosina annuisce, accennando al reggipetto di Giulio, che proprio ora gli stanno sfilando "e il seno?", "eviterei anche per quello silicone o altri surrogati, molto meglio una seconda naturale che non una taglia maggiore edulcorata... Rosi hai fatto davvero un affare".

Giulio, che del discorso delle due ragazze ha sentito diversi passaggi, ma senza poter capire esattamente cosa intendevano, sussurra debolmente il nome di Rosina, che gli si avvicina tenendolo per mano. "Fragolina sei stata molto brava sai? Son tutti contenti di te qui". Improvvisamente Giulio ha un sussulto, l'estetista seduta in fondo gli sta passando sull'ano e sulla fragolina una sorta di strumento con morbida setola rotante. Rosina stringe ancora più forte la mano del fidanzatino, sussurrandogli di farsi forza: "Loro sanno cosa fare tatina, sei meravigliosa... sai, loro sono così contenti che da dopodomani verrai qui tutti i giorni e potrai fare le piscine e le saune tutto il giorno, sei contenta Fragolina?". Giulio, che trema come una foglia e ansima a causa del trattamento all'ano, chiede "ma amore, e l'università?". Rosina scuote il capo "No tesoro, dobbiamo iniziare a pensare al nostro futuro, bisogna mettere via i soldini per la nostra casa, l'università posso farla io, tu qui hai uno splendido futuro e non hai bisogno di perdere altro tempo sui libri".

Interviene Miriam, avvicinandosi, mentre l'estetista seduta accanto a loro si occupa delle mani e delle unghie della paffutella. Miriam carezza dolcemente il seno nudo di Giulio, sussurrando piano l'intero percorso che lo attende: "Dunque tatina, vedrai che ti troverai benissimo qui: verrai alle 10 e andrai via alle 18, dal martedì alla domenica compresi, starai in piscina e nelle saune, dovrai essere a completissima disposizione delle clienti, mi raccomando è importante, sarai la loro bambolina e se vogliono portarti in spogliatoio o altrove tu le segui. Per ogni prestazione i soldi saranno caricati direttamente sul conto di Rosina, e se ti dai da fare bene le facciamo avere anche un piccolo bonus ogni mese" la ragazza di fondo aveva messo via la setola morbida rotante ed ora inizia a spalmare una crema tiepida sul piccolo scroto di Giulio e sulla sua pisellina. Miriam lo osserva gemere di nuovo, quindi prosegue "ogni tanto dovrai però dare retta anche ai ragazzi, soprattutto i due che hai già conosciuto, Denis e Kim, perché a loro pagandoli poco è previsto da contratto che abbiano a disposizione le tatine come te, ma ricorda di non farli esagerare troppo, perché loro non fanno guadagnare niente a Rosina e quindi le clienti vengono sempre per prime. Hai capito tutto?". Giulio, confuso e spaesato, osserva entrambe con aria totalmente passiva "ma quindi sarà come oggi? E l'università?". Rosina si acciglia un poco, osservando Giulio con stizza: "Amorina ma perché mi costringi a ripetere le cose due volte? Tu qui puoi fare soldi a palate, cosa c'è ne facciamo di due lauree senza soldi? Ne basta una coi soldi che farai qui e finalmente andremo a vivere insieme". Miriam annuisce: “Ora vado a prendere il contratto, così lo puoi firmare subito” e si alza avviandosi verso un tavolino poco distante. Rosina osserva Giulio, totalmente esausto e lascivo, che sua volta ricambia debolmente lo sguardo di lei. Quando Miriam è di ritorno, posiziona il foglio sull'estensore destro del lettino, infilando una biro nella mano del giovane: “Ecco, firma qui tesoro”. Trascorre qualche secondo, Giulio esita, Rosina e Miriam si guardano allarmate e la seconda fa un cenno alla fidanzatina, che annuisce e si avvicina con le labbra a quelle di lui, iniziando a leccarle piano: quella era in assoluto una delle cose che più faceva impazzire Giulio. Intanto Miriam, per corroborare la dose, aveva detto all'estetista sul fianco di iniziare a leccare il seno del giovane a quella di fondo di usare di nuovo la setola morbida rotante sul suo ano. Nell'arco di pochi secondi, Giulio era colto per la terza volta da un raptus incontrollabile e proprio a quel punto Miriam si avvicinò a lui, sussurrandogli assieme a Rosina: “Amorina, firma su”. Il giovane, di scatto, completamente invasato, si rizza seduto, firmando tutti i fogli con tratto deciso e sicuro: gli occhi sgranati, la bava alla bocca, il corpo totalmente tremante, che ora ricade all'indietro, inerte e sfinito, privo di sensi.

Miriam bacia Rosina, quindi fa cenno alle due ragazze di andare a chiamare Denis, per riportare Giulio in spogliatoio: “Ora deve andare a casa a riposare, fra due giorni dovrà essere totalmente riposato e reattivo”

Con un cenno di assenso, le due ragazze si alzano e si avviano verso la sala delle visite.
scritto il
2024-11-26
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