Fragolina V (un pomeriggio in piscina)

di
genere
trans

La linea degli addominali è leggermente solcata dalle gocce d'acqua, che poi scivolano piano verso il bordo del costume, insinuandosi biricchine fra il grosso fagotto e l'interno coscia.

Giulio osserva quello spettacolo, invidiando quelle gocce e immaginandosi il loro caldo percorso. Marco, disteso sul suo asciugamano, gli occhi chiusi e il respiro calmo, lento, forse prossimo ad assopirsi. Giulio sdraiato accanto, sul fianco: aveva sbirciato per una dose abbondante di minuti attendendo che l'amico chiudesse gli occhi e a quel punto si era girato sul fianco senza esitazione, per poter ammirare il suo corpo. Rosy, sdraiata dall'altra parte, fa lo stesso, col piedino sinistro appoggiato quasi per caso a quello di Marco. La piscina è bella piena di ragazzi, famiglie, grappoli di sbarbatelle e divorziate voracissime, ma anche bande di giovinastri e brizzolati single in cerca di compagnia. Marco, Giulio e Rosy, appartati in una zona più tranquilla del grande prato, si godono quel pomeriggio pieno di emozioni.

Ora Marco cala per l'ennesima volta la mano che teneva dietro la testa verso il costume, infilandola piano sotto gli slip e iniziando a massaggiare il pene... Giulio deve trattenere il fiato per non mugolare di piacere, mentre la sua fragolina e i capezzoli friggoni ardenti. Rosy lascia trasparire decisamente meno emozioni, limitandosi a fissare intensamente il pacco di Marco e la sua mano infilata dentro. Ora il pene, che pure a riposo svetta comunque contro il bordo del costume, inizia a indurirsi e crescere, sino a che la punta leggermente scappellata non sguscia fuori dal bordo. Marco a questo punto smette di massaggiare e riporta la mano dietro alla testa, proseguendo il suo relax. Giulio vorrebbe morire: così, davanti a tutti e in pieno giorno, può vedere l'oggetto del suo desiderio che -di norma- era costretto a spiare da dietro una porta. Marco glielo offre così, generosamente, a lui e a Rosy, ma solo alla vista e questa cosa lo martoria tre volte di più: così vicino, così invitante, eppure intoccabile. Rosy leva lo sguardo dal pene di Marco al volto di Giulio, sorridendo nel notare l'esasperazione che si legge chiara nello sguardo del fidanzato. Gli occhi di Giulio fanno lo stesso verso i suoi, incontrandoli.

Ormai era da parecchio tempo che Rosy prendeva parte ai pomeriggi di Giulio e Marco, ogni tabù mentale era chiaramente caduto e in sostanza tutti quanti sapevano tutto... ma non lo dicevano. Giulio godeva immensamente di questi impliciti non detti, che al tempo stesso lo facevano permanere in uno stato di continua ansia: Rosy lo avrebbe tradito con Marco? Lo aveva già fatto? Ci stava pensando in questo momento? E poi, anche se fosse, che diritto avrebbe Giulio di lamentarsene, dal momento che proprio lui ha accettato che Rosy stesse con loro? Qualunque cosa fosse accaduta, ciò sarebbe avvenuto a causa di Giulio, Rosy non ne aveva colpa e ancora meno ne avrebbe avuta Marco. Eppure tutto ciò rimbalzava nella mente di Giulio, che ormai da diverso tempo nelle sue masturbazioni davanti al computer, alternando bei piselli succosi a fugaci clip di coppie etero spiate in intimità, si immaginava sempre più spesso che i protagonisti di queste ultime fossero proprio Rosy e Marco. In passato non gli era mai capitato di pensare a lei con qualcun altro, senza alcun dubbio anche a causa del fatto che Rosy non avrebbe mai potuto sedurre nessuno con il suo carattere innocente e confuso... ma con Marco era diverso, Giulio sentiva che fra loro qualcosa era accaduto o forse stava accadendo, ma non era chiaro se ciò fosse da parte di uno, dell'altra o da entrambi.

Quasi leggendo nella mente di Giulio, improvvisamente ecco che Marco sussurra se qualcuno aveva voglia mettergli la crema solare. Le mani di Giulio e Rosy scattano nello stesso istante verso il tubetto, posandosi l'una sull'altra e cristallizzandosi confusi e imbarazzati in quella posizione. Marco, notandolo, sorride massaggiandosi il bozzo con il palmo: "Non c'è bisogno di sgomitare, magari uno può farmi la schiena e uno davanti", ma chi avrebbe spalmato la crema sulla schiena dietro? E chi davanti? Rosy e Giulio si guardano fissi, senza sapere cosa dire, ma ancora una volta è Marco a rompere ogni indugio: "Giulio forse avrebbe qualcosa in contrario se Rosina mi toccasse davanti, quindi forse lei potrebbe fare dietro, credi possa andare Giulio?” Giulio, atterrito, annuisce senza riflettere, Marco si gira sulla schiena e dice a Rosy che se vuole può salire salirgli cavalcioni, così sarebbe stata più comoda. La ragazza non se lo fa ripetere, scivolando piano seduta sul sedere muscoloso di lui, tenendo la passerina a contatto con la pelle di Marco. Giulio, accanto, osserva palpitante le mani di lei passare con tocco intenso lungo le spalle e le scapole, premendo verso il basso ogni volta il pube contro il sedere di Marco, passata dopo passata, ondeggiando impercettibilmente... e Giulio immagina... talmente bene da potersi quasi figurare davanti agli occhi le labbra fradicie di Rosy contro la pelle soda di Marco e il bel pisello di lui che preme contro il telo. Cosa accadrà quanto toccherà a lui spalmare il davanti? Riuscirà a mantenere la calma, trovandosi le proprie mani a pochi centimetri dal quel glande enorme, umido e succoso? Intanto Rosy, anzi Rosina come la chiama sempre Marco, è passata a spalmare i fianchi di lui, scivolando con la passerina lungo la sua coscia sinistra e proseguendo l'attività di pressione e ondeggiamento delle labbra contro la pelle di lui: la fidanzata di Giulio si sta masturbando con la coscia di Marco, le sue mani scivolano gradualmente sempre più in basso, palpando e massaggiando la pelle di lui abbondantemente oliata. Giulio la osserva mentre le dita di lei scivolano sotto i fianchi all'altezza del bozzo, Rosy sorride e sussurra "oh vedo che qui c'è un soldato sull'attenti", mentre passa alle cosce avendo cura di fermarsi con attenzione nell'interno, a contatto con il costume di Marco, che risponde "se continui così fra un po dovrò andare in bagno", Rosy solletica un poco con le dita il glande sporgente dal costume quindi si rivolge a Giulio "Amore hai sete?" e mentre il fidanzato la osserva inebetito, entrambi i due scoppiano a ridere. Rosy ormai ha concluso, dedicando una buona manciata di minuti ai polpacci e ai piedi di Marco, chiedendo poi a lui di girarsi...

... lo spettacolo è da lasciare senza fiato: il pisello di lui è talmente eccitato, grosso e duro che girandosi esce quasi del tutto dagli slip. Rosy mette giocosamente una mano davanti agli occhi di Giulio sussurrandogli di non guardare, mentre Marco sorride e fa spallucce: "tanto vale levarli" e detto fatto, si sfila del tutto il costume, rimanendo con quel miracolo della natura nudo e svettante. Giulio percepisce un groppo in gola, quando Rosy leva la mano dai suoi occhi il suo pisellino allo stremo della resistenza fa il suo spruzzino, strappandogli un gemito. Rosy spalanca la bocca, sorpresa e confusa al tempo stesso, quindi scatta con le mani sul pene di Marco cercando goffamente e inutilmente di mascherarlo alla vista altrui. Giulio vede quelle manine a contatto con il glande succoso ed il corpo vigoroso, sferzante, mentre la sua salivazione giunge fin quasi a schiumare di libidine fuori dalla bocca. Rosy si lamenta, poco convinta, raccogliendo il costume di Marco e dicendogli di rimetterlo subito: "prima che ti vedano, dai, non fare lo scemo". Marco sorride e dice che lui non se lo infila, ma Rosy dice che non ci pensa nemmeno a farlo lei... e così lo molla in mano a Giulio: "Amore, fallo tu, tanto poi comunque lo devi spalmare, no?". Marco fa notare che spalmare la crema senza costume potrebbe anche essere più comodo, ma Rosy non ne vuole sapere e ordina al fidanzato di reinfilare gli slip a Marco. Giulio, in un misto di estasi e incredulità, inizia a infilare il costume lungo le gambe dell'altro, chinandosi leggermente in avanti quando arriva al pube: il volto di Giulio ora è a pochi centimetri dal glande scappellato e umido di Marco, l'odore intenso fa sì che il pisellino si raddrizzi subito nonostante avesse appena fatto il suo spruzzino, mentre Rosy dice che lei va a fare un bagno: "ora è il vostro momento di intimità, non vorrei distrarvi", sussurra, e mentre Marco ride, Giulio mette mano alla crema e osserva il pene dell'altro, che nonostante tutto chiaramente non avrà mai modo di rimanere chiuso nel costume.

Mentre Rosy si allontana, Marco inarca leggermente il bacino all'insù, mettendo sotto il sedere un cuscinetto gonfiabile e spiegando che gli fa un po male la schiena: il risultato è che ora il pene è ancora più svettante, Giulio si pone cavalcioni a Marco all'altezza delle gambe di lui, iniziando a massaggiargli il petto muscoloso, sodo, rispetto al quale le sue mani fremono come se le avesse messe su di una graticola. Le dita scendono fino agli addominali, passando piano lungo i loro solchi perfetti, mentre Marco tiene gli occhi chiusi e sembra gustarsi totalmente quel momento di relax. Ora Giulio è arrivato nel punto più pericoloso, quello che ora gli sta per costare un secondo spruzzino con il suo pisellino...

… massaggia piano lungo i bordi del pube di Marco, che in quel punto è rasato con una lieve peluria estremamente sensuale. Le dita di Giulio continuano a sfiorare la base del pisello, il suo enorme scroto, poi l'interno coscia e di nuovo quelle grosse sacche meravigliose ripiene di densa e profumata crema. Giulio ormai non si rende nemmeno più conto di quello che sta facendo, egli è come ebbro nei suoi sensi, la mano destra stringe leggermente il pene di Marco, quella sinistra ne carezza lo scroto, le labbra della bocca si dischiudono e lo sguardo si sgrana, fisso sul pene, inebetito...

"Amore tutto bene?". Giulio si volta, agghiacciato, verso Rosy, rendendosi conto che la sua fantasia era volata chissà dove, figurandosi il pisello nudo di Marco fra le mani ed ora ecco il suo pistolino premere timidamente contro il costume, assieme ad una nitida macchiolina di cremina. Le mani scattano via dal pene di Marco, che però protesta: "eh no, ora finisci quello che hai iniziato", Giulio sussurra debolmente un "cosa?" e l'altro, sorridendo, ribatte "intendevo a spalmarmi crema, no?"
scritto il
2024-11-20
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