Cap d'Agde 0 "La mia donna vorrebbe farsi scopare da te e... anche io"

di
genere
bisex

“La mia donna vorrebbe… conoscerti” . Stavo camminando sulla spiaggia nudista quando un uomo mi parlò in francese. “Dove sta?” Indicò un punto su na piccola duna piuttosto lontano. “Ma vuole scopare? È troppo lontano solo per un pompino” risposi facendo il duro. “Sì, certo”, rispose incoraggiante. “Per il pompino ci posso pensare io”. Non raccolsi. “E lei dà anche il culo?” “No, lei qui non credo, Io si invece”. Lo seguii sotto il sole di mezzogiorno.

Camminando su una spiaggia nudista è impossibile non notare oltre alle tette e alle diverse fogge dei peli sul pube femminili, la dimensione dei cazzi degli uomini. Con piacere constatai che il mio era - almeno a riposo- uno dei più grandi e forse la donna aveva fatto la stessa constatazione tantopiù che il suo uomo, lo avevo notato, era trai più piccoli.
Arrivato ci baciammo. “Sei bellissima, sono troppo eccitato, rischio di venire subito”, le dissi e spinsi la testa del suo uomo verso il mio basso ventre. “Fammi venire nella sua bocca prima”. Lui Cedric fu il nome che mi diede, non ebbe un attimo di esitazione. Mentre mi spompinava lei continuava a limonare sfiorandomi con una mano i capezzoli e toccandosi con l’altra. “Dimmi che sapore ha, dimmi quanto è grande”, chiedeva a lui con voce sempre più rotta dal piacere. “Sa di mare ed è potente,”. “Quanto mi farà godere?!” Continuava lei. Per rispondere Cedric doveva diciamo così abbandonare la presa interrompendo il mio di piacere A voce alta la rimproverai.“Taci dai e pensa a godere”. Nel frattempo i curiosi si erano fatti sempre più vicini. Al tempo non c’erano telefonini pronti a riprendermi. Lei si voltò in modo da farmi vedere la sua figa bagnata mentre si toccava furiosamente e fu questo a farmi venire nella bocca del suo uomo. Fra gli applausi dei presenti peraltro. “Non ingoiare, baciala” imposi. E lui facendo uscire solo qualche goccia si alzò, andò da lei e depose nella sua bocca il mio seme.

Avevo 20 anni allora e quella, nonostante facessi il duro, era la scena più sexy che avevo mai vissuto. Cedric si allontanò un attimo per commentare la scena con i curiosi e io e Anne ci baciammo. Era molto più vecchia di me, forse più di 30 anni. Limonando sentii il sapore del mio seme. Poi mi fece sdraiare e iniziò a sfiorarmi tutto il corpo con le dita. “Ti è piaciuto vederla?” mormorò indicando il suo sesso, “è tua, quando vorrai”. Era tornato duro ma non abbastanza, prese il mio cazzo fra le mano mentre Cedric, riavvicinatosi, prese in cura le mie palle e il perineo, umettando il suo dito descrisse dei circoli esperti intorno al mio ano. Gli bastò inserire la falange di un dito per ottenere una erezione più potente di quella precedente.
Stavo per inforcarla quando mi fermò. “Aspetta, voglio vederlo da vicino” e mentre Cedric le leccava la figa si spostò in modo da aver il mio sesso sulla fronte e poi sugli occhi, sulle guance. Fece uscire la lingua per leccarlo. “Cedric il preservativo” ordinò e obbediente il marito prese, strappò e me lo fece indossare . “Ora scoperai la mia donna, falla felice” mi raccomandò. La inforcai alla missionaria entrando facilmente fino in fondo con un colpo che estrasse un urlo dalle sue viscere (altro giro di applausi). Seguirono invocazioni lamenti e gemiti che non avevo la concentrazione necessaria per tradurre o che forse non andavano tradotti essendo il linguaggio internazionale del piacere. Cedric ogni tanto mi sfiorava le palle e l’ano con le sue dita incitandomi. “Più forte, fino in fondo, scopala!”

Essendo appena venuto riuscì a resistere per un tempo accettabile. Andai perfino a sciacquarmi perché il sesso si era sporcato di sabbia. Lei mi accolse a gambe aperte, poi sentendomi stanco si mise su di me e alla fine si voltò mostrandomi il culo. L’ano piccolissimo dichiarava la sua verginità e continuai per la ‘strada maestra’. Anne urlava ormai e intorno avevamo sempre più persone, Jean le mise in bocca il suo cazzettino senza troppa convinzione e poi si masturbò a pochi centimetri dal suo viso. L’orgasmo di lei fu potente e ‘dichiarato’ ad alta voce. “Gioisco!” dicono i francesi, al posto di ‘vengo’. E gioiva davvero. Mi fermai per un attimo “A te ora ma baciamoci” e si sdraiò sulla schiena, Cedric era sdraiato di fianco a me ma credo che fosse la mano di Anne a raggiungere le mie palle e stringerle catalizzando il mio orgasmo. Ci baciammo a lungo poi mentre lei piangendo mi ringraziava della stupenda scopata. Quando ci alzammo per buttarci in acqua dovemmo stringere le mani e rispondere alle pacche sulle spalle degli spettatori.
In acqua stringendole le chiappe le chiesi di darmi il culo. Temevo un rifiuto categorico ma si mostrò esitante “Non so non l’ho mai fatto, fallo con Cedric prima, davanti a me. Ma non qui”.
Tornati sulla spiaggia Anne riferì a Cedric la mia proposta e la condizione che aveva messo. Cedric era felicissimo della opportunità di prendere il mio cazzo dietro e di spiegare nei dettagli cosa si provava in una sodomizzazione. Ne parlammo, anzi ne parlarono loro due, mentre andavo verso la loro roulotte non troppo lontana.


Continuerò dopo questo racconto.
Ho scritto due racconti simili a questo ambedue nel titolo contengono la parola Cap d’Agde (nome del principale campeggio nudista francese). Se sei arrivato fin qui è segno che ti piaceranno.
scritto il
2024-12-11
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