D'amore di morte e di altre sciocchezze

di
genere
incesti


12 MAGGIO:
Oggi forse mio marito Luca, si è accorto che ho ricominciato, dopo anni a scrivere un diario, voglio annotare tutte le cose che mi passano per la mente, anche le più stupide o quelle che non direi neppure sotto tortura, neppure al mio Luca, e credo neppure da sola guardandomi allo specchio.
L'idea mi è balenata proprio ieri, vedendo la chiave del suo cassetto sopra la scrivania, dove ripone quel suo quadernetto, che da sempre tiene aggiornato, probabilmente se l'è solo dimenticata. Mio marito ha 55 anni, è docente alla facoltà di Filosofia, e non è tipo da disattenzioni del genere, anzi è una persona precisa e puntigliosa quasi al paradosso... vuole forse che lo legga?, che entri nel profondo di quello che, da sempre, scrive e non vuol condividere con me? Lui comunque sa, che i miei valori, la mia religiosa e inflessibile morale non mi permetterebbe mai di farlo, con me può stare sicuro. Però quella smemorataggine, quella inavvertenza mi ha aperto altre possibili prospettive, che sia un modo di voler comunicare con me in maniera passiva, facendomi capire quello che nel nostro rapporto non funziona, e forse non ha mai funzionato?

E' passata anche la cena del mio 55eimo compleanno, senza troppe luci ne clamori. Oltre a Sara, c'erano mia figlia e il suo ragazzo Siva; ho voluto fare una cosa tranquilla, e da un po' di giorni che non sento il mio corpo in forza come prima.
Mi affatico per niente, sento spesso un senso di vertigine che mi infastidisce, ma penso che saranno le prime giornate calde, e lo stress per il nuovo romanzo che sto per terminare.
Ho preso una decisione che rivoluzionerà il mio scrivere in questo diario, se fino ad oggi l'ho sempre usato per annotare cose quotidiane, le più ordinarie, senza scavare nel profondo della mia anima e dei rapporti che ho con gli altri, da oggi in poi scriverò tutto quello che mi turba, tutto quello che mi rende ancora felice, tutte le mie più insane verità.
Tanto sono certo che anche se dovessi scordarmi la chiave del cassetto dove lo ripongo da sempre, mia moglie non andrebbe mai a sfogliarlo. La sua ferrea religiosità, inculcata dalla sua famiglia bigotta e oltremodo devota, non le permette di compiere certi gesti.
Comunque ora dovrò stare più attento perché se fino ad oggi avrebbe potuto leggere quello che tenevo come un quaderno di brutta dei miei pensieri, che cercavo di trasformare in romanzi, ora verrebbe a scoprire molte cose di noi che non vorrei sapesse.
Posso dire con un certo orgoglio che Sara è una mia creazione, l'ho presa con me che aveva 20 anni, io 35, e come uno scultore dalle sapienti mani l'ho modellata come se fosse d'argilla, rendendola ciò che è: una splendida, elegante donna, ancora in possesso di una bellezza eterea, con un corpo che sembra non curarsi del tempo che passa.
Mi toccherà annoverare un po' di cose del passato, che fin'ora, potevano non sembrare importanti, ma il cambio di gestione delle pagine che andrò a scrivere lo richiederà.
Comunque mia figlia e Luca sono appena andati via, Sara è a farsi un bagno caldo, e poi so che mi aspetterà a letto, ardente come sempre di farsi spegnere le sue insaziabili voglie.
Quindi per stasera chiudo e ripongo al sicuro questo libricino, nascondendo come sempre la chiave. Un'ultima cosa però, magari un nonnulla, inizia ad infastidirmi il modo lezioso e smielato degli atteggiamenti di Luca nei confronti di mia moglie. Tutta quella ossequiosa sdolcinatezza, quelle attenzioni che le da, mi irritano, soprattutto perché lei, donna riservata e difficile a confidenze, pare divertirsi e crogiolarsi in quelle premure, ed in quelle ossequiose cortesie. Se avessi un buon rapporto con Rebecca, potrei parlargliene, ma visto che manca poco all'odiarmi, è meglio lasciar correre , ma la cosa non mi piace affatto. Ora vado in bagno, prendo la mia terapia e vado a perdermi nel mio paradiso.

13 MAGGIO:
Stamattina mi sento più serena, ho trovato, dopo la notte in cui ho fatto sesso, un posto dove riporre questi fogli: sopra una grossa trave, sul soffitto del salotto. Lì neppure la donna delle pulizie potrà trovarlo.
Una cosa però è certa, iniziando a smembrare e ad analizzare tutto del nostro, oramai più che ventennale matrimonio, mi rendo conto che mio marito non ha più il vigore di una volta, di quando mi ha insegnato e condotta per mano in un mondo a me sconosciuto, e visto da me come la perdizione, la più sfrenata lussuria, il male supremo: il sesso. Ci sono voluti anni perché, superando milioni di tabù eretti in un'infinità di messe, preghiere, e rosari, riuscissi ad accettare che tutto quello che facevo con lui, ovviamente solo dopo la consacrazione davanti a Dio, il matrimonio, fosse in qualche modo giusto, ed ho così iniziato a lasciarmi andare fino ad adorare il suo... Ecco: dovrò superare un altro scoglio, in questo diario utilizzerò un linguaggio scurrile che non fa assolutamente parte del mio essere, ma per esprimere determinate sensazioni solo quelle scurrili parole ne daranno il senso, ora ci provo: 'fino ad adorare il suo...':lungo cazzo. (sono già arrossita). Un'ultima cosa devo però segnarmela, per non dimenticare. Mi pare che Luca sia turbato dal modo di fare che Siva ha con me, quel suo cortese e garbato riguardo mi sembra lo infastidisca. Io non ci vedo nulla di male, mio marito sa per certo quali saldi principi ho dentro, ma nel rispetto anche di Rebecca è meglio che pongo delle distanze, anche se questo mi arreca un po' di fastidio, non posso negare che quel ragazzo (che ha 10 anni meno di me, ed in più di mia figlia) indiano, quel colore dei suoi occhi, quella pelle scura, mi destino un po' di voglia di conoscerlo: oltre a due amiche Franca e Laura ed i miei familiari non parlo mai praticamente con nessuno. Ma dovrò stare attenta a non cadere in stupidi equivoci.

Quando sono arrivato in camera ieri, Sara mi aspettava nuda nel letto, con i tiranti delle tende tutti aperti a vedere gli specchi che riproponevano il suo meraviglioso corpo in tutte le angolature.
Devo fare una piccola premessa, io sono sempre stato ossessionato dal sesso, se un giorno non lo faccio mi sembra mi manchi l'aria, sono così da sempre. Ho sposato mia moglie 22 anni fa, io ne avevo 33, lei 20, avevo, ed ho, un lavoro come docente universitario, una buona prospettiva da scrittore dopo due libri pubblicati con grande successo; la mia famiglia è ricca, mio padre un noto avvocato con un suo studio, molto quotato a Milano, così Sara a potuto non lavorare mai, potrebbe vivere nel lusso, ma il suo carattere parco, e di poche pretese le fa passare le giornate tra lettura e la parrocchia, dove partecipa attivamente al doposcuola per i ragazzi e ed ogni altra attività. Quando ci siamo sposati Sara era vergine e non aveva neppure avuto una storiella con nessuno, e con il tempo, però, l'ho trasformata nella mia personale geisha, e, dopo qualche piccola riserva, si è dedicata con tutta se stessa ad ogni mia perversa richiesta, superando i suoi veti, trasformandosi in quello che volevo, una vogliosa donna che non ha più nessuna remora nel giocare con me tentandomi e seducendomi come non avrei neppure immaginato.
Una mia perversa voglia è quella di vedere mia moglie in ogni angolo quando lo facciamo, così ho fatto istallare degli specchi enormi sul soffitto e sulle pareti, coperti quando non servono, per una questione di decoro verso nostra figlia e la donna delle pulizie, da un tendaggio bianco che elettronicamente si può aprire e chiudere a nostro piacimento. Ho fatto installare anche dei faretti direzionali per migliorare la visibilità di ogni punto del letto. Sono un maniaco, lo so e me ne compiaccio.
Quando sono arrivato in camera ieri sera, dicevo, ho trovato Sara completamente nuda, supina con le gambe divaricate e nel suo sguardo il puro desiderio. Al guardare quel rettangolo di peli morbidi la mia terapia ha cominciato a farsi sentire, e l'erezione a manifestarsi in maniera preponderante. Quando i miei occhi hanno scandagliato tra i suoi rotondi glutei ho visto la lucentezza argentea di un plug anale inserito nel suo buchino, poi mi ha dato un'occhiata, mi ha sorriso, e con le dita si è carezzata il clitoride dicendomi: «Dai amore, ti devo fare ancora il regalo di compleanno, vieni a prendertelo...».
E' stato un rapporto potente e vigoroso, molti orgasmi hanno rapito mia moglie, al mio però un lieve giramento di testa, mi ha come dato un sottile sdoppiamento della vista, ma è stato un bellissimo regalo dei miei 55. Vederla attraverso gli specchi in tutte le posizioni godere è la cosa più bella che ho nella mia vita. Vedendoci da diverse angolature, mi rende più potente, come se fossi attore e spettatore allo stesso momento, prima quando ero in perfetta forma questo ampliava la forza dell'attrazione: vedere il mio pene entrare, e la sua vagina seguire i miei movimenti, osservare il suo buchetto dietro dilatarsi, non aveva prezzo.

16 MAGGIO:
Stamattina è passato Siva a prendere Rebecca per andare in facoltà. Lui fa l'assistente di laboratorio di Chimica Applicata, lei che ha solo 20 anni è al secondo anno di Medicina. Credo si siano conosciuti lì. Il dialogo tra me e Rebecca è quasi inesistente in questo periodo, prima ero il centro del suo mondo, ora sembra che neppure esisto. Comunque lei ha un carattere difficile, non sopporta quasi nessuno e niente, anche con Siva va a giornate alterne, e sono certa che detesti sia me che suo padre. Credo sia glosa della mia bellezza, che io tengo nascosta al mondo, ma lei vivendo con noi sa perfettamente come sono fatta. Appunto, vive con noi, e sono sicura che negli infuocati incontri amorosi, molto frequenti tra me e Luca, anche se cerchiamo di stare attenti, ci abbia di sicuro visto. Avrà forse visto il mio lato osceno? Se dovesse averlo fatto, e questo mi farebbe vergognare, mi avrà di certo percepita come una persona disturbata, una 'borderline': chiesa , volontariato e azioni caritatevoli da una parte, e dall'altra una vera porca, perversa e insaziabile a letto. Penserà questo di me?
Ma lei non sa le tribolazioni, i mostruosi sensi di colpa che ho dovuto provare per arrivare a quello che sono. Le prime volte che Luca, quasi a costringermi, mi metteva il suo coso in bocca fino a venire, mi lavavo con lo spazzolino da farmi sanguinare le gengive. Ma una brava e rispettosa moglie deve accontentare il marito in tutto e per tutto, non è vero? E non posso farmi una colpa se poi mi è piaciuto così tanto, e che forse ora mi piaccia ancora di più.
Oggi ho 42 anni e con Luca in media lo facciamo, in tutti i modi e posizioni, almeno una volta al giorno, quindi, anche se la cifra mi spaventa dovrebbero essere 4320 volte, sempre e solo con lui.
Se il numero è sbagliato lo è di sicuro per difetto, soprattutto i primi tempi, dopo che mi ci aveva fatto appassionare, la mia insaziabile voglia, il mio sconfinato desiderio dell'orgasmo, mi faceva cercare mio marito 3 o 4 volte in una giornata. Dopo queste insane cose che ho scritto esco a prendere un po' di aria.

Anche oggi, sebbene ho cercato di non darci corda, Siva mi ha riempita di apprezzamenti ed adulazioni, ogni tanto mi fa tenerezza quel suo parlarmi, ogni tanto non lo sopporto, ma ha volte, quelle sue frasi mi danno uno strano solletichino al bassoventre, e mi fanno deliziare di assurdi pensieri. Non dovrei scrivere queste cose, se venissero lette, potrebbero essere fraintese sia da Luca che, soprattutto, da Rebecca. Però mi sono ripromessa di scrivere la verità e lo sto facendo.

22 MAGGIO:
A cena ieri sono venuti Rebecca e Siva, e sembrava esserci un po' di tensione tra i due ragazzi, erano entrambi molto silenziosi, e quando si parlavano era un battibeccarsi continuo; il problema per quanto ne ho capito, è che verrà un'amica di Rebecca a stare per qualche giorno qui, e a lui non sembra star bene.
Comunque a me Siva sembra un bravo ragazzo: laureato con il massimo dei voti, un buon lavoro di prospettiva, anche simpatico a volte, ecco forse non dimostra affatto i 10 anni che ha in più di mia figlia, alle volte pare proprio il contrario, pare un adolescente.
Ma anche stasera, con la scusa di aiutare a sparecchiare, e rimasto molto tempo in cucina a parlare con mia moglie, e ora inizio a sentire un impulso di gelosia molto forte, che mi fa peggiorare anche le mie condizioni di salute. Posso fidarmi di Sara? Io continuo a bombarmi di terapie ormonali e pillole per l'erezione, ma non sono più quello di una volta. Facciamo sesso tutti i giorni, spero che possa bastargli, devo decidermi ad andare dal dottore. Ma se vado da un medico che mi dice niente sesso per un po', mia moglie come la prenderebbe? La cosa certa è che Sara si è resa conto che arranco in alcuni momenti, ma la sua esponenziale libido non la può fermare.

Rebecca, qualche settimana fa, mi ha detto se stavo bene, perché mi vedeva stanco, e anche ieri sera me lo ha ribadito, quando eravamo soli. Io l'ho rassicurata, ma la verità è che sono spaventato. Forse sarebbe meglio parlarne con mia moglie di questi miei sintomi e dirle anche di farla finita con Siva, magari inventandomi che da fastidio anche a Rebecca, che in realtà sembra completamente fregarsene. Ma per farle capire che è solo mia devo scoparla sempre, così non avrà altri grilli per la testa. Conoscendo però la potenza sessuale di Sara potrebbe essere tutto inutile. Magari sono tutti miei vaneggiamenti, però averlo che gira per casa, con la scusa di mia figlia, toglie ogni problema di cadere in facili fraintendimenti della gente, che come si sa non aspetta altro che criticare.

Ho notato che le sere che parlo un po' di più con Siva, Luca mi scopa con molta più passione, e questo è successo anche ieri sera, appena se ne areno andati. Ero ancora in bagno con solo le mutandine su, prima di andare a dormire, quando Luca mi ha preso da dietro, mi ha piegata in avanti e senza neppure una parola, così, a freddo, mi ha penetrato la fica. Ero davanti al lavandino, e ci vedevo riflessi allo specchio, la mia smorfia di dolore nel mio viso era evidente, ma lui non si è fermato, continuando a spingere forte. Ho messo la mano sotto l'acqua calda, e me la sono passata sotto i peli pubici, per lubrificarmi un po' la vagina, e quando le nostre membrane, più bagnate, hanno iniziato a fondersi, il dolore è diventato piacere, ed ho cominciato a muovermi spingendo il culetto verso di lui, sempre più velocemente, fino che sono venuta con un secco grido, ed ho sentito il suo sperma inondare le mie pareti vaginali.
Luca respirava forte dietro la mia testa, poi si è lasciato andare sul mio corpo, esausto, e mi ha detto che le gambe non lo reggevano.
Sta ancora dormendo, sono le 12:00, per fortuna è domenica, e non si è voluto alzare neppure per mangiare.
A sua insaputa, parlando con mia figlia, che mi ha confidato le sue preoccupazioni per la sua salute, cosa mai successa, ho chiamato il medico che è arrivato alle 14:00. La vergogna che provavo mentre spiegavo che stavamo facendo sesso è stata indescrivibile, poi è andato in camera e l'ha visitato. Quando è uscito mi ha detto che la sua pressione e molto alta, e che avrebbe bisogno di riposo assoluto, astenendosi, per un po' «dalle belle cose che stavate facendo», ha detto proprio così sorridendomi, gustandosi tutto il mio imbarazzo. Poi quando Rebecca è andata in farmacia è arrivato inaspettatamente Siva, Luca dormiva e non ho voluto svegliarlo e siamo rimasti in salotto da soli...

25 MAGGIO:
Sono ancora a letto è tre giorni che non ho rapporti con mia moglie, non riesco ad alzarmi, ho le gambe stanche e i tranquillanti mi fanno restare in dormiveglia tutto il tempo, ma ogni tanto sento la voce di Siva che parla con Sara, ma non sento mai Rebecca, che siano soli? Perché viene così spesso se io l'ho visto solo due volte? Forse me lo immagino io? Oppure...
Devo rimettermi, inizio ad avere paura, la gelosia mi divora più del male che mi sfianca.


30 MAGGIO
Pensieri volano nella mia mente, pensieri sporchi, pensieri di braccia scure che mi cingono, di un corpo tonico che mi abbraccia... Dai Luca, devi tornare in forma... altrimenti... Siva stamattina aveva una maglietta bianca, e i suoi pettorali risaltavano... via tentazione demoniaca, via da me. Non posso credere di essere finita in una situazione così assurda, a volte vorrei, ma l'attimo dopo mi odio del solo pensiero che ho fatto. Devo pregare il Signore che mi dia la forza, e poi proprio con il ragazzo di mia figlia mi doveva capitare questo sottile ma penetrante impuro e insano desiderio?

Sono tornato a lavorare, mi sento un po' meglio, ma ho anche paura di lasciare Sara sola, sto diventando paranoico, stasera devo soddisfare mia moglie, devo riuscirci. Anche se non potrei a pranzo ho mangiato cose iperproteiche, poi prenderò la mia terapia, vietatissima dal medico, e domerò gli istinti della mia donna.
O un grosso dubbio, che Sara abbia detto a Siva che ultimamente ho delle defaiance, perché l'altra sera, mi ha chiesto se volevo provare un medicinale; lui me lo ha descritto miracoloso per abbassare la pressione, ma ha aggiunto: «senta, con questa pillola indiana, ritroverà un vigore da ventenne» e poi ha sorriso.
Cosa voleva intendere? E' tutto nella mia testa, sto farneticando, ho Sara e lui si vedono, si frequentano? E Rebecca perché non dice niente.
Da quando c'è la sua amica. è come rapita da lei, dormono addirittura insieme... Stamattina ho visto a stendere i perizomi di quella ragazza, che tra l'altro è molto bella, ed un sottile brivido mi ha scosso... dai che sto tornando quello di una volta.

Questo pomeriggio, forse per caso, o forse perché sapeva che sarei andata in parrocchia, Siva è passato verso le 15:00, dicendomi che voleva parlarmi di mia figlia. Rebecca è donna su un corpo di una ragazzina, non ha seno, è magrissima, non ha preso nessuna delle mie morbidezze. Ha un bel viso, gli occhi lucenti, ma se perderà un uomo così bello come Siva, credo non ne troverà un altro così.
A volte spero che si lascino, ma se succedesse anche l'effimera scusa di vedermi in giro con mio futuro genero svanirebbe, e i nostri incontri in casa nostra scomparirebbero per sempre.
Mi ha detto, con i suoi modi cordiali e carini e con quell'accento orientaleggiante che mi piace tanto, che Rebecca, lo trascura, e quando è con la sua amica Marta lui non esiste più. Mi ha fatto capire che le vuol bene, ma che le cose stanno prendendo una brutta piega. Impacciato, mi ha fatto percepire che fanno sesso solo occasionalmente, ma questo l'ho dedotto io, e mi è sembrato che ci fossero altre cose che avrebbe voluto dirmi, ma fissandomi con i suoi occhi penetranti mi ha stretto in un abbraccio chiedendomi di aiutarlo. Eravamo in pubblico e quell'abbraccio non doveva essere visto da nessuno, così mi sono ritratta ma non avrei voluto, sarei rimasta tra le sue braccia per tanto tempo...
Siamo stati a parlare per 3 ore, il tempo con lui è volato, ed ho rischiato di arrivare tardi e senza nessuna scusa valida per Luca.

A cena con Luca, Rebecca e Marta, che sembra non volersene più andare, ero impacciata come una bambina, solo per non avergli detto di quell'incontro pomeridiano.
Poi a letto, mi sono fatta trovare nuda, ero eccitata anche per quell'abbraccio di Siva, avrei voluto fosse lui lì di fronte a me. Le cose con lui stanno correndo troppo veloci, ma avevo troppa voglia e anche se mio marito avrebbe dovuto stare a riposo, con la bocca ho iniziato a trastullarmi con il suo membro floscio. Per quanto mi impegnassi, mi entrava tutto in gola, ma non dava nessun segno di eccitazione. Luca si è alzato è andato in bagno, ho sentito il rubinetto aprirsi un attimo, poi è tornato a distendersi. Aveva un faccia distrutta dall'ennesimo flop, ma mi ha divaricato le gambe e con la sua maestria, conosciuta da decenni mi ha fatto venire, un piccolo e delicato orgasmo, ma il desiderio restava, ma ho visto che lui sembrava rassegnato.
Dopo mezzoretta, mi ha fatto mettere a 90, il suo cazzo era diventato grosso e lungo come prima dei disturbi. Ora finalmente spiccava tra i peli bianchi, sembrava rinato. Ha acceso la luce, è entrato dentro di me, ed ha iniziato a spingere, rosso in viso per lo sforzo, finalmente lo sentivo tutto, ma la mia mente si librava su un altro corpo, su un altro abbraccio. Vederlo sbuffare, rantolare per darmi piacere, mi faceva l'effetto contrario, avevo pena di lui.
Poi è venuto, mi sono pulita e senza parlare mi sono appisolata.

Ho preso la pastiglia che mi ha dato l'indiano, l'erezione c'è stata, dopo mezz'ora, ma non ho sentito il solito trasporto, mi sembra già di averla persa, che sia ormai nelle sue mani. Devo fare qualcosa, tutte le mie certezze su Sara si stanno diradando giorno per giorno.

5 GIUGNO:
Tutti i pomeriggi di nascosto mi vedo con Siva, in un parco, lui dice a Rebecca che va in laboratorio, dove lei non può comunque entrare, io con mio marito non dico nulla, sembra perso, credo la malattia lo sta destabilizzando anche nella mente.
Due giorni fa, passando per il corridoio di casa, ho sentito delle risatine strane provenire dalla camera di mia figlia, la porta era socchiusa, e quasi senza volerlo, ho visto Marta e Rebecca nude sul letto. La sua amica aveva la testa tra le sue cosce, e Rebecca ansimava dal piacere. Tutto avrei potuto pensare ma questo no. Sono andata via subito, ma il pensiero è andato al suo ragazzo, cosa devo fare? Dirglielo? Potrebbe essere un modo per avvicinarmi e prendermi quello che ormai bramo con tutta me stessa. Lo voglio, oramai ne sono certa, anche tutti i miei tabù si stanno sgretolando come argilla al sole, l'importante è però che nessuno lo venga a sapere, per me sarebbe un disastro, il rinnegare di fronte al mondo intero le mie virtù, la mia indiscussa, ma ora molto più labile, religiosità. Dio perdona, le persone intorno a me no.
Se penso a mia madre, a mio padre, al loro elitario gruppo di ricchi e aristocratici amici, rimarrebbero tutti basiti, diventerei la vergogna della famiglia, sarei rinnegata. Devo stare attenta.

Saluto Luca e gli dico che esco un'oretta, telefono a Siva, e vado diretta a casa sua, per la prima volta. Sono arrivata alle 15:30, sono tornata a casa alle 18:45.
Io e Luca eravamo a casa soli, e mi ha fatto vedere il suo cazzo in tiro, mi sono spogliata docile e mi sono messa nuda a pecorina, e Luca, conoscendomi ha subito capito cosa volevo. Ha preso un po' di lubrificante e mi ha inumidito il buchetto dietro, e me o ha spinto dentro, piano, con cautela, fino a farlo entrare tutto. Mi faceva un po' male, ma me lo meritavo, per tutte le bugie e per quello che sentivo verso di lui.
Domani pomeriggio esco con Siva, mi vuol fare una sorpresa, ho il cuore in gola. E mentre pensavo a questo, Luca è venuto sulla mia schiena felice di essere tornato all'orgasmo. Gli ho dato un bacio sulla fronte e sono andata a preparare la cena.

6 GIUGNO:
Sono riuscito a scopare dietro Sara, mi sembrava soddisfatta, la medicina di quello stronzo, mi da un sacco di potenza, ma subito dopo come per una sbornia, mi lascia la testa dolente e le vertigini mi perseguitano. Se torno dal dottore perdo mia moglie, se no ci vado...non lo so.

Siva mi ha portato nell'appartamento di sua sorella che è in India per tutta l'estate, siamo entrati alle 15:00, usciti alle 18:00.

10 GIUGNO:
Lo so che non dovrei ma con mio marito siamo tornati ai livelli di prima, una volta al giorno, e so che lo fa perché la gelosia e la paura di perdermi lo rodono dentro come un tarlo, ed io gioco su questo almeno mi fa godere come mi ha insegnato proprio lui.
Con Siva saliamo la rampa di scale alle 15:00, usciamo alle 18:00, molto spesso, ogni volta che riusciamo a liberarci.

Luca sta impazzando ed io non lo aiuto per niente, il suo declino mi serve per fare ciò che voglio, non sono più quella di prima, non l'ho ancora tradito in maniera come dire, non so come spiegarlo, insomma non ho avuto rapporti vaginali con il mio indiano.
Questo mi solleva stupidamente da un po' di sensi di colpa, ma non riuscirei a stare senza di Siva. Rebecca non ne sa nulla, neanche immagina, persa a sbaciucchiarsi con Marta.
Dicevo Luca sta cercando di vendere tutte le sue nostre proprietà: due appartamenti, tre negozi e tutti i terreni, tutte cose ereditate dai suoi, e non vuole darmi nessuna spiegazione. Io non ho ancora ereditato nulla dai miei anziani genitori che stanno ancora bene, ma se mi scoprissero, se venissero a sapere qualcosa, darebbero tutto direttamente a Rebecca piuttosto che ad una figlia del demonio come me. Anzi forse donerebbero i loro averi in beneficenza, affinché io non ne possa usufruire tramite mia figlia, se mai me lo concedesse, e ne dubito.

20 GIUGNO:
Rebecca è tornata a riprendersi il suo ragazzo, mi chiedo cosa abbia più di me, e cosa ci trovi lui. A volte mi destabilizza, soprattutto nelle ore in cui avvengono di solito i nostri segreti incontri, dicendomi insistendo: «Di mamma esci, è un po' di giorni che te ne stai chiusa, sto io con papà, tanto Siva è in laboratorio, vai...», mi sembra che pronunci la parola "laboratorio" con un tono strano, quasi sapesse, quasi lui l'abbia messa al corrente. Oppure come se avesse letto il mio diario.
Presa anch'io, come Luca, da un'irrefrenabile gelosia, avrei voglia di dire, quando sono insieme, quello che ho visto in quel pomeriggio tra lei e l'amichetta, ma sarebbe la rottura di tutto, non avrei più nessuna giustificazione non solo con mio marito, per tutte quelle uscite, ma anche con la gente che ci vede in giro. Ora che ci vediamo anche fuori devo giocarmi la carta del 'mio potenziale genero' con ancora più determinazione, per sfatare ogni sordido dubbio. Solo il martedì, quando Rebecca ha un corso fino a tardi, salgo da sola la rampa di scale alle 15:30, e usciamo alle 18:30. Quell'appartamento me lo sogno la notte, il mio, forse nostro, Nirvana.

Vorrei leggere il diario di mia moglie, ma anche se l'ho cercato, non ho la più pallida idea di dove possa essere in questa enorme casa.
E se scoprissi che mi ha tradito, magari una sola volta, cosa farei? Devo parlare a quattrocchi con Rebecca, qualcosa deve di certo saperlo. Mia moglie adesso esce molto meno, prima, forse perché non le piaceva Marta, tutti i pomeriggi era fuori e tornava solo per cena. Continuiamo a fare sesso, mi sto svenando tra terapie e pastiglie per riuscire a farla godere, come prima, e credo che le possa bastare, che non le serva l'indiano.

1 LUGLIO:
Son diventata ingorda, mi prendo tutto senza più nessun rimorso di coscienza, ci sono giorni che mi viene voglia di fare sesso quando sono in autobus, e da quanto intenso è il mio bramare mi bagno le mutandine, e mi sento viva. Il mondo circostante può controllarmi quello che faccio, non quello che penso. Qualcosa è cambiato nel rapporto con Siva, si è fatto più distante, spesso dice di avere degli impegni, ma poi vengo a sapere che era con Rebecca.
Questo mi fa ingelosire e mi fa cercarlo ancora di più, ed in casa mia questo vuol dire che Luca si senta invidioso delle mie non spiegate assenze, e cerca così con tutte le forze di dominarmi e soggiogarmi con il sesso. Non ragiono più lucidamente sono entrata in un vorticoso mondo di perdizione, di depravazione, di puro e ricercato vizio: "a volte devi ballare con il diavolo per uscire dall'inferno".

Sono depresso, malinconico, privo di quella vita che esplodeva dentro me solo sei mesi fa. Vado a lavorare perché devo, non leggo più, solo se Sara è a casa, riesco a ritagliarmi un briciolo di serenità. Sono allo sbando. Sto male, vorrei sapere, ma non voglio indagare perché se sapessi quello che immagino preferirei morire.

15 LUGLIO:
Mi sono svegliata presto come al solito, e non sentendo il respiro affannoso che Luca negli ultimi tempi aveva durante tutta la notte, alzandomi sui gomiti l'ho guardato. Il sole era da poco desto, e la luce era fioca nella stanza, così ho acceso la luce, e subito mi sono accorta che gli occhi di mio marito erano socchiusi, il suo viso pareva avvolto in un sorriso beffardo... giaceva morto accanto a me.
Il dottore ha costatato la morte dicendoci, a me e a mia figlia: «Aneurisma celebrale, avevo fin pregato suo marito di riposarsi e prendere i medicinali, non più tardi di due giorni fa, ma lui non voleva saperne, non capisco tutta questa avversione per cose che avrebbero potuto salvargli la vita, mi scusi ma sono scosso anch'io, ci conosciamo da anni e lo rispettavo molto, sentite condoglianze» questo ha detto e poi se ne è andato, lasciandomi nello sconforto più totale. E' mia la colpa, la mia schifosa perversione l'ha portato alla prostrazione, allo sfinimento. Sapevo di star sbagliando ma non ne pensavo possibili tali conseguenze, ho cercato la morte di mio marito? Ingelosendolo, tradendolo rendendolo schiavo di terapie e pastiglie che a lui servivano per cercare di riavermi, e a me per togliermi sensi di colpa e voglie mai appagate. Non ho versato una lacrima, neppure Rebecca ni sembrava così affranta, a dire la verità. Come se avessimo dovuto aspettarcelo, come una cosa scritta da tempo. Giorni tristi, giorni meschini, sceneggiate di puro dolore mi toccheranno di fronte a tutti quelli che vorranno onorare il defunto, giorni di mestizia... e poi? Cosa farò?

25 LUGLIO:
Dopo essere andata vigliaccamente in cimitero, con la mia faccia truce e sofferente da consumata attrice, tornando a casa, ho preso il diario di mio marito, l'ho aperto. In verità l'avevo sempre letto, e questo mi faceva sentire ancora di più sotto accusa: io sapevo che lo stavo distruggendo, che non si cura e che la sua 'terapie' per il sesso lo avrebbero portato a stare sempre peggio. Ho tristemente notato che lui nei suoi scritti era stato del tutto sincero, io no sono riuscita a mentire anche su una cosa che non sarebbe stata letta da nessuno. In realtà scrivevo questo diario accennando solo a cose che si sono svolte in maniera del tutto diversa, e tutte quelle le ho impresse nero su bianco su un block notes. Quello contiene le mie sporche sensazioni, le più ignobili e ripugnanti cose fatte a danno di mio marito.



27 LUGLIO:
Mia figlia dorme sempre da Siva, ed entrambi sembrano avermi abbandonata ad una solitudine che non so gestire, mi manca Luca, nel bene e nel male l'ho amato, anche se l'ho ucciso. Ogni tanto viene a trovarmi mia figlia, a prendere qualcosa dall'armadio, sta un'oretta e torna tra le braccia del suo uomo, quanto la invidio.

28 LUGLIO:
Sono fuori di me, è tutta la mattina che cerco quel fottuto block notes, dove annoto tutte le mi beate porcaggini, sono talmente incazzata che mi sembra di impazzire. Dopo la morte di mio marito, e l'assenza di mia figlia, i diari li metto dove capita, nessuno li avrebbe potuti vedere vivendo da sola, ed ora non ricordo più dove ho messo quello della pura verità, non questo pieno di imperfezioni e bugie. Ieri quando sono rientrata dalla spesa, Rebecca era in camera sua che cercava dei vestiti, vuoi vedere che? Sarebbe la fine per me, la caduta verso un baratro infinito.

30 LUGLIO:
Stasera vengono a cena Rebecca e Siva, dovrò indagare sul diario, ho dià il cuore in gola, ma prego che sia da qualche parte in casa.
Sono uscita per prendere qualcosa di pronto in gastronomia, non ho nessuna voglia di cucinare, tra mezz'ora dovrebbero essere qui. Dopo il funerale, quando Siva mi ha abbracciato per farmi le condoglianze, io ho aspirato, odorato più intensamente che potevo quel suo profumo di agrumi e cannella, che la sua pelle olivastra regala, portandomelo con me nell'anima.
Lo voglio ancora, ma da quel giorno non ci siamo più incontrati, perlomeno da soli.

Quando è suonato il campanello il mio battito è accelerato, ed il respiro si è fatto prepotente, quanto il mio smarrimento nel vedere mia figlia da sola. «Siva non è voluto venire, si dispiace ma non ce la fa a stare in questa casa. A proposito di case, adesso viviamo nell'appartamento di sua sorella, ha mollato il suo, tanto lei per lavoro l'anno trasferita in Inghilterra, e così ci siamo subentrati noi.»
Non so se Rebecca sapesse quanto dolore mi stesse arrecando, due secche stilettate al cuore: Siva non voleva vedermi e lei dormiva nel nostro letto, quello dove lui mi aveva visto molte volte con gli occhi annebbiati dal puro orgasmo che mi dava.
Abbiamo iniziato a cenare, la sentivo distante, quasi ci fosse qualcosa che mi nascondesse, ed ho pensato subito a quella parte del diario scomparso. Poi, finito di mangiare, al caffè, si è piegata e dalla sua borsa, ha tirato fuori quei tanto agognati fogli, e mi sono paralizzata, a quel punto non avevo nulla a mia discolpa, nessuna giustificazione poteva scagionarmi dai più torbidi peccati che imperdonabilmente avevo commesso.
Ed ha cominciato a parlare con una calma serafica: «Ebbene, la mia cara religiosa e pia mamma a processo, sei caduta come un'allocca, anzi mi spiace per gli allocchi che sono rapaci notturni davvero intelligenti, ti sei infognata in un circolo vizioso squallido e torbido, non avrei mai creduto fossi così, vista la tua santità, visto la tua beatificazione, nell'essere sempre la prima a prendere l'ostia ogni domenica a messa. Ma nella tua bocca a quanto pare non ci finivano solo ostie e cose consacrate...»
Ascoltavo, con il cervello prosciugato, ma con l'ultimo spiraglio di orgoglio ho cercato di contrattaccare con l'unica misera cosa che avevo: «Mi pare che anche tu non produci acqua santa al posto della saliva, visti i tuoi incontri ravvicinati con altri tipi di liquidi, quando sei con la tua amichetta Marta, se non erro.», lei mi ha sorriso e aprendo il block notes ha continuato: «Certo se dovessimo mettere ai punti quello che verrà fuori da adesso, questo è l'unico che tu metteresti a segno, ma vincerei la partita 1000 a 1, te ne rendi conto? Ti rendi conto di cosa hai fatto, almeno? Ce ne vorranno Ave Maria e Padrenostro per ripulire l'untume che hai dentro, ma aspetta adesso pian piano ti spiego tutto.»
E' tornata a pescare nella sua borsa, tirando fuori il suo pc portatile. «Ho sempre odiato la tua moralità, la tua condotta integerrima che dimostri a tutti, come fossi la perfezione, ma io vi ho visti mille volte, nei vostri immondi giochi che facevi con papà, penetrazioni anali, doppie con toy vari, ecc. ecc. non molto distanti dal mio rapporto lesbo con Marta. Comunque anch'io ho le mie perversioni, e da qualcuno devo pur averle prese, giusto? Siva sa tutto, e per lui non è un problema, anzi ci piace farlo a tre, e lo facciamo spesso. Ho letto tutti i tuoi due diari, riuscivi a mentire anche a te stessa, robe da vergognarsi, non credevo esistesse qualcuno che può scrivere bugie in una cosa tanto personale, mi stupisci, o mi hai stupito giorno dopo giorno.»
Avevo gli occhi gonfi di lacrime ma non volevo darle questa soddisfazione: «Ma io... amavo tuo...» «Chi? Mio padre, tuo marito o il mio ragazzo? Avevamo programmato tutto, ma non pensavamo fosse così facile farti cadere nel vizioso peccato dell'adulterio, pensa se nonno e nonna sapessero, pensa alle tue devote amiche della parrocchia, quale scandalo sarebbe. Vieni che ti faccio vedere una cosa.» mi sono alzata a fatica, le gambe non mi reggevano, e mi sono avvicinata al monitor, ma prima di farlo partire Rebecca ha proseguito: «Ricordati mamma che io so tutto, Siva mi ha sempre tenuta la corrente. Il primo pompino gli lo hai fatto qui, con papà in camera che stava male, e tu in salotto che glielo ciucciavi di gusto, da quanto mi ha riferito, il 22 maggio. Poi cercando di salvare la faccia sull'altro diario, hai scritto che non hai avuto rapporti 'vaginali' con Siva, ma la prima volta che ti ha presa il culetto era il 5 giugno, nel suo appartamento. Poi soli rapporti anali e pompini, fino al 10, dove gli hai dato tutta te stessa, con lussuria e apprezzata capacità.
Era tutto deciso a tavolino, quando ho notato che Siva ti 'stimolava', volevo far crollare quella tua sfera di purezza falsa che ti avvolgeva, l'unica cosa che non avevamo considerato era lo stupido e folle amore che papà aveva verso di te, e l'hai portato facendolo ingelosire in ogni modo... e lo sai bene dove l'hai portato...
Io, Siva e Marta vedendo che sarebbe stato semplice, volevamo farti peccare per ricattarti, avere una casa per noi e un bel po' di denaro. Lo sai che non vi ho mai amati, troppe falsità, troppi segreti nascosti. Troppa finta santità in un inferno. Dai guarda, poi mi dici quello che vuoi...»
Lì sono scoppiata a piangere, singhiozzavo non riuscendo a parlare, e lei ha avviato il video. Nelle immagini ho riconosciuto il mio Nirvana, l'appartamento della sorella di Siva, e io, in primo piano, che prendevo in bocca il suo cazzo scuro come il mogano, e con gli occhi lo guardavo con chiara passione.
Ho cercato di andarmene, ma Rebecca mi ha fermata, e mi ha fatto continuare a vedere quelle immagini che ora mi disgustavano.
«Ti prego Rebecca, non puoi infierire in questo modo... spegni ti scongiuro...perché mi odi così?» «Cosa pensavi che venisse a fare papà in camera mia da quando ho compiuto 18 anni, fino a che ho portato a casa Siva? Prima passava da me, mi istruiva, mi insegnava, come avrà fatto con te, mi scopava o se lo faceva succhiare, e poi passava su una coperta più usata e più calda, passava, già pronto, già eccitato tra le tue cosce.
Per quello prendeva quell'infinità di pastiglie per tenerselo duro, e sono sicura che tu lo sapevi, che eri al corrente di quello che schifosamente mi succedeva., ti ho vista una sera spiarci dalla porta socchiusa, non puoi mentire ancora.
E dovevate pagarla quella follia, ed ora sei rimasta solo tu.
Certo non mi aspettavo assolutamente che papà morisse in queste circostanze, ma su questo sei tu che dovrai convivere, molto più di me, con i fantasmi dei sensi di colpa. Ora arriviamo al punto finale, qui hai una lista di quello che voglio, studialo, per oggi non scrivere sul tuo falso diario, se c'è qualcosa che vorrai discutere con me telefonami, altrimenti video e diario diventeranno più conosciuti della tua Bibbia, che vergognosamente tieni sopra il tuo comodino in camera. Vorrei vedere le faccie di nonno e nonna...quando ti vedranno attrice unica e protagonista del filmino , ho leggerà le tue piccanti confessioni erotiche dei tuoi diari, potrebbe essere divertente, potremmo pensare di farci un programma tv, guarda mi è venuto anche il titolo: "Azione e reazione", bello non trovi...bene, con questo è tutto, visto che l'amore fa fare pazzie ti assicuro che è inutile che tu venga a cercare Siva, non ti vuole più vedere, meglio una lesbica condivisa con una sua amica, che una moglie, ora vedova, puttana e omicida, non trovi?»
Ha preso le sue cose e se ne è andata, e con lei è uscita una grande parte della mia vita, avevo giocato con il passato perdendolo, scommettendo tutto su un futuro che non era neppure mai esistito...
scritto il
2025-01-15
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