Spero che ritorni presto l'era della vacche grasse

di
genere
tradimenti


PENSIERO DI SARA:
Stasera,vedo Mirko, mancano poche ore e poi sarò tutta sua, non vedo l'ora di prenderglielo in bocca. Devo pensare a come vestirmi, probabilmente con il tubino nero di Dolce e Gabbana, col tacco alto, penso che farei proprio bella figura. Prima mi sono vista allo specchio, sono ancora una bellissima donna, a ragione Tania a dirmelo, le mie tette sono ancora gonfie e sode, con quei capezzoli rosa, che puntano verso l'alto. E quando me li lecca lei mi fa impazzire, la sua lingua che rotea lenta sulle palline dure, mi sto eccitando solo a pensarci, ogni tanto è bello fare sesso con una donna, è più rilassante. E le mie gambe, toniche, lunghe con quei polpacci lineari ma ben definiti. Il mio culetto da teenager, che con il perizoma sembra uno di quelli che si vedono nelle spiagge del sud America. E la mia fica, perfetta con il clitoride alto a dividere, subito sotto, le piccole labbra che sporgono leggermente, di un color rosa delicato. In questo Tania è insuperabile, solo vederla con la sua testa, che fa su e giù in mezzo le mie cosce, mi fa venire, ed è delicatissima, avvolge tutta la mia fica con la sua morbida lingua e con le sue calde labbra carnose. Niente barba non fatta, quattro leccate veloci, come fare i compiti per scuola, come fanno molti uomini. Ho ancora a 45 anni e un corpo veramente bello. Però stanotte ho voglia di essere penetrata con forza, desidero essere proprio sbattuta dal mio Mirko. Che mi stia innamorando di lui? No, no credo. Aspetta, ho sentito la porta di casa aprirsi.

― Ciao amore, sono arrivato. Adesso faccio una doccia poi ti preparo la cena, cosa preferisci mangiare?
― Ciao Leo, scusami, mi sono dimenticata di avvertirti che stasera vado a mangiare da Matilda, è un pezzo che me lo chiede, e oggi in ufficio mi ha incastrato. Dovrà raccontarmi di qualche nuovo amante, lo sai come è fatta. Ma torno presto. Ok?
― Va bene cucciolo, allora vado a mangiarmi una pizza da Pino, così non sporco la cucina. Verso che ora pensi di tornare?
― Farò tardi, mi chiederà di vedere un film, poi mi parlerà del nuovo colpo di fulmine tutto il tempo, e io non capirò nulla della trama, come sempre. Forse visto che farò tardi, è meglio che dormo da mia madre, è di strada, cosa dici, così non ti sveglio? E domani vado direttamente in ufficio, ti va bene?
― Come preferisci, sai che mi preoccupo se sei in giro al buio con la macchina. Probabilmente sarei più tranquillo. Ma fai come vuoi, sai che adoro poterti annusare di notte e svegliarmi con te la mattina.
― Allora dai, avverto mia madre, così ti lascio più sereno e io dormo un'oretta in più.

PENSIERO DI LEO:
Da chi si farà sbattere stasera?, forse ancora quel fornitore, quello grasso e stempiato. Se fossi gay e lui l'ultimo uomo sulla terra, me lo taglierei per non cadere in tentazione. Va da Matilde a cena? Non credo proprio. Ora è li in bagno che si guarda nuda come se ce l'avesse solo lei, è ancora avvenente, non c'è nulla da dire, ma non sa che la sua fica quando viene puzza come se avesse la cistite. Nessuno dei cazzi 'foresti' l'ha mai avvertita, ha un sapore che ti fa vomitare, di salmone rancido. E poi, ha dei buchi talmente larghi ormai, a son di masturbarsi con toy grossi come matterelli, che ci credo che un cazzo più piccolo del mio (23 cm) ci balli la tarantella dentro. L'importante è che mi paghi i conti, è talmente ricca, che da sei mesi non vado neppure a lavorare, mi sono messo in aspettativa, e da domani sarò un uomo ricco, chiedo il prepensionamento e mi faccio passare un tot al mese dalla mia 'cagna'. E poi, credo che il mio grande amore non si farebbe sputtanare da tutta la banca, dove fa la direttrice di filiale, pensa che figura: i capi, tutti quelli che sono 'sotto' di lei, che sputtanamento, Se stasera ha preso, come al solito, la stessa stanza in quell'hotel vicino alla tangenziale, il gioco è fatto, ieri pomeriggio ho prenotato quella camera per tutta la giornata, ho istallato delle telecamere, che neppure a Cinecittà, in tutti i posti più nascosti, che mi permettano di fare un buon video da più angolature, e con quello in mano, la saluto la puttanella che mi sono sposato. Poi a me basterebbe l'appartamento in centro e la villetta al mare, con tutti i soldi, i terreni e le proprietà immobiliari che ha quel 'beccamorto' di avvocato di suo padre, lei si farebbe sistemare come meglio vuole con i soldi di famiglia, ma se sua Santità don Antonio vedesse il video molte cose cambierebbero, non penso sarebbe felice di vedere sua figlia farsi sbattere in un hotel di terza classe sulle foto dei giornali. Piuttosto, credo, preferirebbe vederla morta, farebbe meno scandalo e meno gossip. Deve ancora nascere chi mi prende per il culo. Devo solo passare davanti a quel benedetto albergo e dal cellulare attivare la registrazione e per 10 ore tutto verrà immortalato per sempre. Tra l'altro posso seguire in diretta il tutto, potrebbe anche essere eccitante. Ora mando un massaggio a Matilda.
< Ciao, stasera verso le 21.00 passo a trovarti, non vedo l'ora di vederti e stare un po' a giocare con te. Mi ha detto Sara che viene da te a cena? Una balla delle sue vero? >
< Mi ha detto se le reggevo il gioco, a me ha solo accennato che deve incontrare un vecchio amico, ma per non farti ingelosire era meglio una 'piccola bugia bianca'. Solo tu, che sei troppo buono, potevi sposare una così... Anch'io ho voglia di vederti, sono dieci giorni che non vieni qui.. Appena arrivi te lo succhio per mezz'ora, tieniti pronto. Ti aspetto nuda, a dopo.. >

PENSIERO DI LEI:
Poveretto Leo, a volte mi fa tanta pena, adesso ho una storia con Mirco da qualche mese, ma saranno dieci anni che, almeno, due volte a settimana mi faccio la mia bella scopata 'fuori via', mi diverte conquistare, predare quegli stupidi uomini che vedono un accenno di tetta, un po' di coscia e sono pronti a fare carte false per portarti un'oretta nel loro caldo letto. A volte, quando il tizio con cui scopo non mi fa venire, torno a casa e mi faccio sbattere da Leo, per togliere di mezzo quelle voglie rimaste, che mi infastidiscono nel sonno. Lui non sa che mezz'ora prima c'era un altro cazzo al posto del suo, poverino. Eppure lui scopa bene, ha un bel arnese, lungo e grosso ma non mi ispira, è sempre stato così, è talmente succube della sua dipendenza da me, che mi fa passare tutte le tentazioni, tutti i desideri. Ogni volta che lo facciamo se ho il capriccio, il ghiribizzo di venire devo pensare ad un altro uomo, oppure fingo da grande attrice, quale sono, così fa prima. Non vedo l'ora che Mirko mi lecchi tutta, stasera ho talmente voglia che gli do il culo. Porto via anche il toy nero e mi faccio fare 'la doppia'. Sono già bagnata. Ora meglio che mi vesto.

― Che bella che sei, che eleganza per andare dalla tua amica, non è che c'è qualcosa sotto, che hai un amante? Me lo diresti vero amore, sai che io vivo per te. Non riuscirei più a vivere se sapessi di doverti dividere con un altro.
― Macché un altro, sono troppo vecchia ormai, se il tu il mio bastone della mia vecchiaia, mi vesto così perché, conosci anche tu Matilda, e quanto è criticona, ha sempre qualcosa da dire. Bon io vado, ci vediamo domani sera, passa una tranquilla serata, io ti penserò..
― Anche tu, divertiti. Dammi un bacio.

A casa di Matilda:
― Cazzo Maty, sono le nove e mezza e non sono ancor arrivati, vuoi vedere che hanno cambiato posto? Quella stronza della tua amica, proprio stasera? Mi serve quel video, assolutamente. Smettila di succhiarmelo, ho altri pensieri adesso..
― Dai Leo, tua moglie sta scopando con un altro, scopami, tira fuori un po' di orgoglio, sai che ti voglio, guarda come mi metto per te, ti va bene prendermi a pecora, lo sai che a me piace quando ti sento così dentro. Dai vieni, mettimelo tutto, senti come sono bagnata.
― Se ti metti così, non riesco a resisterti, ti piace, devo spingere più forte?
― Si Leo, spingi, mi fai goodeeeree, ancora sììì, scopami, sono tutta tua... sììì.

― Leo lo so che sei appena venuto, ma ho voglia di ciucciartelo, posso vero?

― Brava così, Matilda mi fai venire di nuovo, che bello non fermarti. Sìììì..
― Tutto in bocca, Leo sborrami in bocca voglio sentire il tuo sapore.

― Cazzo è ora che torno a casa, quella troia di Sara si è fatta pompare in un altro posto. Niente video merda. Vado Maty ci sentiamo in settimana.
― Ok, Leo, sai che sono tua.

DUE GIORNI DOPO:

― Cosa hai preparato per cena? Mangiamo veloci, Leo dopo ho un film bellissimo da farti vedere, ti va?
― Certo Sara, amore mio. Dopo ci mettiamo tutti vicini sul divano e ci vediamo un bel film tranquilli, tu non sai quanto ti amo.
― Lava dopo i piatti, adesso vieni qui con me che sto per farlo cominciare.
― Ma che cazzo è? Sono io, quella è Matilda, che puttana troia succede? Chi ha fatto questo montaggio? Dai spegni, chiudi cazzo.
― Caro Leo, quello che monta sei tu, amore mio, qui ci sono le carte per il divorzio, non vedrai neppure un euro da me, deve ancora nascere che mi prende per il culo. Tu mi saresti costato troppo caro, a Matilda bastavano 20 mila euro. E' la legge della domanda e dell'offerta, puoi preparare le valige e tornare da tua madre a vivere, se ti metterai a raccontare qualcosa sulla mia vita in giro, nessuno ti crederà dopo che gli avrò fatto vedere il filmato. Ti conviene tornare a lavorare, il periodo della vacche grasse è finito caro mio. Non te la prendere, non si può sempre vincere.


scritto il
2024-11-17
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