La mia amica di Londra - parte 4 (epilogo)

di
genere
saffico

Ritorno dopo molto tempo a concludere con l'ultimo capitolo la "saga" di Londra. Ci ritornerò, se qualcuno me lo chiederà, più avanti. Nel frattempo buona lettura!

-.-.-.-.-

Esausto, completamente spompato, mi asciugai alla bell'e meglio e mi lasciai cadere sulla poltrona di fronte al letto. Ben lontane dall'essere stanche, invece, Caterina e Arianna, nude e un po' sudate, si apprestavano a ricominciare.
"Caterina non mi aveva detto che avevi anche un bel cazzone, è stata una bella sorpresa"
sorrisi e, con il fiato ancora mozzato, risposi: "beh, grazie, per la verità sono due giorni che vengo continuamente sorpreso... Tu stessa sei una gran bella novità"
"Cos'è, un dibattito?" La voce di Caterina interruppe il nostro scambio con una certa fermezza. "Io avrei bisogno di continuare, non mi sento ancora molto sazia, e visto che tu sei stanco forse è il caso che ti riposi e lasci in pace noi, che abbiamo ancora molte energie da spendere".
"Chiedo scusa" dissi "vi dispiace se mi riposo guardandovi?"
"Fai come ti pare, basta che dopo scopi anche me come hai scopato Arianna: mentre mi leccava l'ho sentita godere veramente molto, e voglio avere lo stesso trattamento!".
Annuii e feci loro cenno di proseguire.
Arianna, gli occhi di nuovo pieni di sensualità, guardò Caterina con desiderio e la baciò appassionatamente. Le lingue si intrecciavano, e i capezzoli inturgiditi di entrambe cozzavano in un abbraccio passionale. Caterina si staccò un momento e disse: "aspetta un momento", poi si alzò e andò in cucina, dove aveva lasciato le sue cose il giorno prima. Arianna si mise in ginocchio sul letto, e mentre aspettava mi guardò facendo il gesto di un pompino, come a dire: "dopo ricominciamo da lì". Sorrisi, e stavo per replicare, quando Caterina tornò, con un dildo trasparente in mano e lo sguardo malizioso. "Girati Ari, voglio fare un piccolo esperimento". Se Arianna fu sorpresa non lo diede a vedere: si girò obbediente, offrendo il culo splendidamente modellato alla mia amica. Lei mi guardò, succhiando avidamente il dildo, e sempre mantenendo lo sguardo su di me, infilò lentamente il fallo di plastica nell'ano di Arianna. Lo spingeva dentro con calma, mentre con le dita della mano sinistra massaggiava il clitoride. Arianna evidentemente stava apprezzando molto, perché i suoi gemiti si facevano via via più evidenti. A poco a poco Caterina aumentò la frequenza e la profondità degli affondi, portando Arianna sull'orlo dell'ennesimo orgasmo. Non appena Caterina si accorse che Arianna era quasi arrivata gettò sul letto il dildo e iniziò a leccarle il buco del culo, mentre le dita si insinuavano nella vagina della sua amica con prepotenza. L'orgasmo che seguì fu chiaramente il più forte della serata per Arianna che, inaspettatamente, squirtò sulle mie lenzuola, mentre le ginocchia cedevano. Caterina leccò avidamente il liquido di Arianna, poi recuperò il dildo, lo mise in bocca all'amica e le disse: "Ti è piaciuto di più del gran cazzone del mio amico eh? Troietta, ora fai godere anche me, così dopo anche io potrò decidere se preferisco il cazzo di carne o quello di plastica"
Arianna si rialzò a fatica puntellandosi sui gomiti, e mentre Caterina si stendeva sul letto a gambe aperte, mi guardò sconcertata: né io né lei conoscevamo la vera profondità del desiderio della nostra amica.
Arianna fu molto più sbrigativa di Caterina, forse per la stanchezza che iniziava a sentire, o forse perché era ancora un po' scossa dal godimento. In ogni caso decise di leccare la figa dell'amica mentre con il dildo le trapanava l'ano. Le mani di Caterina cercarono ben presto la nuca di Arianna, spingendola verso il clitoride, mentre il dildo entrava e usciva dal suo culo a un ritmo forsennato. L'urlo di Caterina fu così forte che per un momento temetti che i vicini avrebbero sentito. Poi, mentre pensavo che in fondo non me ne importava un granché, anche lei venne con uno schizzo prodigioso, inondando il viso di Arianna.
Ci fu un momento di silenzio, in cui gli unici rumori erano il fiatone di Caterina e di Arianna, poi decisi che era il momento di prendere in mano la situazione: "Ragazze: facciamoci una doccia, mangiamo qualcosa, poi vediamo che cosa succede, che ne dite?"
Incapaci di parlare per rispondermi, le due amiche annuirono. Decidemmo di fare la doccia separatamente, per riposare un po', e mentre Arianna entrava per prima io mi diressi verso la cucina per preparare qualcosa. Caterina, intanto, con un braccio sugli occhi e una mano sulla vagina fradicia di orgasmo, respirava affannosamente sul letto, incredula e distrutta.
scritto il
2025-01-20
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