La formula dell'amore
di
Starman
genere
sentimentali
La formula dell'amore
Naturalmente non è possibile codificare ed esprimere in una formula, i nostri sentimenti e comportamenti nei rapporti affettivi, ma può risultare comunque interessante, riflettere su qualche concetto scientifico correlato all'argomento.
La formula dell'amore eterno.
Essa è opera del fisico britannico Paul Dirac (1902-1984), il quale è da intendersi come il cofondatore della meccanica quantistica.
Proprio a partire dai principi di quest'ultima, egli formulò "(∂ + m) ψ = 0", l'equazione che descrive l'entanglement (o groviglio) quantistico.
In pratica, Dirac affermò: “Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma in qualche modo, diventano un unico sistema. In altri termini, quello che accade a uno di loro continua ad influenzare l'altro, anche se distanti chilometri o anni luce”.
Prendendo questo principio ed applicandolo agli esseri umani, il risultato è, per così dire, piuttosto accattivante, se non, perchè no, tenero.
Riscrivendo la formula “umanamente”, si evince che se due persone si relazionano tra loro, instaurando nel tempo un rapporto d'amore, quando esse si separano, non possono più considerarsi soggetti separati, ma, in qualche modo, diventano un'unica entità.
Filosoficamente, esse conserveranno in sè una parte dell'altra persona, nel bene o nel male, (comunque, a seconda dei casi), per sempre, dopo la separazione.
Insomma, l’amore eterno e platonico (nel bene, quindi) può benissimo esistere, nonostante distacchi, allontanamenti o separazioni, in quanto, le persone si influenzeranno tra loro, “finchè morte non ci separi”.
Chi ha detto che la fisica non può essere romantica?
Qui di seguito, vi propongo un mio piccolo giochino-enigma, per chi ama risolvere questo tipo di problemi.
Trovate la frase contenuta nel testo di 64 caratteri, tenendo presente che per non dare troppi riferimenti, sono stati tolti gli spazi tra le parole ed eventuali apostrofi.
n i f p r s r l
a a p è l a n l
e e r g i n m i
e f p e a g c n
e i s z z d l p
o s e o a u l è
o m l o a e a o
e m c m u d l l
Naturalmente non è possibile codificare ed esprimere in una formula, i nostri sentimenti e comportamenti nei rapporti affettivi, ma può risultare comunque interessante, riflettere su qualche concetto scientifico correlato all'argomento.
La formula dell'amore eterno.
Essa è opera del fisico britannico Paul Dirac (1902-1984), il quale è da intendersi come il cofondatore della meccanica quantistica.
Proprio a partire dai principi di quest'ultima, egli formulò "(∂ + m) ψ = 0", l'equazione che descrive l'entanglement (o groviglio) quantistico.
In pratica, Dirac affermò: “Se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possono più essere descritti come due sistemi distinti, ma in qualche modo, diventano un unico sistema. In altri termini, quello che accade a uno di loro continua ad influenzare l'altro, anche se distanti chilometri o anni luce”.
Prendendo questo principio ed applicandolo agli esseri umani, il risultato è, per così dire, piuttosto accattivante, se non, perchè no, tenero.
Riscrivendo la formula “umanamente”, si evince che se due persone si relazionano tra loro, instaurando nel tempo un rapporto d'amore, quando esse si separano, non possono più considerarsi soggetti separati, ma, in qualche modo, diventano un'unica entità.
Filosoficamente, esse conserveranno in sè una parte dell'altra persona, nel bene o nel male, (comunque, a seconda dei casi), per sempre, dopo la separazione.
Insomma, l’amore eterno e platonico (nel bene, quindi) può benissimo esistere, nonostante distacchi, allontanamenti o separazioni, in quanto, le persone si influenzeranno tra loro, “finchè morte non ci separi”.
Chi ha detto che la fisica non può essere romantica?
Qui di seguito, vi propongo un mio piccolo giochino-enigma, per chi ama risolvere questo tipo di problemi.
Trovate la frase contenuta nel testo di 64 caratteri, tenendo presente che per non dare troppi riferimenti, sono stati tolti gli spazi tra le parole ed eventuali apostrofi.
n i f p r s r l
a a p è l a n l
e e r g i n m i
e f p e a g c n
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