L'amica di mia figlia
di
Starman
genere
tradimenti
L'amica di mia figlia
Sono le nove di mattina di domenica, e mi sto preparando un caffè, quando suona il campanello.
Vado al citofono, chiedendomi chi può essere.
"Sì?"
"Buongiorno Mauro, sono Greta."
Greta è la migliore amica di mia figlia Giulia, da quando si sono conosciute all'università. È una bella ragazza tranquilla e dai modi gentili, non molto alta, capelli ed occhi castani e un bel visino con uno sguardo dolce.
Mi chiedo il perchè di quella visita, lei sa sicuramente che Giulia oggi è andata in gita con il fidanzato, visto che tra loro si parlano per ore, di persona o al telefono.
"Ciao Greta, sali."
Greta si presenta alla mia porta in un abbigliamento del tutto insolito. Indossa una elegante camicetta, gonna sopra il ginocchio e tacchi. L'avevo sempre vista in jeans e scarpe da ginnastica.
"Buongiorno Mauro, spero di non disturbare."
"Ma no Greta, accomodati."
"Grazie, ho riportato questo libro che Giulia mi aveva prestato tempo fa."
"Ma sei elegantissima, mentre io sono in maglietta, pantaloncini corti e pure con la barba da radere!"
"Ma sei un gran figo!"
Avevo intuito fin dall'inizio, che lei provava un certo interesse per me.
Greta si siede sul divano e la sua gonna si accorcia, lasciando più scoperte le sue belle gambe.
"Greta stavo giusto preparando un caffè, ne prendi una tazza anche tu?"
"Sì volentieri."
Le porgo la tazza di caffè e mi siedo accanto a lei sull'altro angolo del divano.
"Senti Mauro, potrei levarmi le scarpe? Sai, non sono molto abituata a questi tacchi!"
"Ma certo, non farti problemi."
Greta si toglie le scarpe, mostrando ora anche i suoi bei piedini!
Sorseggiamo il caffè fissandoci in silenzio, quando ad un certo punto, lei accenna un sorrisetto malizioso, mentre porta il suo piede sopra il mio.
Rimango piuttosto sorpreso dell'inaspettata avance, sto flirtando con l'amica di mia figlia. Penso alla morale, a cosa è giusto e a cosa è sbagliato, ma quando Greta inizia a sfregare il suo piede sul mio, in un attimo, tutti questi pensieri svaniscono.
Ci guardiamo intensamente, e all'improvviso lei si lancia su di me, incollando le sue labbra alle mie, e le nostre lingue sintrecciano in una danza frenetica, mentre la stringo nel mio abbraccio.
Il calore della sua pelle liscia e profumata, mi fa impazzire di desiderio, e la mia mano scivola tra le sue cosce, fino a raggiungere le sue mutandine già fradice dei suoi umori.
"Lo sai Mauro ho sognato che io e te facevamo l'amore su un bel prato?"
"Ma davvero? Ma qui non ce l'abbiamo il prato!"
"Ma qui abbiamo un bel divano, che è anche meglio del prato. Mauro ti voglio!"
Mi sto lasciando trasportare dalla sua meravigliosa spontaneità e sensualità.
In un attimo ci spogliamo e la mia eccitazione ed erezione è già al massimo.
Greta ora nuda in tutto il suo splendore, si distende di schiena sul divano, ed io le sono sopra. Inizio a baciare follemente la sua bocca, il collo, e il suo meraviglioso seno, succhiando avidamente i suoi turgidi capezzoli che sembrano vibrare dall'eccitazione, mentre aumentano i suoi sospiri, e le sue mani scorrono, disegnando, sulla mia schiena.
Poi riprendo lentamente a scendere, e la mia lingua indugia, roteando, sul suo stupendo ombelico. E poi ancora giù, sul suo basso ventre, ed ora sono tra le sue bollenti cosce, dove la sua succosa e glabra fighetta, sembra attendermi vogliosa. Con le dita, le tengo allargate le grandi labbra, per affondare la mia lingua, mentre lei con le mani sui miei capelli, mi stringe a sè. La lecco, la succhio e le strizzo il clitoride, mentre i suoi gemiti aumentano d'intensità.
"Oddio Mauro, mi fai morire!"
Aumento le mie penetrazioni, e il suo corpo e percorso da spasmi di godimento...
Lei chiude le gambe, imprigionandomi, sono quasi in apnea...
E dopo qualche attimo, le arriva un potente orgasmo. Lei continua ad ansimare per un po', prima di riprendersi, ma la sua carica erotica è ancora tanta.
"Mauro, mettiti seduto, che ora comando io le operazioni!"
Greta si mette a cavalcioni su di me, con le ginocchia sul divano, con le dita si allarga la sua intimità, per poi lentamente farsi penetrare.
Ora sono completamente dentro di lei. Lei con le braccia sulle mie spalle ed io con le mani sul suo culetto tondo e sodo, ad accompagnare il suo andare su e giù, mentre le sue tette mi sobbalzano davanti al viso.
Siamo in estasi, continua il godimento tra gemiti, e sospiri, mentre Greta come una valchiria, aumenta sempre più il ritmo della sua cavalcata. Sento vibrare il suo corpo, che ha già avuto più di un orgasmo.
Forse è questo il paradiso, trovarsi improvvisamente a fare l'amore senza limiti, con una bella e giovane donna.
Greta intuisce che sto quasi per arrivare all'orgasmo.
"Mauro, aspetta."
Greta, si sfila e si mette in ginocchio davanti a me, per farmi arrivare all'orgasmo con la sua bocca. Orgasmo che non tarda ad arrivare intenso, ed esplodo tutto su di lei, che accoglie nella bocca, sul viso e sui seni.
Greta si rimette a cavalcioni su di me, per baciarmi ancora. Rimaniamo abbracciati, in silenzio per qualche minuto.
Non avrei mai immaginato che lei così timida e riservata, potesse essere così esuberante nell'eros. A volte, l'apparenza inganna.
"Mauro è stato fantastico!"
"Sì Greta, anche per me, ma Giulia, non dovrà mai sospettare nulla."
"Sì tranquillo, io voglio bene a Giulia, e questo resterà assolutamente il nostro segreto!"
Ci rivestiamo e ricomponiamo.
"Aspetta, ti è rimasto un po' del mio rossetto sul viso, prendo un fazzolettino e ti pulisco."
"Ah senti Greta, sembra che tu sapessi di non trovare mia moglie a casa!"
"Eh caro Maurino, ho le mie fonti informative. So che la tua mogliettina alla domenica mattina, va a farsi una bella camminata con le colleghe."
Mi piace. Ho il doppio dei suoi anni e mi chiama Maurino.
"Mauro, ora è meglio che vada. Baciami!"
"Sì Bambolina."
"Sì, ora sono la tua bambolina, ma attento che sono molto gelosa. Ho notato come guardi le donne!"
"Ma scherzi? Guarda che ti sbagli!"
"Dici? Mah! Il libro lo riporto a casa, così avrò ancora la scusa per restituirlo."
Sono le nove di mattina di domenica, e mi sto preparando un caffè, quando suona il campanello.
Vado al citofono, chiedendomi chi può essere.
"Sì?"
"Buongiorno Mauro, sono Greta."
Greta è la migliore amica di mia figlia Giulia, da quando si sono conosciute all'università. È una bella ragazza tranquilla e dai modi gentili, non molto alta, capelli ed occhi castani e un bel visino con uno sguardo dolce.
Mi chiedo il perchè di quella visita, lei sa sicuramente che Giulia oggi è andata in gita con il fidanzato, visto che tra loro si parlano per ore, di persona o al telefono.
"Ciao Greta, sali."
Greta si presenta alla mia porta in un abbigliamento del tutto insolito. Indossa una elegante camicetta, gonna sopra il ginocchio e tacchi. L'avevo sempre vista in jeans e scarpe da ginnastica.
"Buongiorno Mauro, spero di non disturbare."
"Ma no Greta, accomodati."
"Grazie, ho riportato questo libro che Giulia mi aveva prestato tempo fa."
"Ma sei elegantissima, mentre io sono in maglietta, pantaloncini corti e pure con la barba da radere!"
"Ma sei un gran figo!"
Avevo intuito fin dall'inizio, che lei provava un certo interesse per me.
Greta si siede sul divano e la sua gonna si accorcia, lasciando più scoperte le sue belle gambe.
"Greta stavo giusto preparando un caffè, ne prendi una tazza anche tu?"
"Sì volentieri."
Le porgo la tazza di caffè e mi siedo accanto a lei sull'altro angolo del divano.
"Senti Mauro, potrei levarmi le scarpe? Sai, non sono molto abituata a questi tacchi!"
"Ma certo, non farti problemi."
Greta si toglie le scarpe, mostrando ora anche i suoi bei piedini!
Sorseggiamo il caffè fissandoci in silenzio, quando ad un certo punto, lei accenna un sorrisetto malizioso, mentre porta il suo piede sopra il mio.
Rimango piuttosto sorpreso dell'inaspettata avance, sto flirtando con l'amica di mia figlia. Penso alla morale, a cosa è giusto e a cosa è sbagliato, ma quando Greta inizia a sfregare il suo piede sul mio, in un attimo, tutti questi pensieri svaniscono.
Ci guardiamo intensamente, e all'improvviso lei si lancia su di me, incollando le sue labbra alle mie, e le nostre lingue sintrecciano in una danza frenetica, mentre la stringo nel mio abbraccio.
Il calore della sua pelle liscia e profumata, mi fa impazzire di desiderio, e la mia mano scivola tra le sue cosce, fino a raggiungere le sue mutandine già fradice dei suoi umori.
"Lo sai Mauro ho sognato che io e te facevamo l'amore su un bel prato?"
"Ma davvero? Ma qui non ce l'abbiamo il prato!"
"Ma qui abbiamo un bel divano, che è anche meglio del prato. Mauro ti voglio!"
Mi sto lasciando trasportare dalla sua meravigliosa spontaneità e sensualità.
In un attimo ci spogliamo e la mia eccitazione ed erezione è già al massimo.
Greta ora nuda in tutto il suo splendore, si distende di schiena sul divano, ed io le sono sopra. Inizio a baciare follemente la sua bocca, il collo, e il suo meraviglioso seno, succhiando avidamente i suoi turgidi capezzoli che sembrano vibrare dall'eccitazione, mentre aumentano i suoi sospiri, e le sue mani scorrono, disegnando, sulla mia schiena.
Poi riprendo lentamente a scendere, e la mia lingua indugia, roteando, sul suo stupendo ombelico. E poi ancora giù, sul suo basso ventre, ed ora sono tra le sue bollenti cosce, dove la sua succosa e glabra fighetta, sembra attendermi vogliosa. Con le dita, le tengo allargate le grandi labbra, per affondare la mia lingua, mentre lei con le mani sui miei capelli, mi stringe a sè. La lecco, la succhio e le strizzo il clitoride, mentre i suoi gemiti aumentano d'intensità.
"Oddio Mauro, mi fai morire!"
Aumento le mie penetrazioni, e il suo corpo e percorso da spasmi di godimento...
Lei chiude le gambe, imprigionandomi, sono quasi in apnea...
E dopo qualche attimo, le arriva un potente orgasmo. Lei continua ad ansimare per un po', prima di riprendersi, ma la sua carica erotica è ancora tanta.
"Mauro, mettiti seduto, che ora comando io le operazioni!"
Greta si mette a cavalcioni su di me, con le ginocchia sul divano, con le dita si allarga la sua intimità, per poi lentamente farsi penetrare.
Ora sono completamente dentro di lei. Lei con le braccia sulle mie spalle ed io con le mani sul suo culetto tondo e sodo, ad accompagnare il suo andare su e giù, mentre le sue tette mi sobbalzano davanti al viso.
Siamo in estasi, continua il godimento tra gemiti, e sospiri, mentre Greta come una valchiria, aumenta sempre più il ritmo della sua cavalcata. Sento vibrare il suo corpo, che ha già avuto più di un orgasmo.
Forse è questo il paradiso, trovarsi improvvisamente a fare l'amore senza limiti, con una bella e giovane donna.
Greta intuisce che sto quasi per arrivare all'orgasmo.
"Mauro, aspetta."
Greta, si sfila e si mette in ginocchio davanti a me, per farmi arrivare all'orgasmo con la sua bocca. Orgasmo che non tarda ad arrivare intenso, ed esplodo tutto su di lei, che accoglie nella bocca, sul viso e sui seni.
Greta si rimette a cavalcioni su di me, per baciarmi ancora. Rimaniamo abbracciati, in silenzio per qualche minuto.
Non avrei mai immaginato che lei così timida e riservata, potesse essere così esuberante nell'eros. A volte, l'apparenza inganna.
"Mauro è stato fantastico!"
"Sì Greta, anche per me, ma Giulia, non dovrà mai sospettare nulla."
"Sì tranquillo, io voglio bene a Giulia, e questo resterà assolutamente il nostro segreto!"
Ci rivestiamo e ricomponiamo.
"Aspetta, ti è rimasto un po' del mio rossetto sul viso, prendo un fazzolettino e ti pulisco."
"Ah senti Greta, sembra che tu sapessi di non trovare mia moglie a casa!"
"Eh caro Maurino, ho le mie fonti informative. So che la tua mogliettina alla domenica mattina, va a farsi una bella camminata con le colleghe."
Mi piace. Ho il doppio dei suoi anni e mi chiama Maurino.
"Mauro, ora è meglio che vada. Baciami!"
"Sì Bambolina."
"Sì, ora sono la tua bambolina, ma attento che sono molto gelosa. Ho notato come guardi le donne!"
"Ma scherzi? Guarda che ti sbagli!"
"Dici? Mah! Il libro lo riporto a casa, così avrò ancora la scusa per restituirlo."
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