Corna

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corna

Rientro a casa, come sempre dopo il lavoro, parcheggio l'auto in garage, e salgo all'ultimo piano dove vivo con mia moglie Gabriella.
Apro la porta e subito sempre delle voci provenire dalla camera da letto, velocemente ritiro la mia ventiquattr'ore, tolgo la giacca e le scarpe, e mi avvio verso la fonte delle voci.
Mano a mano che mi avvicino sento nitidamente cosa dicono, Gabriella ride, e ansima, la sento incitare a scoparla più forte, e poi sento lui che le dà della troia, e lei ulula il suo piacere.
Una volta sulla soglia della camera, la vedo, stupenda come sempre, in reggicalze e calze, a gambe larghe intenta a gustarsi un cazzo notevole, di un giovane aitante, lo avvolge sulla schiena con le sue gambe, vedo lui succhiarle il seno mentre la pompa.
Non dimostra i suoi sett'antanni, mi moglie, nonostante l'età ha un bel corpo tonico, e un bel seno, leggermente cadente, ma ancora interessante, mi vede, mi manda un bacio, lui si accorge di mè, ride e si rivolge a Gabriella, è lui il cornuto? sì tesoro è lui, cornuto e frocio, e ridono, io nel frattempo mi spoglio, e rimano in autoreggenti, indosso sempre intimo e naylon sotto i pantaloni, è la mia natura omosessuale.
Mi siedo sulla poltroncina, e inizio a segare il mio cazzetto durissimo, ma microscopico, fruttondi anni di utilizzo di gabbiette sempre più stringenti, e di una voglia d'esser passivo.
Li osservo mentre scopano, vedo lui pompare lei fino a farla urlare di piacere, cosa che io non sono mai riuscito a fare, poi lui sfila il cazzo e le sborra sul ventre che sale e scende dal piecere.
Lui mi fà segno di avvicinarmi, e mi indica il suo cazzo lucido di umori di mia moglie, io come in trance lo imbocco e lo ripulisco dai piaceri vaginali di lei.
Poi mi dedico al ventre di Gabriella, lo ripulisco dallo sperma di lui, è dolce e salato, è buono.
Poi si alzano, e ridacchiando se ne vanno in cucina, li seguo, hai visto, dice mia moglie?, è proprio un frocione minidotato, e sottomesso, lui mi guarda è proprio una merda tuo marito, siè vero, mi mantiene faccio quello che voglio con chi voglio e lui zitto, si traveste e và a prenderlo in culo da chiunque, e ridono.
Pensa che mio suocero, quando mi chiavava mi diceva sempre, che non capiva cosa trovassi nel figlio gay, soldi dicevo, siete ricchi, e io me li godo.
Ho scopato con tutti i suoi amici, e tutti sanno che è cornuto e frocio, io sorrido, la adoro quando mi tratta così, poi rivolto al suo maschio di turno, vuoi provarlo?, vuoi metterlo nel culo a mio marito?, ma sì risponde lui mi andrebbe, lei mi guarda e mi dice, vai a preparati frocio, e io corro.
Una doccia veloce, e subito mi metto reggicalze, calze slip e tacchi, un trucco pesante eveloce, e mi infilo un vestitino cortissimo, e una parrucca, e mi siedo sul letto.
Arrivano poco dopo, lui ha il cazzo durissimo, un paletto di carne, si meraviglia a vedermi, ho sessantsei anni, ma non sono male, si avicina, mi bacia e mi palpa, sento le sue mani sui glutei, me li stringe, è sodo il frocio, nonostante l'età, e ridono.
Mi sfila il vestito, e poi mi dirige la testa sul suo cazzo, e inizio a succhiare, lo pompo, sono bravo a fare pompini, è la mia specialoità, lo faccio indurire, ed è pronto.
E' duro, tosto, mi gira, guarda lei, tranquillo non serve crema o altro, è una caverna, và con negri e arabi, tranquillo, sento appoggiare la sua cappella al mio buco, chiudo gli occhi, amo la sensazione di essere violato intimamente, e lui spinge.
Per un attimo lo sento, ha una grossa cappella, e si fà strada in mè, e poi mi allargo automaticamente, frutto di anni e di cazzi enormi, entra fino in fondo.
Il mio cazzetto è duro e inizia a perdere, urino, sì, quando mi chiavano perdo gocce di sperma e urina, il medico mi ha detto che è frutto di quello che ho fatto nella vita, e ora sono compromesso a livello prostatico, ma mi piace, è come se godessi il doppio.
Lui mi pompa spinge e più spinge più urino, al massimo del godimento, mentre lui mi riempe di sborra, io piscio, una fontana, e godo.
Lui si sfila e mi lascia nel mio lago di pipì, e se ne vanno, mia moglie mi raggiunge dopo una decina di minuti, ma sei una vera schifezza frocio di merda, ora rifai il letto e lava tutto frocio, io annuisco ed eseguo.
Atavola, siamo nude, la osservo, è bello, lei mi guarda, domani rientra un'ora prima sarò a letto con Carlo il tuo capo, troverai nella tua camera l'occorrente, e preparati, io sorrido, tutto per tè amore, lei si alza si avvicina, e mi dà una tetta da succhiare, lo sò frocione, lo sò, dai vai a prepararti ed esci, mi raccomando, vai a battere, io annuisco, come tutti i martedì sera, vado alla circonvalazione del paese, a battere.
scritto il
2025-01-28
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