Il meccanico
di
FILIPPO
genere
esibizionismo
Da alcuni giorni la mia auto faceva cpricci, non essendo molto recente, decisi di rivolgermi a un garagista che aveva l'officina vicino a casa mia.
Entro e mi ritrovo un omone ben piazzato davanti, tuta sporca e mani grosse e callose, mi chiede cosa volessi, in modo burbero, e io un poco intimidito spiego che l'auto ha dei problemi, prende le chiavi e và a fare un giro di prova.
Io rimango in officina, e mi guardo in giro, è sporca e con un sacco di cose in giro, alcune auto con il cofno aperto, e vedo il suo ufficio, mi avvicino, all'interno una scrivania ricolma di tutto, e un divano un pò sporco di tutto, alle pareti i classici calendari di donnine nude.
Al suo rientro mi dice che devo lasciare l'auto un paio di giorni, e così decidiamo il giorno della settimana dopo.
Io nel frattempo la uso, e come tutti i fine settimana raggiungo il mio uomo e mi porto l'occorrente per trasformarmi in Paola.
Arriva il giorno che devo portare l'auto, e come da accordi la consegno, e mi reco a casa, era lunedì pomeriggio.
Una volta a casa, cerco la borsa con le mie cose da lavare, e mi accorgo di averla lasciata sul sedile del passeggero, acc, ma ormai l'officina è chiusa.
L'indomani, nel pomeriggio, passo all'officina, e chiedo al proprietario, se posso prendere la sacca che ho lasciato in auto, visto che l'auto si trovava sollevata dal ponte, lui mi guarda sorride, e mi dice, vai pure in ufficio tesoro, rimango spiazzato, mi dà del tù e mi chiama tesoro, mi si gela in sangue.
Entro in ufficio e trovo ben sistemate le mie cose sul divano, scarpe intimo, vestitino blù, e sopra al vestitino, due macchie biancastre secche, mi avvicino, e capisco che è sperma secco.
Sento la sua presenza mi giro, è sulla porta, massiccio, con aperta la tuta, sotto è nudo e mi mostra un cazzo notevole, si tesoro è un regalino, prendi il tutto, e vai a casa, qdomani verso sera vieni indossando il vestito blù macchiato, e i tacchi, metti solo il reggicalze e calze, truccati da troia, si avvicina, mi prende la mano e me lo mette trà le dita, e mi bacia.
Mi sciolgo e mi coglie impreparata, ha un bacio deciso, la lingua mi và quasi in gola, il cazzo è duro e caldo, lo sego lentamente, non ora puttana, domani vedrai.
A casa mi masturbo più volte ripensando a lui, e così il giorno dopo non vado al lavoro, e mi preparo, e verso le sette, mi reco da lui.
Esco per strada, il cuore batte forte, non vorrei essere riconosciuta, ma tanto non mi interessa, sono quella che sono, e raggiungo l'officina.
Entro e lui chiude il portone, mi prende trà le braccia e mi bacia, è sudato la tuta è lorda, ma io mi sciolgo, e mi porta in ufficio, si sfila la tuta, emana odore di maschio e sudore, il cazzo è enorme, durissimo, me lo porge e mi dice di succhiarlo.
Lo prendo in bocca, sà di urina, ma mi inebria, lo imbocco a fatica e inizia a pomparlo, lui mi spinge la testa quasi a soffocarmi.
E POI DOPO UNA DECINA DI MINUTI MI RIEMPIE DI SPERMA CHE FATICO A BERE.
Il mio cazzo è durissimo, nulla a dimensione confronto al suo, mi solleva il vestito, e me lo sfila, mi osserva, sei carina frocetta, non male, mi serviva una puttana e segretaria alla sera, io lo guardo, non capisco, girati frocio, mi mette a pecora appoggiata alla srivania, mi allarga le gambe, e sputa sul mio buco, appoggia la cappella, ha ancora il cazzo durissimo, e spinge.
Mi impala, mi solleva nell'incularmi, entra fino in fondo, siiii mi dice, sei capiente brava, io prove bruciore, ma non lo dico, e inizia a pomparmi.
Mi scopa per una ventina di minuti, e mi sborra dentro, io godo, ansimo, emetto gridolini, e lui poi mi afferra il cazzo e mi fà venire.
Mi siedo esausta sul divano, mi fà ripulire il suo cazzo dalla sborra rimasta, e poi mi dice, ottimo, da domani alle sei ti presenti ben messa, e inizi a sistemarmi la scrivania, e mi soddisferai il cazzo, ok?, io annuisco con la testa, bene, mi laverai il cazzo con la tua bocca, io non lopulisco mai dopo aver pisciato, provvederai tù.
E così il giorno dopo, mi presento con gonna e camicetta, e mi siedo alla scrivania, e arriva un cliente a pagare, mi osserva a lungo e mi sorride, si gira verso Davide il titolare, ma ti sei preso la segretaria?, certo e che segretaria risponde lui.
Entro e mi ritrovo un omone ben piazzato davanti, tuta sporca e mani grosse e callose, mi chiede cosa volessi, in modo burbero, e io un poco intimidito spiego che l'auto ha dei problemi, prende le chiavi e và a fare un giro di prova.
Io rimango in officina, e mi guardo in giro, è sporca e con un sacco di cose in giro, alcune auto con il cofno aperto, e vedo il suo ufficio, mi avvicino, all'interno una scrivania ricolma di tutto, e un divano un pò sporco di tutto, alle pareti i classici calendari di donnine nude.
Al suo rientro mi dice che devo lasciare l'auto un paio di giorni, e così decidiamo il giorno della settimana dopo.
Io nel frattempo la uso, e come tutti i fine settimana raggiungo il mio uomo e mi porto l'occorrente per trasformarmi in Paola.
Arriva il giorno che devo portare l'auto, e come da accordi la consegno, e mi reco a casa, era lunedì pomeriggio.
Una volta a casa, cerco la borsa con le mie cose da lavare, e mi accorgo di averla lasciata sul sedile del passeggero, acc, ma ormai l'officina è chiusa.
L'indomani, nel pomeriggio, passo all'officina, e chiedo al proprietario, se posso prendere la sacca che ho lasciato in auto, visto che l'auto si trovava sollevata dal ponte, lui mi guarda sorride, e mi dice, vai pure in ufficio tesoro, rimango spiazzato, mi dà del tù e mi chiama tesoro, mi si gela in sangue.
Entro in ufficio e trovo ben sistemate le mie cose sul divano, scarpe intimo, vestitino blù, e sopra al vestitino, due macchie biancastre secche, mi avvicino, e capisco che è sperma secco.
Sento la sua presenza mi giro, è sulla porta, massiccio, con aperta la tuta, sotto è nudo e mi mostra un cazzo notevole, si tesoro è un regalino, prendi il tutto, e vai a casa, qdomani verso sera vieni indossando il vestito blù macchiato, e i tacchi, metti solo il reggicalze e calze, truccati da troia, si avvicina, mi prende la mano e me lo mette trà le dita, e mi bacia.
Mi sciolgo e mi coglie impreparata, ha un bacio deciso, la lingua mi và quasi in gola, il cazzo è duro e caldo, lo sego lentamente, non ora puttana, domani vedrai.
A casa mi masturbo più volte ripensando a lui, e così il giorno dopo non vado al lavoro, e mi preparo, e verso le sette, mi reco da lui.
Esco per strada, il cuore batte forte, non vorrei essere riconosciuta, ma tanto non mi interessa, sono quella che sono, e raggiungo l'officina.
Entro e lui chiude il portone, mi prende trà le braccia e mi bacia, è sudato la tuta è lorda, ma io mi sciolgo, e mi porta in ufficio, si sfila la tuta, emana odore di maschio e sudore, il cazzo è enorme, durissimo, me lo porge e mi dice di succhiarlo.
Lo prendo in bocca, sà di urina, ma mi inebria, lo imbocco a fatica e inizia a pomparlo, lui mi spinge la testa quasi a soffocarmi.
E POI DOPO UNA DECINA DI MINUTI MI RIEMPIE DI SPERMA CHE FATICO A BERE.
Il mio cazzo è durissimo, nulla a dimensione confronto al suo, mi solleva il vestito, e me lo sfila, mi osserva, sei carina frocetta, non male, mi serviva una puttana e segretaria alla sera, io lo guardo, non capisco, girati frocio, mi mette a pecora appoggiata alla srivania, mi allarga le gambe, e sputa sul mio buco, appoggia la cappella, ha ancora il cazzo durissimo, e spinge.
Mi impala, mi solleva nell'incularmi, entra fino in fondo, siiii mi dice, sei capiente brava, io prove bruciore, ma non lo dico, e inizia a pomparmi.
Mi scopa per una ventina di minuti, e mi sborra dentro, io godo, ansimo, emetto gridolini, e lui poi mi afferra il cazzo e mi fà venire.
Mi siedo esausta sul divano, mi fà ripulire il suo cazzo dalla sborra rimasta, e poi mi dice, ottimo, da domani alle sei ti presenti ben messa, e inizi a sistemarmi la scrivania, e mi soddisferai il cazzo, ok?, io annuisco con la testa, bene, mi laverai il cazzo con la tua bocca, io non lopulisco mai dopo aver pisciato, provvederai tù.
E così il giorno dopo, mi presento con gonna e camicetta, e mi siedo alla scrivania, e arriva un cliente a pagare, mi osserva a lungo e mi sorride, si gira verso Davide il titolare, ma ti sei preso la segretaria?, certo e che segretaria risponde lui.
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