Agli ordini del mio padrone

di
genere
dominazione

Pronta, ci ho messo un'oretta buona, ma ora sono pronta per uscire e raggiungere la persona indicata dal mio padrone.
Come ordinato, ho reggicalze calze, slip reggiseno, un vestitino di maglia, corto, tacchi e parrucca, trucco e rossetto.
Esco di casa che è buio, e salgo in auto, e parto, destinazione Novara.
Arrivo all'indirizzo indicatamo, è un palazzo, parcheggio e scendo, mi incammino verso i citofono, incrocio gli sguardi dei passanti, mi sembra che tutti mi osservino, abbasso gli occhi.
Una volta citofonato, mi risponde una voce dura, da vero maschio, chi è?, io rispondo Paola la prostituta che ha chiesto, bene sali al terzo iano, e usa le scale puttana.
Salgo, e incontro una coppia giovane, lei mi osserva e ride, poi dice a lui, è una trav, e vecchia pure, che schifo e ridono, io mi sento soddisfatta.
Trovo aperta la porta, e una voce mi dice, entra vacca e chiudi, segui la luce e muovitiche non ho tutta la sera.
Entro in camera e lo vedo, un maschio possente, peloso, sulla quarantina, belloccio, e trà le gambe un bel pezzo d'artiglieria, scappellato e duro.
Vedo sul comodino la foto che ritrae lui e una bella ragazza, lui mi dice, è la troia di mia moglie, ora è a scopare con il tuo padrone, e quindi sbrigati, se non sei alla sua altezza ti strappo le palle frocio.
Io sorrido, e come ordinatomi, gli dico che sono a sua disposizione per qualsiai suo desiderio, e mi sfilo il vestito.
Togliti le mutandine le sfilo, chi ti ha detto che devi avere il cazzoduro, mi avvicino, mi afferra i testicoli, e li stringe mi piego dal dolore, e subito mi si smolla.
Te lo devono tagliree frocio, e mi prende la testa e mi infila il cazzo in bocca, e io succhio.
Lo pompo a lungo, e poi mi viene in bocca, e io ingoio, poi mi stende sul letto, mi lega i polsi, mi solleva le gambe e mi lega le caviglie a dei perni sul muro, si vede che li usa per la moglie.
Pi prende un cazzo di gomma, me lo infila nel culo senza crema, e inizia a gonfiarlo, vediamo quanto sei dilatata troia, e poi prende un frustino e inizia a perquotermi le coscie, le palle e il cazzetto.
Iòl dolore è forte, ma c'è gusto, intanto mi ha dilatata in maniera pazzwsca, lo prego di smettere, lui ride, col cazzo smetto, il tuo padrone stà devastando il culo di mia moglie e io farò lo stesso.
Poi lo sgonfia, e mi rimane dilatato il buco, lui prende della crema, e mi infila le dita e poi la mano al polso e scivola dentro, urlo.
Mi devasta l'ano, e poi esce, e infila il cazzo, mi monta, e mi riempie di sperma e piscio.
Rimango alla sua mercè un paio d'ore, quando appare sua moglie sulla soglia, il rimmel le cola dalle palpebre, si vede che è provata, lasci cadere il cappotto, è nuda, si siede e mostra figa e culo al marito, tì è piaciuto vacca? lei accenna sì con la testa, hai sofferto? sì, ti è venuto dentro? sì, spera di rimanere gravida, o ti mando sulla strada vacca, lei piange, io la guardo, sono devastata, ma il cazzo mi tira, ma brava puttana, allora scopa mia moglie, io dico nò, le donne non le tocco, lui mi scaraventa a terra e mi perquote, sberle e calci, e poi mi butta sù di lei, ti strappo i coglioni se non la scopi.
Entro in lei, ci guardiamo, lei piange, no ti prego dice al marito, e subito lui le prende le tette, le strappo vacca, e io la scopo più veloce che posso, lui mi afferra i testicoli, piano vacca godila a fondo, e così ci metto una ventina di minuti e la riempio di sperma.
Ora vai dal tuo padrone muoviti vacca, lo raggiungo, e mi faccio inculare da lui, lo amo, e gli chiedo se gli è piaciuta la moglie del tipo, è una vacca come tè e quindi non me ne frega un cazzo, preparati domani sera, vai a battere ho bisogno disoldi, certo amore come vuoi, e raggiungo mia moglie a casa.
scritto il
2025-02-02
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