Nomu il ragazzo di colore
di
FILIPPO
genere
gay
Con il mio lavoro, ho la possibilità di incontrare e conoscere molta gente, di molti paesi e razze, viaggio in paesi, dove essere gay non ha importanza, cosa che devo nascondere quando sono in Italia.
Adoro essere una trav, ammetto di essere omosessuale, lo sono da sempre, e quando posso viaggiare in certi paesi, posso dare il meglio di mè.
Sei mesi fà, sono stato in America, patria della libertà sessuale, dove la sera, dopo il lavoro, potevo trasformarmi in Paola, mi preparava per bene, mi truccavo, indossavo intimo, reggicalze calze, vestitini osè, tacchi e via, nei locali adatti alla mia persona.
Quando libero, andavo nei negozi di intimo, e acquistavo capi particolari, senza nascondere che erano per mè, e spessome li facevano provare, cosa che mi eccitava tantissimo.
E proprio durante un incontro di lavoro conobbi Nomu, un ragazzo di colore, molto attraente, ben fatto, che mi colpì in maniera particolare, e a colpirmi fù la sua personalità decisa, fin dal primo momento mi sentii attratto e sottomesso dalla suapersona.
Mentre si parlava di lavoro, vedevo che mi osservava, sentivo i suoi occhi sù di mè, e mi metteva in sogezzione, e dal canto mio lo osservavo con profondo interesse, quasi un'attrazzione sentimentale.
Poi il giorno dopo, mi invitò a cena, e accettai, cenammo in bel localino, dove bevemmo e parecchio, io poi non sopporto molto l'alcool, e così a fine serata, Nomu mi riaccompagnò in camera, e una volta entrato notò le calze, il reggicalze, i tacchi, ecc.
Io rimasi di sasso, non mi ricordavo nemmeno di aver lasciato in giro le cose di Paola, arrossii, e di botto tornai in mè.
Nomu, mi sorrise, e si avvicinò, avevo capito bene che sei gay, lo sapevo, ne ero certo, ma che fossi una trav, non me lo aspettavo, mi strinse a lui e mi baciò un bacio deciso, da vero maschio, e io mi sciolsi.
Mi spogliò, e mi chiese di indossare l'intimo, andai in bagno e dopo essermi truccata, mi presntai a lui, in reggicalze, calze, e tacchi, lo trovai nudo steso sul mio letto, rimasi stupita, aveva un corpo pazzesco, un pettorale possente, un ventre scolpito, e in mezzo alle gambe un cazzo enorme, scapellato, sembrava di alabastro, mi bloccai.
Mi chiese di avvicinarmi, e comeun robot, lo feci, mi sedetti al suo fianco, Nomu si stava toccando il cazzo, lo segava lentamente, succhialo troia, leccami il cazzo vacca, mi buttai sul suo cazzo, a fatica lo ingoiavo un pezzo, era troppo per òa mia bocca, ma mi sforzavo, e succhiavo, le lacrime si mescolavanoal rimmel, e quando risollevai la testa, ero una maschera, lui rise, e mi baciò.
Il mio cazzo sembrava minuscolo davanti al suo, lo prese in mano e iniziò a segarlo, ma che bel cazzetto da frocetta, e poi passò al mio culo,introdusse, bagnandole due dita, mi irrigidii, einiziò a scoparmi con le dita, mi dilataii immediatamente poi ne infilò trè, emisi un gemito, sei pronta? dissi sì.
Mi stese a pancia sù, sollevai le ganbe, e le aprii, lui prese la crema che avevo sul comodino, e se la passò sul cazzo, e poi puntò la cappella al mio buco.
E iniziò a spingere, lo sentii violare il mio culo, la dilatazione era pazzesca, sono abituata a cazzi grossi, ma il suo era enorme, e spinse penetrandomi, fino in fondo.
Trattenni il fiato, fino a quando non lo introdusse del tutto, ppoi ripresi fiato, e lui iniziò a scoparmi.
Mi pompava lentamente, e ad un tratto gli chiesi di montarmi, e iniziò a sbattermi come una vacca in calore, godevo, eccome se godevo, lo incitavo ad aumentare il ritmo, e iniziai a urlare, mi mise una mano sulla bocca e mi riempì di sperma caldo, poi esausto cadde al mio fianco, e io rimasi col buso aperto, mi toccai, ero aperta, infilai trè delle mie dita, e c'era ancora posto, così, mi unsi la mano, e lentamente me la infilai a fatica nel culo, entrò tutta fino al polso, toccarmi l'interno del mio corpo mi fece sborrare.
Rimase a dormire da mè, e al mattino, mi sedetti sul suo cazzo e lo feci veniredentro di mè.
Mi costrinse ad indossare intimo femminile sotto i vestiti da maschio, e passammo la giornata con altri colleghi, io lo osservavodi continuo, e lui appena poteva, mi sfiorava, io mi bagnavo, e non vedevo l'ora che arrivasse sera.
Pranzammo in camera, dove mi cavalcò per più volte, mi accorgevo che il mio buco rimaneva sempre più tempo aperto, i muscoli iniziavano acedere sotto i suoi colpi, e non gli sfuggì ilfatto che mi introducevo la mano, poccola a confronto della sua, così mi convinse a fare un gioco, accettai, e un'ora dopo avevo nel culo una bottiglia di vino, e godevo come una troia.
Due giorni dopo, mentre stavamo pranzando, Nomu mi presentò un collega, un ragazzo di colore, possente come lui, e mi disse che lo aveva invitato per la sera da mè.
Li attesi e nel mentre mi preparai, un trucco pesante, reggiseno e slip, autoreggenti tacchi, e una vestaglietta, aprii la porta, e capii che mi avrebbero aperta definitivamente.
Accolsi i loro cazzi in bocca e in culo, e allafine, mi sedetti sopra i loro cazzi su tutte due, me li feci scivolare a fatica, ma entrarono, ero mostruosamente aperta.
Mi vennero dentro tutte e due, fù meraviglioso, e alla fine rimasi devastata, li abbracciai e baciai tutte e due, rimanemmo abbracciati per la notte, e al mio risveglio, trovai un biglietto sul tavolino, con un indirizzo e un orario, ps vacci trav.
Non capivo, ma lo feci, mi preparai per bene, truccata e in reggicalze, tacchi e un bel vestito corto, e uno spolverino, chiamai un taxi, e mi feci portare all'indirizzo del biglietto.
Era l'estrema periferia della città, una di tante anonime casette, scesi e suonai al campanello, ero eccitata e spaventata, mi aprì la porta un omone enorme, mi prese per un braccio e mi scaraventò dentro.
Mi ritrovai in balia di una decina di maschi, in un attimo mi strapparono il vestito, e mi portarono in camera da letto.
Passai trè ore di sesso, mi incularono tutti e succhiai tutti, non sentivo nemmeno più il buco del culo, ma non mi interessava.
Verso metà pomeriggio Nomu venne a recuperarmi, ero sfatta, sporca e piena di sperma, mi prese per mano, e salii in auto, ti è piaciuto' MOLTO bene, vuoi ripeterlo? annuii, brava, domani ritorna lì.
Ritornaii altre quattro volte, i maschi cambiavano di continuo, ero una prostituta.
Adoro essere una trav, ammetto di essere omosessuale, lo sono da sempre, e quando posso viaggiare in certi paesi, posso dare il meglio di mè.
Sei mesi fà, sono stato in America, patria della libertà sessuale, dove la sera, dopo il lavoro, potevo trasformarmi in Paola, mi preparava per bene, mi truccavo, indossavo intimo, reggicalze calze, vestitini osè, tacchi e via, nei locali adatti alla mia persona.
Quando libero, andavo nei negozi di intimo, e acquistavo capi particolari, senza nascondere che erano per mè, e spessome li facevano provare, cosa che mi eccitava tantissimo.
E proprio durante un incontro di lavoro conobbi Nomu, un ragazzo di colore, molto attraente, ben fatto, che mi colpì in maniera particolare, e a colpirmi fù la sua personalità decisa, fin dal primo momento mi sentii attratto e sottomesso dalla suapersona.
Mentre si parlava di lavoro, vedevo che mi osservava, sentivo i suoi occhi sù di mè, e mi metteva in sogezzione, e dal canto mio lo osservavo con profondo interesse, quasi un'attrazzione sentimentale.
Poi il giorno dopo, mi invitò a cena, e accettai, cenammo in bel localino, dove bevemmo e parecchio, io poi non sopporto molto l'alcool, e così a fine serata, Nomu mi riaccompagnò in camera, e una volta entrato notò le calze, il reggicalze, i tacchi, ecc.
Io rimasi di sasso, non mi ricordavo nemmeno di aver lasciato in giro le cose di Paola, arrossii, e di botto tornai in mè.
Nomu, mi sorrise, e si avvicinò, avevo capito bene che sei gay, lo sapevo, ne ero certo, ma che fossi una trav, non me lo aspettavo, mi strinse a lui e mi baciò un bacio deciso, da vero maschio, e io mi sciolsi.
Mi spogliò, e mi chiese di indossare l'intimo, andai in bagno e dopo essermi truccata, mi presntai a lui, in reggicalze, calze, e tacchi, lo trovai nudo steso sul mio letto, rimasi stupita, aveva un corpo pazzesco, un pettorale possente, un ventre scolpito, e in mezzo alle gambe un cazzo enorme, scapellato, sembrava di alabastro, mi bloccai.
Mi chiese di avvicinarmi, e comeun robot, lo feci, mi sedetti al suo fianco, Nomu si stava toccando il cazzo, lo segava lentamente, succhialo troia, leccami il cazzo vacca, mi buttai sul suo cazzo, a fatica lo ingoiavo un pezzo, era troppo per òa mia bocca, ma mi sforzavo, e succhiavo, le lacrime si mescolavanoal rimmel, e quando risollevai la testa, ero una maschera, lui rise, e mi baciò.
Il mio cazzo sembrava minuscolo davanti al suo, lo prese in mano e iniziò a segarlo, ma che bel cazzetto da frocetta, e poi passò al mio culo,introdusse, bagnandole due dita, mi irrigidii, einiziò a scoparmi con le dita, mi dilataii immediatamente poi ne infilò trè, emisi un gemito, sei pronta? dissi sì.
Mi stese a pancia sù, sollevai le ganbe, e le aprii, lui prese la crema che avevo sul comodino, e se la passò sul cazzo, e poi puntò la cappella al mio buco.
E iniziò a spingere, lo sentii violare il mio culo, la dilatazione era pazzesca, sono abituata a cazzi grossi, ma il suo era enorme, e spinse penetrandomi, fino in fondo.
Trattenni il fiato, fino a quando non lo introdusse del tutto, ppoi ripresi fiato, e lui iniziò a scoparmi.
Mi pompava lentamente, e ad un tratto gli chiesi di montarmi, e iniziò a sbattermi come una vacca in calore, godevo, eccome se godevo, lo incitavo ad aumentare il ritmo, e iniziai a urlare, mi mise una mano sulla bocca e mi riempì di sperma caldo, poi esausto cadde al mio fianco, e io rimasi col buso aperto, mi toccai, ero aperta, infilai trè delle mie dita, e c'era ancora posto, così, mi unsi la mano, e lentamente me la infilai a fatica nel culo, entrò tutta fino al polso, toccarmi l'interno del mio corpo mi fece sborrare.
Rimase a dormire da mè, e al mattino, mi sedetti sul suo cazzo e lo feci veniredentro di mè.
Mi costrinse ad indossare intimo femminile sotto i vestiti da maschio, e passammo la giornata con altri colleghi, io lo osservavodi continuo, e lui appena poteva, mi sfiorava, io mi bagnavo, e non vedevo l'ora che arrivasse sera.
Pranzammo in camera, dove mi cavalcò per più volte, mi accorgevo che il mio buco rimaneva sempre più tempo aperto, i muscoli iniziavano acedere sotto i suoi colpi, e non gli sfuggì ilfatto che mi introducevo la mano, poccola a confronto della sua, così mi convinse a fare un gioco, accettai, e un'ora dopo avevo nel culo una bottiglia di vino, e godevo come una troia.
Due giorni dopo, mentre stavamo pranzando, Nomu mi presentò un collega, un ragazzo di colore, possente come lui, e mi disse che lo aveva invitato per la sera da mè.
Li attesi e nel mentre mi preparai, un trucco pesante, reggiseno e slip, autoreggenti tacchi, e una vestaglietta, aprii la porta, e capii che mi avrebbero aperta definitivamente.
Accolsi i loro cazzi in bocca e in culo, e allafine, mi sedetti sopra i loro cazzi su tutte due, me li feci scivolare a fatica, ma entrarono, ero mostruosamente aperta.
Mi vennero dentro tutte e due, fù meraviglioso, e alla fine rimasi devastata, li abbracciai e baciai tutte e due, rimanemmo abbracciati per la notte, e al mio risveglio, trovai un biglietto sul tavolino, con un indirizzo e un orario, ps vacci trav.
Non capivo, ma lo feci, mi preparai per bene, truccata e in reggicalze, tacchi e un bel vestito corto, e uno spolverino, chiamai un taxi, e mi feci portare all'indirizzo del biglietto.
Era l'estrema periferia della città, una di tante anonime casette, scesi e suonai al campanello, ero eccitata e spaventata, mi aprì la porta un omone enorme, mi prese per un braccio e mi scaraventò dentro.
Mi ritrovai in balia di una decina di maschi, in un attimo mi strapparono il vestito, e mi portarono in camera da letto.
Passai trè ore di sesso, mi incularono tutti e succhiai tutti, non sentivo nemmeno più il buco del culo, ma non mi interessava.
Verso metà pomeriggio Nomu venne a recuperarmi, ero sfatta, sporca e piena di sperma, mi prese per mano, e salii in auto, ti è piaciuto' MOLTO bene, vuoi ripeterlo? annuii, brava, domani ritorna lì.
Ritornaii altre quattro volte, i maschi cambiavano di continuo, ero una prostituta.
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Commenti dei lettori al racconto erotico