I cinema porno
di
FILIPPO
genere
esibizionismo
Anni fà, c'erano, in quasi tutte le città, le sale di proiezione porno, dove, potevi gustarti pellicole di gay, trans, o di donne, erano mal frequentate, e spesso, si consumava al loro interno.
Io ero giovanissima, ed ero già stato sverginato da un amico di famiglia, che mi aveva insegnato l'arte del pompino con ingoio, delle seghe, e per ultimo, accogliere nel mio culetto ognintipo di cazzo.
Così, un bel giorno mi porta in unadi queste sale, indosso per l'occasione un vestitino che accarezza il mio corpo magro e sensuale, un reggicalze, calze velatissime e un paio di scarpe con tacco, non molto alto, ero giovane, e alle prime armi come donna.
Entriamo grazie alla benevolenza del titolare, che alla fine sarà, da mè ricambiato con un poompino da urlo.
Entriamo, mano nella mano, sembravamo papà e figlia, o gio e nipote, il tempo di abituare gli occhi al bio, che posso notare sparpagliati nella sala parecchi maschi, non giovani devo dire, anzi, molti sono anzianotti.
Osservo, e vedo, che alcuni formano coppie, e si masturbano a vivenda, o si spompnano, alcuni, soli, con il cazzo in mano che si masturbano, e dietro i tendaggi, e in bagno, maschi che reciprocamente si inculano.
Vedere i loro cazzi, che entrano ed escono dai culi sfondati mi eccitano, allora non si usava il preservativo, non c'erano malattie come l'aids, e così ci si godeva un bel cazzo nudo.
Li osservavo, mentre si baciavano, mentre stringevano i fianxhi del partner, e lo pompavano a forza, riempiedolo di sborra calda.
Non passa molto, che iniziano a ronzarmi attorno, io mio accompagnatore, si era seduto pochi posti più il là, io ero nell'ultima fila, all'inizio, e quindoi facilmente raggiungibile.
Il primo che si avvicina è un vecchio, magro, e bruttino, si siede, e mi dice, ma che bella bambina, che sei, e mi palpa il piccolo seno, e scende tràle gambe, solleva il vestito e mi tocca il cazzo durissimo, mmm, che bel clito, poi si cala la tuta e mostra un cazzo pazzesco, lungo e duro scapellato, hai sete mi chiede?, io annuisco, mi prende il capo e mi posiziona il cazzo in bocca, succhia roietta e bevi.
Mentre lo succhio, un paio di maschi si avvicinano, e si segano, io sono brava di bocca, e in breve ingoi getti di sperma del vecchio, che poco dopo si ricompone e dandomi della puttana si allontana.
Passa poco, che un'altro maschio, uno grassoccio e sudaticcio, mi prende per mano, e mi porta dietro il tendone, mi sfila il vestitino, e lo oassa ad un'altro, mi bacia, mi tocca il culetto, mi gira, sputa sul suo cazzo, che non è male, e me lo sbatte in culo, con un colpo deciso.
Me lo gusto, mi penetra con decisione e forza, mi bacia il collo e mi sussurra parole sporche, mi dà della bambina troia, e mi sega il cazzo, per poi venirmi dentro.
Poi nuda in reggicalze mi accompagna in bagno, dove intrattengo una coppia di sporcaccioni, trà pompini e seghe, e poi ritorno, sempre nuda in sala.
Passo un paio d'ore a succhiare e a prenderlo nel culo, godendo come una vacca, poi il mio accompagnatore, recupera il mio vestito, sporco di sperma, e mi accompagna dal titolare, che si accontenta, dice lui, per questa volta di un pompino, e che la prossima, devo scopare prima con lui.
Mi accompagna a casa, e mi aiuta a lavarmi, sono lercia di sperma secco, mi infila trè dita nel culo, per lavarmi bene dice, e poi una volta asciutta, mi scopa e mi rimanda a casa con il suo sperma che mi cola sule cosce.
Al mio rientro mamma mi chiede dove sono stata tutto il tempo, poi mi raggiunge in camera mia, mi spoglio getto le mutandine di pizzo a terra insieme al mio reggiseno, e mi stendo nuda sul letto, lei mi accarezza la testa, ti sei divertita?, annuisco di sì, sei stata con Luca?, certo mamma e mi ha portata in un posto meraviglioso, lo ami?, tanto, e per lui farei qualsiasi cosa, lo sò, amore lo sò, poi mi tocca il cazzo, vuoi che ti metta della crema al alla fughetta? si grazie mamma, e così, mi mette una crema emoliente che giova al mio buchetta.
Intanto le racconto della sala cinematografica, lei ascolta e poi mi dice, stai attenta tesoro, anche io le ho frequentate con papà, i maschi sono assatanati, lo sò mamma, ci voglio ritornare sola settimana prossima, se vuoi puoi acconpagnarmi, lei sorride, chissà, magari.
Io ero giovanissima, ed ero già stato sverginato da un amico di famiglia, che mi aveva insegnato l'arte del pompino con ingoio, delle seghe, e per ultimo, accogliere nel mio culetto ognintipo di cazzo.
Così, un bel giorno mi porta in unadi queste sale, indosso per l'occasione un vestitino che accarezza il mio corpo magro e sensuale, un reggicalze, calze velatissime e un paio di scarpe con tacco, non molto alto, ero giovane, e alle prime armi come donna.
Entriamo grazie alla benevolenza del titolare, che alla fine sarà, da mè ricambiato con un poompino da urlo.
Entriamo, mano nella mano, sembravamo papà e figlia, o gio e nipote, il tempo di abituare gli occhi al bio, che posso notare sparpagliati nella sala parecchi maschi, non giovani devo dire, anzi, molti sono anzianotti.
Osservo, e vedo, che alcuni formano coppie, e si masturbano a vivenda, o si spompnano, alcuni, soli, con il cazzo in mano che si masturbano, e dietro i tendaggi, e in bagno, maschi che reciprocamente si inculano.
Vedere i loro cazzi, che entrano ed escono dai culi sfondati mi eccitano, allora non si usava il preservativo, non c'erano malattie come l'aids, e così ci si godeva un bel cazzo nudo.
Li osservavo, mentre si baciavano, mentre stringevano i fianxhi del partner, e lo pompavano a forza, riempiedolo di sborra calda.
Non passa molto, che iniziano a ronzarmi attorno, io mio accompagnatore, si era seduto pochi posti più il là, io ero nell'ultima fila, all'inizio, e quindoi facilmente raggiungibile.
Il primo che si avvicina è un vecchio, magro, e bruttino, si siede, e mi dice, ma che bella bambina, che sei, e mi palpa il piccolo seno, e scende tràle gambe, solleva il vestito e mi tocca il cazzo durissimo, mmm, che bel clito, poi si cala la tuta e mostra un cazzo pazzesco, lungo e duro scapellato, hai sete mi chiede?, io annuisco, mi prende il capo e mi posiziona il cazzo in bocca, succhia roietta e bevi.
Mentre lo succhio, un paio di maschi si avvicinano, e si segano, io sono brava di bocca, e in breve ingoi getti di sperma del vecchio, che poco dopo si ricompone e dandomi della puttana si allontana.
Passa poco, che un'altro maschio, uno grassoccio e sudaticcio, mi prende per mano, e mi porta dietro il tendone, mi sfila il vestitino, e lo oassa ad un'altro, mi bacia, mi tocca il culetto, mi gira, sputa sul suo cazzo, che non è male, e me lo sbatte in culo, con un colpo deciso.
Me lo gusto, mi penetra con decisione e forza, mi bacia il collo e mi sussurra parole sporche, mi dà della bambina troia, e mi sega il cazzo, per poi venirmi dentro.
Poi nuda in reggicalze mi accompagna in bagno, dove intrattengo una coppia di sporcaccioni, trà pompini e seghe, e poi ritorno, sempre nuda in sala.
Passo un paio d'ore a succhiare e a prenderlo nel culo, godendo come una vacca, poi il mio accompagnatore, recupera il mio vestito, sporco di sperma, e mi accompagna dal titolare, che si accontenta, dice lui, per questa volta di un pompino, e che la prossima, devo scopare prima con lui.
Mi accompagna a casa, e mi aiuta a lavarmi, sono lercia di sperma secco, mi infila trè dita nel culo, per lavarmi bene dice, e poi una volta asciutta, mi scopa e mi rimanda a casa con il suo sperma che mi cola sule cosce.
Al mio rientro mamma mi chiede dove sono stata tutto il tempo, poi mi raggiunge in camera mia, mi spoglio getto le mutandine di pizzo a terra insieme al mio reggiseno, e mi stendo nuda sul letto, lei mi accarezza la testa, ti sei divertita?, annuisco di sì, sei stata con Luca?, certo mamma e mi ha portata in un posto meraviglioso, lo ami?, tanto, e per lui farei qualsiasi cosa, lo sò, amore lo sò, poi mi tocca il cazzo, vuoi che ti metta della crema al alla fughetta? si grazie mamma, e così, mi mette una crema emoliente che giova al mio buchetta.
Intanto le racconto della sala cinematografica, lei ascolta e poi mi dice, stai attenta tesoro, anche io le ho frequentate con papà, i maschi sono assatanati, lo sò mamma, ci voglio ritornare sola settimana prossima, se vuoi puoi acconpagnarmi, lei sorride, chissà, magari.
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