Chiavate ed inculate madre e sorella. Incesto osceno e voluto

di
genere
incesti

Ma insomma sei sempre eccitato? Mia madre che era venuta in camera mia, a vedermi a cazzo in su, mentre mi toccavo, non fece una piega.
Del resto io ero a casa sua dopo un periodo di eccessi, fra mia moglie che era incazzata nera per i miei tradimenti, e la mia azienda che andava male.
A 36 anni un po troppi guai, avevo deciso di trasferirmi da mia madre, che già aveva il peso di mia sorella Gianna, di 39 anni, separata anche lei, con due bambini.
Ma con tutte le zoccole che ti sei fatto, mi diceva mia madre, devi anche segarti? Perché non ti bastano quelle zoccole?
Ma’, che ne so, mi viene duro, si vede che non ho voglia di zoccole.
E allora che donne cerchi? Non lo so, vuoi sapere la verità? Quando ti vedo mi eccito, ma non prenderla per una richiesta, vuol dire che andrò a cercarmi qualche zoccola e mi sfogo.
Ma si, dai, che vuoi che sia, sei un po nei casini, e ti ecciti con chi ti passa vicino, siccome ci sono io, ti ecciti per me, non farci caso, mi disse.
Ma intanto me lo aveva preso in mano e mi segava dolcemente, ma quando feci per baciarla, si scostò e se ne andò, non è tempo ancora, disse.
Mi rimase durissimo, tanto che pensavo di sborrare segandomi, quando venne mia sorella, i figli erano a fare i compiti, nascosi il cazzo, ma lei mi disse “ a me non lo fai vedere?”
scostai il lenzuolo, ero nudo e lo vide era meravigliata, “ma mio marito non arriva neanche a metà del tuo.”
“ Vuoi provarlo?” le dissi, convinto che mi mandasse affanculo, ma lei no, venne vicino mi segò un po, mi baciò rapidamente in bocca, si tolse lo slip senza togliersi la gonna, e lo cavalcò.
Sentii una figona caldissima, mentre le cucciavo le tette, ci divertimmo proprio tanto, duravamo in quella posizione, poi dovette uscire perché era fertile, e sborrai sulla sua pancia mentre lei mi segava per farmi finire.
Poi, mi disse, quando lo farai con la mamma, non avrai questo problema.
Ma… che succede, le chiesi: Niente porcello, sei fortunato, hai due belle fighe in casa, divertiti.
Cenammo assieme, c’erano i bambini, eravamo tutti un po allegri, compresa mia madre.
Dopo cena uscii per andare in un bar con degli amici, che mi vedevano più allegro.
Ma il pensiero correva a quello che era successo quel giorno, sembrava che entrambe fossero consapevoli di quel che facevano-
Quando rientrai verso la mezzanotte, mia madre era ancora in salotto a vedere la tv. Mi sedetti affianco e la baciai sul collo.
Che cazzo fai, mi disse, ti ho detto che non è tempo ancora.
Ma insomma
Dai vieni qui, si abbasso le spalline e mi fece ciucciare le tette, poi disse “stop” e mi mandò a letto.
Ma che cazzo, comunque avevo sborrato con mia sorella, ed ero abbastanza soddisfatto.
Il giorno dopo lavoravo, poi partii, quando tornai tutto sembrava normale, probabilmente manco ci pensavo più.
Ma mi accorsi che era vero quello che aveva detto mia madre. Nonostante non mi mancassero femmine, quando le vedevo, mia madre e mia sorella, mi veniva duro.
Lo dissi a mia sorella, che si mise a ridere. Vedi che effetto ti fa la figa di famiglia, buon per noi, finché ci va, possiamo divertirci.
Tanto sia io sia la mamma ce ne fottiamo dell’incesto. Non siamo mica sfigati che lo fanno assieme perché non hanno alternative, a noi ci piace.
Le chiesi, ma ne hai parlato con mamma? Si certo, è lei che ragiona così. Ma perché?
Beh, ci vogliamo bene, ci piaciamo, perché dovremmo accontentarci di far sesso con chi capita? Se tu hai voglia non c’è problema. Perchè a te procura problemi morali?
Esitai , ci pensai, no, le dissi, nessun problema, uno solo, me lo fate sempre venir duro.
Mia sorella si mise a ridere, dai vieni, mi prese per la mano, andammo a letto, e lo prese in bocca, poi le leccai la figa, e poi ci facemmo una bella chiavata ma proprio di gusto.
Ridevamo contenti, arrivò mia madre, porcellini, vi divertite, bravi.
Finì li per un po, mia madre continuava a dirmi che non era il momento con lei, fin quando un pomeriggio che mia sorella con i bambini era uscita, la trovai sul divano in vestaglietta, slip e reggiseno, che si toccava la figa.
Mi inginocchiai davanti al divano, misi la testa fra le sue cosce, e cominciai a metterle la lingua
fra le grandi labbra, fino a farla sussultare.
Ormai era partita, mi portò sul letto, mi eccitò di bocca e poi volle gustarsi una chiavata profonda e lunga, era in astinenza da parecchio.
E quando sborrai, finalmente senza uscire, probabilmente ne feci tantissima, da riempirla.
Allora porcello, ora ti è sceso quel cazzone sempre in tiro?
Mi misi a ridere, stava già risalendo.
Vedi l’effetto che ti faccio, porcello?
Fammi prendere un po di fiato, ci vediamo stanotte alle 23, quando i bambini sono a letto.
Aspettai con calma, la voglia saliva ancora, e finalmente mentre andavo da lei incrociai mia sorella, che mi disse, falla godere, poveretta, nostro padre la trascurava proprio.
Non ricordo quante volte entrai ed uscii dalla figa, dalla bocca, e anche dal culo, lo voleva proprio.
Non ricordo neanche gli orgasmi, miei e suoi, riprendevo subito, e lei non diceva di no.
Come continuò?
No, non durò molto, ma per quei mesi fu una cosa sensazionale che non dimenticherò mai.
Poi ripresi una carriera, mi risposai, mi creai una nuova vita, ma quell’amore con madre e sorella era stato un momento incredibile.
Perché l’avevamo fatto? Per piacere, puro piacere
scritto il
2025-02-18
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