La zia del Brasile e la mamma. Un incesto al ritmo di samba. Inculate e chiavate.
di
Kartone
genere
incesti
La zia Ines aveva 59 anni, ed era la sorella di mia madre, si era sposata con un uomo che lavorava in Brasile, si erano trasferiti li ed erano rimasti 34 anni, poi il marito aveva avuto gravi problemi ed erano tornati in Italia. Mia madre 60 anni felicissima di ritrovare l'unica sorella, ora che era rimasta vedova. Erano due donne certamente formose, ma non grasse, ben conservata entrambe, secondo lo stile brasiliano la zia Ines era un po culona, non mostravano molti segni dell'età e si curavano.
Io avevo 36 anni, due sorelle più piccole sposate, entrambe emigrate, e convivevo con una donna con cui avevo qualche problema. Non si trattava solo di litigi, era una donna che cercava di imporsi, e non ne potevo più.
Quando mia madre cadde su un pavimento scivoloso e si incrinò delle costole, fatto doloroso, senza esitare mi spostai a casa sua per assisterla anche se avevo il mio lavoro, e anche la zia Ines, veniva tutti i giorni.
Cominciò una bella confidenza fra noi tre, la zia Ines aveva vistosamente voglia di scopare, calda com'era e col marito ormai che vegetava, era in astinenza da parecchio. notai che quando arrivava io non faceva nulla per coprirsi , scollature vertiginose, cosce fuori, e baci caldi anche solo per saluto.
ma il bello era che sembrava che mia madre la incitasse, e che quasi volesse che ci dessimo piacere.
la cosa che notavo è che quando aiutavo mia mamma a scendere dal letto, o anche a vestirsi, e non c'era la sorella o la cameriera, mostrava tranquilla il bel fisico, cosce veramente in forma, tette che reggevano bene l'età, insomma, non avevano molto pudore con me, entrambe.
la cosa mi faceva effetto, ed avevo delle eccitazioni ed erezioni, di cui loro certamente si accorgevano, e ammiccavano fra loro tute contente.
Zia Ines esplicita mi disse, se devi andare a cercare donne, visto la voglia che hai, toccandomi il cazzo, vai pure, dai, e mi porgeva le labbra come a salutarmi se volessi uscire. Altro che saluti, appena appoggiai le labbra, ci fu un bacio clamoroso, profondo lungo, eccitato.
Lei arretrando finì sul letto portandomi su di se, le tirai fuori le tettone, le baciai con passione, mentre ci spogliavamo, e con una voglia immensa la penetrai, era già bella bagnata, me la dovetti portare su, per evitare di sborrare subito, ma lei non era da meno, per fortuna durò parecchio, ma lei aveva orgasmi a ripetizione e me ne accorgevo perché mi stringeva e inficcava le unghie.
Aveva una figa calda e scivolosa, senza panciona e cosce lisce. Muoveva i fianchi per farsi penetrare a fondo, godeva con tutto il cazzo dentro, ma anche con un ritmo meno invasato.
Sborrai a litri, forse, e lei solo a quel punto si rilassò, ma vidi che fra le cosce cominciava a uscire la mia sborra, e faceva un bell'effetto su quella carne leggermente ambrata.
Andò a lavarsi, tornò felice, e mi baciò, disse che era stato il più bel rapporto della sua vita, e che avevo un bel cazzo.
mentre andavo in bagno, lei andò da mia madre, e sentivo che ridevano contente.
Mi preparai per uscire e passai dalla camera di mia madre che stava meglio, ma aveva ancora dolori.
Mia madre mi sorprese, mi disse, come sono contento, mia sorella è felice, è stato bellissimo, ti ringrazio, e sono sicuro che anche a te è piaciuto tanto, sei proprio un bel maschio.
Ma mamma, si mi piace moltissimo la zia, molto bello, ma non pensavo ti facesse piacere.
la risposta mi lasciò basito : mi disse " aspetta che mi passa il dolore alle costole, che ti faccio vedere io" .
Per un p non ci pensai ma quelle parole mi tornarono in mente.
Mi ero avviziato con la zia, con cui cominciavamo a fare ogni tipo di gioco, e confesso che volevo metterlo in quel culone, e non si fece pregare.
E il bello che lo facemmo in camera da mia madre, che si toccava pure mentre lo facevamo.
Ormai la zia non si preoccupava più di farlo di nascosto e mia madre assisteva contenta.
Sembrava quasi che la zia giocasse ad eccitare mi madre, perchè voleva che si accoppiasse con me.
Cosa che avvenne facilmente, in quanto, ormai, non frequentavo altre donne, e quel discorso di mia madre, mi aveva segnato.
La trovai ormai guarita, sul divano con una vestaglietta trasparente slip e reggiseno.
Mi inginocchiai fra le sue cosce , scostai lo slip, trovai le grandi labbra semiaperte, infilai la lingua e stimolai i clitoride che aveva ben sviluppato, facendola sussultare dal piacere.
Non si negava e credo abbia avuto anche un orgasmo.
Quando mi alzai in piedi, tirò giù il pantalone e me lo prese in bocca, con un'arte ed una passione che non mi aspettavo, ed un piacere immenso.
La presi letteralmente in braccio e la portai sul letto, dove la feci mettere a cavallo del cazzo, mentre le ciucciavo le tette. Non mi aspettavo una figona così calda e vogliosa, ansimava , godeva, e voleva darmi tanto piacere, sentivo i suoi liquidi che colavano dalla figa.
Non c'era più pudore, ne timore di incesto, quel momento lei lo aveva preparato anche tramite la sorella, e se lo godè, ebbe tanti orgasmi liberi, felice.
Anche con lei schizzai litri di sborra.
Tornammo a letto dopo esserci lavati, molto teneri, ma ancora vogliosi, quando arrivò la zia Ines e fu felicissima per la sorella, quasi commossa.
Baciò me e lei, e si mise nel letto con noi. Parlammo di quanto grande era il piacere reciproco, mia zia, me lo prese in bocca facendomi rieccitare, avevo un cazzo duro come il marmo.
E stavolta le chiavai entrambe senza sborrare ne nell'una ne nell'altra, e poi la zia Ines mi face sborrare nella sua bocca, disse che se sborravo ancora in figa, mi sarei annoiato, così invece avrei avuto sempre voglia.
E infatti. però loro sapevano dosare per non farmi stancare, e per non stancarsi loro stesse.
La zia Ines organizzò anche una inculata per mia mamma che era vergine, facendola preparare, non ebbe dolore, e fu godurioso per tutti.
Ormai eravamo diventati un trio affiatato, ma loro due sapevano che non doveva durare.
Così fecero du tutto per farmi andare con altre donne, anche se non si proibivamo serate folli in tre o alternando l'una o l'altra.
Ed alla fine capitò, mi risposai, mi feci una famiglia, ma loro furono splendide.
ogni tanto sapete, si rifaceva la samba, finchè non furono anziane molto.
Si vede che quel sesso gli aveva fatto bene, finora hanno avuto vita lunga e sana.
Io avevo 36 anni, due sorelle più piccole sposate, entrambe emigrate, e convivevo con una donna con cui avevo qualche problema. Non si trattava solo di litigi, era una donna che cercava di imporsi, e non ne potevo più.
Quando mia madre cadde su un pavimento scivoloso e si incrinò delle costole, fatto doloroso, senza esitare mi spostai a casa sua per assisterla anche se avevo il mio lavoro, e anche la zia Ines, veniva tutti i giorni.
Cominciò una bella confidenza fra noi tre, la zia Ines aveva vistosamente voglia di scopare, calda com'era e col marito ormai che vegetava, era in astinenza da parecchio. notai che quando arrivava io non faceva nulla per coprirsi , scollature vertiginose, cosce fuori, e baci caldi anche solo per saluto.
ma il bello era che sembrava che mia madre la incitasse, e che quasi volesse che ci dessimo piacere.
la cosa che notavo è che quando aiutavo mia mamma a scendere dal letto, o anche a vestirsi, e non c'era la sorella o la cameriera, mostrava tranquilla il bel fisico, cosce veramente in forma, tette che reggevano bene l'età, insomma, non avevano molto pudore con me, entrambe.
la cosa mi faceva effetto, ed avevo delle eccitazioni ed erezioni, di cui loro certamente si accorgevano, e ammiccavano fra loro tute contente.
Zia Ines esplicita mi disse, se devi andare a cercare donne, visto la voglia che hai, toccandomi il cazzo, vai pure, dai, e mi porgeva le labbra come a salutarmi se volessi uscire. Altro che saluti, appena appoggiai le labbra, ci fu un bacio clamoroso, profondo lungo, eccitato.
Lei arretrando finì sul letto portandomi su di se, le tirai fuori le tettone, le baciai con passione, mentre ci spogliavamo, e con una voglia immensa la penetrai, era già bella bagnata, me la dovetti portare su, per evitare di sborrare subito, ma lei non era da meno, per fortuna durò parecchio, ma lei aveva orgasmi a ripetizione e me ne accorgevo perché mi stringeva e inficcava le unghie.
Aveva una figa calda e scivolosa, senza panciona e cosce lisce. Muoveva i fianchi per farsi penetrare a fondo, godeva con tutto il cazzo dentro, ma anche con un ritmo meno invasato.
Sborrai a litri, forse, e lei solo a quel punto si rilassò, ma vidi che fra le cosce cominciava a uscire la mia sborra, e faceva un bell'effetto su quella carne leggermente ambrata.
Andò a lavarsi, tornò felice, e mi baciò, disse che era stato il più bel rapporto della sua vita, e che avevo un bel cazzo.
mentre andavo in bagno, lei andò da mia madre, e sentivo che ridevano contente.
Mi preparai per uscire e passai dalla camera di mia madre che stava meglio, ma aveva ancora dolori.
Mia madre mi sorprese, mi disse, come sono contento, mia sorella è felice, è stato bellissimo, ti ringrazio, e sono sicuro che anche a te è piaciuto tanto, sei proprio un bel maschio.
Ma mamma, si mi piace moltissimo la zia, molto bello, ma non pensavo ti facesse piacere.
la risposta mi lasciò basito : mi disse " aspetta che mi passa il dolore alle costole, che ti faccio vedere io" .
Per un p non ci pensai ma quelle parole mi tornarono in mente.
Mi ero avviziato con la zia, con cui cominciavamo a fare ogni tipo di gioco, e confesso che volevo metterlo in quel culone, e non si fece pregare.
E il bello che lo facemmo in camera da mia madre, che si toccava pure mentre lo facevamo.
Ormai la zia non si preoccupava più di farlo di nascosto e mia madre assisteva contenta.
Sembrava quasi che la zia giocasse ad eccitare mi madre, perchè voleva che si accoppiasse con me.
Cosa che avvenne facilmente, in quanto, ormai, non frequentavo altre donne, e quel discorso di mia madre, mi aveva segnato.
La trovai ormai guarita, sul divano con una vestaglietta trasparente slip e reggiseno.
Mi inginocchiai fra le sue cosce , scostai lo slip, trovai le grandi labbra semiaperte, infilai la lingua e stimolai i clitoride che aveva ben sviluppato, facendola sussultare dal piacere.
Non si negava e credo abbia avuto anche un orgasmo.
Quando mi alzai in piedi, tirò giù il pantalone e me lo prese in bocca, con un'arte ed una passione che non mi aspettavo, ed un piacere immenso.
La presi letteralmente in braccio e la portai sul letto, dove la feci mettere a cavallo del cazzo, mentre le ciucciavo le tette. Non mi aspettavo una figona così calda e vogliosa, ansimava , godeva, e voleva darmi tanto piacere, sentivo i suoi liquidi che colavano dalla figa.
Non c'era più pudore, ne timore di incesto, quel momento lei lo aveva preparato anche tramite la sorella, e se lo godè, ebbe tanti orgasmi liberi, felice.
Anche con lei schizzai litri di sborra.
Tornammo a letto dopo esserci lavati, molto teneri, ma ancora vogliosi, quando arrivò la zia Ines e fu felicissima per la sorella, quasi commossa.
Baciò me e lei, e si mise nel letto con noi. Parlammo di quanto grande era il piacere reciproco, mia zia, me lo prese in bocca facendomi rieccitare, avevo un cazzo duro come il marmo.
E stavolta le chiavai entrambe senza sborrare ne nell'una ne nell'altra, e poi la zia Ines mi face sborrare nella sua bocca, disse che se sborravo ancora in figa, mi sarei annoiato, così invece avrei avuto sempre voglia.
E infatti. però loro sapevano dosare per non farmi stancare, e per non stancarsi loro stesse.
La zia Ines organizzò anche una inculata per mia mamma che era vergine, facendola preparare, non ebbe dolore, e fu godurioso per tutti.
Ormai eravamo diventati un trio affiatato, ma loro due sapevano che non doveva durare.
Così fecero du tutto per farmi andare con altre donne, anche se non si proibivamo serate folli in tre o alternando l'una o l'altra.
Ed alla fine capitò, mi risposai, mi feci una famiglia, ma loro furono splendide.
ogni tanto sapete, si rifaceva la samba, finchè non furono anziane molto.
Si vede che quel sesso gli aveva fatto bene, finora hanno avuto vita lunga e sana.
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Commenti dei lettori al racconto erotico