015 la I° moglie dell'Ex (1809)

di
genere
dominazione

S-“ Ingegnere, non ha bisogno di stritolarmi la mano per dimostrare la sua vigoria, basta guardare le occhiaie su questa faccina” Lei arrossisce sorridendo, pare timida, la falsona, bussano
S-“sii” annunciano l'arrivo della I° moglie del signor Jaber Al Mahtawi ministro dell'istruzione
S-“ bene ci siamo tutti, fai portare tra qualche minuto, il tempo per le presentazioni” viene introdotta una matrona in damasco di seta nera, tacco 10, cavigliera in platino e diamanti, togliendosi il velo noto dita inanellate e una collana in oro massiccio, non brutta, sui 40 45, popputa, capelli ramati, una virago, da noi una Lesbo truck, atteggiamento deferente, una forza a stento contenuta, è abituata a comandare, Lei nel vederla si irrigidisce, guarda la Signora che indifferente la invita a sedersi accanto a me presentandoci
S-“ questa, Ingegnere, è la I° moglie dell'ex marito della sua pupilla” poi, visto che anch'io fingo indifferenza si rilassa, non mi è sfuggito che costei, entrando, ha avuto un lampo negli occhi verdi, come i suoi orecchini in smeraldo, un fremito, una parola a stento contenuti, deve stare attenta e non permettersi di osare, è ospite, tutto qui è etichetta e non si transige, perché l’invito? oggi? chi è la Signora? donde le viene il potere? qual’è il suo limite? servono il Tè con dolci occidentali e Turchi, conversano in lingua locale o in Francese e Inglese, l'atmosfera si rilassa, io non partecipo, se interrogata Lei risponde a monosillabi, ad un tratto capto
S-“ è vero che state realizzando una dimora per la nuova moglie di Vs. marito? dovete vedere quella che l'Ingegnere si è costruito, vi accompagno, se mio cugino consente” il mio assenso è scontato
sM-” se all'Ingegnere va bene, con piacere, un tale invito non si rifiuta” distratto ed annoiato, senza chiedere permesso carico e accendo la pipa
T-” avrei voglia di un aperitivo, è possibile?” S-” lo vuole alcolico?” le indica un frigo bar
S-“ preparali tu, carina, se li sai fare” controlla, mi guarda, un diniego, la virago si scusa, sono le 18 e l'attendono a casa, si eclissa non senza aver prima assicurato che chiama a breve per concordare la visita a casa mia, prima che il marito assegni l'appalto per portare eventuali modifiche al progetto
T-“ gradisco un mix di ingredienti che si trovano certo al bar di sala, volete favorire?” con protervia
S-“ certamente, mi piace sperimentare, aperitivo per tutti” chiama la cameriera
T-“ lasci, ci pensa la mia Pupilla, fa 3 dei miei, 5 degli altri e stuzzichini, quì la cucina è ottima, svelta, ho sete” esce con la cameriera, la Signora ne approfitta subito
S-“ ho voluto conoscesse l'aguzzina della sua Pupilla, quella donna è stupida ma una vera sadica, le diamo una lezione tale da farle abbassare la cresta, quando viene a casa sua” T-” Signora, perché questo Tè, lei non fa mai nulla senza uno scopo, adesso che è assente, dica” S-” è bene sappia che è successo dal gg. in cui fu fatta una certa elemosina, mio marito raccontò il fatto, gg dopo, come presidente dell'istituto portano la pratica per una adozione a distanza, gliene parlo e propone ciò che sa, intanto studio il soggetto con delle sedute, una maso conclamata con forti pulsioni sado, soggetto interessante, istintiva, corrigenda e aguzzina insieme, un caso raro in natura, l'ho messa sotto pressione nei due ruoli, addestrandola per mio uso, ottimi risultati, senza parere intanto la studiamo, carattere, inclinazioni, per capacità e discrezione capiamo che ci possiamo fidare ad introdurlo nella ns. cerchia ristretta, penso di offrigliela come gratifica per completarne l'addestramento ma la richiede in via ufficiale, cambio idea, aggiungo quanto necessita conoscere a una signorina di buona famiglia perché non sfiguri nell’ambiente del suo Tutore, apprende velocemente, oltre che intelligente di suo la frusta fa miracoli, rallento l'iter della pratica finché non è pronta” T-” perché mi dice questo?” S-“ Sabato la ferriamo, che significa?” T-” che è sempre mia Schiava ma Domina della mia Casa con potere assoluto su tutti i miei sottoposti, come una I° moglie non una Governante” S-” non pensavo una cosa simile, credo volesse farne la sua odalisca per la differenza d'età” T-” è Principessa per bellezza, nascita e intelligenza, degna di affiancarla e proseguire la sua opera in futuro” S-” ne è proprio innamorato, la sua Sala Giochi è piccola, ci stanno solo 4-6 spettatori male accomodati, propongo casa mia, c'è un locale adatto, se d'accordo invito una dozzina di spettatori che contano, con I° mogli, 24 in tutto” T-” iniziamo alle 21, noi arriviamo alle 20,30, per circa 5 ore, intendo prima depilarla, poi ferrarla, in ultimo una frustata su tutto il corpo, 12 dozzine sono sufficienti, procuri un battitore abile” è implicito che non è lei, in quel momento rientra seguita da 2 cameriere con aperitivi e stuzzichini, vol-au-vent con crema di asparagi bianchi Italiani, con tartufo d'Alba, con granchi d'Alaska e aragosta di Barbados, tartine al caviale Iraniano e al salmone affumicato Scozzese, le cameriere posano ed escono, offre alla Signora e a me uno dei 3 Pirli e le mette a portata uno dei 5 Spritz poi si siede e si serve del III° non chiede permesso ne aspetta noi, lo assaggia, le altre attendono, senza ordine esplicito non possono nulla, sono schiave
S-“ buono, è amaro, assaggiamo l'altro, su, voi servitevi” assaggia gli stuzzichini, le altre si servono
S-“ buono anche l'altro, è dolce, ha ragione quello rosso è da uomo, mi piace di più, carina come si chiamano?” I-” quello rosso è dell'Ingegnere, l'altro arancione è della sua Casa, io ho scelto i nomi” conversano tra loro, non le ascolto più, ho avuto alcune risposte ai miei interrogativi
Sono le implicazioni che mi preoccupano e il continuo coinvolgimento di altri non mi piace, penso si servano di me per i loro nemmeno troppo oscuri scopi, devo stare attento, io posso andarmene quando voglio, Lei no, non ha passaporto e visti, entra una cameriera, mormora qualcosa nella loro lingua alla Signora
S-“ Ingegnere, sono le 19.30 è arrivata la sua serva, se gradisce utilizzi la mia vettura per tornare, ci vediamo” mi viene voglia di andarmene, improvvisamente
T-” la ringrazio, ne approfitto volentieri, la saluto” I-” grazie per la squisita ospitalità riservata al mio Padrone” le bacio la mano e usciamo sottobraccio, riattraverso il bar, c'è molta più gente, è l'ora dell'aperitivo, tutti vedono su quale vettura saliamo, invidia allo stato puro, ma chi è costei? torniamo in silenzio, le 20, a Casa dinalmente, entrambe si dedicano ai loro compiti, alle 21 tutto torna routine, sono in studio, entra nuda da sola, si posta com'è suo dovere
I-“ Padrone, posso parlare?” T-” dimmi” I-” noto che sei perplesso, ora non dirmelo, se lo reputi opportuno, quando vuoi, noi siamo pronte” T-” dov'è Aicha?” I-” fuori dalla porta nella sua postura” T-” questa sera te ne occupi tu, poi io di te” I-” hii. che bello, finalmente” è francamente felice e lo esprime con gli occhi che brillano
T-“ ascolta quello che devi fare, in Sala Giochi c'è un tavolo coperto di pelle nera, fissala sdraiata sulla schiena con gli arti ai quattro angoli almeno 30 cm più alti del piano, sotto il bacino un rollo, sia ben tesa ma sollevata, il suo boschetto deve essere ben esposto più alto della testa, prendi una dozzina di clip piatte con molla fortissima e pinzale i peli a ciuffi, legale con uno spago, annoda le 12 cordicelle tra loro avendo cura che siano ben tese ma non tirate, agganciale alla fune di un argano, sposta il tavolo fin ché non è perfettamente verticale, imbavagliala bene e chiudile occhi e orecchie, togli il rollo da sotto e vieni qui” I-” intendi questo per Padroncina?” T-” si” rientra dopo ½ ora
I-“ fatto, hai ragione ad imbavagliarla prima, non ci credevo ma quando ho tolto il rollo e tutto il peso ha tirato i peli, dovevi vedere che fremiti, non osa muoversi per non aumentare il dolore, quand'è che mi permetti di rasarmi, mi prude allo spasimo, i peli stanno ricrescendo e fatico a non grattarmi” T-” che i peli ti stiano ricrescendo lo vedo e lo tasto, ti voglio all'americana, prima di ferrarti, Aicha mi pregherà perché le tolga il suo tosone, ci divertiamo, ora a te” I-” non tenerla molto così, altrimenti impazzisce” T-” quando la libero è doma, piuttosto pensa a te, vieni e non fiatare, non voglio imbavagliarti” in Sala Giochi la posiziono al cavalletto con inserito nell'incavo, uno spuntone, la lego in modo che il grilletto lo sfiori solo ma non possa spostare il bacino per introdurlo, è tesa, inserisco nei 2 pertugi degli ovuli vibranti ed elettrificati, li collego al generatore, è pronta
T-“ ora aziono ciò che hai in te, la vibrazione inizia adagio e aumenta, giunti il massimo ricominciano, non è finita, conducono elettricità, ogni volta che orgasmi dà corrente in modo da moltiplicarne l’intensità, hai di fronte uno specchio per ammirarti e un orologio per vedere lo scorrere del tempo, quando sei sazia chiami e vi libero” le 22,30 vado in studio, mentre lavoro le seguo sui video, un istogramma mi aggiorna su quantità e frequenza dei loro orgasmi, pressione sanguigna, battiti del cuore, respirazione, non voglio rischiare, finalmente mi chiama, comincio a preoccuparmi per Aicha che libero per prima, la porto nella mia Jacuzi e ve la lascio, ora Lei, è semi svenuta dagli orgasmi, porto anch'essa nel mio idromassaggio, le massaggio, mi bagno anch'io, non importa, asciugo Lei e la porto a letto di peso, è rimbambita, forse le ho tolto la fregola, solo a toccarla freme e si discosta, torno dalla serva, è come l'ho lasciata, non ha la forza nemmeno per girarsi, giace abbandonata, gli orgasmi da dolore e la forzata immobilità l’hanno paralizzata, l'idromassaggio prolungato le permette almeno di camminare, sorretta da me raggiunge la sua cameretta, non ha febbre, la metto a letto, sto coprendola che mi afferra il polso e sussurra
Ai-“ Padrone, ho avuto tanto male che non credevo, sono venuta più volte, non ero convinta di quanto sostiene la mia Padroncina che si può godere del dolore, adesso si, tienimi con te e fammi diventare come Lei ma per favore rasami che non si possa più farmi patire così intensamente” T-” non preoccuparti, ho i miei piani, se mi servi fedelmente sei ricompensata, non intendo perdere tempo ad addestrarti per lasciare altri a goderne i frutti, ti taglio il pelo tra qualche gg. ora dormi, domani è un altro giorno” esco, spengo, mi corico, è l’1,30, Lei dorme rannicchiata, il viso rilassato con due profonde occhiaie, che strano Padrone sono, servo delle mie schiave, devo ridurre l'intensità di tormenti e piacere altrimenti rompo i giocattoli, o alternarle, per ora non ho usato la frusta, quando lo faccio devo trovare un medico, c'è la Signora ma è meglio non coinvolgerla, scivolo nel sonno
di
scritto il
2014-06-25
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