018 Riposo (2377) II° Sabato 8 Ottobre 2005 I° gg 41° settimana

di
genere
dominazione

Mi sveglio alla solita ora, sta leccandomi dolcemente il pene
I-“ Padrone, non mi hai detto se vai in ufficio, scusa se ti ho svegliato, cosa mi hai fatto ieri sera? sono uscita per il pane, non sopporto il vestito addosso, la biancheria una tortura, ci sono fuori degli operai con Hassan, hanno chiesto a mè se possono cominciare e come la voglio, non so che rispondere, attendono te” T-” brava, ho reso ipersensibile la tua pelle per stasera, ti diverti di più, metti una jellaba senza biancheria, oggi riposi, fa scaricare, montano le protezioni per ombreggiare la piscina” I-” perché l'ombra?” T-” non ti voglio bronzea, in occidente è di moda essere scuri come contadini o muratori, ma come da noi le vere Signore tengono alla loro pelle lattea, qui la schiarite con vari artifici per apparire di una classe superiore, a me sta bene così, per tè non serve, sei chiara di tuo ma le invitate forse no, falli iniziare, che stiano attenti ai riflessi dell'acqua” in studio, si posta
I-“ Padrone, quali sono gli ordini per oggi?” T-” chiama prima Aicha” esegue, entra la serva
T-“ come stai?” constato che è sofferente
Ai-” ho male al seno, c'è un segno nero alla base, il reggiseno una tortura” T-” tienilo, stamattina fai la spesa da sola, preparati, la Padroncina ti dice che fare, metti le scarpe con tacco da 8 cm” se ne va
I-“ non puoi dirgli tu che vuoi?” T-” da domani sei la Padrona effettiva, che impari, da mè non hai più ordini ma consigli e desideri, ricorda ciò che ho promesso, acquistato quanto necessita, che passi dal Super a ritirare n°3 pacchetti, dalle un mio biglietto da consegnare al Direttore per il III°, quando rientra cuciniamo assieme, la bacchetta per lei” dispiaciuta
I-” perché, Padrone, oggi sono ancora tua schiava” T-” ingorda, non voglio rovinarti la pelle in condizioni di ipersensibilità in cui si trova, mentre gli operai lavorano usciamo con Jasman, preparala” curiosa
I-” dove ci porti? perché anche Jasman?” T-” perché, perché, sembri una moglie italiana, sei e lo sarai sempre mia schiava, non ti devo spiegazioni” I-” è vero, scusa, è più forte di mè” T-” non devi pensare con la mia testa, hai la tua? usala, se ragioni da tè sai dove sbagli e non lo ripeti, se cerchi di pensare con la mia continui nell'errore, allora mi arrabbio” I-“ scusa” T-” troppe scuse, un Padrone non deve mai trovarsi in condizione di scusarsi, noto che Jasman si veste da sola, all'alba e ti aspetta nella sua cameretta, perchè nasconde il fagotto con dentro le sue cose, il vestito più bello, le scarpe e del pane?”
I-“ te ne sei accorto? teme che tutto questo finisca improvvisamente, allora ci ha messo le cose a cui tiene di più pronte per tornarsene in Istituto” T-” non hai cercato di dissuaderla? ha scordato che dissi a pranzo il I° gg? non le basta che le dimostri sempre che qui è la benvenuta?” I-” non conosce altra vita che quella dell'Istituto, qui per lei è tutto strano, sta bene ma non capisce, è terrorizzata, solo i cani la comprendono, il mio amore non basta, ha bisogno dell'autorità di un padre” T-” io non sono adatto, non ci sono riuscito nemmeno con le mie figlie, troppo preso con il lavoro, è come una droga per me” I-” ne sei proprio convinto? parlale, è intelligente, capisce, se te lo sente dire” T-” senza informarvi ho deciso di regalarvi, stamattina, una bicicletta, insegnarvi ad andarci e iniziarvi al nuoto” I-” vedi, ci sei arrivato da solo, rassicurala, ha bisogno di un riferimento, sono contenta che vuoi insegnare anche a me, non è che è per sdebitarti per quello che mi fai questa sera?” forse ha ragione, esce, controllo i lavori, arriva e usciamo a piedi verso il negozio delle biciclette del quartiere, è bene acquistare nel vicinato, ti rispettano di più se spendi dove sanno chi sei, ti ammirano e non ti invidiano, non è come in Italia, Jasman per mano tra noi, una normale coppia a passeggio con la figlioletta
T-“ Jasman, ti trovi bene con me? ti piace stare qui? preferisci forse dov'eri prima? non avere paura, dimmi” J-” Padrone, sto bene con te, mangio tutti i giorni, sono ben vestita e ho anche le scarpe, gioco con i cani in un bel prato verde tutto per me dove nessuno mi sgrida e batte, mi hai anche mandato all'Asilo a giocare con gli altri bambini, preferisco i cani però, sono più intelligenti dei maschi, le femmine non mi vanno, sono tutte stupide, mi piace stare con te, mi guardi e non dici niente, ma io capisco che vuoi bene alla mia mamma e a me di conseguenza, mi piace qui, non voglio tornare in Istituto, se ti faccio arrabbiare non rimandarmici” T-“ non sei di mia proprietà, da domani nemmeno la tua mamma, anche se per la legge di qui lo siete ancora ambedue, non sono, non voglio e non posso esserti Padre, Tutore sì, Zio è appropriato, temo tu possa vedere o sentire quando gioco con la tua mamma, posso creare dei traumi psichici che ti tarano per tutta la vita futura” J-“ non preoccuparti, Zio, con quello che ho visto, sentito e subito all'Istituto ciò che fate è niente, anzi, a volte mi sembra che ti moderi e lei ne soffre, io voglio che la mia mamma sia felice, ora che ha un uomo che le vuole bene, anche se sono pochi giorni che stiamo insieme l’ho capito anch'io sai” con questo sono stato servito di barba e capelli, arriviamo alla meta, i colori li sceglie Lei, io meccanica e accessori, una bici da donna con sella larga e molleggiata, senza cambio, cestino anteriore e sellino posteriore con poggia piedi per bambini, 2 specchietti retrovisori, una sciccheria rosa, come quella più piccola per Jasman che ha invece una sella rigida e le rotelle posteriori
J-“ che bella, perché le rotelle? posso tornare in bicicletta?” T-” le rotelle sono per non cadere, certo, se la tua mamma lo permette” I-” non posso lasciarti tornare solo” rido, pago
T-” sei gentile ma è una bugia” I-” è vero, non so andarci, nessuno mi ha insegnato”
T-” facciamo così, Jasman davanti che pedala adagio, noi dietro, la tua bici la tengo io, ti insegno nel cortile del garage, dammi il braccio” torniamo, controllo gli operai, hanno quasi finito, arriva la serva
T-“ fatto?”Ai-” si, Padrone, dal macellaio 2 pacchetti, ho chiesto del III°, chiamato il Direttore, gli ho dato il tuo biglietto, mi ha condotto nel suo ufficio e consegnato quello mancante raccomandandomi di non mostrarlo a nessuno, che cos'è?” T-” non ti interessa, sei punita per la curiosità, prepara il Tè agli operai” si allontana, gli uomini vanno, oggi cucino io, in un pacchetto manzo, roast beef e costate, arrotolato da arrosto con patate novelle, le loro sono squisite, peccato non sappiano cucinarle, nel II° asino, puledro, e bistecche di cavallo, nel III° incriminato, tutto maiale, proibito, c'è solo alla borsa nera, costine, braciole, salcicce, retina per arrosti, ciccioli di guanciale e lardo, alto e con la vena, dolcissimo, domattina colazione con il pane appena sfornato, le 10, preparo per l'indomani l'arrotolato, oggi grigliata mista sul barbecue con legna d'ulivo, prepara sotto il portico fronte piscina, una bella vista, si è rinfrescato, solo 28° all'ombra, le mie donne sono tutte contente, alle 11 finisco, Jasman pedala compunta fronte garage, rincorsa dai cani, ho un ora buca, le chiedo
T-“ vuoi che ti insegni ad andare in bicicletta? nel pomeriggio una nuotata” I-” si, mi piace, Aicha ha finito puoi insegnare anche a lei, così porta Jasman all'asilo in bicicletta che fa prima” è la solita utilitarista
T-“ chiamala” mentre aspetto stacco le rotelle alla biciclettina, non ne ha bisogno anzi danno fastidio, ha imparato subito, arrivano, sale, le tengo la sella, pedala, qualche metro, la mollo, va dritta, si avvede di essere sola, mette i piedi a terra
T-“ sei già capace, ti sei spaventata, per questo quasi cadi, non pensare, è come camminare, una volta imparato non si scorda, viene d'istinto, vinta la paura è fatta, riprova” l'altra guarda preoccupata
J-“ dai mamma, facciamo una gara” la sorreggo per l'abbrivio, la lascio e arriva in fondo al viale dietro la figlia, si volta pedalando insicura, torna, non ho impiegato più di 15 min. ora la serva, le 11,45 è finito
T-“ prepa un Manhattan mentre accendo il fuoco per le braci” I-” fai il fuoco? vuoi bruciare la casa?” non hanno la tradizione della griglia
T-” niente paura, è ignifuga” maiale ma loro non lo sanno, non si sa mai, assaggiano tutto, apprezzano con un bis, loro prima bollono la carne, capra o montone, per intenerirla, poi arrostiscono in padella senza nulla, uno schifo, Torta Gelato e Caffè, Lei presente con la bimba
T-“ Aicha, non hai un conto da pagare?” Ai-” si, Padrone” T-” per quale motivo?” Ai-” perché sono stata curiosa, per imparare a non esserlo più, perdono Padrone” T-” dopo, vai in Sala Giochi e spogliati” esce
T-“ tu, legala come l'altra volta ma a pancia in giù, poi abbassa il piano finché resta appesa e ancora per 10-12 cm. sotto il suo boschetto un vassoio a bordi alti con 12 candeline da compleanno, accese, finito chiama” I-” vieni, Jasman, accompagnami, ti faccio vedere un bel gioco” non riesco mai a capirli, io mi preoccupo dei danni psichici, loro li abituano da piccoli a considerarli un gioco e così risolvono il problema, questa è vera civiltà, una buona pipata, arriva Jasman
J-“ Zio, noi siamo pronte” mi prende per mano e andiamo, va quasi bene
T-“ brava, l’hai imbavagliata, non te l'avevo specificato, sono queste le iniziative che mi piacciono, alza leggermente il piano finché non si bruciacchiano i peli” accendo il sollevamento automatico, regolo la velocità di salita in modo che la fiamma sia sempre alla giusta altezza, in base al consumo delle candeline
T-“ Aicha, ti tolgo i peli, come hai chiesto, sei contenta? un altro gg. completiamo l'opera, che non debba più ripetersi la necessità di punirti, se vuoi, cerca di spegnere le fiammelle con la pipì” I-” credevo che il vassoio servisse solo per tenere le candeline, ora capisco perché il bordo alto, è difficile che ci riesca vista la posizione, vieni Jasman” T-” non è detto, l’uretra è posizionata giusta, gli arti hanno gioco sufficiente, ora è inarcata per mantenersi lontano dalle fiammelle, tra poco non ce la fa più e cala verso il suo tormento, sicuro che ci prova, quando mi alzo la sleghi, il vassoio lo pulisce con la lingua, è la punizione” le 13,30, pisolo, Jasman come il solito scompare, adesso ha anche la bicicletta, nel letto mi si stringe contro
I-“ sono tesa e preoccupata per stanotte e la vita che inizio domani, parlamene” T-” è una sorpresa, una cerimonia di iniziazione, la libertà è noiosa se non si ha da fare, mi accompagni in viaggio, governi la casa, studi, sovrintendi ai miei piaceri, non è difficile” I-” non sono mai stata libera di fare e decidere, non so come si fa, l’ho sognata per tanto tempo e ora che l’ho quasi raggiunta mi spaventa e vorrei rinunciarci, non abbandonarmi, continua a guidami” è una brava ragazza, ci addormentiamo abbracciati, cerca protezione e sicurezza, le 15, mi sveglia
I-“ libera Aicha, è ora, ha patito abbastanza” T-” fallo, tu decidi queste cose, per me può starci ancora, faglielo rilevare e che ti ringrazi alla mia presenza, vado in piscina con Jasman, raggiungeteci e fai portare delle bibite fresche, a me alla menta” mi alzo, cerco la piccola, corre accaldata con i cani, le bici non si vedono, le ho lasciate in cortile, dove sono? le ha portate in garage, brava è ordinata, deve aver faticato, da sola
T-“ Jasman, vuoi venire in piscina? ti insegno” J-“ subito, rinchiudo i cani altrimenti ci danno fastidio, vogliono giocare, stavano sempre rinchiusi per questo erano cattivi, mi insegni a nuotare?” la precedo, mi sdraio vicino al bordo lato scaletta
T-“la tua mamma ha certo finito, che ti metta il costumino che c'è nel III° cassetto dell'armadio in guardaroba, quello intero per Aicha, sta con noi dopo aver portato le bibite per tutti” compaiono, Lei nuda con alla mano la figlia che indossa un bikini bianco da bimba, dietro la serva, un costume intero a righe verticali bianche e blu, la snelliscono, porta su un vassoio alcune caraffe contenenti liquidi di vari colori e i bicchieri
I-” mi ha detto Jasman che ci insegni a nuotare, non è pericoloso?” si vede che è sua la paura, è gente di terra ferma, da sempre diffidano dell'acqua, non ne hanno molta in superfice e la poca è faticosa da trasportare, è un compito da donne, nelle abluzioni rituali usano la sabbia, bevo un sorso, lezione di galleggiamento, alla fine sanno fare il morto, bene, domani marinara, lunedì rana, martedì stile libero
T-“ finché non sapete nuotare non possiamo invitare gente in piscina, Aicha, vestiti, servi il Tè delle 17, usa l'argenteria, intendo verificare come lo servite, ho piacere divenga un abitudine, un ricevimento ambito, con l'ausilio della Signora s’intende” esegue, a sera clistere, massaggio, bagno, una cena leggera, la pettinatrice, acconciatura con capelli raccolti sulla nuca, trucco appena accennato, abito da sera lungo alle caviglie, scarpe tacco 12, guanti al gomito, pochette, tutto bianco, collier, orecchini, coroncina in diamanti, gli anelli non mi piacciono, braccialetto e la sua cavigliera d'oro, bellissima, arriva Hassan col Mercedes, andiamo, Jasman saluta con la manina, assorta e pensosa, non se ne avvede e non risponde, faccio fermare, scendo, la chiamo, arriva
T-“ la tua mamma ha un appuntamento importante, per questo è sopra pensiero, domani è un ricordo che sbiadisce nel tempo, torna come prima o forse ancor'meglio, vedi, la libertà si conquista, non te la regala nessuno, poi mantenerla è ancora più faticoso, questo è il suo pensiero, non c'è posto per altro, va tranquilla a dormire” J-” mi dai tu il bacio della buona notte? la mia mamma lo fa sempre” la bacio in fronte, uno schiaffetto sul culino, corre a nascondere il viso nella gonna di Aicha che l'abbraccia, risalgo e via, arriviamo in orario
di
scritto il
2014-06-26
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