Il culo all'improvviso
di
Doris.night
genere
gay
Dai fatti segare o fatti fare un pompino!
Piantala, che ti ho fatto...perchè questo tormentone?
Perchè mi piaci e sono sicuro di farti godere come non hai mai goduto!
Ma io non voglio godere in mano a te neanche se mi paghi!
Ma che ti costa lasciarti andare almeno una volta...solo per provare...poi se non ti faccio godere ti do un centone, promesso, lasciami provare.
Lo guardai con curiosità, al fondo non mi costava nulla lasciarlo provare... aveva una bella bocca...da femmina o da...pompinaro e ficcarglielo in bocca, forse...ci potevo provare anche gusto.
L'avevo conosciuto in spiaggia giocando con un gruppo di calcetto, non era vecchio...certo era molto più grande di me e con una pancia da smaltire non indifferente. Ma era un tipo simpatico, aveva offerto da bere alla squadretta e ora eravamo rimasti soli al tavolo del bar, in quell'angolo ormai deserto.
Allora il centone me lo dai subito e io vengo con te in macchina!
Oh, questo si chiama ragionare, dai vieni!
Ci infilammo nella sua macchina e andammo per stradine di campagna. La sua mano si posò subito sui miei bermudas e cominciò ad armeggiare con la lampo.
Dai, trova un posto tranquillo che non scappo!
Intanto fammelo toccare...ecco mi infilo dietro quel siepone!
L'aveva trovato quasi a colpo sicuro...il posto e... chissà se lo aveva già sfruttato con qualcun'altro?
La mano ora era entrata nei bermudas ed aveva raggiunto il suo oggetto del desiderio.
Dai fatteli togliere, voglio avere una vista completa...è un cazzo bellissimo e ti sta venendo duro che è una meraviglia!
Uffa...- Ma alzai le natiche dal sedile quel tanto che gli permettesse di togliermi l'indumento.
Avevo ancora della sabbia nel pelo pubico, ma la sua mano provvide anche a questo.
Inclina il sedile indietro che stiamo più comodi!
Lo accontentai e mi lasciai andare all'indietro. Ora le sue mani erano libere di impadronirsi del pacco al completo. Mi faceva un po' ridere ma era vero, me lo aveva fatto venire duro e la carezza contemporanea ai testicoli e al cazzo mi stava piacendo. Fu istintivo allungare la mia mano e toccare il cazzo anche a lui.
Si...dai toccamelo per bene... - E si calò anche lui il costume.
Lui ce lo aveva di marmo e intanto si era inginocchiato davanti a me, anche se di lato e aveva ormai la bocca e la lingua sul mio glande. I suoi colpetti di lingua, le su mani che lo scappucciavano ritmicamente mi facevano pensare che sarei venuto con facilità e mi lasciai sfuggire un mugolio. Improvvisamente una delle mani si spinse in profondità, sotto i testicoli e le cosce, sfiorandomi l'ano.
No, quello lascialo stare...
Ma ora il mio cazzo era stato risucchiato completamente nella sua gola e le sue dita continuavano a carezzarmi l'ano. Piano piano il fastidio sparì ed il piacere aumentò.
Ma piano piano le sue dita si erano inpossessate del mio sfintere e mentre lo penetravano sempre più a fondo io ebbi i primi brividi dell'orgasmo manifestati forse anche da un'intensificazione dei miei gemiti. Fattostà che il tipo fece una piroetta acrobatica e mi sovrastò agilmente con il suo ventre peloso e il suo membro eretto come un corno di rinoceronte.
No...no, lasciami!
Ma il suo ventre premeva già sul mio e il suo corno cominciò in un istante a penetrarmi, mi dibattevo, ma più lo facevo più il suo cazzo mi apriva lo sfintere. Quando, all'improviso, lo ritrasse ebbi uno spasmo tremendo, ma non di dolore. Lui ne approfittò per carezzarmi lì con le dita gocciolanti di saliva e questa volta per sfondarmi completamente. Lo ebbi tutto dentro senza possibilità di scampo e il dolore fu seguito immediatamente da un godimento proporzionale alla ferocia dello stupro. Potevo solo lamentarmi piano mentre mi abituavo alla penetrazione e ne godevo vergognosamente. Guardavo ipnotizzato il suo grosso arnese fare su e giù dentro di me mentre mi aggrappavo alle sue chiappe per trattenermelo addirittura tutto dentro.
Ero perfettamente cosciente di venire inculato come una volgare troia, ma il godimento era tale che avrei voluto sentirmelo venire dentro, sentire gli schizzi della sua sborra che stava per arrivare e che volevo spasmodicamente tutta dentro.
Madonna, come sei bona!
Ormai mi premeva tutto in una quasi immobilità, lo sentivo venirmi dentro muovendosi a piccoli colpi e allagandomi completamente del suo seme bollente. Anche io stavo sborrando e lui doveva sentire che gli stavo allagando il ventre e impappandogli il pelo e sporcandomi tutto anche io.
Fu così che lo tirò fuori, strappandomi un gemito lungo e facendomi vedere come seguitava a segarsi sopra di me e sgocciolarmi del suo sperma. Infine mi giacque sopra cercando con la lingua la mia bocca in un bacio schifoso ma accettato e...ricambiato.
Le sue mni spargevano lo sperma di tutti e due sul mio pene, sul mio ventre, sul petto, sotto le ascelle e alla fine anche in bocca,
Lecca e baciami...lecca e baciami!
Ora ero io che lo trattenevo sopra di me e volevo ancora farmi coprire dal suo ventre peloso e dal suo cazzo ancora in tiro.
Scopami ancora, ridammelo tutto dentro.
Fui accontentato e scopato per altri lunghi minuti in culo e...poi anche in bocca e ancora in culo e ancora in bocca fino a che non fu buio.
Piantala, che ti ho fatto...perchè questo tormentone?
Perchè mi piaci e sono sicuro di farti godere come non hai mai goduto!
Ma io non voglio godere in mano a te neanche se mi paghi!
Ma che ti costa lasciarti andare almeno una volta...solo per provare...poi se non ti faccio godere ti do un centone, promesso, lasciami provare.
Lo guardai con curiosità, al fondo non mi costava nulla lasciarlo provare... aveva una bella bocca...da femmina o da...pompinaro e ficcarglielo in bocca, forse...ci potevo provare anche gusto.
L'avevo conosciuto in spiaggia giocando con un gruppo di calcetto, non era vecchio...certo era molto più grande di me e con una pancia da smaltire non indifferente. Ma era un tipo simpatico, aveva offerto da bere alla squadretta e ora eravamo rimasti soli al tavolo del bar, in quell'angolo ormai deserto.
Allora il centone me lo dai subito e io vengo con te in macchina!
Oh, questo si chiama ragionare, dai vieni!
Ci infilammo nella sua macchina e andammo per stradine di campagna. La sua mano si posò subito sui miei bermudas e cominciò ad armeggiare con la lampo.
Dai, trova un posto tranquillo che non scappo!
Intanto fammelo toccare...ecco mi infilo dietro quel siepone!
L'aveva trovato quasi a colpo sicuro...il posto e... chissà se lo aveva già sfruttato con qualcun'altro?
La mano ora era entrata nei bermudas ed aveva raggiunto il suo oggetto del desiderio.
Dai fatteli togliere, voglio avere una vista completa...è un cazzo bellissimo e ti sta venendo duro che è una meraviglia!
Uffa...- Ma alzai le natiche dal sedile quel tanto che gli permettesse di togliermi l'indumento.
Avevo ancora della sabbia nel pelo pubico, ma la sua mano provvide anche a questo.
Inclina il sedile indietro che stiamo più comodi!
Lo accontentai e mi lasciai andare all'indietro. Ora le sue mani erano libere di impadronirsi del pacco al completo. Mi faceva un po' ridere ma era vero, me lo aveva fatto venire duro e la carezza contemporanea ai testicoli e al cazzo mi stava piacendo. Fu istintivo allungare la mia mano e toccare il cazzo anche a lui.
Si...dai toccamelo per bene... - E si calò anche lui il costume.
Lui ce lo aveva di marmo e intanto si era inginocchiato davanti a me, anche se di lato e aveva ormai la bocca e la lingua sul mio glande. I suoi colpetti di lingua, le su mani che lo scappucciavano ritmicamente mi facevano pensare che sarei venuto con facilità e mi lasciai sfuggire un mugolio. Improvvisamente una delle mani si spinse in profondità, sotto i testicoli e le cosce, sfiorandomi l'ano.
No, quello lascialo stare...
Ma ora il mio cazzo era stato risucchiato completamente nella sua gola e le sue dita continuavano a carezzarmi l'ano. Piano piano il fastidio sparì ed il piacere aumentò.
Ma piano piano le sue dita si erano inpossessate del mio sfintere e mentre lo penetravano sempre più a fondo io ebbi i primi brividi dell'orgasmo manifestati forse anche da un'intensificazione dei miei gemiti. Fattostà che il tipo fece una piroetta acrobatica e mi sovrastò agilmente con il suo ventre peloso e il suo membro eretto come un corno di rinoceronte.
No...no, lasciami!
Ma il suo ventre premeva già sul mio e il suo corno cominciò in un istante a penetrarmi, mi dibattevo, ma più lo facevo più il suo cazzo mi apriva lo sfintere. Quando, all'improviso, lo ritrasse ebbi uno spasmo tremendo, ma non di dolore. Lui ne approfittò per carezzarmi lì con le dita gocciolanti di saliva e questa volta per sfondarmi completamente. Lo ebbi tutto dentro senza possibilità di scampo e il dolore fu seguito immediatamente da un godimento proporzionale alla ferocia dello stupro. Potevo solo lamentarmi piano mentre mi abituavo alla penetrazione e ne godevo vergognosamente. Guardavo ipnotizzato il suo grosso arnese fare su e giù dentro di me mentre mi aggrappavo alle sue chiappe per trattenermelo addirittura tutto dentro.
Ero perfettamente cosciente di venire inculato come una volgare troia, ma il godimento era tale che avrei voluto sentirmelo venire dentro, sentire gli schizzi della sua sborra che stava per arrivare e che volevo spasmodicamente tutta dentro.
Madonna, come sei bona!
Ormai mi premeva tutto in una quasi immobilità, lo sentivo venirmi dentro muovendosi a piccoli colpi e allagandomi completamente del suo seme bollente. Anche io stavo sborrando e lui doveva sentire che gli stavo allagando il ventre e impappandogli il pelo e sporcandomi tutto anche io.
Fu così che lo tirò fuori, strappandomi un gemito lungo e facendomi vedere come seguitava a segarsi sopra di me e sgocciolarmi del suo sperma. Infine mi giacque sopra cercando con la lingua la mia bocca in un bacio schifoso ma accettato e...ricambiato.
Le sue mni spargevano lo sperma di tutti e due sul mio pene, sul mio ventre, sul petto, sotto le ascelle e alla fine anche in bocca,
Lecca e baciami...lecca e baciami!
Ora ero io che lo trattenevo sopra di me e volevo ancora farmi coprire dal suo ventre peloso e dal suo cazzo ancora in tiro.
Scopami ancora, ridammelo tutto dentro.
Fui accontentato e scopato per altri lunghi minuti in culo e...poi anche in bocca e ancora in culo e ancora in bocca fino a che non fu buio.
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