La doppia coppia
di
La_Marzia
genere
scambio di coppia
Donatella e Andrea, 28 e 30 anni, erano fidanzati da 5 anni, conviventi da 2, vivevano la loro normale vita di coppia in una cittadina del nord.
Lei lavorava come cassiera in un supermercato, lui era impiegato in una ditta di assicurazioni. Avevano una vita sessuale abbastanza attiva, anche se piano piano la parabola cominciava a essere discendente. Si conoscevano perfettamente, si amavano, non c'era mai stato da parte di nessuno dei due dei cedimenti. Era la classica copia imperfetta ma che funzionava.
Piano piano in loro entró in testa l'idea di sperimentare qualcosa di nuovo, all'inizio solo a livello di battute, non prendendo in considerazione la cosa seriamente, poi però cominciarono a sostituire i sorrisini e le battutine con sguardi piú compiacenti.
Insomma piano piano maturava l'idea di provare qualche incontro con altre coppie, ma bisognava organizzarsi bene, non era certo una avventura da prendere alla leggera, la loro totale inesperienza giocava a loro sfavore.
Entrambe erano persone con la testa sulle spalle, realisti, non volevano fare delle stronzate, soprattuto perchè in cittadine di provincia ci si conosce tutti e un piccolo errore poteva significare lo sputtanamento da parte dei finti perbenisti.
L'idea cresceva, cominciarono a informarsi su Internet, scartarono quasi subito l'idea di andare in un locale per scambisti, se lo immaginavano un po' squallido, con troppa gente, e soprattuto lei pensava che avrebbe avuto difficoltà a lasciarsi andare e a capire esattamente che ambiente fosse. Ma l'idea di conoscere una coppia eccitava da morire entrambi.
Provarono a iscriversi in un sito di annunci di scambi di coppie, trovarono subito che quasi tutte gli annunci di coppie erano un po' di cattivo gusto, alcuni avevano anche foto, con visi coperti, ma dall'abbigliamento e dal vocabolario usato, davano la sensazione di squallido, di poco elegante che a loro dava fastidio.
Le donne sembravano appena uscite da una commedia sexy degli anni 80. Nessun annuncio sembrava convincente e per un po' accantonarono l'idea. In fondo erano molto esigenti perchè avevano paura, soprattutto lei, benchè la fantasia e l'eccitazione per un eventuale incontro era prevalente.
Un giorno presero coraggio e contattarono una coppia, dopo poco risposero e cominciarono a parlare attraverso la messaggistica di quel sito di incontri. Parvero per lo meno strane le risposte che dava questa coppia, che dettava regole quasi fredde quasi burocratiche, lapidarie.
"Dovete essere puliti, decisi, no insicuri, no assatanati, massima discrezione".
Puliti ci mancherebbe altro, pensarono loro, decisi e sicuri non lo potevano essere, essendo la prima esperienza. Le piacque però l'espressione 'no assatanati', che faceva un po' ridere. In effetti loro non erano assatanati, volevano solo compiere questa fantasia in modo elegante e ovviamente piacevole. Proseguirono i contatti, finchè arrivarono a vedersi in cam, per conoscersi e parlare un po'.
La coppia era decisamente piú grande di loro, lei aveva 45 anni e lui 48. Sembravano gradevoli, Donatella e Andrea spiegarono con totale sincerità quali erano i loro pensieri e quello che stavano cercando e alla fine decisero di vedersi, a casa dell'altra coppia, che viveva a 350 km di distanza. L'appuntamento era per un sabato sera.
Mentre Andrea non sembrava particolarmente nervoso, Donatella mostrava piú di un segno, soprattutto nella scelta dei vestiti.
Voleva essere sexy e carina, ma non volgare, non voleva essere troppo appariscente, ma neppure vestirsi da suora. Cambió idea mille volte sull'intimo. Perizoma e reggiseno nero con autoreggenti nere era la sua prima scelta, quella classica, quella da appuntamento galante un sabato sera, però aveva dei dubbi che fosse troppo banale, troppo scontato.
Pensò e provó qualcosa di piú casual, ma alla fine decise per la prima opzione, abbinata a un vestitino primaverile, non troppo corto e sufficientemente elegante.
L'altra coppia viveva in una villetta, con un piccolo giardino, il primo impatto al conoscersi fu positivo.
Si notava che la coppia piú grande aveva esperienza e cercarono in tutti i modi di far sentire a loro agio quella più giovane.
Si presentarono, si squadrarono un po', come è ovvio che fosse. Lui, Antonio era abbastanza alto, robusto, aveva nel braccio destro una grande tatuaggio, che non sembrava molto recente. Lei, Luisa, era bionda, ma il colore originale dei suoi capelli doveva essere certamente piú scuro. Aveva un vestito piuttosto corto e un po' troppo vistoso, che mostrava chiaramente le sue forme voluminose.
Donatella invece era piú minuta, seno normale, non troppo alta, sedere tondo, mora, occhi vispi marroni.
Andrea cominciava a essere un po' stempiato, aveva gli occhi verdi, portava gli occhiali, abbastanza alto.
Si puó dire tranquillamente che i 4 erano piuttosto normali. Normale era la villetta in cui vivevano, le auto, due coppie di provincia, benestanti, lavoratori.
Cominciarono ad entrare in tema e Donatella raccontó come nacque in loro l'idea. Anche Luisa e Antonio raccontarono la loro storia, del fatto che era da qualche anno che facevano scambismo e del fatto che ogni tanto frequentavano un locale swinger.
Donatella chiese informazioni, era curiosa di sapere che ambiente fosse.
"E' un locale come tanti, c'é gente selezionata, puoi andarci anche solo per bere qualcosa e parlare, non necessariamente per fare sesso", disse Antonio.
"Anzi-aggiunse Luisa- è proprio la normalità che si crea a generare un'atmosfera eccitante. A noi non piacciono le cose stravaganti, troppo vistose e volgari".
Fu il primo punto di contatto tra loro e da lì in poi cominciarono a parlare in modo disinvolto, gli argomenti scorrevano lisci, senza imbarazzo, la confidenza tra i 4 cresceva in maniera naturale, senza forzature.
Mentre parlavano seduti in salotto, Luisa si alzó e chiese a Donatella se la accompagnava, volendo creare una sorta di complicità fra le due donne.
"Porto le mutandine?", chiese Luisa a bruciapelo.
"Sì, certo"
"Facciamo una sorpresa a loro, presentiamoci in salone, con le mutandine in mano".
Donatella sorrise imbarazzata, ma accettò, sfiló le mutandine col batticuore e la stessa cosa fece Luisa.
Tornarono dai loro uomini mostrando le mutandine maliziosamente e Luisa diede un bacino a Donatella.
Fu l'apertura hot di quella serata, una serata che scorreva lenta, senza forzature e faceva crescere piano piano il desiderio.
"Ma vogliamo anche vedere sotto il vestito", disse Antonio, al che Luisa sollevò sia la sua gonna sia quella di Donatella e mostrarono entrambe il culetto.
Donatella cercava sempre lo sguardo del suo Andrea, per capire come reagiva, se era a suo agio. Si erano promessi di lasciarsi andare, di concedersi questa parentesi senza gelosie, ma lei aveva paura che lui cambiasse idea. Dall'espressione del volto però sembrava contentissimo, sembrava divertirsi e ogni tanto lo vide guardare la signora Luisa.
Per quanto la riguardava, Antonio le sembrava un omone interessante, magari non era bello, ma sembrava possente.
Luisa, che era senza ombra di dubbio quella che dirigeva i tempi e gestiva la situazione con maestria, ogni tanto si avvicinava a Donatella per baciarla.
Sul divano in cui erano seduti, Luisa decise di scambiare le posizioni, facendo sedere Donatella accanto al marito e accomodandosi vicinissima ad Andrea.
"Ma neppure quando eravate single, nessuno di voi ha avuto esperienze di gruppo?", chiese Antonio.
"Io mai, lei sì", rispose seccamente Andrea e lo sguardo di tutti si concentrò su di lei, che un po' imbarazzata cercò di giustificarsi.
"Sì, è vero, ma ero una ragazzina di 20 anni"
"Ma non ti devi giustificare-aggiunse Antonio-anzi mi piace l'idea che lo abbia raccontato al tuo uomo e che lui non abbia fatto problemi".
Donatella rise un po' e raccontó di come in realtà fosse un fatto che lui le rinfacciava sempre.
"Però ti fa anche eccitare", interruppe Luisa, tastando con mano senza imbarazzo il pacco di Andrea, che spalancó gli occhi, sorpreso da tanta audacia.
"Hai mai immaginato la scena, in cui si scopavano la tua Donatella?", chiese Antonio.
Andrea balbettò qualcosa che somigliava a un sì, ma vide immediatamente come Antonio sollevó il vestitino di Donatella, che rimase sdraiata, con el gambe leggermente divaricate e mostrando la sua fichetta depilata.
Antonio non si interruppe e la sua manona scivolò in mezzo alle gambe di Donatella che chiuse un po' gli occhi al sentirsi accarezzata.
Fu Luisa a interrompere tutto e come se niente fosse chiese se volevano che mostrasse loro la casa.
Donatella si alzò e abbassò il vestito, cercando sia lo sguardo sia il contatto fisico di Andrea.
"Tutto ok?", chiese quasi spaventata.
"Sì, benissimo e tu?", rispose senza esitare e sorridendo. Fu un momento importante per Donatella.
Arrivarono nella camera da letto, che aveva un lettone enorme ed era decorata in modo un po' pacchiano. Sul comodino spiccavano due dildo.
"Stiamo un po' qui?", chiese Luisa sorridente e aggiunse "mettetevi comodi, vi faccio vedere".
Salì sul letto, assieme al marito e mettendosi a 4 zampe il vestitino corto che aveva, lasciava intravedere il suo sedere.
Abbassó i pantaloni al marito e gli tolse i boxer, cominciando a giocare col suo pene con mani e bocca, e quando raggiunse un'erezione importante, tolse per un momento il pene dalla sua bocca e girandosi disse "Potete farlo anche voi se ve la sentite".
Andrea e Donatella fino a quel momento guardavano soltanto, ma alle parole di Luisa, cominciarono anche loro a mettersi comodi e Donatella imitò Luisa nello spogliare il compagno e giocare col suo pene.
Luisa continuava a dettare i tempi, tolse il vestito e rimase completamente nuda, mentre Donatella tolse il vestito e rimase col reggiseno.
Dopo qualche minuto, Luisa prese Donatella, si baciarono nel mezzo del letto e le sganció il reggiseno, poi la guidó verso il pene del marito, come offrendolo alla bocca di lei. Se lo spartirono per un po', mentre Andrea guardava da dietro.
"Ti piace?", chise Luisa, riferendosi al pene di suo marito.
"Sì, è un gran bel cazzo", rispose senza esitazioni Donatella, ormai eccitatissima, frase che, detta con assoluta sincerità e una certa timidezza, risuonó nella stanza. Si uní anche Andrea, che da dietro cominció a baciare il culetto della compagna, mentre Luisa lascio il pene del marito tutto a Donatella, dedicandosi a quello di Andrea.
Si assaggiarono così per un po', scambiandosi ogni tanto, lasciandosi coinvolgere nel vortice.
[CONTINUA, SE VOLETE]
Lei lavorava come cassiera in un supermercato, lui era impiegato in una ditta di assicurazioni. Avevano una vita sessuale abbastanza attiva, anche se piano piano la parabola cominciava a essere discendente. Si conoscevano perfettamente, si amavano, non c'era mai stato da parte di nessuno dei due dei cedimenti. Era la classica copia imperfetta ma che funzionava.
Piano piano in loro entró in testa l'idea di sperimentare qualcosa di nuovo, all'inizio solo a livello di battute, non prendendo in considerazione la cosa seriamente, poi però cominciarono a sostituire i sorrisini e le battutine con sguardi piú compiacenti.
Insomma piano piano maturava l'idea di provare qualche incontro con altre coppie, ma bisognava organizzarsi bene, non era certo una avventura da prendere alla leggera, la loro totale inesperienza giocava a loro sfavore.
Entrambe erano persone con la testa sulle spalle, realisti, non volevano fare delle stronzate, soprattuto perchè in cittadine di provincia ci si conosce tutti e un piccolo errore poteva significare lo sputtanamento da parte dei finti perbenisti.
L'idea cresceva, cominciarono a informarsi su Internet, scartarono quasi subito l'idea di andare in un locale per scambisti, se lo immaginavano un po' squallido, con troppa gente, e soprattuto lei pensava che avrebbe avuto difficoltà a lasciarsi andare e a capire esattamente che ambiente fosse. Ma l'idea di conoscere una coppia eccitava da morire entrambi.
Provarono a iscriversi in un sito di annunci di scambi di coppie, trovarono subito che quasi tutte gli annunci di coppie erano un po' di cattivo gusto, alcuni avevano anche foto, con visi coperti, ma dall'abbigliamento e dal vocabolario usato, davano la sensazione di squallido, di poco elegante che a loro dava fastidio.
Le donne sembravano appena uscite da una commedia sexy degli anni 80. Nessun annuncio sembrava convincente e per un po' accantonarono l'idea. In fondo erano molto esigenti perchè avevano paura, soprattutto lei, benchè la fantasia e l'eccitazione per un eventuale incontro era prevalente.
Un giorno presero coraggio e contattarono una coppia, dopo poco risposero e cominciarono a parlare attraverso la messaggistica di quel sito di incontri. Parvero per lo meno strane le risposte che dava questa coppia, che dettava regole quasi fredde quasi burocratiche, lapidarie.
"Dovete essere puliti, decisi, no insicuri, no assatanati, massima discrezione".
Puliti ci mancherebbe altro, pensarono loro, decisi e sicuri non lo potevano essere, essendo la prima esperienza. Le piacque però l'espressione 'no assatanati', che faceva un po' ridere. In effetti loro non erano assatanati, volevano solo compiere questa fantasia in modo elegante e ovviamente piacevole. Proseguirono i contatti, finchè arrivarono a vedersi in cam, per conoscersi e parlare un po'.
La coppia era decisamente piú grande di loro, lei aveva 45 anni e lui 48. Sembravano gradevoli, Donatella e Andrea spiegarono con totale sincerità quali erano i loro pensieri e quello che stavano cercando e alla fine decisero di vedersi, a casa dell'altra coppia, che viveva a 350 km di distanza. L'appuntamento era per un sabato sera.
Mentre Andrea non sembrava particolarmente nervoso, Donatella mostrava piú di un segno, soprattutto nella scelta dei vestiti.
Voleva essere sexy e carina, ma non volgare, non voleva essere troppo appariscente, ma neppure vestirsi da suora. Cambió idea mille volte sull'intimo. Perizoma e reggiseno nero con autoreggenti nere era la sua prima scelta, quella classica, quella da appuntamento galante un sabato sera, però aveva dei dubbi che fosse troppo banale, troppo scontato.
Pensò e provó qualcosa di piú casual, ma alla fine decise per la prima opzione, abbinata a un vestitino primaverile, non troppo corto e sufficientemente elegante.
L'altra coppia viveva in una villetta, con un piccolo giardino, il primo impatto al conoscersi fu positivo.
Si notava che la coppia piú grande aveva esperienza e cercarono in tutti i modi di far sentire a loro agio quella più giovane.
Si presentarono, si squadrarono un po', come è ovvio che fosse. Lui, Antonio era abbastanza alto, robusto, aveva nel braccio destro una grande tatuaggio, che non sembrava molto recente. Lei, Luisa, era bionda, ma il colore originale dei suoi capelli doveva essere certamente piú scuro. Aveva un vestito piuttosto corto e un po' troppo vistoso, che mostrava chiaramente le sue forme voluminose.
Donatella invece era piú minuta, seno normale, non troppo alta, sedere tondo, mora, occhi vispi marroni.
Andrea cominciava a essere un po' stempiato, aveva gli occhi verdi, portava gli occhiali, abbastanza alto.
Si puó dire tranquillamente che i 4 erano piuttosto normali. Normale era la villetta in cui vivevano, le auto, due coppie di provincia, benestanti, lavoratori.
Cominciarono ad entrare in tema e Donatella raccontó come nacque in loro l'idea. Anche Luisa e Antonio raccontarono la loro storia, del fatto che era da qualche anno che facevano scambismo e del fatto che ogni tanto frequentavano un locale swinger.
Donatella chiese informazioni, era curiosa di sapere che ambiente fosse.
"E' un locale come tanti, c'é gente selezionata, puoi andarci anche solo per bere qualcosa e parlare, non necessariamente per fare sesso", disse Antonio.
"Anzi-aggiunse Luisa- è proprio la normalità che si crea a generare un'atmosfera eccitante. A noi non piacciono le cose stravaganti, troppo vistose e volgari".
Fu il primo punto di contatto tra loro e da lì in poi cominciarono a parlare in modo disinvolto, gli argomenti scorrevano lisci, senza imbarazzo, la confidenza tra i 4 cresceva in maniera naturale, senza forzature.
Mentre parlavano seduti in salotto, Luisa si alzó e chiese a Donatella se la accompagnava, volendo creare una sorta di complicità fra le due donne.
"Porto le mutandine?", chiese Luisa a bruciapelo.
"Sì, certo"
"Facciamo una sorpresa a loro, presentiamoci in salone, con le mutandine in mano".
Donatella sorrise imbarazzata, ma accettò, sfiló le mutandine col batticuore e la stessa cosa fece Luisa.
Tornarono dai loro uomini mostrando le mutandine maliziosamente e Luisa diede un bacino a Donatella.
Fu l'apertura hot di quella serata, una serata che scorreva lenta, senza forzature e faceva crescere piano piano il desiderio.
"Ma vogliamo anche vedere sotto il vestito", disse Antonio, al che Luisa sollevò sia la sua gonna sia quella di Donatella e mostrarono entrambe il culetto.
Donatella cercava sempre lo sguardo del suo Andrea, per capire come reagiva, se era a suo agio. Si erano promessi di lasciarsi andare, di concedersi questa parentesi senza gelosie, ma lei aveva paura che lui cambiasse idea. Dall'espressione del volto però sembrava contentissimo, sembrava divertirsi e ogni tanto lo vide guardare la signora Luisa.
Per quanto la riguardava, Antonio le sembrava un omone interessante, magari non era bello, ma sembrava possente.
Luisa, che era senza ombra di dubbio quella che dirigeva i tempi e gestiva la situazione con maestria, ogni tanto si avvicinava a Donatella per baciarla.
Sul divano in cui erano seduti, Luisa decise di scambiare le posizioni, facendo sedere Donatella accanto al marito e accomodandosi vicinissima ad Andrea.
"Ma neppure quando eravate single, nessuno di voi ha avuto esperienze di gruppo?", chiese Antonio.
"Io mai, lei sì", rispose seccamente Andrea e lo sguardo di tutti si concentrò su di lei, che un po' imbarazzata cercò di giustificarsi.
"Sì, è vero, ma ero una ragazzina di 20 anni"
"Ma non ti devi giustificare-aggiunse Antonio-anzi mi piace l'idea che lo abbia raccontato al tuo uomo e che lui non abbia fatto problemi".
Donatella rise un po' e raccontó di come in realtà fosse un fatto che lui le rinfacciava sempre.
"Però ti fa anche eccitare", interruppe Luisa, tastando con mano senza imbarazzo il pacco di Andrea, che spalancó gli occhi, sorpreso da tanta audacia.
"Hai mai immaginato la scena, in cui si scopavano la tua Donatella?", chiese Antonio.
Andrea balbettò qualcosa che somigliava a un sì, ma vide immediatamente come Antonio sollevó il vestitino di Donatella, che rimase sdraiata, con el gambe leggermente divaricate e mostrando la sua fichetta depilata.
Antonio non si interruppe e la sua manona scivolò in mezzo alle gambe di Donatella che chiuse un po' gli occhi al sentirsi accarezzata.
Fu Luisa a interrompere tutto e come se niente fosse chiese se volevano che mostrasse loro la casa.
Donatella si alzò e abbassò il vestito, cercando sia lo sguardo sia il contatto fisico di Andrea.
"Tutto ok?", chiese quasi spaventata.
"Sì, benissimo e tu?", rispose senza esitare e sorridendo. Fu un momento importante per Donatella.
Arrivarono nella camera da letto, che aveva un lettone enorme ed era decorata in modo un po' pacchiano. Sul comodino spiccavano due dildo.
"Stiamo un po' qui?", chiese Luisa sorridente e aggiunse "mettetevi comodi, vi faccio vedere".
Salì sul letto, assieme al marito e mettendosi a 4 zampe il vestitino corto che aveva, lasciava intravedere il suo sedere.
Abbassó i pantaloni al marito e gli tolse i boxer, cominciando a giocare col suo pene con mani e bocca, e quando raggiunse un'erezione importante, tolse per un momento il pene dalla sua bocca e girandosi disse "Potete farlo anche voi se ve la sentite".
Andrea e Donatella fino a quel momento guardavano soltanto, ma alle parole di Luisa, cominciarono anche loro a mettersi comodi e Donatella imitò Luisa nello spogliare il compagno e giocare col suo pene.
Luisa continuava a dettare i tempi, tolse il vestito e rimase completamente nuda, mentre Donatella tolse il vestito e rimase col reggiseno.
Dopo qualche minuto, Luisa prese Donatella, si baciarono nel mezzo del letto e le sganció il reggiseno, poi la guidó verso il pene del marito, come offrendolo alla bocca di lei. Se lo spartirono per un po', mentre Andrea guardava da dietro.
"Ti piace?", chise Luisa, riferendosi al pene di suo marito.
"Sì, è un gran bel cazzo", rispose senza esitazioni Donatella, ormai eccitatissima, frase che, detta con assoluta sincerità e una certa timidezza, risuonó nella stanza. Si uní anche Andrea, che da dietro cominció a baciare il culetto della compagna, mentre Luisa lascio il pene del marito tutto a Donatella, dedicandosi a quello di Andrea.
Si assaggiarono così per un po', scambiandosi ogni tanto, lasciandosi coinvolgere nel vortice.
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