La vecchia e cara naja - 1
di
grillino
genere
gay
Come tutti i ragazzi di 18 anni non avrei voluto fare il militare. Una inutile perdita di tempo e energie, sottratte all'università e alla vita privata. Ma l'obbligo era obbligo. Arruolato, mi mandano al C.A.R. di Udine, a centinaia di chilometri da casa. Prime esperienze fuori dall'alveo familiare. Uno choc, ci sentivamo tutti smarriti e terrorizzati. Gli anziani e i superiori ci facevano subire le perfidie più aberranti. Turni massacranti, servizi notturni, libere uscite negate, ecc.. Eravamo loro succubi. Una mattina, dopo un turno di notte in garitta, rimango a dormire mentre l'intero plotone è fuori a marciare.Dormo profondamente, distrutto dalla fatica. Nel sonno sento che qualcuno si siede sul letto e inizia a toccarmi il corpo sopra le coperte. Non capisco, ma rimango fermo, socchiudo gli occhi e vedo che è il caporale Antonio V., di Caserta. Rimango in dormiveglia, lui insiste sulle parti intime, preme la mano calda e forte sull'inguine...Ho paura, rimango fermo e fingo di dormire. Poi mi infila una mano sotto la coperta e raggiunge deciso il basso ventre. Rovista tra le mutande e mi tocca il mio cazzo, che in realtà si è fatto duro, comunque! Lo massaggia, lo impugna e, tirato fuori dagli slip, inizia a masturbarlo. Divento rosso dalla vergogna e dall'eccitazione, fatico a rimanere fermo, mi piace...Apro un pò gli occhi e lo guardo interrogativo e lui mi dice:-buongiorno recluta, ti sei svegliato! il tuo caporale si vuole divertire con te, rimani fermo e muto, altrimenti sono cazzi tuoi, veramente- Sapevo che era un tipo collerico e vendicativo, quindi rimango obbedisco e lui continua con la sega, alzando le coperte e scoprendomi tutto. Il mio pisello da adolescente è nella grossa mano di questo uomo di 30 anni, lo scappella, lo fa durissimo...io godo di quella pippa ma mi vergogno profondamente, ma rimango immobile. Poi il caporale si china sul mio cazzetto e lo fa sparire tutto in bocca, subito, fino alle palle. Rimango senza fiato, è la mia prima volta con un uomo, in questo modo...Rimango sempre fermo, con i gomiti piantati sul letto a godermi la scena e il pompino di questo mio superiore. Lui succhia e lecca senza tregua il mio pisello, con vigore, lo copre di saliva, lo masturba mentre le labbra succhiano la cappella. Mi gira la testa, sento di godere e lui alza lo sguardo e mi fissa dicendomi :- ti piace eh puttanella?! ti piace che ti spompino...rispondi! - e io con un filo di voce :-sissignore...è bello...mi piace- e lui continua a succhiarmelo con energia,poi mi infila la mano libera sotto il culo e mi spinge un dito propri in mezzo alle chiappe, entrando a fatica nel mio culetto. Provo molto dolore, ma lui insiste.Sono stordito,non sento più nulla, confuso inizio a gemere, alzo il bacino e faccio affondare il pisello nella bocca del caporale...mi ricordo dei rari pompino della mia fidanzata a casa, Giorgia, e non resisto oltre... Lui se ne accorge e alzando la bocca dalla cappella mi ordina: - dai troietta di un soldatino, sborra per dio, vieni, vieni...- e si rimette il cazzo in bocca, succhiandolo. Dopo pochi attimi un vortice di piacere parte dalla testa e arriva ai testicoli e sfocia dalla cappella...sento di sborrargli in bocca, un fiume di sperma si vede entrargli nella bocca, le labbra si stringono sulla cappella, lo inondo! Il caporale ciuccia con ardore il mio palo, pulisce tutto lo sperma colato, ingoia quello in bocca..è uno spettacolo! Finita la sborrata, mi sega ancora un pò, si pulisce la bocca con la manica della mimetica,poi mi rimette il piselletto nelle mutande e mi dice: -questa è la prima volta,ci vedremo spesso in tre mesi, con me e gli altri colleghi, stai zitto che è meglio per te...- Atterrito ma goduto, quando il caporale si alza dal letto e va via, mi distendo e riprendo a dormire. Sarà una lunga naja.
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