A mare con lei (dedicato a Milli)

di
genere
etero

Questo racconto è dedicato a Milli e la narrazione riprende esattamente da dove si era interrotta con la fine del primo racconto.
La mattina seguente i' incontro con Martina mi recai a lavoro ma per gran parte della mattinata ero incredibilmente distratto, non potevo fare a meno di pensare a lei e al suo messaggio.
"Ti sto pensando, non so se la cosa mi piace ma la vita è breve".
Era un invito a richiamarla ma poi avevo davvero bisogno di un'altra storia complicata dove avrei dovuto accontentarmi delle briciole visto che mi aveva detto chiaramente che aveva un compagno ?
Angelo, il mio socio dello studio oltre che mio migliore amico, a metà mattinata venne nel mio ufficio per parlarmi di una causa importante, ma ad un certo puntò della conversazione si fermò: "Cosa hai Robert? Problemi in famiglia o c'è di mezzo una donna? La conosco?
"Non c'è niente" provai a giustificarmi
"Non provarci con me, ci conosciamo dalla prima elementare e so riconoscere quando hai qualche problema e soprattutto quando c'è di mezzo una donna. Nessuno di noi due riesce a nascondere qualcosa all'altro. Lascia che ti aiuti, magari posso darti un consiglio utile. Non mi sottovalutare sempre in queste cose".
Mi feci coraggio e raccontai tutto, dal battibecco nel laboratorio di analisi al tempo trascorso insieme a lei in albergo, di quella sensazione di conoscerci da sempre, insomma di tutto quello provato quel giorno.
Angelo mi ascolta paziente, a volte sorride e una volta finito il mio racconto è lui a parlare "E' tutto molto bello Robert ma tu stai parlando di un'avventura di un pomeriggio avuta con una donna sposata, come se avessi incontrato la donna della tua vita. Io ti conosco, se ti ritenessi in grado di non farti coinvolgere troppo ti spingerei a rivederla, a scopartela e a divertirti che in fondo forse è proprio quello che vuole lei. Ma poi finisce che ti innamori ti fai coinvolgere e dopo, quando lei si sarà stufata del gioco e tornerà a casa sua, ti lascerà solo con la tua sofferenza. Hai chiuso una storia importante da poco vatti a divertire non ti infilare in un'altra situazione complicata.
Guardandomi negli occhi Angelo aggiunse:"Ho capito. Se non la rivedi muori. Facciamo una cosa il prossimo fine settimana ti presto la mia casa al mare se lei è d'accordo ci passate un paio di giorni, vi fate il bagno a mare perchè il tempo è ancora bello, te la scopi come si deve e poi magari ci metti una pietra sopra. che ne pensi?"
"Devo chiederlo a lei.. "
"Fallo stasera o domani mattina e fammi sapere. I tuoi occhi sono di nuovo svegli, vattene a casa che della causa ne riparliamo domani mattina".
Chiamai immediatamente Martina che accettò con entusiasmo l'idea di andare fuori per un paio di giorni, pensò subito a quale amica le dovesse un favore e potesse sdebitarsi con lei coprendola con il compagno;mi avrebbe fatto sapere se poteva venire.
Un'ora dopo mi richiamò dicendomi che aveva sistemato tutto ci saremmo visti sabato mattina presto a casa di quest'amica alla quale aveva confidato tutto perchè di lei era certa di potersi fidare e da lì saremmo partiti insieme.
Partimmo la mattina presto andai a prenderla in una via secondaria vicino casa sua, mi aspettava con una piccola valigia in mano salì in macchina entusiasta, ci baciammo e partimmo indossava una mogliettina e dei jeans, il viaggio durò poco più di un'ora, arrivati a casa lasciammo i bagagli e ripartimmo subito diretti verso la spiaggia.
Il tempo era bello la spiaggia quasi deserta e ci stendemmo al sole.
Restammo al sole per un'ora dopo essere arrivati, lei indossava un meraviglioso costume intero bianco sgambato e scollato che non faceva altro che mettere in evidenza il suo fisico perfetto.
Dopo aver sistemato gli asciugamani lei si distese sul lettino ed io mi misi a sedere sulla sdraio"Sembra di essere in paradiso" mi disse mentre il suo volto si era finalmente rilassato.
"Ci facciamo il bagno " mi disse eccitata come se fosse una bambina. " Certo" le risposi alzandomi dalla sdraio. Attraversammo la spiaggia tenendoci per mano arrivando sul bagnasciuga.
Entrammo in acqua tenendoci ancora per mano, era fredda e lo sbalzo di temperatura ci fece sorridere, eravamo sereni.
"Ti va di nuotare fino a quegli scogli? Le dissi mostrandole una piccola scogliera
Accetto' e ci arrivammo in 5 minuti. Una volta lì mentre rifiatava si appoggiò con la schiena agli scogli; l'acqua non era troppo alta entrambi toccavamo il fondo marino, la guardai per un attimo e mi accorsi che una volta bagnato il costume era diventato trasparente, i suoi bei capezzoli turgidi per il contatto con l'acqua fredda si vedevano chiaramente,entrambi avevamo la pelle d'oca...così la tirai a me cominciando a baciarla. Le nostre lingue si intrecciavano vorticosamente, cominciai ad abbassarle le bretelle del costume, volevo assolutamente i suoi seni. Li amavo da impazzire, erano sodi,grandi il giusto insomma perfetti per i miei gusti.
"Ma sei pazzo, possono vederci" mi disse
"Sei tu che mi hai fatto impazzire ti voglio ora e qui. Non ti preoccupare non ci vede nessuno gli scogli ci nascondono. Ti si legge negli occhi che lo desideri anche tu".
Mentre finalmente ebbi le sue tette in mano cominciando a baciarle e leccarle con una mano cominciai a scostarle la parte inferiore del costume e con due dita volevo entrare nella sua figa.
Lei cominciò a prendere coraggio infilando la sua mano nel mio costume a pantaloncino, cominciò a slacciare i laccetti e prese il mio cazzo in mano.
Contemporaneamente si tolse il costume e mi abbasso' il pantaloncino, ormai eravamo entrambi nudi,
"Vienimi dentro ti voglio.Sono tua" mi disse allargando le cosce e inarcando la schiena ancora di più sugli scogli
Cominciai a penetrarla mentre le onde del mare sembravano spingermi dentro di lei
"Vai piano voglio tenerti dentro il più possibile. Tu, solo tu sei il padrone della mia fica". Mi disse sospirando
Rallentai Il ritmo della penetrazione, eravamo l'uno dell'altra .
Provai a resistere il più possibile fino a quando dopo qualche colpo più forte degli altri le venni dentro. Non gridammo per non attirare l'attenzione degli altri bagnanti. Restai il più possibile dentro di lei, non riuscivamo a non baciarci. Lei interruppe un attimo il bacio e mi disse "Ti amo" istintivamente risposi "Anche io" .
Non so se ci eravamo resi conto di quello che ci eravamo appena confidati.
Recuperammo i costumi e tornammo a riva a nuoto dopo aver recuperato le forze.
Quando passammo davanti agli altri bagnanti per raggiungere il nostro ombrellone ci sembrò che tutti ci guardassero sapendo cosa avevamo fatto.
Passammo il resto della giornata a prendere il sole spesso abbracciati sul lettino davanti a tutti.
La sera volle cucinare per me dopo aver fatto la spesa come una normale coppia.
Dopo aver mangiato mentre lavava i piatti l'abbracciai da dietro e cominciai ad accarezzarle le tette mentre il cazzo duro premeva contro i buchino del suo favoloso sedere ma fu lei a prendere l'iniziativa si inginocchiò davanti a me mi sbottonò i jeans e riprese in mano il mio cazzo. Così cominciò a baciarlo leccarlo e piano ad infilarselo in bocca per un favoloso pompino, uno di quelli che nessun uomo potrebbe dimenticare. Le venni in bocca come lei desiderava, ingoiò senza problemi tutto il mio sperma.
La notte facemmo ancora l'amore mettendoci ancora più passione della mattina, la presi da dietro a pecorina, poi ci addormentammo abbracciati.
La mattina dopo scendemmo di nuovo spiaggia ma stavolta c'era molta più gente e quindi ci limitammo a prendere il sole e a fare un semplice bagno.
Nel primo pomeriggio ripartimmo per tornare a casa; nella macchina dominava un silenzio surreale non eravamo più tornati su quel" Ti amo" forse entrambi aspettavamo che fosse l'altro a parlarne. L'accompagnai in una strada vicino casa sua e da lì proseguì a piedi.
Ci demmo un altro bacio appassionato .
"Quando posso rivederti!" Le domandai
"Spero presto " mi rispose e la vidi allontanarsi.
Prima di girare l'angolo della strada si girò verso di me un'ultima volta e sembrò che mi salutasse con un cenno della testa ed un sorriso.
Tornai a casa sperando di rivederla presto
scritto il
2016-09-03
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