Una estate afosa

di
genere
prime esperienze

Le prime esperienze non si scordano mai, soprattutto quelle che ti cambiano la vita e infatti da adolescente, le “prime volte” nel campo del sesso ti destinano in certi percorsi anche nell’età adulta. Sino a quell’estate di quel fatidico anno, mi ero limitato alle prime e numerose seghe, magari leggendo i storici giornali porno o guardando filmini hard. Come tutti gli adolescenti, la scoperta di provare piacere masturbandosi e vedendo zampillare schizzi di liquido bianco e vischioso dal proprio pene è stato fonte di perverse e continue fantasie applicate all’altro sesso, le donne, ma anche allo stesso genere, i maschi, purchè si sfoghino gli ormoni.
Quell’estate mi mandarono in vacanza con mio cugino Stefano a casa dei nostri nonni, a Fregene, per un mese. Lui era un po’ più grande di me e credo che avesse fatto già esperienze con le femmine, ma era anche molto ambiguo. La vacanza scorreva serena, tra mattinate e pomeriggi al mare, i pranzi e il riposo pomeridiano a casa e le sere con gli amici al pub. Le ragazze erano poche e acide, tipico di quell’età. Stefano un pomeriggio tonò a casa con un pacco di giornali pornografici e mi propose di leggerli insieme. Con grande imbarazzo ma anche molta curiosità accettai. Subito dopo qualche pagina, notai che Stefano si toccava il pacco, insistendo sempre più, poi infilò la mano nel costume e iniziò a masturbarsi incurante della mia presenza. Lui mi guardò malizioso e disse “mbè Andrea che c’è…non ti fai una pippa anche tu? Non ti piacciono le donne nude?” avvampai di vergogna e balbettai qualcosa, ma Stefano con prepotenza mi infilò una mano nel mio costume e mi impugnò il pisello, comunque bello duro, e accennò una sega…il mio cazzo si gonfiò subito reagendo a quella mano calda e forte, mio cugino sorrise e continuò a masturbarmi facendomi uscire la cappella e disse “dai che ti piace eehh?...tanto lo so che ti fai le pippette di nascosto…ieri hai lasciato sporco il costume, l’ho visto!” e continuò a menarmi il pisello e masturbarsi a sua volta. Ero eccitatissimo e dopo pochi secondi avvampai di calore e senti fremere il mio corpo, sborrando nella mano di Stefano. Ero sconvolto, abbassai gli occhi e vidi dentro il costume le sue dita imbrattate di sperma continuare a manipolare il mio pisello, mentre lui mi guardava sorridendo. Stefano poi mollò la presa e accelerò la sua pippa, tirando fuori il cazzo dal costume e si alzò di fronte a me, io rimasi immobile ancora scosso dall’orgasmo e lo guardavo ebete, quindi lui diresse la cappella sulla mia faccia e con un grugnito mi sborrò addosso! Degli schizzi copiosi di sperma di colpirono in pieno viso e sul petto, mi sentivo colare ovunque quel seme caldo e appiccicoso, Stefano mi osservava soddisfatto e vizioso. Finì tutto così, in silenzio e imbarazzo. Quella sera, dopo la solita pizza e molta birra con gli amici, andammo a letto ridendo e sereni. Dopo un po’, mezzo addormentato, sentii Stefano che si alzava dal suo lettino e si infilava nel mio. Si sdraiò dietro di me, entrambi sul fianco, e mi sussurrò “caro cuginetto, oggi sei stato bravo…ma ora lo devi essere ancora di più…stai zitto e fai quello che ti dico, sennò racconto a tutta la comitiva che hai fatto un pompino ad un uomo…” atterrito da quella minaccia ma anche affascinato da quello che poteva accadermi, stetti buono e non dissi nulla. Stefano mi abbracciò, mi abbassò sotto le lenzuola le mutandine e mi strinse il mio pisello, masturbandomi velocemente e leccandomi vogliosamente il collo. Mi eccitai da morire, il cazzo si indurì subito e sentivo sulla schiena anche il suo membro farsi duro e gonfio. Con la mano libera Stefano si fece una pippa al mio stesso ritmo, poi cercò il mio buchetto del culo e capì cosa mi stava aspettando…Trovo il buco, infilò dentro un dito ma ero troppo asciutto, quindi mi portò la sua mano alla bocca e disse “dai, sputaci dentro… ti conviene…vedrai che bello” obbedii e sputai un grumo di saliva sulle dita, Stefano poi mi inumidì il culo e spinse dentro,senza indugio, il dito. Una sensazione strana ma fantastica mi pervase, avevo i brividi, il suo dito mi penetrò sempre più a fondo, mentre la sua mano continuava davanti a masturbarmi. Sentivo l’alito caldo e profumato di birra di mio cugino sul collo, il suo corpo attaccato al mio e mi faceva “quella cose” in modo autoritario e nel buio della stanzetta…provai a reagire “ma Stefano che cazzo fai…ma sei frocio? Lasciami ti prego…non voglio…non l’ho mai fatto…!” ma Stefano continuò imperterrito e replicò “sai zitto Andrea, lasciamo fare…l’hanno fatto con me dei ragazzi più grandi in colonia l’anno scorso e mi è piaciuto…lo faccio pure con le donne, stai tranquillo…ho voglia solo di scopare e basta!...Zitto!” rassegnato, lo lasciai fare passivamente. Allora mi fece sputare altra saliva sulla sua mano, mi bagnò meglio il buchetto e la sua cappella gonfia, poi l’appoggiò tra le mie chiappe e iniziò a spingerla dentro di me. Sentii un dolore incredibile, la cappella mi allargò l’ano e penetrò a fatica nel culo, Stefano mi tenne fermo per le spalle, sentivo il suo bacino spingermi il cazzo dentro senza pietà…”aahhh mi fai maleeeee Stefano, bastaaaa” ma non potevo urlare, per non svegliare i nonni, ma Stefano proseguì la penetrazione e mi sfondò il culo con dei colpi secchi, sverginandomi! Il suo pisello adolescente dilagò nel mio retto, iniziando poi a scoparmi e regalandomi un intenso piacere, delle vampate di godimento ad ogni colpo che entrava…i nostri corpi si fusero, ansimavo come una troietta in calore, sentivo il corpo di mio cugino dietro di me gemere, era una sensazione bellissima! Stefano era anche lui inesperto, e mi scopò con voracità, cercando anche il mio pisello e segandomi…io ero in preda ai fremiti, tra la pippa e il cazzo nel culo, dopo pochi minuti ebbi un grande orgasmo. Gemetti qualcosa e sborrai nella mano di mio cugino, credo di aver eiaculato litri e litri di sperma come prima volta e lui continuava a masturbarmi e incularmi come nulla fosse. Poi avvertii degli spasmi da parte sua, i colpi nel culo aumentarono, mi sussurrò “sentilo Andrea, sentilo…sto per sborrare…prendilo tutto cuginetto mio…” e dopo avvertii una vampata di calore nel culo, con una sensazione di bagnato…mio cugino mi aveva sborrato dentro di me! Dopo altri colpi, Stefano estrasse il pisello moscio e umido e si accasciò al mio fianco, e dormimmo abbracciati e sfiniti, senza dire una parola. Le settimane successive trascorsero tranquille, complici silenziosi di quello che era successo, proseguendo le nostre esperienze. Già il giorno successivo, dopo pranzo, ci chiudemmo in stanza per riposare, e Stefano mi costrinse a fargli il mio primo pompino, sempre con un giornaletto in mano come esempio. Il sapore salto e acre del suo cazzo mi fecero schifo, ma poi lo assaporai meglio, e mi piacque succhiare e leccare quel paletto di carne calda e dura, masturbarmelo in bocca per poi sentirmelo sborrare dentro, essere allagato da quel liquido caldo e intenso. Poi Stefano fece a me un pompino, e fu altrettanto bello vedermio e sentirmi ciucciare il pisello da quella bocca avida e calda, e scaricare le mie pallette dentro la gola del mio caro cuginetto…la sera, sempre dopo le uscite con gli amici, appena rientrati in casa a notte tarda, riprendevamo a scopare come indemoniati, a esplorare nuove posizioni, alla pecorina, a gambe larghe, a masturbarci e spompinarci a vicenda, con tante sborrate uno dentro l’altro, sempre più curiosi della nostra sessualità e di nuove esperienze. Stefano preferiva fare la parte “attiva” e non perdeva occasione di incularmi, farsi spompinare e usare la sua “esperienza” per sottomettermi in ogni momento. Ma anche io, dopo un po’, pretesi la mia parte e una sera gli chiesi di farsi penetrare. Dopo un iniziale tentennamento, Stefano mi fece un bel pompino per indurirmi ancora di più il cazzo, si mise a pecorina sul letto, e mi istruì per la procedura…”ora sputati sulla mano e infilami la saliva nel culo con le dita…così, bravo, più mi bagni e più entra meglio come faccio io con te…” mi prese il pisello e se lo posizionò sul buchetto “ora spingi piano, lentamente ma deciso..ti farà male la cappella ma continua a spingere…” lo presi per i fianchi e spinsi dentro il culo il mio pisello, sentii l’ano dilatarsi piano piano e cedere alla mia pressione, finchè non lo sfondai e mi sentii il cazzo risucchiato dentro il culo di Stefano…caldo, stretto, umido e lui mi sussurrò “aaaahhh cazzo Andrè bravo! M’hai sfondato il culoooo…cazzo che dolore….ma dai dai dai sfondami...che belloooo” e infatti fu bellissimo! Sulla mia esperienza passiva, presi a incularmelo con colpi forti e ritmici, sempre più a fondo, vedendo con piacere come riuscivo a far penetrare il mio pisello tra quelle chiappe adolescenti e sode…vederlo scomparire e riapparire dal profondo del culo era straordinario e nella vita, sia con uomini o con donne, questa visione mi ha sempre affascinato! Stavo godendo come un porcellino, scopavo mio cugino con foga animalesca, lui gemeva sottovoce e si masturbava con gusto, sino a che mi sentii fremere tutto, dalla testa alla punta dei piedi, e un orgasmo irrefrenabile mi sconvolse…affondai nel culo di Stefano tutto me stesso, sentivo pisciare dal cazzo tutto lo sperma che avevo nelle sue viscere, fu fantastico, la mia prima scopata con orgasmo! Continuai a incularlo ancora a lungo, quasi non volessi uscire più, sentivo la cappella navigare nello sperma in quel pertugio caldo…e Stefano mugugnò qualcosa subito dopo “ooohhh…che bruciore di culo…che bello…vengo Andrea, vengo anch’io…” ancora dentro di lui, mi chinai in avanti curioso e lo vidi godere con la pippa e schizzare sulle lenzuola grumi e grumi di sperma…
Fu un’estate carica di emozioni e ricca di esperienze, tutte fatte in quel lungo mese afoso d’agosto, che mi porto dietro ancora oggi!
scritto il
2017-01-14
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