I gemelli
di
Mitana
genere
incesti
La notte era stellata ed una leggera brezza rinfrescava l`aria. Seduto in auto al posto del passeggero aspettavo che il mio amico mi raggiungesse per tornare a casa. Era ben oltre la mezzanotte, non c`era nessuno sulla grande piazza vuota a parte una coppia di ragazzini che si rincorrevano pigolando. Avranno avuto poco piu` di dieci anni e mi chiesi se avessero una famiglia. Non era normale vedere a quell`ora cosi tarda due bambini giocare come fossero in pieno giorno. A volte i loro gridi striduli echeggiavano ed io guardavo verso le finestre dei palazzi sicuro che da un momento all`altro qualcuno li annaffiasse. Un paio di volte passarono vicino e notai meglio la loro giovane eta`. La seconda volta feci loro segno col dito sulla bocca di fare silenzio. Si rincorsero ridendo, poi si avvicinarono con cautela quasi per tastare la mia pericolosita` e quando si accorsero che non mordevo fecero il giro dell`auto e mi guardarono senza parlare. Mi accorsi allora quanto si somigliassero. - Siete fratelli? - Siamo gemelli... rispose la femminuccia. Infatti erano vestiti allo stesso modo, - Il piu` grande e` lui. Gli diede una pacca sul culo e scappo` via rincorsa dal fratello. Si avvicinarono ancora dopo parecchi minuti. - Di dove sei? mi chiese ancora la ragazzina ed alla mia domanda mi disse che avevano undici anni e che la loro madre, il papa` non lo avevano piu`, aveva ospite un amico in casa per cui avevano il permesso di rientrare quando l`ospite fosse partito. Mentre mi parlavano il fratello teneva una mano nei pantaloni della sorella e le carezzava il culetto. La ragazzina dava degli scatti d`anca perche` evidentemente il fratello la pizzicava. Dopo un po` gli diede una manata sul basso ventre e scappo` via con lui che miagolava mentre la rincorreva. Quando mi ero accorto della mano che carezzava la ragazzina sentii un certo prurito alla base del cazzo e lo sentii alzare la testa. Finalmente mi raggiunsero e prima che potessi dire qualcosa sempre la ragazzina mi chiese dei soldi per estrarre qualche biscotto dal distributore automatico messo in un angolo della piazza. - Cosa mi dai in cambio? la voce mi tremava al pensiero di quanto stavo per chiedere. Si accorse che stavo massaggiando la patta gonfia. Gli occhi le brillavano mentre fissandomi disse: - Ti tocco li`. Spostai la mano per farle vedere quanto ero eccitato. - Mi tocchi....colla bocca? - Mi devi dare di piu`. Il cazzo scoppiava nelle mutande desideroso di quella bocca fresca. Un visino pulito da bambina, occhi vispi nasino alla francese una boccuccia da riempire di baci e due labbra morbide e tenere che avvolgendo una minghia avrebbero dato tanto di quel piacere. Il fratello continuava a ravanarle nei pantaloni mentre in silenzio mi guardava l`inguine. Dio buono questi erano due minorenni e non sapevo se il rischio valesse la candela. - Ti do` una certa cifra se baci tuo fratello. Non finii di parlare che la ragazzina si giro` verso suo fratello gli prese la faccia tra le mani e lo bacio`. - Colla lingua lo devi baciare. - Ma lui sputa.... - Ma e` proprio cosi che deve fare e tu devi succhiare la saliva. Visibilmente riluttante ripete` il bacio e subito dopo sputo` la saliva che aveva raccolto dalla lingua del fratello. Il ragazzino divertito rideva ed appena la sorella scappo` via coi soldi che le avevo dato la rincorse gridandole di dargli la sua parte. Tornarono sgranocchiando un biscotto per uno. - Hai mai fatto l`amore? chiesi alla ragazzina che aveva sotto i pantaloni un bel culetto rotondo. - Un uomo ha mai messo il pistolino nella ciccina? Scoppiarono a ridere e scapparono ancora ridendo e pigolando. Io ero arrapato da morire dai miei stessi pensieri. Appena la ragazzina mi guardava le facevo cenno di avvicinarsi possibilmente senza suo fratello. Mi si avvicino` ancora e feci in tempo a chiederle prima che ci raggiungesse il fratello: - Allora te lo hanno messo dentro o no? - Gino si. - E chi e` Gino? - Gino, vieni qua, avvicinati. Gino era suo fratello. Appena le fu accanto la ragazzina allungo` la mano prese il cazzo del fratello e lo agito` come per fargli una sega. Attraverso la stoffa larga si vide perfettamente il cazzo prendere forma mentre la ragazzina lo evidenziava stringendolo tra le dita. Schiacciai il mio turgore per evitare una eiaculazione non voluta. La ragazzina sghignazzo` per deridermi. Avevo una voglia matta di tirarlo fuori e schizzar loro addosso tutta la mia pazzia. La paura che qualcuno mi potesse spiare da qualche finestra buia mi fece contenere l`insano desiderio. - Quanti soldi vuoi per farmi vedere mentre te lo mette? - Lui? - Si, lui. La ragazzina guardo` suo fratello e si mise a ridere intanto pero` discuteva con lui sulla cifra da chiedermi. - Non vuoi vedere quando glielo faccio venire duro? - Certo, ma mi interessa vederlo fotterti nella ciccina. Ancora si rivolse al ragazzino e mentre confabulavano aveva infilata la mano nella cintola dei pantaloni e lo stava segando. - Stai attenta che non ti metta incinta, pero`.... - Se, lui non sborra....e` un bambino ancora....ah ah ah, non e` come gli altri....ah ah ah...come l`amico di mamma....ah ah ah....quello si....mi allaga tutta ogni volta....ah ah ah. Minghia questa lolita mi fa impazzire. E` evidentemente educata bene e bene ammaestrata. L`amico di mamma deve averle insegnato parecchie cose, il porco. - E tu....sborri?.... - Le donne sono grandi prima di voi maschi....disse tutta fiera e pomposa. - Non ci credo, sei ancora troppo piccola. - Non e` vero. Ho i miei orgasmi...io..... Aprii lo sportello posteriore e la pregai di sdraiarsi perche` suo fratello la prendesse sui sedili. - Prima mi dai i soldi, pero`. Minghia, questa ha il mestiere nel sangue. - Se mi fai un regalo te lo succhio. - Coll`ingoio? - Coll`ingoio.... Entro` in macchina cavo` i pantaloni tolse le mutandine ed aperte le cosce aspetto` che il fratello abbassasse i pantaloni e le si allungasse sopra. Il ragazzo non era ancora pronto per cui si mise in ginocchio tra le cosce della sorella col ginocchio contro un grazioso triangolo di pelo scuro che ornava la fichetta. - Ma mi dai anche a me i soldi, mi fece il ragazzino col viso paonazzo mentre sua sorella lo smanettava. Il cazzo non era grosso ne` lungo ma si vedeva quanto fosse duro colla sua capocchietta viola. Eccolo che lei glielo succhia per inumidirlo quindi lo attira a se e geme mentre si sente penetrata. Il ritmo e` partito lento per accelerare mentre lei ansima e sbuffa e gemendo mi dimostra che sta godendo come una donna adulta. A dimostrazione mi prende la mano e mi fa sentire le grandi labbra bagnate. Faccio appena in tempo ad infilarle un dito quando salta su e piegata sullo schienale del mio sedile si allunga e mi prende in bocca il cazzo. Basta sentire la sua lingua umida che con due slinguate le annaffio la gola. La troietta ingoia e schiocca la lingua per significarmi che ha gradito, cosa che le fa guadagnare un regalo non pattuito. Prima che si rivesta mi permette di visitarle la ciccina e noto quanto sia facile penetrarla con due dita accoppiate. La puttanella mi fissa e ride come per dirmi che lei e` ormai una donna vissuta. Il porco di casa deve essere stato ospitato piu` volte dalla giovane ciccina. Prima che si allontanino do` loro gli ultimi soldi rimasti nel portafoglio grato per l` esperienza unica. Mentre torno verso casa scaccio l`idea di tornare a cercare ancora questa coppia di simpatici manigoldi ma gia` deviati. Non e` il desiderio di due minorenni che mi spaventa ma la punizione per il reato di pedofilia e sono sempre piu` convinto che se non fosse un reato la maggior parte degli uomini approfitterebbe dei bambini per godere come ricci.
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