Un amore di zia - Capitolo 9 - Rotti gli indugi

di
genere
incesti

Mentre lentamente leccavo la sua figa, con un dito cominciai a toccare il buchetto del suo culo. La zia accelerò il ritmo.“Zia, sei così brava con la lingua. Ti prego non fermarti” le dissi.Con il dito tornavo a toccarle il buchetto del culo. Prima cominciai ad accarezzarlo, poi cominciai a spingere senza però penetrare.“Ne hai in mente sempre una in più di quella che io possa aspettarmi” disse a bassa voce la zia.Continuai a leccarle la figa, e lentamente, dopo avere inumidito il dito con della saliva, lo feci entrare di qualche millimetro nell’ano.La zia ansimò con forza, quasi gridò.“Mi fa un po’ male” mi disse.“Zia lo so, all’inizio fa male, ma tu ti fidi di me?”.La zia annuì. Feci scendere ancora di più il dito, e la zia emise un gemito che sembrava quasi un grido. Feci scendere ancora il dito, fino ad avere tutto l’indice dentro.La zia ansimava, si vedeva che le faceva male. Tornai a leccarle la figa, mentre dopo qualche secondo che il dito era nel suo culo, cominciai a muoverlo lentamente.La zia tornò a gridare, mentre io muovevo il dito.Il dito cominciava ad avere sempre meno resistenza, e scivolava molto meglio. La zia cominciò ad ansimare.“Ti prego leccamela – disse la zia portando la sue mani sul sedere e aprendomi la sua figa davanti – ti prego leccala, voglio sentirmi la tua lingua dentro”.Cominciai a leccarla con forza, spingendo sia la lingua più dentro che potessi, sia continuando a muovere il dito nel suo sedere. La zia gridava, e poco alla volta i suoi gemiti di dolore si trasformarono in gemiti di piacere.“Non fermarti, non fermarti – disse gridando – sento che sto per venire”.Continuai a leccare, e infilai un secondo dito nel sedere: la zia emise un gridolino, poi tornò a gemere.“Zia,  così bello vedere entrambi i tuoi buchi pieni di piacere” dissi.La zia si portò una mano sulla vagina e mentre io la leccavo, lei si toccava il clitoride.Dopo qualche minuto, gridò: “Sto venendooooo!!”.Emise un paio di gemiti forti e vidi stringere con forza le sue mani sul lenzuolo. Le diedi un bacio su una gamba, e tirai fuori le due dita dal culo. La zia si accasciò su un lato respirando a fatica.“Stai bene zia – le dissi accarezzandola il viso – scusami se sono stato troppo duro, non volevo farti del male”.La zia mi sorrise, mi accarezzò il volto, e disse: “E’ stato bellissimo come sempre”.Le diedi un bacio, e l’abbracciai.“Zia, mi rendi un uomo felice quando dici che ti piace, lo sai? – le dissi – Poi, ti confesso che non vedevo l’ora di violare il tuo culo, lo sai?”.Mi diede un bacio, e disse: “Sono tutta tua, compreso il mio sedere. Ma davvero ti piace così tanto?”.“Non vedo l’ora di ficcargli dentro il mio cazzo e di spingere come un martello” le sussurai all’orecchio.La zia mi strinse e mi disse  sorridendo a bassa voce: “Smettila di dire così altrimenti va a finire che vengo di nuovo”.Rimanemmo qualche minuto abbracciati a scambiarci dei dolci baci.“Zia, voglio sbatterti il mio pene tra le tette. Posso oppure sei stanca e preferisci riposare?”.“Guarda che sarò anche una vecchietta, ma ho ancora le forze per farti venire”.Feci stendere la zia. Appoggiai le ginocchia di fianco al suo seno, e appoggiai il mio pene tra le sue tette.La zia le prese e come un abbraccio queste circondarono il sesso duro. Cominciai a muovermi avanti e dietro.“Che bello che è il tuo seno zia – le dissi – dopo mi permetterai di leccartelo come un lecca-lecca?”“Ogni volta che dici così mi chiedo sempre se non stia sognando. Non mi sembra vero di poter avere questi momenti con un bel ragazzo come te che si dice perso del mio corpo vecchio”.Mi abbassai sul suo viso, le diedi un bacio, e dissi: “E’ tutto vero zietta, è tutto vero”.Tornai a muovermi.“Come ti sembra il mio pene visto da lì?”La zia si imbarazzò leggermente, poi disse: “E’ bello come te”Risi: “E’ bello vedere il tuo imbarazzo, però poi mi viene da ridare quando mi apri la tua vagina in faccia e mi urli di leccarla”.La zia girò lo sguardo: “Che vergogna – disse – non pensavo di essere così sfacciata. Non sono mai stata così diretta con tuo zio”.“Allora devo ritenermi un fortunato. Mi piace un sacco sentirti urlare dal piacere”.Appoggiai le mani su cuscini, e cominciai a spingere con forza sulle tette.“Sei così forte – disse la zia – se continui così me le consumi le tette”.Continuai a spingere con forza, con il mio bacino che sbatteva sul suo seno stretto intorno al mio sesso.“Immagina questa forza quando ti sbatterò il mio cazzo prima nella tua figa poi nel tuo culetto!”Dopo un paio di secondi la zia mi rispose: “Mi ridici ancora che non è un sogno?”.Mi riabbassai sul suo viso, le diedi un altro bacio, e le dissi: “Se anche fosse un sogno, nulla ci vieta di continuare a sognare insieme, no?”.La zia mi sorrise. Alzai il bacino, e portai il mio pene alla sua bocca.“Zia, ti prego, usa la tua bocca”.La zia cominciò a muovere lentamente la bocca avanti e indietro. Avevo le mani appoggiate ai cuscini, e cominciai a muovere il mio pene nella bocca della zia.“Fermati zia – le dissi – voglio sbattertelo in bocca da solo”.Cominciai a muovere avanti e dietro il mio pene dentro la bocca della zia. Molto lentamente, sentivo le sua labbra che me lo accarezzavano, e la lingua calda che me lo avvolgeva.“Zia, la tua bocca e quasi calda quanto la tua figa” le dissi continuando a spingere.Mi alzai sui piedi e aumentai il ritmo. “Zia, sto per venireee” dissi ansimando.Mi alzai e rimisi il mio pene tra le sue tette: “Voglio venire mentre fotto le tue tette ziaaa!”“Vuoi venirmi addosso nipotino?”.Cominciai a spingere con forza, e dopo pochi secondi fiotti di sperma si posarono sul petto della zia.Respirando a fatica dissi ridendo: “Finalmente sono arrivato anche io”.Mi alzai e presi un tovaglio da un cassetto. Lo porsi alla zia che lo usò per pulirsi.“Se però ti venivo in bocca, tutto lo sperma che usciva dovevi ingoiarlo”.“Non potrei mai sprecarlo. Il tuo sperma è buono perché sa di passione vera, nipotino”.Ci demmo un bacio, e ci buttamo sul letto a dormire abbracciati l’uno all’altro.Racconto di fantasia -fatti e riferimenti a persone reali sono puramente casuali-Come contattarmiMail: minstrel.069 [@] gmail.com Blog su cui trovate tutti i racconti, con immagini: http://sussurriesegreti.blogspot.com/Mi raccomando, aspetto i vostri feedback, commenti, curiosità.Anche per una semplice chiacchierata, contact me! Inoltre, se qualcuno vuole, posso mettere a disposizione la mia vena “artistica” nello scrivere, per tradurre in racconti delle vostre esperienze o delle vostre fantasie … basta sentirsi via mail.
scritto il
2011-01-17
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