La Dottoressa Angela - Il mio Sogno
di
Angela Kavinsky
genere
saffico
Perdonatemi; so che ciò che sto per scrivere è davvero poco professionale eppure non riesco a farne a meno: spero che scrivere di ciò possa essere terapeutico per me.
Stanotte mi è successo di nuovo. La causa? Quella showgirl, (…). Proprio lei.
Nel programma in cui l’ho vista ieri sera indossava un delizioso abitino rosa, con scarpe color panna. Ho guardato l’intero programma solo per vedere lei, e quando poi sono andata a letto, l’ho ovviamente sognata. Sognavo che fosse accanto a me nel letto. Mi sorrideva, alla luce dell’alba che entrava dalla porta finestra, le cui tende svolazzavano all’interno. Mi accarezzava le guance mentre io mi avvicinavo a lei per baciarla. La sua pelle quasi color caramello e il suo sorriso dolce, con i lunghi capelli castani che le coprivano metà del viso. Sentivo strusciare le sue lunghissime gambe lisce come la seta sulle mie, e il suo delizioso piedino che premeva sulla mia vagina. Le ho preso il piede tra le mani e, in una posa un po’ innaturale, mi sono ritrovata il suo piede in faccia, con lei che emetteva una fragorosa risata. Gliel’ho leccato e ho succhiato il suo succulento alluce, mentre osservavo con cura il bellissimo tatuaggio sulla sua caviglia. Con le mie labbra le ho accarezzato il polpaccio, duro e sodo ma vellutato.
Nel frattempo, lei stessa decise di lanciare la coperta sul pavimento della camera, e rimanemmo nude una accanto all’altra. Mi avvicinai col viso alle sue cosce, mentre lei pronunciava qualcosa nella sua lingua: probabilmente nulla che avesse un senso, visto che si trattava di un sogno e io non conosco la sua lingua. Le sue cosce erano magre, sottili, ma comunque bellissime. Iniziai a baciarle il leggerissimo pelo sulla vagina, poi passai alla lingua. Prima però di iniziare a leccare, ricordo di aver detto qualcosa del tipo: (…), come fai essere così bella? Ma lei rispose ancora nella sua lingua. Nel sogno parevo aver capito. Dopo poco, mi fece capire di non volere che io le leccassi lì sotto, ma di volermi baciare. Nel sogno vedevo il tutto in terza persona, dall’alto, e il mio corpo, bianco come la neve, abbracciato al suo, decisamente più scuro, ci faceva apparire come lo yin e lo yang. Ci baciavamo, mentre le sue mani erano appoggiate sul mio sedere. Le mie, invece, ancora intente a toccare le sue parti intime, desiderosa di farla venire e di vederla gemere dall’eccitazione.
L’ultima cosa che ricordo è il suo viso e i suoi grandi occhi nocciola. Poi mi sono svegliata.
Stamattina mi sono svegliata quasi un’ora prima del suono della sveglia, sudata e stanca. Le mie fantasie omosessuali non si erano mai spinte così in là, eppure questa ragazza che vedo sempre in tv ha su di me un fascino incontrollabile. Purtroppo, temo di aver sviluppato verso di lei un’ossessione. Cosa sicuramente non molto salutare.
Questi miei pensieri notturni, che sembrano a volte scemare, a volte intensificarsi, mi stanno inoltre spingendo verso una domanda: Ora sono una lesbica?
Ho sempre avuto regolari esperienze con altre donne, ma mai avevo subito un tale lavaggio del cervello da un personaggio televisivo, che nemmeno sa che esisto! Un lavaggio del cervello che sta allontanando da me il desiderio di tutto ciò che è maschio (i muscoli, il corpo maschile, il sesso selvaggio e, ovviamente, il pene) per avvicinarmi a tutto quello che (e questo lo conosco ovviamente molto bene) appartiene al mondo femminile: La dolcezza, le curve sinuose del corpo di una donna, la voglia di starsene semplicemente abbracciate a guardarsi negli occhi… e ovviamente i seni, il sedere rotondo e morbido e quella misteriosa opera d’arte conosciuta come “vagina”. Il mio desiderio di poterla toccare, baciare, leccare, esplorare con le dita e con la lingua… Sento di stare per oltrepassare quella linea; forse lo sono sempre stata (lesbica), solo che non lo sapevo! Forse, nonostante abbia fatto sesso con centinaia di uomini e abbia sempre goduto nel farlo, questo è il mio destino: So di non poter avere (…); lei è troppo lontana e irraggiungibile. Ma forse, posso avere qualcuna come lei. E non solo per una sveltina o per divertimento, come successo tante altre volte, ma per instaurare una relazione stabile. Più ci penso più mi convinco: come eterosessuale o accontentato il mio istinto e quello di moltissimi uomini per cui non ho mai provato niente. Come lesbica, potrei davvero rendere felice una donna!
Credo che ora, l’unica cosa che mi aspetti, sia la sperimentazione! Chi sarà la fortunata?
Stanotte mi è successo di nuovo. La causa? Quella showgirl, (…). Proprio lei.
Nel programma in cui l’ho vista ieri sera indossava un delizioso abitino rosa, con scarpe color panna. Ho guardato l’intero programma solo per vedere lei, e quando poi sono andata a letto, l’ho ovviamente sognata. Sognavo che fosse accanto a me nel letto. Mi sorrideva, alla luce dell’alba che entrava dalla porta finestra, le cui tende svolazzavano all’interno. Mi accarezzava le guance mentre io mi avvicinavo a lei per baciarla. La sua pelle quasi color caramello e il suo sorriso dolce, con i lunghi capelli castani che le coprivano metà del viso. Sentivo strusciare le sue lunghissime gambe lisce come la seta sulle mie, e il suo delizioso piedino che premeva sulla mia vagina. Le ho preso il piede tra le mani e, in una posa un po’ innaturale, mi sono ritrovata il suo piede in faccia, con lei che emetteva una fragorosa risata. Gliel’ho leccato e ho succhiato il suo succulento alluce, mentre osservavo con cura il bellissimo tatuaggio sulla sua caviglia. Con le mie labbra le ho accarezzato il polpaccio, duro e sodo ma vellutato.
Nel frattempo, lei stessa decise di lanciare la coperta sul pavimento della camera, e rimanemmo nude una accanto all’altra. Mi avvicinai col viso alle sue cosce, mentre lei pronunciava qualcosa nella sua lingua: probabilmente nulla che avesse un senso, visto che si trattava di un sogno e io non conosco la sua lingua. Le sue cosce erano magre, sottili, ma comunque bellissime. Iniziai a baciarle il leggerissimo pelo sulla vagina, poi passai alla lingua. Prima però di iniziare a leccare, ricordo di aver detto qualcosa del tipo: (…), come fai essere così bella? Ma lei rispose ancora nella sua lingua. Nel sogno parevo aver capito. Dopo poco, mi fece capire di non volere che io le leccassi lì sotto, ma di volermi baciare. Nel sogno vedevo il tutto in terza persona, dall’alto, e il mio corpo, bianco come la neve, abbracciato al suo, decisamente più scuro, ci faceva apparire come lo yin e lo yang. Ci baciavamo, mentre le sue mani erano appoggiate sul mio sedere. Le mie, invece, ancora intente a toccare le sue parti intime, desiderosa di farla venire e di vederla gemere dall’eccitazione.
L’ultima cosa che ricordo è il suo viso e i suoi grandi occhi nocciola. Poi mi sono svegliata.
Stamattina mi sono svegliata quasi un’ora prima del suono della sveglia, sudata e stanca. Le mie fantasie omosessuali non si erano mai spinte così in là, eppure questa ragazza che vedo sempre in tv ha su di me un fascino incontrollabile. Purtroppo, temo di aver sviluppato verso di lei un’ossessione. Cosa sicuramente non molto salutare.
Questi miei pensieri notturni, che sembrano a volte scemare, a volte intensificarsi, mi stanno inoltre spingendo verso una domanda: Ora sono una lesbica?
Ho sempre avuto regolari esperienze con altre donne, ma mai avevo subito un tale lavaggio del cervello da un personaggio televisivo, che nemmeno sa che esisto! Un lavaggio del cervello che sta allontanando da me il desiderio di tutto ciò che è maschio (i muscoli, il corpo maschile, il sesso selvaggio e, ovviamente, il pene) per avvicinarmi a tutto quello che (e questo lo conosco ovviamente molto bene) appartiene al mondo femminile: La dolcezza, le curve sinuose del corpo di una donna, la voglia di starsene semplicemente abbracciate a guardarsi negli occhi… e ovviamente i seni, il sedere rotondo e morbido e quella misteriosa opera d’arte conosciuta come “vagina”. Il mio desiderio di poterla toccare, baciare, leccare, esplorare con le dita e con la lingua… Sento di stare per oltrepassare quella linea; forse lo sono sempre stata (lesbica), solo che non lo sapevo! Forse, nonostante abbia fatto sesso con centinaia di uomini e abbia sempre goduto nel farlo, questo è il mio destino: So di non poter avere (…); lei è troppo lontana e irraggiungibile. Ma forse, posso avere qualcuna come lei. E non solo per una sveltina o per divertimento, come successo tante altre volte, ma per instaurare una relazione stabile. Più ci penso più mi convinco: come eterosessuale o accontentato il mio istinto e quello di moltissimi uomini per cui non ho mai provato niente. Come lesbica, potrei davvero rendere felice una donna!
Credo che ora, l’unica cosa che mi aspetti, sia la sperimentazione! Chi sarà la fortunata?
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